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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «acqua»

nautoretestoannoconcordanza
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1930
ma lui sentiva l’acqua di cielo. Molte ore
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1930
agrì tutto e gemè acqua schietta dalle labbra. Uno
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fradicio e gonfio d’acqua, il sangue gli era
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il gobbo, purgato d’acqua, colto da tremito convulso
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del Casone e l’acqua per intridere il pastone
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di fanga, verniciati d’acqua piovana sulla groppa trainavano
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come un serbatoio d’acqua incatramato. Sul tetto al
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sotto lo scossone d’acqua si ridussero come due
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la chiudenda beveva l’acqua che scolava dal tetto
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orbite e receva l’acqua dal telaio dei denti
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i cavalli ebbero l’acqua sopra gli zoccoli, l
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e fu inzuppa d’acqua sembrava dovesse tingere a
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il cataletto, con l’acqua ai mozzi, parve un
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pile, lavatoi, tutte trasudavano acqua diaccia. L’aria la
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con una brocca d’acqua e una pagnotta da
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e sarebbe andato in acqua. La mandarono su pei
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Lo pescarono polpo d’acqua e lo portarono tegghio
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Allora una goccia d’acqua ti sarebbe come un
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col tagliamare fendeva l’acqua, le staminare tritolavano l
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spenta dal vento, l’acqua percotendo i vetri sembrava
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libro s’avviò sull’acqua che si richiuse, bevendolo
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il fiume risucchiò l’acqua, il visionario fu trovato
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domandò un bicchiere d’acqua. I catecumeni fissarono i
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1930
di juta mézzo d’acqua che il taverniere teneva
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pioggie s’empivano d’acqua e la conservavano diaccia
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grotta d’Aronte. L’acqua ferma marcisce. ¶ Un veggente
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aurora, le pile rimboccavano acqua argentata sul pietrame grigio
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che davano pane, fuoco, acqua. ¶ Fra la grand’Alpe
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Guardate la natura. L’acqua ferma imputridisce. Il Cimitero
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lo dissi che l’acqua ferma imputridisce! ¶ Il Tarmito
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simili a stille d’acqua cadenti entro una cisterna
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sciabattavano il viso con acqua tersa: riscosse dal treno
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alzava dalla spera dell’acqua vacua e fumante, qualche
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come uno stagno d’acqua morta apparve uno spettro
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altra ammainata; nembi d’acqua e grandine crivellavano i
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rupe. Un’esplosione d’acqua spolverò luminosa nel cielo
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Capo Carbonara. Olio, sale, acqua, aceto, aglio, peperone, pane
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vento, nè con l’acqua, ma diventa amico della
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al sibilar dei serpi. ¶ Acqua stagnante in paludosi fossi
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è mai la nostra! Acqua di mare, acqua di
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nostra! Acqua di mare, acqua di cielo! Cielo e
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era già avvenata ad acqua. Tutti s’avrebbe avuto
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Rosolino, tutto bagnato d’acqua sporca di zavorra, che
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collo. I battiti dell’acqua sulla calata, davano la
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se si levassero dall’acqua. ¶ La nave s’ormeggiò
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nel coperchio colmo d’acqua e fumetto. ¶ Schiave simili
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notte, piovigginava lucente sull’acqua. Sotto le fiancate, sopra
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di una cascata d’acqua si udivano a poppavia
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la solitudine sterminata d’acqua s’alzava verso di
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aperte a fior d’acqua sollevando un gocciolìo di
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come conchiglie che risucchino acqua, uno sciame di pesci
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celesti. Rassegnato, pesca l’acqua. ¶ Parole nere battono l
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amoreggiassero a fior d’acqua con la luna, i
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per del tempo all’acqua e al sole, glabro
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ponti sotto cui l’acqua era come olio di
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scolavano in gocce d’acqua fredda. La carne viva
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un uovo rassodato in acqua d’erbi, il dolciastro
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casa di carta sull’acqua. Le mani pallide della
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mettevano degli strosci d’acqua nel cielo, le agavi
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sangue umano sciapo com’acqua di stagno. ¶ Un mormorio
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una chiara e pura acqua e se ne dissetavano
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tutti: No, col capo. ¶ Acqua santa ¶ Dio ti bagni
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morte. ¶ Gli scossoni d’acqua parevano una benedizione del
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fessure sfila o filtra acqua; si vara sulla sponda
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e si colma d’acqua fino al rombo delle
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connettiture del fasciame gemono acqua si calafata la falla
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barca, ma invece d’acqua di massime: – Uomo prima
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cuore dall’arsura. L’acqua tersa vi sfiammerà l
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sulle sponde, squassare l’acqua come i cani di
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questo albero, sciolta nell’acqua del Rio, produce un
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aria come in un’acqua torba, di repente la
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gettarsi nelle vicinanze dell’acqua. Abbeverati i cavalli a
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la terra per pollare acqua, dai rami avvincati riapparvero
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colava una quantità d’acqua acida ed odorosa che
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annottasse fu mestieri cavar acqua dai caraguata, soprattutto per
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un piccolo canale d’acqua salmastra ed imbevibile. I
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desiderio di abbeverarsi d’acqua chiara dopo tante settimane
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dai ramoni sciancati goggiolava acqua, tutti corsero a succhiarne
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di un canale d’acqua morta vi erano colossali
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pascolo agli animali e acqua per tutti. ¶ La carovana
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fondo da cui pollò acqua fangosa. Uomini e bestie
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foresta in cerca d’acqua corrente. Nel cuore della
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scorsero una spera di acqua lucente su cui tremolava
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gli assetati giunsero all’acqua, per quanti sforzi facesse
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del mento, come l’acqua dentro un otre scemo
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dal sole, conciato dall’acqua, scarnito dalle penitenze, arso
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Un otre colmo d’acqua, un sacco e un
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come uno stagno d’acqua morta. Su quelle pareti
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acceso della linea d’acqua. ¶ Isaia salì lento il
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disotto della linea d’acqua balenavano il fondo del
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1930
uomini osservavano pensosi l’acqua turbinata. ¶ Il Tarmito, col
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la bibita con l’acqua dolce. ¶ — L’untume lo
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come una botte. ¶ — L’acqua non frigge in verun
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anguille di calata. L’acqua burattata dal soffitto col
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fretta perchè andava in acqua e l’avevano presa
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ra lla-là. ¶ Dell’acqua corrente incanalata nella scorza
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il marinaro brama l’acqua salmastra. Io ho difeso
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manda il sangue in acqua; dopo un lavaggio al
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Ranocchiaie mostruose sorseggiano l’acqua marcia. I soldati mettono
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falaschi, fe’ alzare l’acqua sulle lame abbozzite. ¶ — Ci
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levava i bollori dell’acqua sotto il fremito di
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impastava la bocca e acqua amara sciambrottava lo stomaco
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sotto i rovesci dell’acqua, rimettevano fuori l’ossa
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s’allunga con l’acqua piovana. L’ossa si
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del capo serba l’acqua come la ricciaia del
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cervella. Le feritoie rovesciano acqua come gronde. ¶ Le quote
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l’orme fonde pollano acqua torba. ¶ Le ciantelle che
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quando s’abbassa rece acqua abbiliata. ¶ Il cielo, nei
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trincee che impolpati d’acqua smottano. I sacchetti sul
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I dialoghi si raccorciano: ¶ — Acqua e morte presto viene
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Chi semina con l’acqua raccoglie col pensiero. Di
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svernato. ¶ Il ritrecino spolverava acqua dal cielo. Gli orli
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sgranava. I rovesci d’acqua diacciavano le lame. ¶ Non
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inzuppo del pane. ¶ L’acqua piovana scolava dal convesso
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Da ogni goriolo strosciava acqua che trivellava il pietrisco
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divoravano capo e boccone. ¶ Acqua schietta gemeva dalle bocche
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largo. ¶ Un fossatello d’acqua corrente, argentando le ghiaiottole
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vestimenta, s’addiacciò d’acqua tersa, si marmò le
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diacciava la fronte sull’acqua corrente. ¶ Sulle vie passavano
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donne facevano ribollire l’acqua dentro dei paioli, così
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quelli della corvée tutta acqua gelata il vino che
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come riflesse in un’acqua trasparente. ¶ — Fucilano uno? ¶ Si
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i piedi indolciti d’acqua di padule che si
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in camera, prendevano l’acqua santa nel barattolo. ¶ Uscendo
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sfaldava l’ombra, l’acqua degli stagni di Doberdò
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Rossa diventava limpida come acqua di vette. Le spere
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morire. ¶ Gli schizzi dell’acqua piovana, il pietrisco, il