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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Francesco Biamonti, L'angelo di Avrigue, 1983

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
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1983
di quel nirvana. Tornò a giocare e si riprese
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1983
lotta in cui continuava a pareggiare. Diceva Martine ch
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venuta adolescente sulla costa a cercare lavoro, mancava di
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al tavolo. Lo presentò a Gregorio. Un cugino di
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può vedere... è vicino a Poggioscuro, dove il crinale
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che cosa erano venuti a fare quel pittore e
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1983
quel frate. Il pittore, a detta di Laurence, dipingeva
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pomeriggi di sole. Passeggiavano a gruppetti come grandi rondoni
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credo. ¶ Non aveva imparato a destreggiarsi come i capitani
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Era stato per anni a marcire su vecchie carcasse
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disse Gregorio per rispondere a tono a quel pittore
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per rispondere a tono a quel pittore di zolle
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c’era per sogni a buon mercato. E quando
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1983
al ritorno, si appoggiò a un muro frusto di
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di lamiera. Doveva andare a prendere Laurence alle nove
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rocce e poi scesero a Montecarlo. ¶ Gli sembrava che
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e alle nubi che a una conversazione. ¶ Montecarlo era
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Laurence s’accinse subito a giocare. Puntò tre o
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pieni consecutivi e andò a cambiare. ¶ Lui la raggiunse
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Cambiò i gettoni, rinunciando a giocare. La invitò ad
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ne dice di andare a Nizza a un restaurant
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di andare a Nizza a un restaurant de nuit
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che si cancellava mano a mano che scendevano. ¶ Percorsero
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mano che scendevano. ¶ Percorsero a piedi un tratto della
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di Laurence o press’a poco. Per le scale
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1983
le scale s’accompagnò a Laurence. Gregorio colse fra
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1983
febbrili, terre instabili, che a causa di quella febbre
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rombo funebre? ¶ Si accostò a lei come ci si
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neppure quando ha cominciato a cercare la droga. ¶ – E
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si staccò, si portò a tentoni alla finestra e
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Era come un invito a far presto, a non
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invito a far presto, a non attardarsi in una
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1983
l’accompagnò un tratto a piedi su per lo
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1983
Avrigue la notte cominciava a diradare; emergevano dal buio
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quasi verticali che conosceva a memoria: uliveti carezzati in
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mare...» cominciava col dire a se stesso quando vide
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aprí... propose di andare a bere. ¶ – È arrivata l
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Che Ester continuasse pure a rimproverargli lontananze e lunghe
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Al banco. Riuscivano ancora a stare in piedi. ¶ – Abbiamo
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adesso. Sbornia fissa fino a domenica sera. Se si
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lei? ¶ – Io devo essere a Marsiglia lunedí sera. ¶ – Un
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1983
al collo una catenella a guisa di collana, con
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1983
fine del lungo muro a secco usciva di tra
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avesse potuto restare sino a marzo, quando il mistral
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la testa rovesciata. Sbatteva a strappi, col bastone vencheggiante
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1983
bastone vencheggiante, e cadevano a raffica olive e foglie
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1983
forse era capitata anche a lui una cosa simile
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da vitale e familiare a cosmico ed estraneo. ¶ Era
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mare e la montagna. ¶ A casa, Ester lo costrinse
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di un suo trasporto a prima vista per un
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Entrava una luce bianca, a folate. ¶ – Cerca di dimenticare
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vengo ti scrivo. Vammi a raccogliere qualche ramo mentre
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le fasce. ¶ – Dove andrai a imbarcarti? ¶ – Sul Nyon. ¶ – Lo
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so. Ma dove? ¶ – Probabilmente a Marsiglia, o a Barcellona
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Probabilmente a Marsiglia, o a Barcellona. Può darsi anche
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Barcellona. Può darsi anche a Sète. ¶ – Mi giri tu
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anzitempo. Fosse stato pronto a quelle vere come a
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a quelle vere come a quelle false! ¶ Ecco il
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cammini familiari lí intorno. ¶ A stadi ipnotici, a false
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intorno. ¶ A stadi ipnotici, a false partenze indugiava cosí
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sono? una diecina? ¶ – Press’a poco. ¶ – Non se ne
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alla loro altezza. Consegnò a Martine una sola lettera
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proveniva. La lesse immediatamente, a fatica, saltando frasi intere
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che l’hai mandato a chiamare? ¶ – Io gli ho
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venire. ¶ – Che egli venga a me pare sia un
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disse Martine. E cominciò a spiegare quel poco che
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l’aveva fatta andare a ritroso, lei ragazza, in
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dei lentischi, e venire a piedi per non svegliare
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Tu avresti avuto paura a spostare la fiche? ¶ – Non
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luna mattiniera che fino a mezzogiorno vagava sui crinali
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1983
dei passi. ¶ Laurence andò a vedere. ¶ – È il pittore
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prima luce. ¶ – Dove andrà a quest’ora? ¶ – S’è
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1983
bellezza quasi minerale, mano a mano che saliva. Sul
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ali larghe. ¶ Si avvicinò a guardarlo. ¶ Le palpebre erano
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1983
Ma perché era venuto a finire su quelle crudeli
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1983
da dove era venuto a trafiggersi in quell’arbusto
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avrebbe dato grande importanza a questa loro frequente comparsa
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1983
questa loro frequente comparsa, a questo loro viaggiare dai
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flotta, s’era autoaffondata a Tolone e ne parlavano
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so... Ma lei era a Villafranca quando? ¶ – Nel quarantacinque
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1983
un campo di concentramento a un hotel di lusso
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1983
e che aveva soggiornato a lungo sulle sue rive
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1983
lungo sulle sue rive a Malaga e a Maiorca
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1983
rive a Malaga e a Maiorca. Si era unito
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1983
Maiorca. Si era unito a quella banda di recente
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1983
era un uomo buono a cui era andata male
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1983
perché gli era andata a quel modo? chiese Gregorio
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1983
continuò dicendo che prendeva a tutti in quei momenti
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1983
pero él miraba demasiado a la muerte». Sarebbe bastato
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in segno di impotenza a spiegare. ¶ – Guardi che occhi
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1983
fondo s’era messo a mugolare una nenia. Era
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1983
forse era la fame a farli cantare. ¶ Gli venne
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1983
al tavolo e prese a parlare, raccontò tante cose
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1983
l’ascoltava appena. ¶ Capita a volte che uno racconti
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1983
e risparmiava. Aveva perso a Montecarlo in poche sere
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1983
non era mai riuscita a spiegarselo. Comunque, arrivata fino
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1983
aveva annuito piú volte a quello sfogo. ¶ Gregorio si
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1983
Pierre non aveva attinto a un’animalità di gruppo
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poche, bisognerebbe ripiantare, scavare a braccia. ¶ Rintoccò la campana
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la riconosci?... Dovrei andare a cercare qualcosa per le
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come farfalle. Poi andò a cercare delle cardelle per
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l’erbaccio. ¶ Non permise a Gregorio di portargli il
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ascoltare. ¶ Battagliavano con grazia, a ondate; faceva da collegamento
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invece ricominciavano. Poi suonarono a distesa, a gloria, e
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1983
Poi suonarono a distesa, a gloria, e vi si
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telo nella greppia, porse a due capre le cardelle
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un ramo dell’albero a cui era legato Sebastiano
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1983
usciva sui dirupi, andava a vedere dalla parte delle
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1983
l’attraversano in silenzio. ¶ A Gregorio sembrò di vederla
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1983
salita ed erano stanchi, a meno che non fosse
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solennità del momento, procedevano a gambe rigide, lenti, come
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1983
musica –: l’aveva rubata a un prigioniero austriaco che
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1983
che dicono? Si stenta a crederlo. ¶ – C’è stato
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1983
Era insieme al maestro a guardia del campo. Non
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1983
non si facevano pregare a ripetere quel capolavoro, che
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1983
festa era finita, cominciò a passare gente: passò veloce
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1983
vedeva la marina sino a Tolone nelle mattinate di
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1983
un tipo donchisciottesco dietro a un mulo magro. Aveva
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1983
parola in fretta. Andava a dormire in campagna. Se
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Parigi, – concluse e riprese a camminare per raggiungere il
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1983
in dieci minuti arrivò a casa, dove la festa
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alla stufa ardente. Erano a disagio, commossi e abbandonati
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raccontarle di avere impedito a una donna, una polacca
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separazioni. ¶ – Forse dovrei venire a casa piú sovente. ¶ – Dovresti
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1983
Ester non volle andare a cena fuori, le piaceva
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1983
dopo e si scaldò a quel fuoco, i gomiti
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Aragona, poche case vicino a delle rocce rosse? ¶ – Aiutami
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delle rocce rosse? ¶ – Aiutami a ricordare. ¶ – Ci siamo fermati
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caccia. ¶ – Non riesco proprio a ricordare. Era estate? ¶ – Perché
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egli disse. ¶ Lei continuò a non ricordare del passato
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Una sera siamo tornati a piedi dalla «Bahía de
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dalla «Bahía de oro» a San Pheliú. S’era
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ritorno, non è venuto a prenderci. ¶ – Era la «Bahía
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parli dei nostri viaggi? a quale scopo? ¶ Stavano coricati
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Albeggiava. ¶ La sera andarono a cenare a Poggioscuro, sul
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1983
sera andarono a cenare a Poggioscuro, sul contrafforte che
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1983
sul contrafforte che sbarra a nord la val Creuse
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di lecci, che percorsero a piedi. ¶ Ester prese Gregorio
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senza parlare. Ester tornò a guardare di là dai
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1983
viaggi fa? ¶ – È sepolto a Sète, un posto sabbioso
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egli disse. ¶ Poi cominciò a bere. ¶ – Non tacere, ti
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prego, parlami ancora. ¶ – Pensavo a lui... Troppo buono d
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tendine e si mise a guardare fuori. ¶ – Hai proprio
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tenerezza. ¶ Di ritorno, salendo a piedi per le fasce
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gli inferni o pile a scala del lavato, pieni
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che s’era rimesso a coltivare nei dintorni e
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torrente lo fecero pensare a una lontra che pescava
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aveva buttato giú uno a calci – e poi demoliti
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dai giorni contati). ¶ Tornò a belare una capra. Ma
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atmosfera. ¶ La capra tornò a belare lontano e dall
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che cos’era venuto a fare, si domandava già
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vedere in una visita a un paese morto? Se
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per inveterata abitudine tornò a guardare la costa, terra
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grigio perla cedeva già a tratti all’azzurro. Laurence
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faticava e forse soffriva a tenere gli occhi aperti
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vivono nascosti. Hanno cominciato a devastare il villaggio olandese
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ancora aiutare Jean-Pierre a portare quel peso, anche
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Pierre, per non andare a caso o sulla scia
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come già aveva cominciato a fare nella notte. ¶ I
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era stesa sugli usci, a guisa di tappeto, disseminata
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erano chiuse e andò a mangiare all’osteria. ¶ Mangiò
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con la polacca. E a un certo punto ne
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appuntamento con un ricordo. ¶ A lui non erano mai
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quando entrò un uomo a rompere la sua solitudine
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accanto. Appese la «casquette» a una spalla della sedia
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e annodò la sciarpa a una barra dello schienale
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stavano tappati in casa a mezzogiorno, dietro la pietra
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un uomo molto anziano. A Gregorio sembrava di conoscerlo
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per quarta quando andavo a frangere. ¶ Gregorio lo riconobbe
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Forse sí, in confronto a prima. ¶ – Chi c’è
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che sembrano donne, insieme a donne che sembrano soldati
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Da gentiluomini in confronto a quelli di prima. Si
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al galoppo e andarli a stanare i signori ufficiali
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1983
che s’andava proprio a nascondere dove, essendo vigilato
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cercava. Ma inutile chiedere a quel vecchio se aveva
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1983
Ma tu dove sei a far vita? ¶ – Sul Nyon
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Catí, detto «il ramarro», a motivo del volto rugoso
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1983
Barco Velero». Sembrava scendere a strappi, dal cielo, insieme
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1983
poteva cantare in spagnolo a quei piani alti? Non
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1983
la Francia era lí a due passi. Venivano d
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1983
parata mentre andava pensando a un ragazzo freddo e
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1983
era l’uomo adatto a condurre un’indagine. Era
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1983
e cieco. «Dicono che a una certa età ciò
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Stava anch’egli poggiato a un muretto di sole
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1983
da qui, lo so a memoria. Ma tu non
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1983
qualche giorno fa, insieme a quella donna polacca; non
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1983
alla ragione, – disse Edoardo a bassa voce. ¶ – E dove
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1983
è da augurarselo. ¶ Presero a camminare per la mulattiera
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sparizione? Se tutte inneggiavano a quel modo, allora quei
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delitti, quel gruppetto legato a un necrofilo, era giunto
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un necrofilo, era giunto a tanto. Un suicidio di
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suicidio di gruppo attingeva a un’animalità oscura. Quei
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andare al passo roccioso, a rifiutarsi di accompagnarla. Avrebbe
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1983
alla svelta per andare a vedere; camminò sul duro
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sogno. ¶ Tornò indietro, tornò a casa e si accese
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1983
che li aveva condotti a quei bungalow, lui e
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1983
disse. ¶ Era meglio fermarsi a quella buona notizia. Non
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1983
la donna si mise a conversare. ¶ Era amica di
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1983
Era di nuovo partita a parlare, quando entrò il
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1983
mare le ha insegnato a capire, a sopportare. ¶ Egli
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1983
ha insegnato a capire, a sopportare. ¶ Egli camminò per
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1983
inutile. Ma di tornare a casa non aveva nessuna
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1983
e, all’Annunciata, tornò a salire. ¶ Ci sono certi
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1983
nella brezza. E crinali a non finire su frammenti
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1983
pecore di un gregge a cui si avvicinava, e
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1983
vento tocca da mane a sera. ¶ Poi, dopo un
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1983
auro de nèu), nemica a chi aveva tutti i
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1983
cadenza delle alpi marittime: a toni alti come singhiozzi
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1983
arsura. ¶ Gregorio lo invitò a scendere negli ulivi, ché
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1983
pastre», aggiunse. Al pastore, a «lou pastre», disse rassegnato
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1983
gradiva. ¶ Che strana cantilena. A toni squillanti seguivano toni
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1983
piú lunghi. Si capiva a malapena. Ma a chi
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1983
capiva a malapena. Ma a chi parlava? agli angeli
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1983
parlava? agli angeli o a se stesso sembrava parlare
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1983
parlare quell’uomo. ¶ Aveva a tracolla bisaccia e bastone
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1983
da capre e pecore a frotte. Andava lento, ma
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1983
ma andava, in mezzo a tutto quel sangue di
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1983
inesorabile. Non compiva giri a vuoto, né si lasciava
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1983
stellata tenebra, mentre lui, a notte caduta, si attardava
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1983
notte caduta, si attardava a decifrare una morte, a
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1983
a decifrare una morte, a leggere nel libro di
222
1983
esso si alzava sino a cozzare contro il cielo
223
1983
rocciose. ¶ Martine stava poggiata a un masso, al margine
224
1983
finito il viaggio –, simili a quelle che brillavano ai
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1983
in anticipo, voglio andare a tentare. ¶ Continuava l’ora
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1983
indenne da ogni paura. A lei non s’aggrumavano
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1983
me la sento. Ma a te andrà bene. In
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1983
La notte non riusciva a toccare gli ulivi soprani
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1983
dei greppi marini, ingombro, a tratti, d’erbaccio e
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1983
sentiero che ormai conosceva a memoria. ¶ Trovò il bar
231
1983
fari balzavano da rocce a cespugli a pini bassi
232
1983
da rocce a cespugli a pini bassi come pini
233
1983
una Waldorf: entrambe fioriscono a novembre dicembre negli inverni
234
1983
di scirocco, e ritardano a gennaio negli inverni riarsi
235
1983
qualche bricco meno avaro a splendere per qualche giorno
236
1983
rischiarò un mantello appeso a uno stecco ficcato in
237
1983
il suo nero tendeva a un marezzo verde cupo
238
1983
brezza notturna. ¶ Si staccò a fatica da quel mantello
239
1983
nel contempo. ¶ Riguadagnò piú a monte il sentiero che
240
1983
passò su un muro a fior di terra tra
241
1983
Cosa può essergli capitato a girare da solo? Lei
242
1983
rumore. ¶ Scesero una scala a chiocciola. Nel fumo di
243
1983
meandri personali. Si interessavano a due cose diverse. ¶ – Non
244
1983
che gli stava piú a cuore. ¶ – Se fosse stato
245
1983
Non si erano seduti a un tavolo. Stavano in
246
1983
o stravolte con capelli a svolazzo, con occhi orgogliosi
247
1983
lei. ¶ – Non va prima a prendere un soprabito? ¶ – Io
248
1983
inizio della valle e a terrazze nell’interno. ¶ Maria
249
1983
montano era tutto stellato. A sud una falce di
250
1983
bastava in quel sereno a rendere vicina la rupe
251
1983
Mentre aspettavano, Maria chiese a Gregorio che mestiere faceva
252
1983
Martine credeva che insegnasse a vivere, o chissà cosa
253
1983
lo porti con lei a navigare. Non vuole né
254
1983
visti, egli disse, bloccati a bordo, appoggiati alle murate
255
1983
capire cosa si provava a non poter toccare la
256
1983
poter toccare la banchina, a non poter sbarcare per
257
1983
del resto. Bastava pensare a quell’assurdo cancello! ¶ – Non
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1983
Dove la tiene! ¶ – È a disposizione. ¶ – È tanto che
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1983
vent’anni. ¶ – Chi viene a trovarla? ¶ La accompagnò in
260
1983
Ma prima di andarsi a coricare egli diede ancora
261
1983
era nuda. ¶ – Non riesco a dormire. ¶ – Non pianga, non
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1983
di un’insonnia, «chimerica» a suo dire, che non
263
1983
che non lo portava a piangere, ma a fuggire
264
1983
portava a piangere, ma a fuggire come se qualcuno
265
1983
lo braccasse... ¶ – Quando andiamo a vederlo quel cancello? – chiese
266
1983
meno se l’aspetta. ¶ A lui sembrava ancora un
267
1983
di cui ti dirò a viva voce. ¶ A te
268
1983
dirò a viva voce. ¶ A te non devo proprio
269
1983
è proibito, – fece Edoardo a voce piú bassa. – Ma
270
1983
bassa. – Ma prima salite a bere. ¶ Salirono per le
271
1983
era cupo: de luz a sombra, soleva dire un
272
1983
entrare, li fece sedere a un tavolo. La casa
273
1983
tenuta: tovaglia damascata, orologio a pendolo, credenza dalla vernice
274
1983
il fumo si mise a girare, poi se ne
275
1983
dalla credenza. Si muoveva a scatti, come in un
276
1983
già la inquietava, diceva a suo figlio di adorarlo
277
1983
un po’ solenne. ¶ Continuava a pensare a Martine, a
278
1983
solenne. ¶ Continuava a pensare a Martine, a Jean-Pierre
279
1983
a pensare a Martine, a Jean-Pierre che incrudeliva
280
1983
Jean-Pierre che incrudeliva, a lei che gli sussurrava
281
1983
che le serve andare a vedere dei dirupi, fortini
282
1983
nespolo di Spagna, simile a un candelabro, e l
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delusione. ¶ 6. ¶ Laurence si avvicinò a Martine e, tanto per
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crudele. Dico un po’ a vanvera, mi devi scusare
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una cosa simile? ¶ – Eppure a volte mi parrebbe... Sono
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piú cosa pensare. Fino a ieri dialogavo con Jean
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se era stato crudele a cercare di convincerla a
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a cercare di convincerla a non andare al passo
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a rubare una marcia a un tenente austriaco. ¶ – Se
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Sperava che di lí a poco sarebbe salita Martine
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brezza, e quelle parole a fior di labbra: «épargne
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il cameriere, – per portarlo a spasso! ¶ – Ma che cos
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Lo facessero almeno entrare a bere un bianco. ¶ – Se
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la settimana. Lo portano a passeggiare proprio qui dove
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guerra su un podio a predicare l’intervento. ¶ Era
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che lo aveva spronato a studiare, per prendere un
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lingua. Era diventato cieco a diciott’anni, e aveva
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dalla parte del mare, a un’altra finestra, per
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della brutalità. Si atteggiavano a creature infernali. ¶ Ma siccome
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avrà fatto Martine Haillier a comprare un posto simile
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dalla tramontana, – si limitò a dire Gregorio, benché sulla
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tanto in tanto. E a camminarvi, sul dorso marino
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e sabbia e pietrischi. A nord e ad oriente
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netta e scheggiata. ¶ – Se a lei piace perché non
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darsi che vi abbiano a che fare piuttosto quelli
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fortificazioni?... Però che astuti a scegliere quel posto! Lí
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Lí nessuno le va a cercare, quelle colombe. ¶ – Lei
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Scommetto che lei andrà a vedere. ¶ – So già cosa
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non salissero un po’ a vedere, che lo lasciassero
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abitudini, – disse Gregorio. ¶ Riandò a ciò che il professor
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Sterpaglie ed erbe spigolose a contatto del cielo si
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perché l’aveva abituato a territori pericolosi, prossimi al
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morire. ¶ E allora, come a tranquillizzare, Gregorio disse: ¶ – Io
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coscienza in pace. ¶ Continuava a piangere nel sole delle
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Jean-Pierre lo diceva. ¶ – A chi mi potrei rivolgere
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cameriere. ¶ – È un malato. ¶ A mezzogiorno passato, come spesso
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brezza, d’essere tornata a letto dopo aver preso
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poco fa. È salita a piedi. Voleva un bungalow
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professor Guillerm. È passato a prendere la chiave in
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troppo... Poco fa ero a Mont-de-Marsan. Andavo
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le braccia per ricondurli a casa i ragazzi smarriti
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alla sera. V’erano a volte cieli magri che
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qualche mèche argentata. Assomigliava a Martine Haillier. ¶ S’accorse
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disse entrando. – N’y a-t-il personne? ¶ Parlava
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Mai erano stati cosí a lungo assieme nei loro
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qui ha liquidato tutto a Mont-de-Marsan. Sa
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sul sentiero. ¶ Si fermò a guardare un ovile vuoto
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stati loro. ¶ – Vorrei andare a rivedere quel passo, vorrei
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solo perché era venuta a rivedere il posto dove
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era troppo caro. Chiese a Gregorio se era uno
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osservò. Poi si mise a parlare, parlare... Aveva rughe
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dove alloggiava, e lui a un bar dei quartieri
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di crete e arrivarono a una punta dagli spini
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la marina di fronte a un ammasso di palazzoni
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presentato Jean-Pierre lassú a quel bar... Ha visto
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lo avrei lasciato andare a passeggiare da solo. ¶ – Perché
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piazza prese un carruggio a svolte in cui il
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Si ricordava che portava a una piazzola detta la
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il capo curvo trattenevano a stento. Un altro sacco
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ulivato. Da zero fino a seicento metri sul mare
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pazzia, un suicidio venivano a rompere il senso del
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il senso del limite, a infrangere l’ordine. ¶ I
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come furono loro stessi a dire) parlando di rapine
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marinaio. ¶ Andò in bottega a prendere il pane (forno
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vivo e colpevole. ¶ Restò a lungo seduto sopra un
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uliveto soprano stava aggrappato a un pendio ripidissimo, come
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dei solchi, delle trame a suggerire la sua scomparsa
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diversa dal mare, ridotta a incisioni quasi argentee. ¶ Entrò
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notte. ¶ Accese la stufa a legna, la cucina si
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aveva nulla di lieto a cui pensare. ¶ Il suo
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che lo aveva costretto a sbarcare. Ripensò il mare
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Piú tardi, molto tardi, a notte inoltrata (erano le
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e flessuosa. Si incantava a guardarla: l’Ester che
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legna di pino, che, a differenza di quella d
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diroccati, pietra su pietra, a secco. E una mattina
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il tempo si accaniva a disegnarle sulle tempie le
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si rivestí per andare a prenderla. ¶ Nella legnaia osservò
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rupe. ¶ Lassú era comparsa a Jean-Pierre la «vecchia
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vedeva già l’ulivo. ¶ A fatica lo sguardo si
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austero approdo in confronto a quel mare alto e
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chi lo guarda troppo a lungo, proprio per il
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inclinati e quasi coricati a causa del vento; un
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aggrapparsi delle sue mani a quei fragili rami. ¶ Guardò
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suicidio non s’aggrappa a un ramo... Forse qualcuno
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violenza. Erano andati insieme a vedere rocce e uliveti
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Jean-Pierre stesso. ¶ Sembrò a Gregorio che Jean-Pierre
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Pierre avrebbe potuto appartenere a quella schiera: stessi occhi
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Ma come si fa a ricordare. ¶ Ne parlava già
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Il gruppo aveva preso a cantare in coro. ¶ – Vagabondi
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che all’occorrenza serviva a stringere il braccio, fascia
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portato? ¶ Lo avevano portato a Mentone. Avevano perso tutta
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giovane del gruppo venne a chiedere una sigaretta a
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a chiedere una sigaretta a Gregorio. ¶ – Que tenga suerte
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posti? ¶ Aspettava. Ma tardavano a tornare i partecipanti al
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non voleva. ¶ Si fermò a pensare. In tutti i
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gomito la donna salita a Narbonne, rovesciato di lato
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ricordi. Niente sogno. Destinato a restare troncato. ¶ Come le
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conoscevano. Tra sventurati... ¶ Pensò a suo figlio senza precauzioni
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spalle, uscí e prese a salire per un sentiero
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Poi l’altro sogghignò a Gregorio che diceva che
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è ancora di vivi a quel bar? ¶ – Perché? – chiese
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san Tommaso: crede solo a ciò che vede. È
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era un passero solitario a melodiare, era un tordo
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fame. Erano riusciti persino a rubare una marcia a
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cielo. ¶ E subito cominciò a rimpiangere la serie di
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vedeva nessuno. Un tempo a fine inverno – Gregorio se
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era sempre qualche donna a raccogliere le olive ancora
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lavori pesanti e tornavano a casa in tempo per
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il Nyon è già a Marsiglia, mi aspettano entro
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Non ho impegni fino a questa sera. ¶ Sul passo
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attanagliato dal male e a cui la morfina divorava
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smettere di pensare ora a Jean-Pierre. Era diventato
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dagli uomini, e sottoposti a una propaganda forsennata. ¶ – Doveva
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Avrigue la gente cominciava a prepararsi per sfollare. La
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quel fanatico, sparò proprio a un ragazzo ch’era
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uscito fra i cespugli a gridare: «Italiens ne tirez
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e rimase assorto. ¶ Stette a lungo in silenzio. ¶ – È
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di quel tempo. ¶ – Anche a te sembra pazzesco? – chiese
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se ciò potesse bastare. ¶ – A me basta che tu
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di neve? Troppa aria a mezzogiorno. ¶ – No, nauchié! Es
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passo falcato sul sentiero a stringere le mani. ¶ – Pregatz
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e gent de mas, a bona fin. ¶ Ad un
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non si riesce mai a parlare coi pastori. ¶ – Ti
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crinale. ¶ Gregorio si volse a guardare i monti verso
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grande pastorale commiato: monti a non finire, grigio chiaro
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e che aveva galleggiato a lungo, in una scia
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Non preoccuparti per me. A me piace star qui
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Ormai egli aveva rinunciato a capire sino in fondo
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mattina. ¶ Se ne andò a casa senza fermarsi. Verso
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terrazze e si fermò a guardare. Ecco il solco
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avuto tempo avrebbe ricominciato a perlustrare quell’enigma. Ma
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dietro rasoterra, si volgeva a romperle con la testa
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smossa respirava, e mano a mano si schiariva. ¶ – Se
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fosso del giaciglio. Cominciò a farla parlando da solo
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Una volta sono venuta a casa tua assurdamente a
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a casa tua assurdamente a cercarti, pur sapendo che
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navigavi. L’autunno cominciava a dorare i cespugli e
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trovato il costante tepore a cui ora mi voglio
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mare ha il lutto, a terra non succedono che
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sbandare. ¶ – Qui è niente. A Marsiglia rompe gli ormeggi