Giacomo Leopardi, Canti, 1837

conforto perì de' nostri affanni. ¶ Nascevi ai dolci sogni

E se de' nostri affanni ¶ Cosa veruna in ciel

alma ¶ Luce prodotti. Immedicati affanni ¶ Al misero mortal, nascere

lunghi esigli e lunghi affanni ¶ E di servaggio all

fato ignara ¶ E degli affanni suoi, vota d'affanno

il cielo ¶ De' nostri affanni. Or se di pianto

Le sciagure e gli affanni, alla reina ¶ Felicità servi

nullo conforto ai nostri affanni; ¶ E teco la mortal

caduche spoglie ¶ Provar gli affanni di funerea vita; ¶ O

prodotta, ¶ A che d'affanni e di miserie carca

anni, ¶ Mancati i dolci affanni ¶ Della mia prima età

prima età: ¶ I dolci affanni, i teneri ¶ Moti del

Sopiro in me gli affanni ¶ L'ingenita virtù; ¶ Non

Soggiorno disumano, intra gli affanni, ¶ O dell'arida vita

pensiero, ¶ Provar gli umani affanni, ¶ E sostener molt'anni

Cagion diletta d'infiniti affanni, ¶ Meco sarai per morte

al mondo dei terreni affanni, ¶ Se celebrata mai ¶ Fosti

Che smisurato amor, che affanni intensi, ¶ Che indicibili moti

speme giovanil; piena d'affanni ¶ L'onda degli anni