Cesare Cantù, Milano, 1871

del tempo: e grato ai compatrioti che non mi

lezioni di umiltà, pensando ai buoni, rileggo in Cicerone

irato agli uomini e ai tempi; nè però ho

complesso, prima di scendere ai particolari, e osservarle dall

altra, eppur tutte coadjuvandosi ai supremi intenti della Providenza

debito di tramandarne altrettanti ai nipoti! ¶ La provincia occupa

fece altrettanto col resto ai giorni nostri, talchè ormai

lo demolirono, per dare ai nuovi padroni la fatica

ricambiarli col prepararne altrettanti ai nostri nipoti. ¶ E noi

Met lann in mezzo ai piani, danno per tesi

la fierezza; portavano guerra ai vicini, poi si spinsero

spettavano soltanto a quelli ai quali era concesso entrare

un campo che dicesi ai tre mori, ed ivi

loro beni, il denaro ai poveri, ai servi la

il denaro ai poveri, ai servi la libertà; e

Milano entro una botte, ai gabellieri che ne la

gazzette, alle magnetizzate e ai tavolini parlanti. ¶ L'imperatore

Cristo sariano a pareggiare ai politeisti. ¶ I sostenitori di

Distribuì il suo denaro ai poveri, i terreni alla

le loro differenze, anzichè ai tribunali, ancora infetti di

fedeli, assistere ospedali, accudire ai poveri, accogliere tutti con

San Vittore per partecipare ai sacramenti, Ambrogio gliene vietò

prima del 777; ma già ai tempi di sant'Ambrogio

intuona que' canti austeri, ai quali rispondono i due

tutta la città, e ai crocevia ripetendo questa preghiera

fortezza agli estenuati, sollievo ai mesti, sussidio ai tribolati

sollievo ai mesti, sussidio ai tribolati. Circonda questa città

in servi. ¶ Penne vendute ai vincitori dissero ch'era

ismungerli. Come il re ai duchi, così i duchi

confine, s'intitolarono marchesi: ai giudizj si faceano assistere

al grosso della popolazione, ai natii, direte che poco

amici, li convocavano anche ai parlamenti, dove prima non

e i proprj beni ai vescovi e alle chiese

i vescovi furono pareggiati ai gran signori, e agli

loro tribunali ecclesiastici, cari ai vinti perchè vi otteneano

si dovette affidarlo anche ai plebei, affinchè tutti difendessero

nuovo briciolo di giurisdizione ai feudatarj. ¶ Agli imperatori doveano

essi quel che essi ai re. ¶ Laonde il paese

duchi e assai cavalieri, ai quali esso distribuì ricche

rituale: e l'introdussero ai gradini dell'altare, su

bande subitarie, tener testa ai nobili e li vinse

testa all'imperatore e ai nobili: quello si voltò

a fresco fu sotto ai portici della Biblioteca Ambrosiana

fede e di sminuzzare ai piccoli il pane della

alle virtù necessarie, non ai pesi e alle abnegazioni

contrario è più consentaneo ai nostri istinti, e i

sant'Ambrogio, e reluttando ai decreti di Roma, sicchè

il nome di Patarini ai zelatori della disciplina ecclesiastica

infiggono penitenze e pellegrinaggi ai traviati; pure lasciano in

impinguò talmente che distribuiva ai poveri 12,000 zecchini all'anno

pretendono, bensì di tornare ai diritti dell'umanità, alla

posseder il proprio, lasciarlo ai figliuoli; avere una misura

avere una misura fissa ai tributi e ai servigi

fissa ai tributi e ai servigi da rendere al

costituirono; tolsero la giurisdizione ai conti, restringendoli ad esercitare

farsene popolani, cioè partecipi ai diritti e ai doveri

partecipi ai diritti e ai doveri. Nelle vicinanze non

e la plebe, tornata ai diritti naturali di uomo

beni; il che apriva ai proprietarj borghesi e minuti

il villano, avendo partecipato ai pericoli del suo signore

arcivescovo di Colonia scrivevano "ai consoli, capitani, cavalieri e

non ristretti più soltanto ai piccoli interessi privati, ma

campagnuoli importava ritornar presto ai mestieri, alle famiglie; onde

allora gli imperatori simili ai moderni, che dalla loro

riottoso; conferiva qualche titolo ai fedeli, e massime ai

ai fedeli, e massime ai vescovi e monasteri che

sollievo. Federico mandò intimare ai Milanesi, cessassero dalle oppressioni

ma quando l'annunziarono ai Milanesi, questi levarono la

caso, si attaccò fuoco ai magazzini, e consumarono i

campo di Federico, mettendo ai piedi suoi gli stendardi

tutela della religione, attorno ai monasteri suburbani di San

troppo robuste per sottoporsi ai patimenti comuni, spiriti straziati

Pontida si radunarono dunque, ai 7 aprile del 1167, i deputati

spada, stesa l'altra ai fratelli, conobbero la potenza

che raddoppiarono le fatiche ai nostri, smunsero denari, presero

condurre una pace, che ai diritti loro ponesse la

principi e coll'imperatore, ai 25 giugno 1183 si fece una

pace, la quale assicurava ai Lombardi le libertà acquistate

che daranno l'investitura ai consoli e giudicheranno le

mostra ch'erano consoni ai tempi, siccome dappoi i

per esempio, alla mercatura, ai giudizj, alle strade. Ma

autorità. ¶ Ogni uomo dai 18 ai 70 anni era soldato, e

fu data in garanzia ai creditori del Comune. Vedendo

a scapito dell'altro. Ai forestieri proibivasi non solo

ma dovea venderle solo ai cittadini, sicchè erano questi

a fatica è intelligibile ai Francesi; e la somiglianza

fu stupendamente rivelata soltanto ai nostri giorni. ¶ XII. ¶ Contese

trovava opposizione armata, bisognava ai magistrati affidar un potere

a lasciar l'indipendenza ai paesi loro vassalli e

membri della famiglia, ma ai soli maschi primogeniti; laonde

barricate, lanciava tegoli addosso ai nobili, che le più

il sopravento; si univa ai nobili d'altri paesi

tali sacrilegi, e insultando ai comandamenti della Chiesa, mangiavano

dal Vangelo, infliggevano penitenze ai ricreduti, gli ostinati consegnavano

otto figure simboliche appoggiate ai pilastrini. ¶ Tanti motivi interni

disobbediente al papa, avverso ai frati, sprezzante la religione

non far più guerra ai Milanesi nè esso nè

del popolo dava noja ai nobili, i quali di

come eguali in diritti ai nobili nel governo e

tre mesi dopo erano ai pugni; i nobili dovettero

e denari, e congiuntosi ai nobili fuorusciti, si rinforza

la penisola, insinuò egli ai Milanesi di far una

e dato buoni consigli ai figliuoli (24 giugno 1322). ¶ Il titolo

cui alcuna sussiste ancora ai ponti; poco dopo, essa

armi e scomuniche. Davanti ai nunzj, l'arcivescovo cantò

altre città prestò omaggio ai tre suoi nipoti Matteo

tirato su dai Visconti, ai quali poi si mostrò

presentarsi in quell'arnese ai loro padroni, tra gli

si fossero mostrati propensi ai nemici; processi che tutti

negava perfino lo stipendio ai ministri che non provassero

conseguenze? qual vantaggio ridonda ai popoli dall'avere un

privava di ogni efficacia. Ai sudditi restava ancora il

frutti se ne distribuissero ai poveri. Chi ne fosse

attese coll'ardore consueto ai cominciamenti; e il duca

i notari doveano suggerire ai testatori; i papi e

noi, così noi dobbiamo ai nipoti". ¶ In fatto, attorno

ascolto, se n'appellò ai migliori architetti d'allora

il Polak finchè mori ai 13 marzo 1811, poi Carlo Amati

fecero giurare odio eterno ai re e poco dopo

paese aveva già obbedito ai Longobardi, ricco di tesori

Verona; Vicenza si dà ai Veneziani; i Carrara si

a dare lo scambio ai ministri secondo essi gl

di popolo, mal sonante ai tiranni, così egli proibì

i suoi subornatori, perdonare ai Ghibellini e ricevere un

alle case loro e ai campanili: e una dietro

consuetudine fra i condottieri, ai prigioni tolse armi e

Ciò seppe di tradimento ai Veneziani, che arrestato lo

dappertutto, tanto che, presso ai forestieri, Lombardo fa sinonimo

tempi posteriori; e benchè ai nobili rimanessero molti privilegi

improvidi, come succede anche ai principi; e il rigorosamente

dei liberati, per dar ai successivi la fatica del

pendendo all'impero, chi ai reali di Francia parenti

tolgono il senno anche ai più savj, e forse

di drappo bianco insino ai piedi, la qual veste

Fiorentini, Savojardi, Napoletani; anzi ai Veneti dovè cedere Bergamo

doppio matrimonio si legò ai reali di Napoli, con

Milano, si pose fuoco ai sobborghi: "il quale dilatamente

corsero a furia addosso ai Francesi. Erano "tutta gente

era spinto a lavorare ai bastioni: proibì di far

che sono bella decorazione ai vivi, ma inaugurata pompa

vivi, ma inaugurata pompa ai cadaveri. Chi non ricorda

altri ed altri, lasciamo ai bibliografi; rammentando invece Gabriele

di disegni offersero spesso ai nostri artisti le solennissime

Sebastiano, gli artisti milanesi ai animarono a nobili e

di Roma; non più ai divertimenti, allora consueti anche

ne distribuisce il prezzo ai poveri; da 80 mila restringe

conserve, canditi e manicaretti. Ai costumi non metteano freno

limpidezza e concisione. ¶ Inerendo ai decreti di quel sinodo

ospizio pei convalescenti, affidandolo ai Fate-bene-fratelli, che

che insegna le feste ai puttini e puttine a

con norme da raccomandarsi ai moderni faccendieri di educazione

le laute loro entrate ai bisognosi; e del rimanente

in Cordusio, poi regalata ai Borromei, che la trasportarono

contrarj alla giustizia o ai privilegi; "di confermare e

città, e spediva ambasciadori ai sovrani. ¶ Allorchè la città

centinaja di miglia, provedeano ai casi dopo passato il

costretti lasciar grandi arbitrj ai governatori, ben altro da

tenne 24 mila armati, minacciosi ai vicini; e quando gli

badò al re quando, ai reclami del nostro senato

la campagna, principalmente presso ai confini, terribili ai tranquilli

presso ai confini, terribili ai tranquilli ed all'autorità

corrano alle strade et ai passi della campagna, e

fare spazzare le strade. Ai Serbelloni competea doppio voto

a Sant'Alessandro, affidate ai Barnabiti; Giambattista Moroni nel

restare in tutela fin ai 21, volle che dalla sostanza

semplice e sommaria giurisdizione ai consoli senza le cavillazioni

si pubblicò l'ordine ai negozianti di dar lavoro

bocca agli ignoranti e ai malvagi, anche allora si

fin il pane mancava ai contadini". La città di

istanza al cardinale che ai preti vietasse di ricevere

i notturni convegni sotto ai famosi noci, le malattie

una luce incontestata; e ai pregiudizj antichi compatendo col

l'aver suo largheggiò ai bisognosi, e per lungo

che a Milano preferiscansi ai buoni medici i ciarlatani

quale diede una scossa ai costumi signorili togliendovi quel

giardino d'Armida; e ai signori insegnava far pompa

trionfava, lasciavasi ripigliar lena ai Tedeschi, i quali rientrarono

da consuetudini antiche. ¶ Fin ai tempi romani risale la

castigato nelle forme. Pietro (1728-97) ai pregiudizj fe guerra incessante

il Verri faceva uggia ai nobili, da lui beffati

quei tronchi; venendone decoro ai grandi, appoggio ai piccoli

decoro ai grandi, appoggio ai piccoli, forse meno indipendenti

prodigo dell'aver suo ai poveri. ¶ Maria Gaetana Agnesi

lei partiti violenti sin ai pugni e alle spade

dire delle verità sino ai governanti. ¶ Allora pigliarono flato

intervenne per somministrare lavoro ai braccianti; artifiziali favori, che

afati. ¶ Chi crede basti ai governi il rimuovere gli

guarnigioni, e i nostri ai lamentavano che l'Austria

e mandarla in giro ai vicini, poi al curato

perchè suggerissero il bene ai padroni, o di viltà

nè svilirlo; non vietavasi ai claustrali il dar l

la laicale, più consentanea ai tempi; le piccole corporazioni

solo consentendo la spada ai gentiluomini; proibito ai nazionali

spada ai gentiluomini; proibito ai nazionali l'educarsi fuor

al duca la nomina ai vescovadi e ai benefizj

nomina ai vescovadi e ai benefizj nostri: insieme tolti

credesse sia bene togliere ai preti per dare all

alle comunità per attribuire ai re; altri credeano il

numerati, ed una medaglia ai deputati che gli aveano

lasciavano i pensieri pubblici ai padroni, persuasi che questi

quando il castello cedette ai Francesi, viepiù quando Mantova

che applaudiva quando toglievasi ai signori, tumultuava ¶ quando toccavasi

repubblica francese facea guerra ai Governi regj, e vi

ingorde de' padroni e ai bassi istinti della ciurma

cominciamento di libera stampa. Ai giardini pubblici erasi posta

non giurasse odio eterno ai re; quando metteasi in

intanto dei beni tolti ai monasteri e al clero

e al clero e ai luoghi pii, e che

fine noi pensavamo che ai trionfi suoi era dovuta

memoria del triennio: pure ai delirj ed errori di

teatrali divise, sì care ai corpi a cui le

alle gelosie esterne ed ai pericoli: "Più saldi rendete

Gioja davano epica larghezza ai balli; vi si annettevano

Nord; un Litta grandeggiava ai servigi russi, divenendo anche

i tentativi per supplire ai generi coloniali, proibiti. Per

proibiti. Per le invenzioni, ai privilegi preferivasi le gratificazioni

di sempre nuove prosperità, ai matrimonj, agli anniversarj, alle

mandava in prigione o ai pazzarelli chi avesse osato

La nostra gioventù fugge ai monti, ben sentendo avvicinarsi

cui la providenza intuona ai prepotenti, basta. Venuto in

c'inquietasse mentre attendevamo ai nostri fondi, al nostro

organico; intanto che raccomandavano ai soldati di tenersi quatti

padrone: il qual padrone ai deputati lombardi professò senza

quell'entusiasmo che mostra ai principi qual sia il

quel tenere tavola aperta ai conoscenti e ai raccomandati

aperta ai conoscenti e ai raccomandati, massime nelle prolungate

prelatura; si attendea personalmente ai proprj interessi con abitudini

nebulosa di altri, cari ai conoscenti, lodati dalla gazzetta

e medicine gratuite appresta ai malati nelle loro case

che alcuni ricchi prestavano ai corpi e agli spiriti

restringersi al genere e ai ritratti, dove valsero tanto

San Giovanni dì Dio ai Fate-bene-fratelli, oltre

scioltezza, potenza naturale abbondano ai nostri, qualora amassero le

almeno di sopra; anche ai pitocchi dà del lui

e in far burle ai villani quando affluiscono a

rimanerne addietro e rifugge ai vinaj. V'è uno

pur saprò ricordare anche ai lontani siccome abbiam veduto

preghiera e col rassegnarsi ai decreti della providenza: non

tornato eroe, la docilità ai suggerimenti dati da chi

conosce o tardi provvede ai bisogni; con tanti impiegati

volontà, la fanno insoffribile ai subordinati, tutt'altro che

tutt'altro che vantaggiosa ai dominanti, il cui miglior

giornate (18-22 marzo) che diede ai Milanesi la gloria fin

all'avarizia, all'ignavia, ai calcoli personali, alle stomachevoli

disillusioni, qui i cittadini ai soldati non s'avvicinavano

disadatti; la confidenza negata ai migliori paesani concedeva a

prosperità, il rimedio fin ai mali inevitabili. ¶ E la

e degli Anguissola, così ai dì nostri si spezzò

calunniatrice intolleranza. Bassa condiscendenza ai forestieri moltiplica traduzioni insulse

non volendo persuadersi che ai mali si può riparare

alla nobiltà, al clero, ai dotti, ai re furono

al clero, ai dotti, ai re furono tolti tanti

fa partecipare il villano ai frutti a cui sudò

noi come noi siamo ai nostri predecessori; ma ci