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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «ai»

nautoretestoannoconcordanza
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indicava strizzando l’occhio ai suoi parassiti maschi e
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per ricostruire i fatti ai quali ebbe tutta l
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che deve passare integralmente ai bambini; le nostre strade
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il ginnasio, egli pensò ai suoi facoltosi parenti napoletani
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parlare dei miei guai ai santi) percepiva un salario
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il defunto avvocato; quanto ai cibi, andavo effettivamente a
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domande irriferibili; appuntava furtivamente ai loro grembiuli disegni sconci
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mio cuore non pervenissero ai sensibilissimi pomi del letto
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tovaglia. Forse non trasmetterò ai miei figli il pane
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inoltravo in un sottopassaggio ai lati del quale soffiavano
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cucina guardavo Carmela intenta ai suoi rammendi: fra i
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Ci sedemmo per terra, ai materassi che mia madre
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un opaco vestito, lucido ai gomiti che immagino temporaneamente
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Piave. (Egli sfuggì anche ai pericoli della guerra, anzi
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ma per dar modo ai “luciani” di ridarmeli come
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nonna mi raccontò che ai suoi tempi il ponte
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nord, sgroppa, s’impenna ai piedi del Tondo e
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straordinario espediente per dire ai dispiaceri che ripassino; certo
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versione dei fatti, e ai coniugi Pugliese non resta
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una panchina, rinunziando temporaneamente ai tentativi di intaccarla coi
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che si allontanava, strillò: ¶ «Ai vostri ordini! Tornate ad
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in casa senza elargire ai curiosi nessuna spiegazione. Ma
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su una sedia, raccomandandosi ai santi. ¶ «Saverio mio, sono
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al suo pane e ai suoi muri. Molte cose
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aragonesi... fu uno sfregio ai Borboni che ancora se
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ignota all’Anagrafe e ai santi, popola i tuguri
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inoltre, non portava fortuna ai suoi amici. Fatalmente riproduceva
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che gli amici rivolgono ai carcerati sono voci inferme
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riflesse, dolgono gli occhi ai pesci, un turista che
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nella sua bella casa ai Cristallini, e dove gli
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ne andava a divertirsi ai Camaldoli o a San
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delle dieci botteghe, officiava ai riti per la vestizione
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ragazza era morta tragicamente ai Cristallini, e che don
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siccome si usa accennare ai precedenti di ogni cosa
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sommi capi; e anche, ai rapporti fra i due
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alla eventuale moglie e ai probabili figli del conte
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riprese il suo posto ai tavoli da gioco; la
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casa nella piazzetta Giganti ai Tribunali, un “basso” dei
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trucchi per incatenare gente ai venditori ambulanti, se le
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Può essere una “imbasciata”? Ai miei tempi usava. L
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dei vicoli, poteva essere ai miei tempi un ratto
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canzonette vi si ispiravano, ai miei tempi, perfino poeti
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ingaggiata dal cugino, sottopose ai migliori medici napoletani dell
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se finiamo per aderire ai loro perentori inviti è
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neri delle osterie che ai piedi di Poggioreale impazientemente
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sulla via di Poggioreale. ¶ Ai miei tempi gli uomini
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dell’apoplessia, si avviticchiavano ai loro sconosciuti vicini di
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fino al canestro e ai piatti, si qualificò con
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notte alta, ormai. Intorno ai due uomini si fece
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e buste per scrivere ai parenti se ne avevano
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abitazione; tanto valeva impartire ai degenti lo stesso cognome
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Le case appartengono esclusivamente ai ragni e ai mandolini
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esclusivamente ai ragni e ai mandolini addormentati, nessuno cerchi
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cascherei all’indietro». Quanto ai gatti che precipitano dai
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sale, dico che riuscirai. ¶ Ai miei primi tempi, il
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al mare e faceva ai suoi giovani nipoti l
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del sonno. ¶ Il “guappo” ¶ Ai miei tempi nei vicoli
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col pensiero, è possibile, ai remoti prati dello Scudillo
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ingiunse alla moglie e ai figli di non muoversi
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eseguiva il commento musicale ai bandi di don Peppino
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la possibilità di ormeggiarsi ai pini della città alta
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piena di bisbigli, docile ai sottili influssi delle stagioni
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amore come avrebbe parlato, ai forestieri, del Palazzo donn
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gemeva e imprecava, segnalando ai più autorevoli santi il
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bambina aveva ormai ispirato ai coniugi Aiello era definitivo
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di mazzi di sorbe ai balconi, di fuochi di
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dedicata a Sant’Anna. ¶ Ai tempi dello sventurato Re
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quasi estorcendo piccole somme ai conoscenti e ai passanti
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somme ai conoscenti e ai passanti era sempre riuscito
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meno devoto di chiunque ai santi del mio paese
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don Raffaele si inginocchiò ai piedi del parroco, gemendo
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gettava con l’altra, ai due lati della carrozza
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munificenza, devolvendo mance principesche ai camerieri dei ristoranti in
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di ammiccante cinigia, favorevolissimo ai pensieri. La sera del
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soffio di scirocco e ai primi rivoli di pioggia
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e mazzi di sorbe ai capponi di un altro
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minori, Aldo e Luigino, ai quali neppure una visita
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vivi», per poi rivolgere ai capponi un celestiale sorriso
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come uno spegnitoio e ai quali egli dice con
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cucina. Non può restituirsi ai suoi reali o illusori
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con la propria morte. Ai tempi dell’Università, qualcuno
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non dare una matrigna ai suoi sette figli, quest
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selvatiche; San Gennaro, insensibile ai presunti vincoli di parentela
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Io pure, cosa lascio ai miei figli, se non
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di volte all’anno; ai primi sintomi di carestia
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dei “bassi” nelle piazzette ai Ventaglieri, a Sant’Eligio
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al Cavone, a Foria, ai Tribunali, a Port’Alba
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una devozione che sopravviveranno ai suoi altari. Ma dove
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uno di costoro fu ai miei tempi, nel rione
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Angarella fu avvertito, corse ai Pellegrini e vi si
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faceva inarcare la schiena ai gatti e ululare d
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tanto celebrare una messa; ai secondi inviava lettere anonime