Alessandro Verri, La vita di Erostrato, 1815

dubitato di scrivere quanto a mia notizia è pervenuto

patria negli anni maturi, a' quali son giunto, fui

e molte vennero curiosi a vederlo e favellare seco

incomparabile di quanto giunga a beffarsi di noi un

fato destinava quel parto a far dolente la vita

gli impose di esporla a quel lido a cui

esporla a quel lido a cui il vento lo

dedicato il fanciullo vittima a Nettuno, cingendogli al collo

Nume, e il motto: A Te sacro. Oltre il

ma in fine approdò a Lemno con tempesta. Era

al servo luogo acconcio a collocare il fanciullo sull

alcuni principali di Lemno a tale diporto, risonavano le

divini si fosse indotto a qualche trista risoluzione, lanciandosegli

gli si era congiunta a generare un figliuolo dal

cielo e dal padre a gara maledetto. Cleante intanto

in Dodone e consegnato a que' sacerdoti, perché sconosciuto

que' sacerdoti, perché sconosciuto a sé medesimo vi fosse

da lungo tragitto, dedicato a placare il suo fiero

che udendo ella, incominciò a moderare lo sdegno suo

consegnato il figliuolo sano a' sacerdoti, affettuosamente da loro

genitori. Ippodamia fe' pausa a' garrimenti. ¶ Intanto Menalippo nella

co' piedi anteriori, usandone a guisa di mani, svellere

e famigli lo aspettavano, a' quali consegnatolo, ed egli

lungi un boschetto invitava a silenzj tranquilli. Agarista, sorella

solenne pompa di sagrifizj a implorare al bambino la

di Possideo, sendo sacro a Nettuno, come dalla collana

virile. E quando incominciava a reggersi in piè, non

sembrano terribili e mostruosi a' bambini, egli si avvicinava

di lui già vicino a cozzare, e quello vinto

alla caccia aspirava sempre a' primi onori, ed era

questa guisa incominciava egli a sentire virilmente: e quanto

straordinaria quanto recavano diletto a' suoi ospiti, altrettanto sembravano

ospiti, altrettanto sembravano sospette a Panfilo suo institutore. Imperocché

nelle declamazioni, e prepararsi a concorrere alle palme de

ne avveniva che incominciasse a non essere più emulo

del maestro, ma incominciando a dominare le corde con

in questa arte animandolo a conseguirla in altre, affaticava

anima e le membra a renderle migliori. Ma la

le pupille, forse dolenti, a questo scritto, io solco

pensiero, tutti li rivolge a spingermi fuori dagli ozj

tacendo, coi sguardi fisi a Lemno. Sorgea nel palagio

Agarista non declinavano che a sonni interrotti da che

fosse celebrato un sacrifizio a Nettuno, ed ella sospirosa

spedì messaggero in Olimpia a quanti ella vi aveva

del viaggio fa sollecito a presentarsi a' cimenti. Il

fa sollecito a presentarsi a' cimenti. Il primo giorno

Rimanea frequente e silenziosa a' versi dell'uno, si

e conciliarono silenzio. Incominciò a declamare con lentezza una

discorso come da ruscello a torrente. Erano le sue

somigliò il suo ragionare a baleno di notte. Fu

i difetti non prevalevano a segno di superare i

flauto mosse gli animi a quanti effetti volle, onde

altro emulo che Apollo. A costui veggiamo eretta la

E però si disponea a nuovo cimento, non senza

bramoso di quella palma a tutte superiore, comperò la

prostrati i corsieri; accanto a' quali trapassando altro emulo

acclamasse, il rumore simile a tempesta superava. Ma già

le fracassa la ruota a cui urta, ed Erostrato

spesso gli occhi dietro a mirare gli eventi degli

medesima via si diresse a Lemno, ove giunse con

altro non attese che a porre in dimenticanza la

nel domare corsieri o a scoccar frecce al bersaglio

frecce al bersaglio o a lanciare il disco, a

a lanciare il disco, a' quali esercizi non era

tranquilli nelle adunanze, incominciavano a volgersi ansiosi alla bellezza

suoi doni. Possedea Agarista a pochi stadj dalla città

le urbana gioventù concorsa a quegli ozj. Poscia volgendo

un promontorio un tempio a Teti. Il simulacro di

Sembrava prossimo il labbro a favellare. Oh mirabil dono

serbiamo quella degli eroi! ¶ A dieci tratti d'arco

ed altrettanti ne trascorsero a quando fu fatta la

ch'ella fosse propizia a quegli infelici naviganti. Erano

candida veste le scendea a' piedi stretta da fascia

custodita dalle ancelle, incominciava a mostrarsi nelle adunanze festive

albergo la età festiva a' più lieti diporti. Risonavano

cetre dei giovani corrispondevano a quel concerto sommesse. Intanto

crotali, i cembali stimolavano a carolare. Fumavano gl'indici

con lieto impeto corrispondea a quegli inviti. Né erano

le interne simpatie rimaneano a lui solo note. In

co' dardi o augelli a volo o lepri fuggenti

del giovane la fiamma a segno che i consueti

Glicistoma nell'atrio, intenta a ornare coll'artifizio dell

un manto. Una fanciulla a lei grata fra molte

resse il tacito amante a quella prova, ma inoltrandosi

gli occhi si volsero a lei, e ciscuno si

lodi. La fanciulla avvezza a udirle porgea loro negligente

presto languisce e attendesse a ornar l'animo per

anni maturi. Ella sedeva a mensa ascoltando placida gli

sua condizione, la nascondono a' mortali. Quindi foss'egli

e solo rimane esposto a' licenziosi giudizj del volgo

i costumi si oppongono a soddisfare gli umani desiderj

medesimo ora m'induce a compiere l'opera degnamente

nozze generose". Testoride consentì a così onesta profferta, e

coronata di edera mista a fiori. Alla prua un

poppa; il mare increspava a quel favorevole impulso. L

da' scogli e sorvolavano a' placidi flutti; delfini tripudiando

precedente giorno erano giunti a preparare festiva accoglienza, e

gustarono gli sposi, intenti a pascer l'animo dei

rimanente della comitiva attendeva a confortarsi nel convito preparato

con piacevoli motti, invitandoli a giurarsi fede nel tempio

Glicistoma con ciglio dimesso, a lento passo. Erostrato animoso

volgi un propizio sguardo a questi sposi qui approdati

con ridente volto induci a solcarti il grembo insidioso

fauci per sempre. Altri a nuoto cerca salvezza, e

nel mare; ed Erostrato a nuoto afferrò il timone

rimase. Non lungi approdarono a nuoto alquanti nocchieri, i

nuove onde e tratti a sommergersi; taluni salivano carpone

della nave. Vederla, lanciarsi a lei, stringerla, baciarla, fu

pelago tiranno, rimanea gelida a quegli impeti affettuosi. Ella

ancelle sue ardeva incensi a' Penati, supplicandoli a rattenere

incensi a' Penati, supplicandoli a rattenere il tridente scotitore

feroci. Elle però incominciarono a placarsi quando il sole

de' nocchieri di Lemno a salpare con essi; ma

funesto? Come respiro, se a questa, per cui io

officio loro per giugnere a Lemno. Ivi sulla spiaggia

tutti, siccome il primo a sofferire la vita e

vita e l'ultimo a lasciarla. Ma in ciò

questi riti, Agarista, insufficiente a confortare se stessa, era

quale poi destato ritornava a imperversare nell'albergo lagrimoso

disperazione. E però lanciandosi a quel ferro, con risoluto

m'hai tu serbato a vita così dolente? Quant

tempeste, ma in preda a più infauste". Voleva proseguire

le fresche sue ombre a difenderci dagli ardori del

inno concorde di natura a quel Nume. Il vedovo

magione di tristi Dei, a che ne giova empierti

Niuna disciplina è convenevole a correggere una estrema superbia

Leontide, capitano di Tebe, a tradire la patria, sommettendola

quella oppressione, ma esaltarla a inopinata potenza. Suonano in

e di Epaminonda formidabili a Sparta, ad Atene, a

a Sparta, ad Atene, a' tiranni Dionigi ed Artaserse

ed Artaserse, e cari a Tebe, ove ancora le

ancora le madri narrano a' loro fanciulli alteramente le

baldanza invereconda si dispose a combattere apertamente quella ricuperata

maggiori, tanto si commosse a più strepitosa vendetta. In

nuovi desiderj di avventarsi a sublimi esperimenti di fortuna

i pensieri della tomba a' trofei, non più smaniava

opposto l'intrepido petto a' tiranni. E quando alla

nelle adunanze, già deliberato a darsi in preda a

a darsi in preda a bellica fortuna. Agarista dolente

studiava con materne esortazioni a rattenerlo. Panfilo gli proponea

con grata ombra invitavano a sedervi in placidi ragionamenti

Si attristava il giovane a quelle sentenze, e interruppe

ha mai tutta consentito a lodare la virtù di

Tu" disse Panfilo "inclini a svellere per estorsione degli

mostrato il tuo avello a' peregrini, spiegami che vi

così il giovane fremea a quelle placide sentenze; quindi

quindi proruppe: "Felice quegli a cui la patria alza

onori conforta l'animo a soffrire l'inesorabile decreto

morire in patria, dare a lei ciò che tanto

corporei, anteponga la gloria a tutto." "Più convenevolmente diresti

Giustizia che gli piange a' piedi. Questo è quel

gli eventi futuri simili a' trascorsi. I giovani per

Stavano intanto i veterani a contemplare lieti quell'apparecchio

la gioventù di Lemno a drappelli navigava in Grecia

Erostrato d'annoverarsi, lasciando a Testoride la cura di

Agarista, egli cheto navigò a Tebe. Ivi presentandosi ad

occulta virtù che aspirava a manifestarsi, lo prepose a

a manifestarsi, lo prepose a cento fanti di leggera

le parti s'inoltravano a scontrarsi gli eserciti, i

eserciti, i quali giunti a poco intervallo nella vasta

erano bramosi dell'aurora, a' primi albori della quale

lanciati, finché si venne a' corpi. Già il sole

mischia uno strepito simile a mare tempestoso. Giove tenne

tanto apparve non atto a guidare l'altrui. Uscì

concepute sue speranze, sottentrò a queste uno sdegno vie

ottenevano molti altri intervenuti a quella giornata. ¶ CAPITOLO X

lo scorrere delle vele. A pochi stadj surgea entro

rito alcuni sacerdoti dediti a vita contemplativa. Erano sparsi

dilungavano i gravi colloquj a notte. In una delle

Eusevaste, custode del tempio, a tale esclamazione soggiunse: "Certo

fattore: l'intelletto soccombe a questa immensità; consente ch

allora udite quelle sclamazioni a labbra chiuse, né parea

indole tua leale inclinata a sentire ed accogliere eccelsi

tema di favellare rapito a trasporti sublimi di sentimento

egli è quotidiano ministro a noi del governo divino

tomba, quando natura chiama a divorarsi gli animali fra

loro e l'uomo a saziarsi di tutti, quando

invitata da quel lume a consumarsi, mi dolgo del

al cielo "ti muova a pietà l'infermo intelletto

e barcollante." Quindi rivolto a lui continuò: "Concedi tu

ed agli Arconti, anzi a chiunque pretore di villa

immenso percuotere il confine a lui prescritto dal dito

può, come ardiremo assegnare a tanto ordine dell'universo

tanto straordinaria e spinta a grandi mete fosse poi

Ninfe, limpida, fresca, diletto a vederla, ristoro a gustarla

diletto a vederla, ristoro a gustarla. Ivi solea nelle

meriggio; gemé quasi teco a questo placido tuo gorgogliare

donde mi furono sospinte". A tali lamenti sottentrava la

magistratura per giustizia condannato a multe pecuniali uno sciagurato

e scelse questo luogo a sfogarla, consapevole di quel

la freccia già tendeva a vibrarla. Il fato allora

Il fato allora trasse a quello speco Erostrato, il

avea messo l'ali a' piedi. Né potendolo raggiungere

tutto l'animo occupato a riconoscere così improvviso benefizio

Nettuno, lesse il motto: A te sacro. Chiarito omai

timori di parricidio, sottentrava a questi la diffidenza alle

commozione di manifestargli schiettamente a che lo avesse indotto

animo del quale, benché a segni manifesti lo riconoscesse

sconoscenza. Non ripugnò Cleante a tale sospensione. Spedito quindi

sospensione. Spedito quindi messaggero a Lemno, fu percossa Agarista

cessava di esclamare, appartenere a lei ospite affettuosa il

snaturato. Quindi ella spedì a Corinto senza indugio uno

quindi il giorno assegnato a discutere la causa avanti

di uditori. Il primo a declamare fu l'oratore

atleti si sentono inferiori a contendere con la forza

al collo. Dovrebbe pure a così manifesti contrassegni impallidire

può indurre un saggio a tanto nuova pretensione. Per

se la richiede respinto a' sentimenti di natura, ogni

denotavano la infausta sorte a cui era nato. Niun

giusta fama, sogliono sagrificare a Saturno i loro bambini

quale non è soggetto a prescrizione per qualunque avvenimento

sue lagrime perenni inviano a tergerle la sua adulta

degli oracoli minacciosi invita a sperare destino migliore, chi

il quale si opponga a così giusta consolazione? Brama

poiché si è abbandonato a' cavilli, quasi non più

tanto di averlo esposto a morte; poscia scopertolo vivo

com'egli si presenta a voi e svela questo

ignominioso arcano? Che dico a voi? A tutta la

Che dico a voi? A tutta la Grecia contro

i quali soli basterebbero a soffogare i latrati della

padre, il quale commise a voi stessi la sua

cose tutte sono ministre a sodisfare gli umani appetiti

utilità alcuna o ricchezza a chi lo pretenda suo

officio mio mi costringa a trattarla con acerbe redarguzioni

dominio arbitrario e tirannico a' genitori sulla prole: non

sua prole, opera comune a' bruti, quanto dall'averla

atto e più valido a trasmetterne la proprietà nel

egli di averlo consagrato a Nettuno, avventurandolo al tempestoso

tempestoso Egeo, in preda a' venti che lo trasportassero

loro. Approdò la navicella a Lemno; fu deposto alla

fino il nome, alterandolo a sua voglia. Qual sia

tanto invocavi quando sponesti a morte quello ch'or

reso poi così molle a' dolci inviti di quella

di quella si oppongono a' diritti paterni? Potrebbe il

giovane rimanere in Lemno a consolare gli estremi giorni

gettato alle onde ed a' venti da colui il

giudici discutessero la causa a porte chiuse. La frequenza

uscì il banditore, ed a suono di tromba con

nella Neomenia di Boedromione a giudicare sulla istanza di

di Lemno, lo richiama a sé per le ragioni

padre naturale. ¶ Così piacque a' Pritani; lo che pure

lo che pure sia a grado agli Dei. ¶ CAPITOLO

che al suo ritorno a Lemno sarebbesi alla presenza

calma movea l'animo a straordinarj disegni. Molte provincie

giovane solitario non resse a tale spettacolo, ma desta

medesime ragioni di natura a ciascuno compartite; la violenza

quale il cielo mosso a pietà de' nostri mali

comune utilità, vedeasi ridotta a quella di pochi, anzi

ludibrio del genere umano, a quella di un solo

de' buoni. Questi opponevano a così triste seduzioni, ch

esperienza universale, per attendere a' garrimenti di un ribaldo

morte, se ne sottrasse a stento con la fuga

intorno al tempio; ed a chi lo vide nelle

calca: urtandosi, premendosi, cadeano a mucchi affastellati i corpi

il caso. Nulla valse a frenare l'incendio vorace

di nascondersi, dissimulando; anzi a quello spettacolo vie più

turba sdegnata fu condotto a' Pritani, e stretto in

torture confessasse averlo spinto a tale eccesso un insaziabile

vera quella sua apologia a noi trasmessa nelle memorie

ceppi, il quale alza a voi intrepido lo sguardo

la celebrità degli oracoli a preservarli da tanta profanazione

altra gloria, siccome quella a cui anelo, fu mai

lungamente spettacolo di ammirazione a' posteri avviliti. Dalle ceneri

greche e barbare concorsero a riedificarlo più grandioso. L

degli avari. Le nazioni a gara comprese da sacro

sacro orrore verseranno tesori a placare la Dea ed

placare la Dea ed a vendicarne l'ingiuria. Avrà

offesa, lasciatene la vendetta a lei. Né certo sarebbe

il tridente del zio a trafiggermi, incenerirmi, sobissarmi. Pur

sua grandezza è superiore a tutte le cose umane

di un mortale giunga a turbare le delizie dell

forse che taluno ascriva a demenza la mia straordinaria

la sublimità sua abbaglia a tal segno i vili

giudici, scendere con esso a così infima sentenza. Pur

me ne rimane però a sufficienza per maravigliarmi come

di traforare da banda a banda il petroso monte

suoi flutti molte catene a batterlo co' flagelli, mentre

storie; io vi sfido a ritrovare in esse altro

se stesso. Taluni impallidivano a quella sacrilega eloquenza; altri

ad ogni istante aspettavano a fronte china i fulmini

quell'aula: sdegnata parve a molti scoccare; altri sentì

in quel punto stesso a terra spento il reo

quasi impedito nella lingua a balbutire. Si confusero smarriti

un effetto di veleno a sé poc'anzi propinato

in ogni tempo, siccome a luoghi convenevoli di questa

da fato inevitabile sospinto a tale impresa. Perché i

il mare lo spinse a Lemno, isola sacra a

a Lemno, isola sacra a Vulcano, e in quel

del suo autore. Onde a Timeo ed Egesia e

de' mostri: non basta a vincerlo né potenza né

conseguirlo. Avvenne per fine, a rendere più memorabile quella

certo nel Macedone inferiore a quello di Erostrato, ma