Giacomo Leopardi, Canti, 1837

ai Persi d'infinito affanno, ¶ A poco a poco

e sdegno di cotanto affanno ¶ Onde bagna costei le

seno al vostro smisurato affanno ¶ Posate, o di costei

direbbe il tuo mortale ¶ Affanno anche oggidì se il

le membra, ¶ Lor suadesse affanno ¶ Al misero desio nulla

sole. ¶ Né dell'umano affanno, ¶ Rigide balze, i luttuosi

terrena sede! Oh quanto affanno ¶ Al gener tuo, padre

affanni suoi, vota d'affanno ¶ Visse l'umana stirpe

violate genti ¶ Al peregrino affanno, agl'ignorati ¶ Desiri educa

Che mi fece all'affanno. A te la speme

triste, e che l'affanno duri! ¶ XV ¶ IL SOGNO

colei ¶ Che d'ogni affanno il tragge, ha poco

E scolorato dal mortale affanno, ¶ Più baci e più

dì fatal tempererà d'affanno. ¶ E già nel primo

Non sol perché d'affanno ¶ Quasi libera vai; ¶ Ch

ricorda? ¶ Piacer figlio d'affanno; ¶ Gioia vana, ch'è

miracolo talvolta ¶ Nasce d'affanno, è gran guadagno. Umana