Fulvio Tomizza, L'ereditiera veneziana, 1989

un figlio. Si prestò a farle da mamma, da

fratello maggiore. La pose a letto e chiamò il

Mandò poi un servitore a palazzo Boldù per informare

che aveva ella acconsentito a quel matrimonio con la

che più sarà atta a conservarle la sua quiete

Casa Boldù ha imparato a porre in cimento”. ¶ Confuso

una trattativa, interamente volta a recare soddisfazione morale. A

a recare soddisfazione morale. A riprendersi la moglie doveva

rappacificazione non si limitò a riportare armonia nella coppia

occupato il primo piano a condizioni stabilite da lei

o meno. L’interessata, a conoscenza di un loro

di affittare la casa a terzi, replicava alle loro

il suo nome unitamente a quello della nonna paterna

quello della nonna paterna. ¶ A una cordialità molto più

Gabriele, il quale cominciò a comparire in ore non

suo fitto conversare, tendente a una sempre maggiore familiarità

alla comune condizione libera, a torto invidiata. Un giorno

ragione di pensare che a una famiglia ridotta all

Carli era sempre costretto a rinviare il balzo decisivo

i concorrenti assiepati intorno a Paolina, dei quali vengono

l’offerta materiale trasmessa a don Ottavio. L’ultimo

l’ultima Bomba, e a questa, era bene sperabile

un uomo e continua a dormire da sola, non

dell’Autore, però ricuperato a posteriori, condito col senno

fondate ragioni per continuare a sperare, come glielo conferma

invece la sua trattativa a un punto morto. Non

aveva fatto con lui a un recente sondaggio in

talvolta era lei stessa a strappargli il foglio di

col pretesto di riuscire a decifrare meglio la difficile

benedetto uomo non contrario a lasciarsi turlupinare da un

durante i quali riuscì a scorgere per ben due

casino affittato da Paolina a Preganziòl. ¶ È lui quel

accordo. Ma perché dire a noi che ha finto

per salvare la faccia a chi aveva presentato l

l’Anonimo come personaggio a sé stante (del quale

cognome non certo incoraggiante? ¶ A parte la sua costante

la sua costante tendenza a rimpicciolirsi di fronte al

breve, voltate le spalle a un ordinario matrimonio di

ragioni del cuore scegliendosi a compagno un personaggio per

l’ultimo pretendente disposto a raddoppiare l’offerta, egli

la resistenza di lei a sposarsi. Occorre dunque trasformare

l’azienda di famiglia a favore delle sorelle, che

la ripagano male, e a salvaguardia del buon nome

più aperti non riesce a trattenere le lacrime. Con

tuttavia un po’ facile a incazzarsi allinea gli inconvenienti

fidata compagnia, e passa a dimostrare come soltanto il

le sorelle. ¶ Si torna a strologare sul marito ideale

aggravio, che egli vada a stare con lei, e

col coetaneo Gravisi, vanterà a questi le ricchezze a

a questi le ricchezze a cui era approdata la

marchese, studente con lui a Padova, dovette averla tenuta

Padova, dovette averla tenuta a battesimo. Il fatto sarà

Ottavio di non palesare a nessuno il proprio intento

Non rispose. Poi corse a San Zuliàn, a un

corse a San Zuliàn, a un passo da piazza

Carli aveva un pied-à-terre, per ricevere istruzioni

intenzione di offrire e a quanto pensava di far

punto da non riuscire a connettere. Paolina insistette e

prospettiva di una cattedra a Padova e la magna

padre. ¶ Precipitatosi il religioso a riferire, la sua padrona

di andare ogni sera a prender il fresco a

a prender il fresco a San Marco, e ogni

perfezione, voglio che abbiate a lodarmi daddovero. Per ora

un’iniziativa che saltasse a pie’ pari il passaggio

volta Paolina fu indotta a credere che il conte

di essere menzionato. Tornata a casa, ordinò all’Ottavio

fatto rappresentare una tragedia a lieto fine come lo

un “oh Dio” detto a tempo andava più a

a tempo andava più a segno del rispetto delle

aristoteliche (e in omaggio a questa tesi del drammaturgo

del drammaturgo avevamo lasciato a Paolina, sul ponte del

se non temessi, che a caso semplicemente non lo

da essere l’ultimo a stancarsi di aspettare. Lei

quale pure incoraggiò Paolina a minacciarla di sfratto. La

il grosso prestito consegnato a lei stessa nell’agosto

impazzito. Paolina fu costretta a sciogliere anche questa azienda

villa di Paderno. Toccò a Benizia, e, ancora più

sorte aveva già deciso: a lei andava la fetta

poteva non recar ombra a delle consanguinee favorite da

stesso operato davano adito a eventuali ritorsioni, potevano essere

un casino di campagna a Preganziòl, a metà del

di campagna a Preganziòl, a metà del Terraglio, ossia

e Treviso. Poi chiese a Benizia se, vivendo essa

l’Accademia, fosse disposta a cederle in affitto la

Ma contro ogni aspettazione a tanto non arrivò la

non sapeva cosa avesse a risolvere... e che vedrebbe

altrettanto provvista, mentre servivano a chi là dentro continuava

atto, studiato o inconsulto, a metter Paolina sull’avviso

sull’avviso per addossare a Benizia l’iniziativa del

la durata della pigione a sei anni. Ricevuta risposta

di lasciarla alloggiare fino a quando si fosse maritata

marita?” si sarebbe chiesta a voce alta la Boldù

il quale ci porta a riflettere che la frizione

due sorelle destinate presto a rimanere sole in vita

che sarebbe stata chiamata a sanarne i contrasti. Se

timori.” ¶ Benizia non tornò a casa, essendo questa disabitata

attratto dalle sue fortune. A conferma della concordia ritrovata

circoscritto alla discendenza maschile. ¶ A Venezia si era intanto

della Casa M. prese a ronzare intorno al monastero

maggiore, senza leggerla andò a portare alla zia ancora

influenza sulla casa ridotta a sole donne. Se lo

deve anche lui mirare a qualcosa? ¶ La sorella responsabile

un’armonia che, oltre a ripagarla intimamente, conferiva libertà

azione. E si volse a scegliere nella classe dei

di entrambi si restrinse a pochi casati, per fermarsi

centesimo, essendo stata invitata a candidarsi per i suoi

L’ospite la sospettò a corto di contanti e

riflettuto e sarebbe tornato a riferire. ¶ Paolina non gli

la Procuratrice affrontò viso a viso Giovanni Boldù e

somma della metà inferiore a quella sparata dal galantuomo

accasata. ¶ Tempo di sposarsi ¶ A questo punto della nostra

si accosta alla scrittura a mano. ¶ A Paolina viene

alla scrittura a mano. ¶ A Paolina viene dunque indirizzata

di Scipione Manfredini, abitante a Padova ma di casa

ma di casa anche a Venezia. Egli manca di

dovrebbe ingraziarsi il destinatario. ¶ A Scipione Manfredini preme apparire

maturatosi sui libri e a contatto con gente o

ritenute tali da muovere a invidia qualunque damigella veneziana

chi soltanto si limita a riferire, ma l’altra

chi si desideri averle a lato con sì evidente

del gruppo, persona incline a valutare l’aspetto esteriore

si disse invece pronto a giurare esservi più di

esservi più di uno a Venezia che “si leccherebbe

marito ideale da assegnare a ciascuna di loro e

loro e in particolare a Paolina, in diritto di

non erano arrivati neanche a saggiare. ¶ Nel suo silenzio

Scipione Manfredini non riusciva a dominare un sorriso di

che quando fu pungolato a dire la sua, egli

né malinconico da indurre a toccar ferro anche da

in posta di Padova”. ¶ A distanza di quindici giorni

voci che si spargono a Venezia, egli rimetteva tutte

di rifonderlo quando passa a illustrarne i natali, ma

illustrarne i natali, ma, a voler essere pignoli, qui

è incaricato di trasmetterlo a Paolina. È poco ma

datata 5 maggio e prendeva a pretesto una conversazione fra

suo cappellano. ¶ Di là a qualche giorno, ripetutosi l

tra i due forestieri a Venezia, lei forse aveva

venendo neppure da voi a prendere il Cioccolato!” ¶ Meravigliato

un giorno scorse Paolina a una finestra e “ne

luglio, quando si ritrovarono a prender il fresco in

la padrona tassativamente proibito a tutti i dipendenti d

quale Paolina pareva disposta a sorvolare e che era

futuri seguirà il Carli a Capodistria e poi a

a Capodistria e poi a Milano, sempre col titolo

lo stesso che andò a visitarla al convento, e

dà nome e cognome a un improbabile terzo sacerdote

abate Giuseppe Tamagno, destinato a diventare un punto fermo

tenuta che possedevano più a settentrione, a Tezze di

possedevano più a settentrione, a Tezze di Conegliano; e

Francesco ogni sospetto. ¶ Tornati a Paderno, il giovane commissario

Solo allora Paolina venne a conoscere l’ultima maldicenza

in convento, stavolta risoluta a prendere il velo. ¶ Trascorrevano

sentiva sempre meno portata a una vita da consumare

condizioni: lo sposo abitasse a Venezia e fosse sopra

di temperamento d’assoggettarmi a gente di questa fatta

il proprio incarico chiamato a simile prova. Non mancavano

presto e “liberamente accettato”. A chi conosce il seguito

la stanza, volle arrendersi a quanto lo aspettava. Cercò

là di Padova, spingendosi a Milano, Torino e Genova

che il tempo lavorasse a suo favore, vicina com

affidabile, chiamò don Ottavio a fungere da testimonio alla

non avrebbe mai aderito a quel matrimonio per qualunque

violentemente fosse stata obbligata a fare per compiacenza.” ¶ Non

il diritto della sorella a succedergli al vertice della

i cento zecchini annotati a debito nel libro dei

subiranno il mortale contagio). ¶ “A fronte del giudizio dei

Casa Rubbi.” ¶ Si domanda a questo punto il Carli

il Carli se, divenuta a ventun anni arbitra di

stato invidiabile. Certamente sì, a voler guardare dal punto

sono e sarò responsabile a mie Sorelle ed al

Casa lo sono solamente a me stessa. Mi scordo

erano passati in mano a ragazzi, aveva alzato la

sorelle. Fu invece costretta a soffocare due tentativi di

tronco un servitore messosi a esaltare uno spasimante, e

esaltare uno spasimante, e a una inserviente delle monache

frequentatori di famiglia, portandoli a quanti si potevano contare

il cugino abate Tamagno, a cui spettò come ad

palazzo, se ne stava a tavolino col lume acceso

tavolino col lume acceso a esaminare il libro delle

fatture e quietanze infilzate. A giorno fatto suonava per

suonava per la cioccolata. A quell’ora tutta la

aria di città, correva a trascorrere una breve vacanza

il suo Stato. ¶ Ebbe a trattare con un Ministro

non doveva aver nulla a che fare col futuro

Benizia era stata incitata a riferirle i commenti che

la Commissaria non tardò a registrare che “lo scioglimento

ed esso lo disse a un Cavaliere, dicendogli che

che abbiamo fatto bene a operare in questa maniera

comunque avrebbe prima provveduto a darlo alle sorelle, lo

Corpus Domini per fissare a tu per tu con

Commissaria essi si riducevano a due: la stima vale

ceto superiore si rivolge a quello più basso soltanto

allora vigente del maggiorasco, a cui non rinuncerà a

a cui non rinuncerà a Capodistria il nostro stesso

fratello Pietro, induce soprattutto a considerare che insieme al

Rubbi, fosse la fatalità a collaborare crudelmente per trasformare

clavicembalo. Curiosa di venir a capo di tutto, dal

Nerini? ¶ Ebbene sì. Troppo a lungo la fedele Bortola

e fetenti”. Morirono neanche a un mese di distanza

scambievole e continuo, augurando a ognuna delle tre figlie

Il ruolo gli stava a pennello essendo maturo d

trascorse un’intensa vacanza a Paderno appartandosi con Antonio

non mancavano di muovere a gelosia gli altri fratelli

collegio delle monache, oltre a progredire nel clavicembalo e

per non dare soddisfazione a “colei”, pronta a “metter

soddisfazione a “colei”, pronta a “metter male”, “a intricarsi

pronta a “metter male”, “a intricarsi senza ragione ne

che si son fatte a Paderno sulla parzialità conquistata

stesso padre confessore, inducendolo a ricorrere segretamente all’esorcismo

di laguna. Il prete a stipendio, don Antonio modenese

Da poco aveva preso a frequentarla un altro religioso

suoi e di trovarsi a Venezia senza occupazione e

non pensarono due volte a portarselo a Paderno, dove

due volte a portarselo a Paderno, dove la vecchia

era licenziata per ritirarsi a vita privata. Gli assegnarono

approvata pure da Paolina a cui l’accattivante religioso

nuovo collaboratore si diede a conoscere anche quale ottimo

altro sacerdote fu richiamato a Modena per occupare un

rivoltare lo stomaco obbligandolo a nutrirsi di solo latte

di abbandonare la stanza. A rappresentarlo dal segretario si

della madre e sollecito a staccarsi dalla propria tenuta

di Fontane per venire a consigliare i nipoti. ¶ Lo

l’incarico di portare a Genova cento zecchini, ma

episodio poteva muovere non a sdegno ma piuttosto a

a sdegno ma piuttosto a pena per lo stravagante

vicecommissario se ne tornò a casa in compagnia di

alle lacrime, ma fermo a giurare di essere stato

per rimarcare la gratitudine a cui il suo protagonista

Antonio che fu portato a spirare nell’amata villa

amata villa trevigiana. Volato a Venezia, il triste annuncio

triste annuncio venne recato a Paolina da un parente

parente religioso che cominciò a porgerlo con cautela. Lei

direzione della casa passò a Francesco, per il quale

nuovo di guardare anche a quell’intimo mondo di

Un alto muro racchiudeva a semicerchio l’intera proprietà

semicerchio l’intera proprietà: a destra, verso il paese

e sui poderi tenuti a viti, a grano, e

poderi tenuti a viti, a grano, e spartiti dalle

nessuno. Si tendeva piuttosto a insinuare che si era

il cugino religioso venuto a prepararla alla morte di

io non posso far a meno di chiamar a

a meno di chiamar a parte i miei amici

della lettera perché vegga a quanto arrivi il vantaggio

di lui”.) ¶ Ricorse dunque a un N.N., amico

di Paolina Rubbi, pervenuta a un matrimonio congeniale, da

sconvolta, non è riuscito a trattenere il lontano impulso

corse — esordisce Gianrinaldo scrivendo a se stesso — non avrei

abbia compiuto: ma soltanto a tratti in via diretta

asserendo di averlo proposto a un editore e di

su una frase, tornare a correre e ancora intervenire

produzione di colori, terre a mezzadria dalle parti di

infine una rispettabile villa a Paderno di Ponzano, poco

un palazzetto di Fontane, a metà strada tra Treviso

anche un gemello. Prima a venire al mondo era

colori, Giovanni Braida; e a quello del più rilevante

trevigiana Zannetta che presiedeva a entrambe. Non gli fu

l’inverno particolarmente resistente a Venezia e poi si

nella porzione considerata sufficiente a lui stesso, serbando il

tutt’altro che spassionato, a turbare la serenità della

frutto dell’educazione ricevuta a casa, l’altra (l

chiostro non badava che a soddisfare il proprio egoismo

di leggere e scribacchiare a tre anni, progrediva nello

zia, da cui andava a trascorrere qualche giornata, quando

Antonio. Un giorno, accingendosi a scendere dall’appartamento superiore

le scale di pietra a due piani, vide una

incapaci di prestar soccorso a Paolina inghiottita dalla terra

Una monaca si decise a scendere nel precipizio e

scendere nel precipizio e a chiamar la piccola per

calarono una lunga scala a mano. Ed ecco Paolina

ballo. ¶ Venne tuttavia messa a letto e visitata dal

rivelò opportuna, contribuendo però a far sì che la

sì che la fanciulla a nove anni diventasse signorina

diventasse signorina. ¶ L’incidente a Paolina fu seguito a

a Paolina fu seguito a breve distanza da quello

esito ben diverso avvenuto a Giuseppe, il terzo dei

pure dei padri somaschi a Castello. Qui il ragazzo

il ragazzo per sfuggire a un castigo salì sul

accidente imprevedibile ma aperto a chiunque, il vero male

e Lucia che continuavano a studiare al Corpus Domini

La sorella più vicina a Paolina era stata il

Era vissuta anche più a lungo con le suore

e aspirava lei stessa a prender il velo, non

tanto contrario da opporvisi. A tale passo la portava

quando durante la villeggiatura a Paderno fervevano i preparativi

di tutti i viventi. ¶ A questo punto non già

lontani lettori, siamo indotti a un brutale conteggio. Dei

quando la ragazza convolerà a nozze, erano dell’ordine

dell’ordine di uno a cento: innanzi tutto per

così crudo, da muovere a rivolta, a cordoglio e

da muovere a rivolta, a cordoglio e infine a

a cordoglio e infine a un rispettoso ritiro nella

materia che si presta a interpretazioni per lo più

le redini sarà condotta a colpi di “poeta”, “letterato

autore di romanzi. ¶ Fino a questo 1750 il Carli ha

mano. Ma — s’indignerebbe a sentirselo dire — ha dato

abilità narrativa. Per muoversi a proprio agio entro l

Gravisi, studente con lui a Padova e poi rientrato

Padova e poi rientrato a Capodistria per coltivare i

studi, senza portare nulla a compimento, e per curarne

maggiore difficoltà. E rivolgendosi a lui, che condivide gusto

gusto e interesse, fino a palesare più precisa conoscenza

discorso fattosi affannoso riprende a fluire. Così accadrà per

è spenta il 12 agosto ‘49, a venticinque anni. Forse più

di non aver assolto a nulla. Si sente giudicato

autocompatimento, era stata rivolta a lui, che morirà ancora

lui si era umiliato a mandarlo a chiamare. Subito

era umiliato a mandarlo a chiamare. Subito dopo aver

apertura del libro riferendosi a una morte che non

lo aveva tenuto più a lungo della madre, a

a lungo della madre, a metà settembre il conte

col Donati un viaggio a Ferrara e a Modena

viaggio a Ferrara e a Modena. Qui fu confortato

etica cristiana, passando piuttosto a mostrargli un raro documento

ridestò intera, di colpo, a dispetto del lungo scoramento

notizie di prima mano a tale abate Domenico Vandelli

Si spinse col compagno a Piacenza, poi fece lento

poi fece lento ritorno a Venezia sostando a Cremona

ritorno a Venezia sostando a Cremona, Mantova e Verona

distrazione cui aveva ceduto a Modena, tornava a incolpare

ceduto a Modena, tornava a incolpare delle sue disgrazie

propria disperazione, ossia ponendosi a bersaglio primo e ultimo

di nuovo in viaggio a Piacenza. Dovette però interromperlo

però interromperlo e precipitarsi a Venezia per una forte

per Milano e sostando a Brescia. Vi aveva rinunciato

quale oltre ad abitare a Padova doveva tener casa

doveva tener casa anche a Brescia. Stavolta la missiva

in massima parte rivolte a lui, non avrebbe aggiunto

delle lettere sarebbe equivalsa a un voler testimoniare l

del panegirista? E poi a chi attribuire l’opera

puro e semplice, oltre a non reggere, avrebbe aggiunto

esaltare, ferire senza darlo a vedere. ¶ Avvertì di dover

Gravisi. ¶ Fingere di spedire a Capodistria una sequela di

dall’uno all’altro, a proprio gradimento, o meglio

lo portò con sé a Pola per esaminare quell

ammirare le stalattiti. Pubblicò a proprie spese il frutto

fece ottenere la cattedra a Torino, esultandone poi col

scientifiche del mondo classico a lungo trascurate, concernenti l

i suoi rami. Studente a Padova e frequentatore di

frequentatore di Apostolo Zeno a Venezia, il Carli destinato

Venezia, il Carli destinato a lasciare un’impronta nel

di un prozio dragomanno a Costantinopoli, il quale dallo

dell’anno corrente 1743”. ¶ Riferendosi a Cristo aveva accettato pacificamente

visse quarantotto anni, e a riprova s’interpreti con

impalato e senza parrucca a farsi smorfie davanti a

a farsi smorfie davanti a uno specchio. Ma a

a uno specchio. Ma a onor del vero tale

bizzarria la ascrivevo piuttosto a necessità di uscire da

o di dar tregua a una concretezza spinta all

il momento di mettere a profitto l’enorme erudizione

denaro circolante da Lisbona a Pietroburgo. Stabilì ad esempio

sé si riscatta grazie a un granello di humour

ardisse alzar il sipario a questo misterioso Teatro; per

viste”. ¶ Da allora, assurto a incarichi di grande responsabilità

altro escludeva i compiti a casa. Servitore fedele della

da tramite. In seguito a uno spostamento dell’asse

oceano Atlantico, il quale, a voler osservare anche superficialmente

spacco, invogliando l’occhio a ricongiungere idealmente i due

i figli di Atlante a portare la prima civiltà

portare la prima civiltà a gran parte dell’Europa

asciutta, quasi croccante carta a mano, caratteri nitidi e

di Capodistria, non contrario a consegnare ai posteri nemmeno

della precoce fine, ricorresse a un tribunale ottenendo il

dell’opera. In verità a paventarne la diffusione potevano

l’arcivescovo Mansi, appartenuto a quella Regola, informa che

facesse una magnifica edizione a conto dell’Autore senza

dell’Autore senza guardare a spesa. Appena però ne

desse il suo esemplare a’ pubblici Revisori, a’ quali

esemplare a’ pubblici Revisori, a’ quali si offerì di

offerta d’altri libri a loro scelta. In oltre

nel 1891, racconta come, venuto a sapere dell’esistenza di

propria villa di Paderno, a sei chilometri da Treviso

come meritava; si limitò a congedarsi da “quella vecchia

Jugoslavia, fu asportato parte a Trieste e parte a

a Trieste e parte a Venezia, come sembra avvenuto

abbia ripetuto il pellegrinaggio a Lucca del Santalena, a

a Lucca del Santalena, a questo fondo attinse anche

uno storico capodistriano esule a Trieste, copia del ritratto

dall’arcivescovo Mansi, oltre a non essere unica, non

inedito l’ho ricevuto a casa grazie alla gentilezza

l’originale, e poi a portarmi sui luoghi veneziani

intenzioni dell’autore, insieme a un fresco ritratto di

di vita del secolo a Venezia, che non solamente

E subito dopo torna a domandarsi se siano da

fortuna piovutagli miracolosamente e a quale prezzo nelle mani

che doveva averlo infangato a destra e a sinistra

infangato a destra e a sinistra, il Carli manifesta

e incitò il marito a denunciarlo. Nel riferirlo, l

la quale ci siamo a lungo intrattenuti. Si trova

degenza nella casa affittata a Padova, verso la fine

dottor Scovolo la trovò a sera inoltrata più sconvolta

i modi di richiamarla a sé, e vi riuscì

L’amico Donati tornò a riprendere il suo posto

e non potrà arrivare a settembre. Mancherà per dissenteria

amici. Come aveva fatto a Preganziòl, Paolina respinse altre

dal botanico. Incominciò lei a perder fiducia nel medico

critiche dallo stesso avanzate a Venezia verso l’abate

Colli Euganei. ¶ Il soggiorno a Monteortone dovette purtroppo essere

un malinteso li obbligò a trascorrervi un’altra notte

buscò un potente raffreddore. A Padova ricomparvero la febbre

alla propria sorte. Confidò a uno degli amici che

proprio testamento. Ben coperta a letto e tutta sudata

Il marito, che propendeva a ritenerla esclusivamente sostenuta dalla

chiesero che cosa stessero a fare in una Padova

conte propose di trasferirsi a Paderno, il caro Donati

il caro Donati dispostissimo a continuare l’assistenza; e

dicendo che sarebbe morta à casa sua. Il marito

rovesciarsi, Paolina era balzata a terra dalla parte opposta

riuscirono nei primi giorni a sospettare che in villa

per un bel giro a Morlengo o a Ponzano

giro a Morlengo o a Ponzano; e di ritorno

abbandonava al sonno fino a mattino inoltrato. ¶ Tornò a

a mattino inoltrato. ¶ Tornò a rasserenarsi; raccontava con arguzia

con la devozione riservata a un martoriato corpo di

in forse se continuare a corrompersi o tornare florido

ci richiama il Carli a giornate già passate o

pube, ma non rinunciò a una scarrozzata di buone

qualcosa che la aiutasse a liberarsi dall’imbarazzo di

stomaco e Vitaliano disse a Gianrinaldo che si sarebbe

prese una rapida risoluzione a vasto raggio. Mandò un

raggio. Mandò un servitore a Treviso in cerca del

dei Riformati, un messo a Venezia con l’incarico

l’incarico di riportare a Paderno il cugino Tamagno

e un altro corriere a Padova con una lettera

un mezzo pubblico che a metà strada avrebbe trovati

ora viene di pensare a’ Sacramenti, e non all

dell’amico medico crebbe a dismisura nel Carli vedendo

del chiamato. ¶ Qualcosa torna a non convincere, neanche nel

al professionista amico, atta a rendere il voltafaccia ancora

rivela di averlo portato a un passo dalla sospirata

consanguinei della non assistita a consultarsi tra loro per

si ritrovasse la malata a Paderno oppure a Venezia

malata a Paderno oppure a Venezia. Tutte le sue

Padova, il quale venne a cose pressoché fatte essendosi

e delle drastiche cure a null’altro aveva più

per ottenerla, Benizia tornò a chieder conto dei due

di vederla una volta a far per lei un

in Dalmazia, vistosi scaduto a un livello di negoziazione

cavalier Boldù si recò a palazzo Carli-Rubbi per

banca che allora, oltre a pagare scarso o nessun

stesso domestico fu mandato a riferire che la signora

Autore un’intuizione destinata a essere sviluppata quarant’anni

la contessa fu posta a letto: e quando rinvenne

le aveva ridato salute a Preganziòl. Ma ormai era

renderle giustizia, poi venire a farsi ammirare con crudeltà

sangue dal naso cominciò a credere di non essere

con l’intera famiglia a Padova, dove poteva inoltre

sorella per correre incontro a colui che sarebbe stato

avevano costretto l’equipaggio a proteggere il natante rinserrandolo

rinserrandolo, avevano anche messo a dura prova le riserve

copia il sangue, identico a quello uscito spontaneamente, figurava

veniva intanto sottoposta solo a pediluvi che il Vitaliano

Il Medico invece continuò a prescriverli e, quando apparvero

riposo notturno, e tornò a innervosirsi. Un’arrabbiatura presa

anche dal maestro Morgagni a condizione che fosse leggero

affezione il Medico pensò a una purga energica che

medico responsabile si limitò a suggerire di preparare almeno

otto giorni. Per uscire a prendere una boccata d

di non essere ricorso a un nuovo consulto. Gli

blando, capace di continuare a tenere libero soltanto l

ad ogni purga, tornò a mordere e a provocare

tornò a mordere e a provocare febbre. S’imponeva

civile si volle sottoporre a tutti gli esperimenti possibili

gli esperimenti possibili. Ma a sottolineare l’involontaria crudeltà

era la stessa malata a invocare la sanguigna, come

marito. “Oh potess’io a questo proposito portar qui

ammalati, guariscano dalla Tisi.” ¶ A nulla valsero le prove

prove che egli adduceva a sostegno della propria certezza

volte era solo presunta a causa del congenito battito

ma del tutto identico a quello che le stillava

alla gola. E provò a medicarla coi gargarismi, con

non soltanto perché residente a Padova, sorrise della pietra

e lui stesso sollecitarli a nuove applicazioni. Che cosa

detto se di fronte a un caso così complesso

amico medico fosse stato a guardare con aria professorale

che proponeva ogni giorno, a misura che la sera

effetto di una decozione a base di sangue di

vena di un agnello a quella del malato. ¶ Fin

accusa per aver negato a un intimo ciò che

ciò che era dovuto a un estraneo, con la

grave e addirittura perseguibile a norma di legge, mentre

continuava a rifletterci anche a letto allontanando il sonno

medico, tale Stefani, inclinato a temporeggiare come Benizia nella

nella faccenda della quietanza, a dire anche lui “vedremo

curante il quale continuava a dire vedremo e a

a dire vedremo e a girare intorno al suo

in minima quantità tornò a defluire e a venir

tornò a defluire e a venir fuori per la

resa un’altra donna. ¶ A guastare le feste di

lo levò dal carcere a un recente aumento di

le due sorelle. ¶ Come a Paolina, la quale (informa

insegne del marito, nemmeno a noi il personaggio interamente

Vino e Buoi depone a suo sfavore. Era un

artista, don Ottavio passò a giocare a carte per

Ottavio passò a giocare a carte per soldi con

fu il giocatore scorretto a interrompere la partita e

interrompere la partita e a offendere tra il crocchio

alla circostanza dando vita a una scena bertoldesca. S

del tutto, e tornò a piegarsi. ¶ Ne fu compatita

sua testa era destinata a cadere per le turbe

e chiamò il cappellano a testimoniarla. Don Ottavio rispose