Pietro Aretino, Angelica, 1535

tale per dar qualità ad altri, et erra chi

chi non se inchina ad accendervi lumi et a

con quel pianto ¶ che ad altri insegnò già la

Angelica, che spinse ¶ sé ad amar con tanto audace

non pensa udire, ¶ che ad un tratto nel volto

gli occhi rivolga. ¶ S'ad Angelica poi te stesso

potrei dono infra noi ¶ ad uom piú degno, a

stelle ¶ d'aver ella ad altrui dato la palma

lice, io sembrarei ¶ Angelica ad un'anima contenta, ¶ che

il gran re simíle ad un uom vivo ¶ che

sorte in un tempo ad ambo mostra, ¶ perché posin

grazia ch'io ¶ mai ad alcun servo d'Amor

far sole ¶ desiosa alma, ad amar sempre intesa ¶ quel

con tre morti ¶ tormi ad un tratto una noiosa