parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
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1924
che scendevano, facevano intoppo a quanti venivano dopo; dalla
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1924
con chi sei?” Continuando a salire i due disparvero
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sospettosi; ed egli, sentendosi a disagio, si affacciò ad
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Un campanello strillava rabbioso. A poco a poco la
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strillava rabbioso. A poco a poco la folla ammutolì
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voce dell’oratore cominciò a risonare limpida. Il nome
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religiosamente mentre egli continuava a spiegare la struttura della
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parole erano state comprese. ¶ A Davide, sebbene non uno
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la battaglia giudicando favorevole a loro il momento, poichè
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ch’essa si affanni a conservare il suo ingiusto
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grida si alternavano impetuose a quegli scrosci. Poco distante
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una sera era andato a visitare. ¶ — Oggi – riprendeva l
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sua stessa strapotenza, inetto a riparare i danni della
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modo da costringere questo a spazzarla via. ¶ — Se la
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folla smaniava, come se a stento riuscisse ancora a
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a stento riuscisse ancora a frenar l’impazienza di
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1924
che si stendeva innanzi a lui, produceva una meraviglia
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un ridicolo nano infiammavano a quel modo gli uditori
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tanti anni abbiamo strappate, a prezzo di sacrifici inauditi
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tutti. E vinceremo, compagni, a qualunque costo, con qualunque
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appoggiati al muro accanto a lui, che vestivano panni
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uno – lavoriamo di notte a montarli. Cinque sono già
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alle uscite, defluiva innanzi a Davide: volti accesi grondanti
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pareva scritta in fronte a tutti. Forse essi erano
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uscire, unendosi di colpo a quel canto ebbe uno
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Davide tornò all’improvviso a quanto esisteva fuori di
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ad un mondo condannato a sparire. Un’angoscia profonda
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giorno, subito si rivolge a lei in tono affettuoso
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Pietro china il capo a nasconder le lacrime, e
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che le è dato a prestito da un imbianchino
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più forte di lei, a scaricare delle masserizie; poi
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1924
Pietro. Senza matrimonio, perchè a questo riguardo il meccanico
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1924
miseria non bisogna pensare a crearsi una famiglia. Ma
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1924
unire la propria vita a quella di Pietro: ha
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morendo, li avesse lasciati a lei sola. ¶ Alla soffitta
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non ha la mente a simili cose. E la
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1924
donna, che deve pensar a tutto e faticare dopo
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1924
sacrificio non ha servito a niente. Si è fatto
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1924
Antonia siede un istante a riposare, si fissa sempre
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Antonia è stata costretta a comperare a debito, dal
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stata costretta a comperare a debito, dal panettiere, dal
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la vicina, perchè esce a passeggio col cappello. ¶ Nelle
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anche sovente dei Gramigni. A causa dei bambini, ai
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di far da madre a loro dispetto, il toscano
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più i fiaschi insieme a loro; non vuole che
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il casamento è messo a rumore. ¶ Vi è un
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1924
città da tre anni. A Vezzone, quantunque gli agricoltori
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e, per chi sta a mezzadria come Rosa e
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Appena egli ebbe ripreso a parlare, il suono della
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1924
questi principii si rinunzi a vivere? ¶ Parlavano entrambi come
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1924
si trovassero di fronte. A Giuliana, cui pareva infonder
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1924
io. Non consentirei mai a questo distacco che per
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1924
Egli non riusciva più a pensare nè a volere
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1924
più a pensare nè a volere nulla. Ripeteva a
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1924
a volere nulla. Ripeteva a se stesso che bisognava
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tentava di connettere idea a idea quasi avesse da
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1924
autorità non sarebbe bastato a dividerli. ¶ Aprire la porta
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1924
dividerli. ¶ Aprire la porta a Giuliana perchè se ne
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1924
mani agli occhi, come a riparo da una visione
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1924
certo. Poteva egli ascriverle a colpa d’aver disposto
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1924
persona del padre rannicchiata a fianco dello scaffale, nell
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fanciullo che si nasconde a piangere; e di colpo
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il padre si voltò a guardarla e le disse
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1924
che si stendeva intorno a lui. ¶ V ¶ Il piccolo
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1924
rado – disse Davide Artero a colui che gli sedeva
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1924
Barale esitò un istante a rispondere: – La mattina vado
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1924
pensione ormai bastano appena a campare alla meglio.... Non
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di studio e sussidi a furia di sgobbare. Dell
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1924
e notte si logorava a riveder telegrammi, compilare articoletti
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1924
che si svolga intorno a noi un grande dramma
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1924
che tutto venisse sottoposto a giudizio, la società stessa
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sintomo. Gli asceti sorgono a predicare quando gli uomini
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1924
Senza l’odio seminato a piene mani non avremmo
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una fine! E basta, a farli odiare, lo spettacolo
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1924
Comizi tutti i giorni, a tutte le ore, in
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1924
la vita è regolata a loro capriccio. Sono pieni
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automa. Egli è costretto a produrre la parte, sempre
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1924
ancora Davide quasi parlando a se stesso – che cosa
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1924
vuoi conservare, è uguale a quello che si difendeva
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1924
d’insofferenza ma tornò a sedersi: – Senti, io procedo
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1924
agitando le braccia come a disperdere il suono di
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1924
quei pochi soldi, dicendo a mo’ di conclusione: – Tu
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1924
si immagina gli uomini a sua somiglianza. Non puoi
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1924
timoroso di giunger tardi a guadagnarsi il pane; e
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1924
aria chiusa gli parvero a un tratto insopportabili. Uscì
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credeva di scorgere intorno a sè un triste mutamento
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1924
si discerne sempre più a stento il male dal
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1924
tormento era il metterla a paragone con quella in
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1924
creatura del suo sangue, a cui aveva dato soltanto
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1924
egli prese senz’avvedersene a camminargli a paro, come
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1924
senz’avvedersene a camminargli a paro, come per simpatia
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1924
giravano carabinieri e guardie, a sciogliere di continuo gli
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1924
nell’interno. Aveva davanti a sè, nella calca, un
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1924
e dall’altra come a fiutare l’aria, guardato
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1924
Ma la moltitudine sboccava a caso od a capriccio
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sboccava a caso od a capriccio negli sfogatoi che
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1924
la Jugoslavia, sempre fermandosi a lavorare in città e
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1924
gli permettessero di avvicinarsi a poco a poco all
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1924
di avvicinarsi a poco a poco all’Italia. Così
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1924
Il reduce rispondeva adesso a Carlo Praz, il quale
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sguardo. Disse infine, come a scusarsi: ¶ — Signò, so’ tutte
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nazzione.... ¶ Poi si mise a parlare rapidamente del suo
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mano sulla mano, quasi a supplicarlo di ricordare, la
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1924
ha mandato il Signore a darcene avviso. ¶ E si
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stavano radunati in crocchi a discorrere animatamente. ¶ — Ci vogliono
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fame! ¶ — Da mangiare andremo a prenderne dove ce n
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1924
diversa dalle precedenti, continuando a frequentare le officine ma
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officine ma per riunirsi a comizio nelle gallerie, nei
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in vicinanza della bottega a cui era diretto, Davide
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1924
bottega disadorna era seduto a cavalcioni d’una sedia
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1924
sobborgo, il quale lanciò a Davide un’occhiata insolente
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1924
un saluto cortese, seguitando a maneggiare il suo ferro
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1924
compagnia ch’erano venuti a trovarmi. L’avevano visto
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granata? ¶ — Così aveva detto a me il comandante del
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1924
di nuovo la mente a Clelia. Con una pena
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giornate nel cimitero, e a volte cercando invece la
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1924
aveva poi guarita, persuadendola a poco a poco che
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1924
guarita, persuadendola a poco a poco che Lia era
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insegnandole con amorosa pazienza a rassegnarsi. Bisognava, adesso, guarirla
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1924
l’idea di andarla a prendere, per rincasare insieme
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1924
prendere, per rincasare insieme a lei ragionando di quanto
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1924
avrebbe osato esprimere neanche a se stesso, ma sempre
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1924
Antonietta, da lui interrogata a proposito di quella lettera
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1924
sola, e restava assente a lungo; nell’estate aveva
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1924
recarsi per qualche giorno a Viareggio, presso un’amica
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e di dover rimanere a casa. E la sua
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1924
Si poteva credere che a vestirsi così le bastasse
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1924
Le economie, le sarte a buon mercato di cui
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e la figlia? ¶ Ritornò a casa più rapidamente che
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nascondere! ¶ Davide durò fatica a tranquillizzarla un poco, dicendole
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1924
bisognava contare i giorni a quel modo, ma aspettare
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come prima, con calma. A un tratto ella susurrò
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tratto ella susurrò: – Vado a pregare – e si ritirò
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gli passasse da capo a piedi. ¶ — È tardi, – le
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è vero. Sono andato a cercarti. All’ufficio non
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nulla. Si vedeva faccia a faccia col padre – come
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trovare dove avevo promesso a.... ¶ — Avanti, il nome! ¶ — All
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la riluttanza che provava a continuar l’interrogatorio, gli
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fissava il vuoto innanzi a sè senza battere ciglio
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trovarla nell’assoluta sincerità. A studiar frasi ambigue sentiva
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sorda: ¶ — Oggi sei stata a casa sua? ¶ — Sì. ¶ — E
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prima volta? ¶ Giuliana, sempre a testa alta, fece segno
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suoi sentimenti si alzavano a tratti vampe d’odio
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volte per la via. A quel tempo egli aveva
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E la giovine accettò. ¶ — A te non oso offrirti
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minestra.... – disse la vecchia a Davide che s’indossava
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di guerra, studenti riuniti a frotte risolute e silenziose
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aria inquieta. ¶ Davide coglieva a volo i discorsi di
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altri che hanno gridato! ¶ A misura che si avvicinava
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fermò, come ogni altro, a guardare chi giungesse. ¶ Si
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si volgeva ogni momento a verificare l’ordine delle
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l’ordine delle squadre, a segnare il passo con
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Nelle file, in mezzo a giovani nei quali si
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prossima strada, dov’era a poca distanza la sede
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Era Paolo. ¶ — Non verrò a pranzo, non aspettatemi. Stasera
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quello ch’è avvenuto a Roma.... ¶ Paolo fermò lo
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con espressione di sorpresa, a studiarlo un istante; ebbe
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adagio la fronte, camminando a fianco di Davide a
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a fianco di Davide a testa bassa come in
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Pietro. ¶ — L’ho saputo a casa sua. Che aveva
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i sovversivi ci scacceranno a pedate! ¶ Dalla via laterale
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porgendo l’orecchio, scappò a quella volta senza salutare
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senza salutare il padre. “A noi! A noi!” urlarono
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il padre. “A noi! A noi!” urlarono più vicino
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due parti avverse tentavano a vicenda di strapparsi le
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spostava da un marciapiede a quello opposto come sbattuto
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altra. Ma l’urto a cui aveva assistito, quel
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Duccio. Davide si sporse a guardarlo: ¶ — Senti che voce
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Anche Antonietta si affacciò a contemplare il piccolo, che
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arcigno. Sono stata costretta a supplicare il fratello, perchè
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più parlato – egli domandò a Davide – del suo progetto
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suo progetto di andare a Fiume? ¶ — Ormai sa che
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lo ha chiesto anche a Giuliana ed a me
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anche a Giuliana ed a me. ¶ — A Fiume vi
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Giuliana ed a me. ¶ — A Fiume vi è già
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legionari per venir insieme a loro a combattere i
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venir insieme a loro a combattere i rossi. ¶ — Il
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tempo per spenderne ancora a diventar ingegnere. Si occupa
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noi si giungerà forse a questa risoluzione. ¶ — E se
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industrie si sospende, periodicamente, a intervalli sempre più brevi
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Suo marito si mise a passeggiare in lungo e
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era stata la prima a leggere di un soldato
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dalla madre, era riuscito a rintracciarlo ed a fissare
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riuscito a rintracciarlo ed a fissare col reduce un
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calzoni di panno turchino, a sbuffi, infilati in bassi
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con un collarino ricamato a vivi colori; teneva fra
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la mamma, – disse Davide a Giuliana sopraggiunta. Stavano tutti
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le spalle, lo fissò a lungo, toccandolo leggermente nel
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lo fece sedere accanto a sè, sopra un divano
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un po’ tutti, cominciarono a rivolgere anch’essi delle
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aver vissuto parecchi mesi a Kiew lavorando presso un
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essere passato in Romania a guerra finita, e di
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mugghianti o acute, gettarono a lungo il loro comando
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i fatti di Roma. A mezzogiorno Pietro l’aveva
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bambini, uscirono sui ballatoi a interrogarsi, a commentare. All
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sui ballatoi a interrogarsi, a commentare. All’ultimo piano
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anche Margherita si sporse a guardar nel cortile. Sulle
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faccende, Antonia si dispose a risalire, col mastello assicurato
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la spalla. Maria portava a fatica l’asse e
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concitata, una voce femminile: – A Roma gli arditi hanno
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in uniforme li aiutavano a picchiare i nostri. ¶ — Vogliono
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Margherita ricominciava di malavoglia a cucire a macchina la
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di malavoglia a cucire a macchina la sua stoffa
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domandò la madre – che a Roma hanno ucciso dei
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la sua timidezza: – Adesso, a Roma, nessuno li aveva
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passata nella stanza accanto, a guardare giù nel viale
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Chiamò gli altri: – Venite a vedere! Ma dove vanno
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triste come il lavoro a cui era destinato. ¶ Arrampicato
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alla ringhiera, Pino indicava a Davide: – Laggiù va a
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a Davide: – Laggiù va a lavorare il nonno. Là
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di fochista del tram a vapore, ma non ci
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due stanze che occupavano a quel medesimo piano, il
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le pratiche, però, andavano a rilento. ¶ — A proposito, – disse
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1924
però, andavano a rilento. ¶ — A proposito, – disse Antonia dopo
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1924
le tre donne, aiutandosi a vicenda, gli ebbero esposto
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occhi luminosi. La porta a cui battè, grande come
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qua. Li vede? Ma a sostentarli, non si confonda
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con un mezzo sorriso: – A ogni faccia nova s
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due bimbi si misero a buffoneggiare con versacci e
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teneva sotto la sedia, a portata di mano. ¶ — Son
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1924
sarebbe un sollievo? – provò a dire nuovamente Davide. – Verrebbero
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1924
Gli altri avevano ripreso a impagliare, a capo chino
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1924
avevano ripreso a impagliare, a capo chino, lestamente, con
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con un rumore simile a un rodio di topi
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apparenza che faceva pensare a carcerati. ¶ — Questi bambini – conchiuse
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ci vol fare? ¶ Risalendo a casa della madre, Davide
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portava il suo Pino a prender aria. – Vacanze forzate
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1924
un cantuccio della tavola, a riempire una pagina del
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1924
con Berto poche parole a voce bassa. ¶ — Sei tornato
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1924
sogghignò: – Non hai paura a venire tra i sovversivi
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cappotto: – Vado in questura a informarmi. ¶ Gli altri protestarono
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quello che era successo a Roma; ma se anche
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tutto deve cambiare! Altrimenti, a che scopo continuar questa
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cambiare, quando cominciavo appena a capir qualchecosa, – soggiunse Maria
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1924
perchè andassi alla ferrovia a rubacchiare un po’ di
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1924
si rivolse per istinto a Davide: – Lavorare va bene
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1924
finora nessuno è andato a vedere.... ¶ Berto, seduto sui
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operato nella gente simile a loro. ¶ — Se domani non
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lavorare nello stabilimento.... ¶ — Torneremo a Vezzone, – disse Antonia. – Io
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1924
vengo con te. ¶ E a stento risollevò la persona
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che procedeva curvo, quasi a salti, mentre il gigante
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pazzia; scosse il gomito a liberarsi rudemente, non rispose
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1924
una guardia arrivando addosso a Maria. – Via, via! ¶ La
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1924
spalle, la fece girare a forza su se stessa
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1924
Perchè l’aveva guardata a quel modo? Perchè non
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1924
doppia fila di soldati a cavallo sbarrava la via
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1924
Pensò di recarsi subito a casa del giovine, per
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1924
fosse rimasto ferito. Ma a misura che ella si
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1924
avvenire. E si mise a correre, senza sapere perchè
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1924
il toscano. ¶ — Possiamo andare a dormire – disse Pietro. ¶ Allora
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1924
il mutilato che faticava a star loro a paro
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1924
faticava a star loro a paro. – Ho strapazzata questa
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1924
riprese il toscano, rivolto a Pietro, rallentando un poco
254
1924
il mutilato non pensava a lagnarsene. Ansando nello sforzo
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1924
esponendo le sue idee a Pietro pur volgendosi ogni
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1924
giovani operai che giocavano a carte col padrone e
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1924
padrone e che rivolsero a Lando un cenno del
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1924
Pietro – io non vado a levarmi il cappello. ¶ Il
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1924
mutilato sputò con disprezzo: – A me le dame volevano
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1924
lavora tutti, da mattina a sera, e alla peggio
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1924
e il toscano, cominciando a sentir la stanchezza, si
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1924
sei qui, tu? Va a casa, va a casa
263
1924
Va a casa, va a casa ch’è tardi
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1924
quelle grandi officine. ¶ — Portala a lei, – disse Davide. ¶ Nel
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1924
larghe lenti, si rimise a sfogliare un libro del
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1924
ormai bene avviata, facendo a ritroso dei tempi la
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1924
che si ammucchiavano davanti a lui, ma presto si
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1924
distolse dal volume, tornò a quella busta che gli
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via che si allungava a perdita d’occhio fino
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1924
festa. I più risalivano a frotte la strada, come
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1924
della Russia comunista sovrapponeva a tutto i segni della
272
1924
breve, dividendosi appena, continuando a parlare mentre gli passavano
273
1924
tempo quasi invernale, camminava a testa nuda, con i
274
1924
Davide si fermò: – Ebbene, a casa? Dammi notizie. ¶ — Va
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1924
che s’era voltato a guardar quel signore con
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1924
fratello: – La madre è a letto. ¶ Antonia era stata
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avrebbe mandato un dottore a visitarla, rispose duramente: – A
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a visitarla, rispose duramente: – A quello ch’è necessario
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tra i filari fino a sera, per una scodella
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1924
una scodella di minestra. A diciott’anni aveva fatto
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1924
la vecchia Antonia occupata a lavare. ¶ — Posso aiutarla? ¶ — Grazie
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alla tinozza che serviva a tutti i pigionali, c
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lavora da due giorni. A causa del licenziamento d
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cappotto: – Vorrei vivere insieme a Pietro.... – mormorò dopo una
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l’opinione del giovine a quel riguardo, e non
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Per favore, Maria, aiutami a torcere queste lenzuola. Ho
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miei, siete poveri. ¶ Maria, a sentirsi rinfacciare la povertà
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da me? ¶ — Deve parlare a Pietro. Ha tante altre
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alla madre di andar a vivere con lui; ma
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qui? – disse Davide andando a fargli una carezza. ¶ Di
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per due giorni. ¶ Levandosi a sedere, col viso in
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trattenersi alla conceria fino a notte.... ¶ — Sai, – ripigliò Giuliana
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vorrei che toccasse anche a me. ¶ — Pazienza, – disse il
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la rovina. ¶ — In casa, a non far niente, io
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e stava immobile davanti a una fotografia: anch’ella
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oggi, – ella mormorò quasi a scusarsi, e si riprese
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capo: – Si è messa a piangere, quando gliene ho
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dovuto dare altri quattrini a Cesira. Comprando la carne
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o anche semplice soldato. A costo di morire nelle
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le persiane suggellate filtra a stento nella camera la
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ora Davide penava grandemente a darle le brevi risposte
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era andato alla guerra, a vent’anni, col suo
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nuovo perchè tu vada a Casalta? ¶ Clelia si irrigidì
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alto le lunghe nuvole a strati si disfacevano in
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ci resterà? ¶ Vedeva innanzi a sè un gran vuoto
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molesto in cui passava a zaffate l’odor della
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festa; ad essi, insieme a qualche sinistra figura di
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appoggiato ad un albero a cui era avvolta la
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suo, ascoltando anch’essa a collo teso. Ma coglievano
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e là e rinnovandosi a lungo, come piccoli scoppi
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ardevano di ribellione, risoluti a tutto pur di cambiare
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in una sera simile a quella. Quanti anni prima
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in una rabbiosa rinuncia a tutta la vita, egli
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la sua compagna: continuava a stringerle il braccio, ed
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lo spirito dei discorsi. A volta a volta passavano
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dei discorsi. A volta a volta passavano sulla folla
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tagliente giungeva meglio sino a Pietro. “Gli arditi, gli
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di schiavo, vedrà innanzi a sè la strada da
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inno. ¶ — Ehi, Lando. Cominciano a svegliarsi.... – disse Pietro ad
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guardie si sparpaglia intorno a loro intimando alla gente
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pel petto o cacciato a spintoni. Ma subito i
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la massa tumultuante continua a dilagare. E lo sforzo
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persone curve al suolo a raspare affrettatamente. Pietro e
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scomparsi ritornano subito, stimolandosi a vicenda. ¶ Mentre Pietro cerca
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tosto si traggono indietro; a grande distanza le vetrate
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enormi. In un corpo a corpo gli hanno strappato
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fa il vuoto davanti a sè, gli infonde un
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rimane torvo e chiuso. A testa nuda, con una
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più scaldati non esitarono a prender posizione, disseminandosi con
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e delle botteghe. Maria, a cui di nuovo batteva
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il cuore, si tenne a fianco di Pietro. Appena
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i rumorosi veicoli furono a portata, la pioggia di
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poi tutti ne discesero a precipizio. Un carabiniere, messo
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carabiniere, messo il piede a terra, stramazzò col volto
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gli altri si avventarono a sciami, mettendo le armi
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qualche dimostrante in mezzo a gruppi di carabinieri. ¶ Maria
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A MIO FRATELLO EMILIO ¶ NEL
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alto le madri chiamano a perdifiato. Dagli usci, socchiusi
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perdifiato. Dagli usci, socchiusi a dar aria ai quartieri
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e Bianca, che giocavano a rimbalzare sul sofà, corrono
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seduta in un angolo a ricucire la fodera d
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sopraggiunto. ¶ — Eccoti di nuovo a casa.... – dice Davide. ¶ — Era
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ha mai fame, – dice a Davide. Solida e pesante
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i bambini si mettono a gridare: “Escono, escono!” ¶ Davide
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Escono, escono!” ¶ Davide domanda a Pietro: – Hai già trovato
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spedito, tra qualche anno, a diventar verde in una
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in una trincea od a lasciarvi la pelle? ¶ — Oh
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studia di sfuggita, come a cercare nei suoi lineamenti
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il sofà scricchiolante appartiene a Bianca; da una porta
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ornamento: un tappetuccio stampato a vivi colori, un piccolo
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di cartoline cucite insieme. A fianco di una guardaroba
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ombrelli, che Margherita ricopre a un tanto la dozzina
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sei qui? – dice Michele a Davide, comparendo sulla soglia
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s’era levata. Rassomiglia a Davide in una strana
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occhi avidi, e cominciano a piluccare il pane; ma
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incerto; egli si affretta a sparire in un’altra
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andato alla Federazione? – domanda a Pietro il vecchio legnaiolo
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ne trova.... – osserva Antonia a Davide. ¶ — E se non
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devono tornare come prima a girar la màcina, come
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fa Eligio per dare a intendere di essere occupato
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con forza, rabbiosamente, come a sfogo di quanto gli
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armi, – egli dice sorridendo a Pietro. – È sempre stata
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tutti coloro che tornano a casa, operai, animali da
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ancora le altre classi? ¶ — A causa degli scioperi! Adesso
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disse Pietro con sarcasmo a Davide. – Non c’è
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ragno, ella si rivolse a Davide – Per guadagnare quel
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di Davide, gli disse a modo di conclusione: – Tu
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non lavoro da mattina a sera, vecchio come sono
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le parole sembravano tagliuzzate. A un tratto il suo
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seta. ¶ — Che cosa vieni a fare? Non voglio più
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Non posso più venire a casa di mio padre
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mi piace! Son venuta a prendere la mia roba
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reduce. ¶ La ragazza, rivolto a Davide un saluto con
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casa! – imprecò Pietro. Aveva a portata di mano l
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in punta di piedi a palpare il tascapane. ¶ — Pino
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sente soffocare. È intorno a lui qualcosa di oscuro
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di camini; e dietro a queste rigide forme geometriche
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soprattutto perchè non riusciva a comprenderli. ¶ Capiva Pietro. Era
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guerra, la guerra! Continuavano a maledirla; ma era in
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Sarebbe forse divenuto simile a loro, se un estraneo
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urlava di no prendendo a calci le sedie. ¶ Si
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che, trovandolo sempre ingobbito a scrivere sopra una cassetta
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Parlavano in un gergo a lui incomprensibile, di argomenti
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studente serio per andar a visitare i suoi, provava
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rivoluzionario, voi vi affannate a troncarla! ¶ Il suo antagonista
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ai tepidi, ai paurosi, a tutti coloro che sentono
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officine! ¶ — E per mandar a casa la gente che
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disse un commesso venuto a portare al Rocchi dei
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in Borgo Dora. ¶ — Va a scrivere. Il sèguito lo
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all’esterno, in imboscate a pattuglie, a squadre di
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in imboscate a pattuglie, a squadre di ufficiali, in
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fascisti, aveva dato origine a moti insurrezionali nelle vie
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di caratteri mi mandano a dirle che c’è
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Ci sono stato, io! ¶ A Lino Palmieri che entrava
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interrogativo, il Carabello propose a bruciapelo la questione. Che
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rivolse al maestro e a Davide un saluto famigliare
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oramai, è indetto: stiamo a vedere come la pensano
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al Carabello – andrai tu a dire a quelli della
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andrai tu a dire a quelli della Dora che
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all’altra, da quartiere a quartiere, da città a
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a quartiere, da città a città. ¶ Nella sua casa
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con qualche compagno andava a sparare alle guardie rosse
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dissidio, tutto questo appariva a Davide remotissimo. Egli sentiva
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il coraggio di andar a battere a quella porta
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di andar a battere a quella porta? ¶ Forse, anche
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verità era poi giunto a condannare, come Paolo, quel
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disordine e quella violenza, a credere lo sforzo rivoluzionario
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l’anima sua navigasse a ritroso nel tempo, fu
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di coccinelle; si ritrovò a fianco di Clelia, sua
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vissute su questa terra. ¶ A fissarla, la stella diveniva
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di nuovo degli spari, a cui altri risposero da
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Abbiamo diritto d’andar a casa! – Dai laboratorii ne
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altra, Maria si affannava a calmarle; pochi uomini, sperduti
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lo custodivano erano costrette a mostrar le pistole, a
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a mostrar le pistole, a lavorare col calcio dei
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squadre si assottigliavano ormai a dismisura. Gli operai che
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tomba, dopo aver rivolto a Pietro qualche incitamento con
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ripetendo che volevano andare a casa e che nessuno
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laboratorii non giungeva rumore. – A quale scopo è stato
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di fabbrica era riunito a deliberare. ¶ Un movimento improvviso
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che le stavano intorno: – A casa io ho quattro
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della commissione improvvisata, strepitando a lungo, ottennero che due
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si recassero senza indugio a prender gli ordini alla
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E la ragazzina scoppiò a piangere, per l’avvilimento
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Non è possibile.... – mormorò a Bianca. – Non perderti di
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bambina che si allontanò a testa alta senza asciugarsi
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gommai, uomo già attempato a cui le larghe spalle
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tutte al portone, accennò a Pietro di seguirlo dentro
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officine così saldamente sistemate a difesa, con tante armi
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armi che non servivano a niente. E rimase immobile
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si allontanò quasi correndo. ¶ A casa di Antonietta non
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vaga sofferenza. Si alzò a guardarsi in uno specchio
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accostarsi al caduto insieme a due giovani discesi con
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uomini e donne, gettavano a Pietro degli sguardi pieni
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l’uomo corpulento che a mezzogiorno era stato rimproverato
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mezzogiorno era stato rimproverato a proposito del mangiare. ¶ — Assassino
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rosse si posero subito a fianco del meccanico, brandendo
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di gente in subbuglio. A cenni, il meccanico ordinò
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Il ferito guardò Pietro, a lungo, poi col silenzioso
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delle labbra lo chiamò a nome. Dal volto pallido
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nemmeno gli orologi che a intervalli immensi battevano le
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tutta la gente simile a loro; gli chiede che
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di una pace che a poco a poco sopisce
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pace che a poco a poco sopisce in lei
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una bottega all’altra a comprar un po’ di
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peggiorando. Se fosse costretta a coricarsi? A quest’idea
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fosse costretta a coricarsi? A quest’idea il cuore
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in gran fretta. – Esci a quest’ora? – Senza fermarsi
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come può, per andar a vedere la puerpera nella
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son venuti in quattro a prendermi per forza, mentre
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Michele – hai paura anche a respirare. ¶ — Già, ma Bianca
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La ragazzina, che insegna a Pino a sbucciar le
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che insegna a Pino a sbucciar le patate per
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ragiona. È stato lui a ordinarci di occupar lo
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ritorna. ¶ — Davide, non vai a vedere com’è già
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camera disadorna, Margherita sorride a stento, col suo involtino
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rosso nel sonno. ¶ — Cresce a vista d’occhio, – dice
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vita stessa, la vita a cui esso appartiene per
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sempre. E si affretta a tornare nella cucina. ¶ Bianca
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argomento del dialogo: chiama a sè la ragazzina, ch
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Si può far visita a questi signori? ¶ — Una sedia
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signori? ¶ — Una sedia – ordina a Bianca la bisnonna. Essa
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meriterebbe d’esser cacciato a calci. ¶ — Così, quando la
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con questa rivoluzione? – domanda a Michele lo strano visitatore
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più un soldo nemmeno a suonare “Bandiera rossa”. ¶ A
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a suonare “Bandiera rossa”. ¶ A Davide che studia attentamente
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spenzola dalla sedia fino a terra e lo obbliga
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le mani. Egli spiega a Davide: – A metter un
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Egli spiega a Davide: – A metter un mattone sull
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addio cielo! Riuscivo appena a ubbriacarmi la domenica. Adesso
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E non avete vergogna a dirlo? – lo riprende Antonia
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il fiocco della cravatta a sbrèndoli che gli cade
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fondo al ballatoio, sola a guardar nel buio, c
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dalla sua porta, aggiunge a voce più bassa: – Me
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quale mezzo? Poichè continuava a non riscuoter la pensione
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sigarette ch’era avvezzo a fumare, e portasse sempre
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aveva altro che appartenesse a lui solo, fuorchè i
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affrettato andirivieni. Entrando insieme a Davide, il maestro Reda
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che passava la porta a vetri del suo studio
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ma l’omicciolo continuava a strepitare senza curarsi dei
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rimanersene prudentemente a casa. ¶ A un tratto si udì
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le fabbriche venivano autorizzate a vendere i loro prodotti
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entusiasmo. Disse ancora che a quel modo si poteva
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compagni metallurgici lavoravano sempre a preparare nuove armi, e
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il quale era andato a prender della benzina in
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precipitò intorno all’autocarro a guardare il còfano trapassato
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trapassato da un proiettile, a protestare: – E voialtri non
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Bisogna far la festa a tutte le guardie! – Poi
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si sparsero nei cameroni a riferire l’accaduto; ma
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bendaggio. ¶ — Ehi, lassù, siete a posto? – gridò il meccanico
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diresse alla scuderia. Venuto a prestar servizio di guardia
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carro, passava la giornata a lisciare i due cavalli
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gli altri del consiglio, a prender le norme per
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fissava in silenzio, come a rimproverarle il tempo che
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le avveniva sovente dinnanzi a Pietro, e si allontanò
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del circolo Luxemburg, venuti a rinforzar la difesa. Due
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fate? – ma si limitò a dire seccamente: – Vi darò
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lavoro. Dopo, da solo a solo, rimproverò il mutilato
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il mutilato: – Eri andato a bere con loro. Lo
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donne non pensate che a questo! – L’urlo sguaiato