Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

un vaso pieno d'acqua. ¶ Alto e ricco era

uniti al diluviare dell'acqua, allo squassarsi degli alberi

che s'intride d'acqua. E mi riaddormento, cullata

bianchi calici colmi d'acqua, dove nuotano i pistilli

bocche vegetali vivificate dall'acqua. ¶ Complessità, dignità, magnificenza dell

quasi a toccar l'acqua. Di là dai muretti

La ripa riflette nell'acqua corrente il verde delle

ortiche. Come corre, l'acqua di questa roggia! Limpida

e strani fioretti d'acqua, e pietre corrose, e

umido. Lo spettro dell'acqua, secondo l'ore del

alga a fior dell'acqua. Le diresti boccioli di

nell'aria e sull'acqua. Vengono in mente le

muretti a fil d'acqua è uno scapricciarsi di

roggia: poche spanne d'acqua che nessuno guarda, che

immergendo le mani nell'acqua. Quanta freschezza, quanta bontà

uccelli: – Ditelo piuttosto all'acqua del lago, che fa

scalini della darsena. ¶ L'acqua del lago: – Ditelo piuttosto

balaustra, i gerani all'acqua del lago, l'acqua

acqua del lago, l'acqua del lago a un

nell'onde. Ma l'acqua séguita a ciangottare contro

dall'aria, ma dall'acqua. Sono le campanelle che

del sole dondoleranno sott'acqua: din-dan-dan. Cantilene

udii il respiro dell'acqua: poca, un filo serpeggiante

forse, qualche filo d'acqua, qualche pozzarella qua e

gettata la chiave nell'acqua. ¶ Saper distaccarsi, andarsene via

la sua freschezza d'acqua sorgiva, la sua passione

dà un po' d'acqua anche a me. ¶ SAN

piú magro filo d'acqua. Solo alberi alberi alberi

e spalle curvi sull'acqua; e insaponano immergono torcono

vita aspra, piú in acqua che in terra, temprava

Lido», si gettano in acqua; fra tuffi e sieste

felicità di vivere fra acqua e sole, seminudi, sullo

rari e tristi, nell'acqua. Di là dall'idroscalo

raggiungere le filtrazioni d'acqua sotterranee, e succhiarne linfa

se ne possono in acqua contare le foglie. ¶ Un

con le gambe nell'acqua, i navalestri fumano o

si direbbe che l'acqua non scorra: ha una

le braccia umide dell'acqua insaponata dei mastelli, coi

e lasciando sgocciolare l'acqua giú pel mento. Nel

cianciano. Uomini che l'acqua, il sole e l

si parlava d'un'acqua del miracolo, sgorgante presso

sino a filo dell'acqua, si direbbe coperta di

la terra e l'acqua, le lavandaie torcono e

serio: «Ci disturbi l'acqua! Via, via! Pellagra! Pellagra

lascia immobili bracci d'acqua morta, che qui appunto

rosso è tutto nell'acqua. Si spostano i riflessi

il riverbero rutilante dell'acqua, costruiscono una specie di

il grido della protagonista: «Acqua, acqua! Lavandaia, avete contato

grido della protagonista: «Acqua, acqua! Lavandaia, avete contato bene

le tovaglie, le lenzuola? Acqua, acqua, per le miserie

tovaglie, le lenzuola? Acqua, acqua, per le miserie, le

aria e poi nell'acqua? Dove vanno a finire

del mio essere. L'acqua che scorre sotto il

parapetti e scalini sull'acqua, non piú lavandaie curve

il largo specchio d'acqua che rifletteva sereno e

l'Amore»; e tant'acqua da allora è passata

ospedale; ma lí l'acqua finisce, il canale è

dall'altro lato, sull'acqua lenta, sul fico e

si distingueva, e aria acqua muri selciato formavano una

bianco, e nera l'acqua e nere le colonnine

e la parola dell'acqua, tutto sarà diverso. E

quelle pietre e quell'acqua, fedeli a lei sino

con la freschezza dell'acqua corrente. Insensibili? No. Non

mise a bollire l'acqua per il tè, preparò

lavoro. Un po' d'acqua di rubinetto, un tampone

raschia, l'acrore dell'acqua ragia che pizzica narici

in cielo riflettendosi nell'acqua, tutto era nuovo e

bianchi e pieni d'acqua dietro gli occhiali, egli