Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

scalèe che si fèro ad etade ¶ ch’era sicuro

caso sopraddetto, mi affretterò ad aggiungere che una volta

una chiesina col portichetto ad un solo arco, e

postisi, comandò il Re ad Emilia che cominciasse. La

già accennata e destinata ad assorbire tutte le nostre

attratti a ricorrere, solitamente, ad un’immagine floreale: la

a una donnetta o ad un fanciullo che si

ingresso che comprende, oltre ad essa, le due finestre

mani per vederle, dicendo ad entrambe: «brave, brave, bene

che tutte le ragazze, ad ogni età, vedono apparire

notte nei fantasiosi sogni, ad occhi chiusi o aperti

per cause rustiche, riprese ad alterare le proprie dimensioni

davano a cucir fuori, ad una grossolana lavorante alla

sacro, oserei dire, incominciavano ad aprire l’armadio e

e pettini luccicanti, incominciavano ad incipriarsi il viso facendo

vittima di quello e ad essere sfuggita, per puro

di esse o, costretti ad accorgersene, l’epiteto di

salutavano con premura, venivano ad ossequiarle sotto la finestra

vita era quella, interamente, ad essa s’erano date

vile il lavoro attinente ad essa: la disprezzavano. Questo

parole, ch’ella apparteneva ad un mondo che non

zolle stavano per cadere ad ogni istante e tutti

gli occhi e abbandonandosi ad una scossa e un

a un amico o ad un fratello, vedendoselo al

ebbre, mentre tutti correvano ad incontrarle. ¶ Carolina aveva sempre

momento che non incominciavano ad esalare dei flebili sospiri

trafitta, un dolore, provavano ad alzarsi per salire in

giornata spontaneamente per recarsi ad una festa campestre tradizionale

grave, ma come rispondendo ad un ordine, un richiamo

soltanto gl’innamorati vanno ad imboscarsi e gl’inglesi

alla tenerezza, la costringevano ad aggrapparsi a qualche cosa

un fatto nuovo venne ad alterare il ritmo e

adattandosi, fino dall’adolescenza, ad una vita grigia di

lottare fra loro fino ad uccidersi, e lottare con

con le belve fino ad ucciderle o a farsi

che le aveva portate ad una stanza dove era

a dodici persone. ¶ Incominciando ad avvertire in quell’ora

di ritrarla ma disposto ad elargirla a piacere. Fu

la faccia dell’armi ad ogni cosa che veniva

e larga, orizzontale, ricusandola ad ingerire: un concerto; e

Dietro simili occhiate incominciarono ad offrirgli qualche dettaglio della

in certo modo, incominciavano ad appartenergli. Ma la timidità

cui nessuno pensò mai ad occuparsi viventi, nell’ora

bene o avesse paura ad esprimersi; e credendo indovinarne

strano che la spingeva ad abbracciarlo e la faceva

dovevano trattarlo come appartenente ad una classe superiore alla

Niobe fu la prima ad ammirare una tale consuetudine

rapido e forte fino ad arrossarsi la pelle, non

frustate. ¶ Ma non tardarono ad ammirare anch’esse l

elevatissime. Remo, gradatamente, incominciò ad assentarsi, a rimanere fuori

Infatti essa non tardò ad iniziare il giochetto di

nella sua cuccetta attigua ad essa, ne uscì tirata

al cancello e davanti ad esso; e sempre più

braccia giù, ma pronto ad inchinarsi con rispetto davanti

a tutto “sì”, venendo ad assomigliare la colomba che

il colpevole, e incominciando ad abbozzar sorrisi in cui

strette, strette che andavano ad allargare, lasciate cadere, riprese

del proprio valore incomincia ad agitare con naturalezza quelle

giovinotto di ventinove anni, ad altri di ventiquattro, ventisei

prima l’aveva data ad un vecchio di sessantatré

con la mamma, assiste ad una scena commovente” e

quello che era venuta ad inghiottire; quindi del vino

parenti che avevano incominciato ad accorgersene. ¶ Le madri del

pagliuche d’oro intorno ad un sorriso come gli

fermava piegando il capo ad ascoltare, con l’aria

recava spesso, la sera, ad aspettarla quando usciva da

idea non fosse balenata ad alta voce essendo insieme

dal cielo in mezzo ad esse, un cittadino ragguardevole

loro firma erano pervenuti ad iperboliche vette. Anche Carolina

sapendole quattrinaie erano andate ad offrirgliela; avrebbero potuto avere

Niobe si era limitata ad osservare, rallegrandosi con lei

soprattutto, così bene, che ad esse pareva di leggere

grande, sfido l’oste ad accorgersi come stanno le

non accorgendosene seguita imperterrito ad annaspare, allora tutti vedono

che sarebbe stato bene ad una vergine… le si

e aveva fatto perdere ad esse un po’ di

dura e difficile, incominciava ad affermare il contrario basando

difficoltà che si frapponevano ad esse, e più ancora

aveva incominciato piano piano ad allontanarsi dal nido delle

fine. Pensavano a tragedie, ad avventure complicatissime che avevano

era dovuto passare davanti ad esse: dure, ancora chine

stato bene questo trambusto ad ora illecita, questo incomodo

febbrilmente, assegnava un piatto ad ognuno di quegli energumeni

disponibilità delle bocche, incominciavano ad alzarsi per correre in

e ritornavano nel salotto ad annunziare il nuovo arrivo

egli invece aveva seguitato ad osservarla per vedere se

bocche aperte che stavano ad ammirare. ¶ Poi a Giselda

avesse parlato con interesse ad una giovane, quella sarebbe

personalità bisognava osservarli davanti ad una macchina, affaccendati intorno

loro unione bisognava osservarli ad una corsa di macchine

unisce i cuori. Davanti ad una macchina in corsa

abbassavano le ciglia fino ad unirle, fino a produrre

sa dove s’indugiavano ad osservarlo come non avevano

calore, e Carolina seguitava ad avvitarsi sulla seggiola nella

maturava dentro una decisione: ad un giovane come lui

dozzina intera. ¶ Remo era ad aspettarla. ¶ Fu ripresa la

tempo che tendeva sempre ad aumentare, girellavano in su

che tendeva a crescere ad ogni nuova visita. ¶ Sul

che si fossero abituate ad un simile esercizio o

compreremo la macchina ma ad un patto: che tu

nel mezzo della stanza. ¶ «Ad un patto.» Le donne

per la vita costringendole ad alzarsi, a star su

essa delle ottime mercanzie ad un prezzo più conveniente

custode del tempio pronto ad allontanare a colpi di

a divertirsi, le costringeva ad uscire: n’erano gonfie

essere, e per cui ad un certo momento sia

Ma fu proprio lei ad incominciarlo, senza articolare una

è proprio vero?» ¶ Abbandonandosi ad un pianto più forte

il torrente, in cima ad un cocuzzolo ispiratore, o

sedettero le zie; pronte ad attaccare senza incertezze. ¶ Per

lontananza di spirito riuscivano ad incontrarsi, e a rimanere

far conoscere il fatto ad anima viva, una volta

con cenni della testa ad ammettere quanto gli veniva

di suo per dare ad ognuno qualche cosa, un

mostrò contrariato, quasi sentisse ad un tratto sopra le

viene a chiedere.» ¶ Decisa ad affrontarlo con energia, Teresa

delle zie. ¶ Tutto incominciava ad assumere la solennità, e

sentire: “Niobe!”. ¶ Niobe incominciò ad agitarsi, non poteva stare

quella più forte, giungendo ad un tono ch’era

mezz’ora. Remo seguitava ad andarsene in giù e

il possibile per evitare ad ogni costo la scena

la testa alta davanti ad esse. Si sentiva vile

forza di andare fino ad esse? Come avrebbe potuto

cadere. Si fermava, incominciava ad asciugarsi le mani col

quest’ultima prova, incominciasse ad agire. “Altro che divertirsi

brutto fatto avrebbe incominciato ad allontanarsi nella mente, il

di smettere, aveva incominciato ad accorgersene e forse a

verso il cancello pronta ad informarlo del come si

quello che la spingeva ad affrontarlo per aprirgli gli

rifarsi ma voleva attaccare ad ogni costo; prendendo partito

stavano a bocca spalancata ad ammirarle. E in quel

a comprenderlo, arrivavano sempre ad ammetterlo dopo scenate collere

E soltanto quando incominciò ad esaurirsi lo lasciarono per

noi non la dà ad intendere.» ¶ «“… abbiamo le medesime

fianco Niobe, che recalcitrava ad avanzarsi di più: «la

cosa, né di abbellire ad arte, ma dicendo franco

già alle nove incominciò ad affluire la gente che

folla si riversò intorno ad essa, per vedere salire

ma che valse pertanto ad abbassare il tono della

un narcotico che seguitava ad agire, sorridevano invece di

Pareva aspettassero qualche cosa ad ogni attimo, tra la

sorsi di champagne incominciò ad esplodere in un crescendo

volta di Genova. Andava ad imbarcarsi, andava in America

per l’ultima volta ad una mensa d’eccezione

licenziosità, e che oltre ad esaltare la bellezza e

le ripetesse insistentemente e ad altissima voce. ¶ Anche le

vera compiacenza e adattamento ad esse. ¶ «La vita è

rumore. ¶ Poi si decisero ad alzarsi, e con movimenti

al loro indirizzo, commentandone ad alta voce l’operato

propria forza traboccante simile ad una febbre, il lavoro

la serva non accennava ad avvicinarsi per l’imbarazzo

con serenità, a progettare, ad accettare consigli e a

luccicava negli occhi simile ad una gemma, e dalla