Vittorio Alfieri, Virginia, 1783

tratta a forza andranne. ¶ Ad incorrotto tribunal supremo, ¶ se

è di Virginio figlia... Ad un tal nome ¶ arder

vergogna, e stragi. Uso ad oltraggio ¶ pur finor non

spargi il tuo veleno ad arte; ¶ forza null'altra

corteggio; e spaventevol forse, ¶ ad uom ch'Appio non

oltre ciò, ch'ella ad Icilio è cara ¶ più

E quelli più, che ad odio, o amore od

null'uom si vieta, ad una madre ¶ vietar vuoi

la mannaie vostre; ¶ e ad ogni picciol moto... ¶ Virginia

tenta; e la fraude ad accertar, vi basti ¶ dell

v'è d'uopo ad eccitarvi? Io leggo ¶ già

vuoi dirmi forse? e ad Appio osi tu dirlo

il tempo, ¶ non manca ad Appio a ben usarlo

tremo! ¶ Già quasi annotta: ad abbracciar si vada, ¶ se

cruda ¶ con mille fole. Ad ingannar la plebe ¶ quanto

impresa, ogni periglio teco ¶ ad affrontar, s'egli è

più fero. Ah! se ad un tempo ¶ salvar la

Squallido padre, canuto, tremante, ¶ ad ogni padre io narrerò

vivere tra noi. — ¶ Ma ad abbracciar le sconsolate donne

ma il tuo. ¶ Nato ad ogni alta impresa, esser

dar vita e sdegno ¶ ad un popolo intero. ¶ Virginio

in lacci geme; ¶ né ad opre maschie risentite trarlo

dispor pochi, ma forti, ¶ ad alto effetto. Or va

E chi mai tardo ¶ ad obbedir d'Appio i

Tutto son presto ¶ dare ad amor; tutto ricever spera

puoi far, col pareggiarti ad esso, ¶ né grande te

Spenti ¶ due tali prodi ad un tuo cenno? E

il sangue ¶ scorrerà dunque ad eternarli. ¶ Virginio ¶ Io presto