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invenzioni verbali


Renzo Bistolfi, Il segreto del commendator Storace ovvero, quando si dice morire sul più bello, 2019

concordanze di «adesso»

nautoretestoannoconcordanza
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vacca e ladra! E adesso cosa doveva fare? ¶ Poi
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tre quarti. ¶ Sì. ¶ E adesso chi l’avrebbe sentita
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dottor Cabella e anche adesso è di là. A
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ora in ora, e adesso non riesce nemmeno più
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di sentirlo ridacchiare. ¶ «E adesso che non ci sono
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tempo in chiacchiere. Quindi adesso non dilunghiamoci in discorsi
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uomo che era, e adesso vederlo così... ha il
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su, signore, vi prego, adesso non esageriamo. È che
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E cosa c’entra adesso il contrabbasso?» ¶ Tutti gli
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detto: «Lo vede monsignore? Adesso non posso mica morire
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con la perpetua. E adesso un nuovo attacco, un
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lei esistesse.» ¶ «Appunto. Ma adesso piano piano ci penserai
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ha da dirmi, zio, adesso che sono qui?» ¶ Il
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una mosca. «No, non adesso. Ho bisogno di qualche
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combino. «Domani Nick, domani. Adesso sistemati, vattene un po
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morto che vivo, e adesso si dava addirittura alle
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finito di radersi e adesso, con l’aiuto dello
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metri di distanza. ¶ Così adesso non avevano in mano
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il caso di prendersela adesso, né di negare la
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una cortina. ¶ «Che poi adesso bisogna un po’ vedere
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Italia...» ¶ «Oh, suvvia Bertina, adesso non esageriamo!» ¶ Bertina spense
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indossato la divisa, perché adesso, non solo se si
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a quei pettegolezzi, ma adesso, alla luce dei fatti
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tutto a posto, ormai. ¶ Adesso restava la seconda parte
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colta di sorpresa. Ma adesso, con calma, poteva sempre
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sembrato importante, e che adesso non riusciva a ricordare
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suoi primi clienti. ¶ E adesso... che strana morte! ¶ Gli
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niente da dire. Ma adesso... ¶ Proprio adesso che stava
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dire. Ma adesso... ¶ Proprio adesso che stava meglio, che
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come uno specchio, proprio adesso che aveva ripreso in
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disinnescare una miccia che adesso si sarebbe lentamente consumata
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cosa da non credersi. ¶ Adesso Nick si rendeva conto
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Jole, «andiamo a tavola, adesso. Ho preparato una cena
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Jole gli chiese: «E adesso cosa intende fare?» ¶ «In
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un cassetto. «Niente paura. Adesso ci penso io.» ¶ Prese
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bocca restasse forzatamente chiusa. Adesso il commendatore sembrava un
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erano affari suoi, ma adesso... Gli imperscrutabili disegni dell
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tirarsi indietro. ¶ Comunque fosse, adesso aveva bisogno di ritrovare
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dai riflessi verdognoli. «No, adesso no.» ¶ La donna rise
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Niente da fare. Lei adesso è il mio padrone
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quando era piccolissimo e adesso aveva quasi ventitré anni
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conoscerci meglio. Dopotutto lei adesso è il mio vicino
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Roba da matti! E adesso bisognava... Sì, bisognava pur
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mio compagno di seminario. Adesso è canonico a Ventimiglia
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finalmente si era riaddormentato. ¶ Adesso la gola gli bruciava
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voglia di rivelargli. E adesso invece lo invitava addirittura
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si dà alla diplomazia, adesso?» aveva sbottato lei. ¶ «Diplomazia
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innalzando sulla sedia. «Lei adesso ci ha un mucchio
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questa faccenda qua! E adesso sembra che lui abbia
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mesi, mica tre ore. Adesso devo andare a far
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del suo arrivo e adesso, in quella sala dalle
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carrozze e la scuderia. Adesso quei locali sono affittati
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non è casa sua, adesso? Se non altro dovrà
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vaso di fiori e adesso si ritrovava un braccio
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Tutto sembrava così lontano, adesso! ¶ Da bambino cantava nel
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Gli mancava, Alfred, perché adesso in quel luogo sconosciuto
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su se stesso. E adesso realizzava per la prima
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non gli mancava. Ecco. ¶ Adesso, col braccio al collo
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era appena andato e adesso era entrata Jole, a
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proprio questa stanza, dove adesso dorme lei, e il
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più stanco e depresso. Adesso doveva addirittura farsi aiutare
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lei? Prima il raffreddore, adesso un braccio ingessato, addirittura
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tutte le risposte. E adesso quel discorso dobbiamo ricostruirlo
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tutti questi anni e adesso scopro...» ¶ Il senso pratico
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aveva potuto cogliere. ¶ Ma adesso... Non si trattava più
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avevano perso i fiori. Adesso avrebbe dovuto potarle e
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vento era decisamente calato. Adesso coi vasi di geranio
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cosa ne possiamo sapere adesso? Sono passati dieci anni
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non era sposato.» ¶ «E adesso?» lo interruppe Nicolò con
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ansia nella voce. ¶ «E adesso niente.» Galanti si alzò
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liquidare il giovanotto. «Lei adesso vada a casa e
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accessi di follia? ¶ E adesso dov’era finita? ¶ Ma
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Ah sì, come no. Adesso mi ricordo. Mi aveva
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anche la signora?» ¶ «Sì, adesso mi ricordo, ma io
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stazione Principe. Sì, sì, adesso che ci penso mi
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passeggiare avanti e indietro. «Adesso si spiega.» ¶ Si piazzò
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su la camicia che adesso, già che è qua
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per sempre. Sì, però adesso doveva fare qualcosa. ¶ Ma
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dovuto, lo sapeva benissimo. Adesso era troppo nervosa. E
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aveva lasciato perdere ma adesso forse, come suggeriva Jole
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Pittaluga aveva cambiato idea. ¶ Adesso scivolava a passo svelto
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andate storte, ma non adesso. Per ora poteva solo
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portato all’ospedale!» ¶ «E adesso si sa come sta
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mi sono detta: e adesso cosa faccio? Lei cosa
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mi sono detta, e adesso come si fa ad
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è tornata indietro. Immantinente. Adesso credo che sia ancora
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Monsignore scosse la testa. Adesso gli sarebbe toccata la
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le disgrazie, sembra. E adesso come sta?» ¶ «Mah, mica
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Oh santa pace! E adesso?» ¶ «Adesso cosa?» si interessò
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santa pace! E adesso?» ¶ «Adesso cosa?» si interessò Bertina
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testa. È svenuto, ma adesso va meglio.» ¶ Piano piano
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tutto a posto. Lei adesso se ne sta tranquillo
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tutta allegra, «visto che adesso sta meglio e il
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sua stessa risposta. «No, adesso sono stanco, non mi
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disse l’infermiera sorridendo. «Adesso si metta tranquillo e
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si riempirono di lacrime. ¶ Adesso sapeva che il biglietto
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Perciò bisognava farla fuori. Adesso. Subito. ¶ Del resto c
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e indispensabile. ¶ Il problema adesso era che il taccuino
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Ci aggiustiamo dopo, lei adesso non prenda freddo, entri
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cose da chiarire lui adesso ne aveva parecchie. Magari
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verde, di latta, che adesso era sparito. Il Verde
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Tutto poteva essere. E adesso che fare? ¶ Capitolo 36 ¶ Primo
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marcia indietro. «Su Mino, adesso non ti arrabbiare, dicevo
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braccio. «Su, su, Maria, adesso andiamo a dormire che
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e che minchia succede adesso?» ¶ «È il telefono, Mino
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me lo dice solo adesso che sono quasi le
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a me. Capisci? Così adesso lui dorme e io
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un bel mistero. ¶ Soltanto adesso, finalmente solo, senza che
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non è casa sua, adesso?» ¶ Ci pensò e ci
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pensò e ci ripensò. Adesso era casa sua. ¶ Non
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taschino interno della vestaglia. ¶ Adesso doveva aprire lo sportello
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Bell’idiota. Capace che adesso si era appioppato un
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le zampe nell’acqua. ¶ Adesso Nicolò poteva vedere anche
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in caserma e se adesso gli telefonava a casa
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tranquillo. Dopo tanto tribolare adesso aveva modo di rilassarsi
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una figura da cretino adesso che un rimorso domani
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e sottile. ¶ «È contento adesso? Ecco: questo è esattamente
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un’altra risatina. «Suvvia, adesso non mi deluda, però
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Non c’è tempo adesso. Gliel’ho detto: le
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non faccia l’idiota adesso. Lei di me deve
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il viso della donna adesso era a pochi centimetri
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si muova di qui. Adesso devo pensare a Ersilia
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i gatti quella, e adesso...» ¶ «Ma perché?» chiese Nicolò
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Ma perché lo zio adesso voleva raccontare questa storia
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una scatola di zolfanelli. ¶ «Adesso non c’è altro
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o male fare. E adesso...» ¶ Ersilia si prese la
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aveva appena appreso. ¶ Sì, adesso tutto tornava. Con la
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Nicolò sobbalzò sul letto, adesso era tutto orecchi. «Su
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e si calmi che adesso le spiego tutto.» ¶ A
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zio gli si affollavano adesso nella mente. Quel vecchio
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O forse no. Comunque adesso lo sappiamo lo stesso
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E aveva saputo. ¶ Ma adesso che sapeva non riusciva