Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

poche ore passassero davanti ai suoi occhi le nozioni

che, arrivato in classe ai primi di dicembre, ci

nulla o quasi era ai nostri occhi un dato

se fa più onore ai primi o ai secondi

onore ai primi o ai secondi, e la parola

fine dell’Ottocento, insieme ai militari di leva e

parole, non piaceva, oltre ai diminutivi in -ino del

a me stesso e ai miei cari chi e

e per dar requie ai corpi stanchi, un volume

del peccato che vige ai giorni nostri. Con loro

una sera no. Poi, ai primi di maggio, il

ho potuto appurare intorno ai quindici anni controllando la

addosso spiaccicandogli il gelato ai mirtilli sulla polo color

figurine, alle biglie e ai francobolli che lasciavo sempre

bausciott”), cioè il bavaglino: ai bambini lo mettevano sempre

mettevano sempre, almeno fino ai cinque-sei anni; le

ritratto che delinea è ai miei occhi il più

la sua apparizione insieme ai giardini e ai verzieri

insieme ai giardini e ai verzieri dei trovatori. Oggi

antica: è attestata addirittura ai primi del Seicento. Ancora

casa a raccontare tutto ai genitori, al contrario di

succedeva a me e ai miei compagni, ogni domenica

e cosa fanno fare ai loro personaggi? “All’amore

adesso, come del resto ai tempi nostri, dicono solo

con più facilità che ai nostri tempi. ¶ fare cilecca

annunciato alla segretaria e ai due clienti che si

o intellettuale. Era cara ai poeti del Duecento e

di «freschetti» parla, già ai primi del Cinquecento, di

Detto soprattutto in riferimento ai bambini o a proposito

pane’ che si dava ai devoti diretti a San

polli d’India sotto ai bargigli e lungo il

atti: poteva solo partecipare ai rogiti di un Primo

chi è solito darsi ai divertimenti e alla crapula

era ancora in preda ai fumi del vino con

buone letture. ¶ A Venezia, ai tempi d’oro della

di tolleranza era riservata ai clienti più anziani e

ci sprofondava dentro fino ai malleoli percorrendo, di buon

intralciare, porre un laccio ai piedi’, da pedica. ¶ incazzare

Incacchiare” o “incavolare”, riferendosi ai sostitutivi di “c...”, “cacchio

testa di cavolo” e ai bambini che si trovano

uomo dedito tout court ai piaceri della carne (→ lussuria

prete, mi preparava, insieme ai miei compagni di classe

con la lingua inglese, ai tempi delle Medie, complicò

sua “luxury” si limitava ai ricchi e appetitosi piatti

lussuria mi venne, intorno ai dodici anni, dalla semplice

un peccato - la gola - ai cui rischi tutti noi

paradiso in terra concesso ai figli e alle figlie

probabilmente per far spazio ai neologismi d’annata, ed

minimus, ‘piccolissimo, perché ridotto ai minimi termini’, da cui

il Dizionario dei sinonimi ai tempi delle mie ricerche

principi che aveva insegnato ai suoi figli e, ormai

vie del mondo incontro ai pericoli dai quali mi

in Collegio a Pavia, ai tempi dell’Università, e

due sedevano apparentemente intenti ai loro discorsi, però, osservandoli

sembrò al laureando o ai suoi maestri troppo poco

che volge il disio / ai navicanti e ’ntenerisce il

dì c’han detto ai dolci amici addio; / e

pianger che si more»: ai tempi di Dante la

ha cominciato ad applicarlo ai nomi dei vari organi

stretto, al calduccio, insieme ai soldi di mamma e

da notte, e quanto ai soldi non ne vide

e “pacchione” che, insieme ai relativi femminili, indicano sì

come puntualizza Barnardino Placido, ai suoi «seni abbondanti come

da dare in pasto ai lettori e ai telespettatori

pasto ai lettori e ai telespettatori. ¶ Pattavuncia (soprannome) Patta

e di non addetto ai lavori, è corsa, tutta

solo quando sono passato ai dizionari dialettali, mi riuscì

benefica che porta doni ai bambini nella notte, appunto

mille termini eufemistici usati, ai tempi della mia infanzia

dicendo “cin cin”. Né, ai tempi delle Medie, potei

volta, a Pavia, nel 1968, ai tempi beati della contestazione

fascino che aleggiava intorno ai capetti come lui e

negava un parere legale ai cavapietre, ai contadini, ai

parere legale ai cavapietre, ai contadini, ai pastori, agli

ai cavapietre, ai contadini, ai pastori, agli anarchici della

mi capita di pensare ai proci, mi trovo ancora

maritata, condizioni che forse ai tempi in cui Berta

è entrata in testa ai tempi del Collegio, negli

si fermasse a loro, ai mezz’uomini, e invece

era il soprannome dato ai montoni e indicava il

scuffia!». Qualche anno dopo, ai tempi delle follie collegiali

forza espressiva che aveva ai miei sensi di dodicenne

e alla mia bisnonna, ai tre protagonisti del romanzo

loro miti, chiamavano Orsa: ai Latini, infatti, che erano

vedo. Poi svaniscono, sostituiti ai miei occhi dalla forma

medesimo campo semantico, ma ai tempi della mia infanzia

di andare a raccontare ai carabinieri di Como Borghi

antico autore francese. Allora, ai tempi del Collegio non

follastres jeux Agile, svelta, ai giochi estrosa ¶ Plus que

far cadere qualche sottoveste ai piedi di per me

sorelle la portarono fino ai diciotto-vent’anni e

può servire una sottoveste ai tempi dell’ombelico scoperto

lo “spaccamondo”, che insieme ai suoi sinonimi “spaccamontagne” e

che taglia le gambe ai risparmiatori, come la tassazione

si diceva una volta, ai tempi di Giordano Bruno

che l’aveva iniziata ai piaceri della cucina e

di ogni epoca, fino ai giorni nostri). Ma, ahinoi

dà un certo slancio ai termini che la contengono

insieme alle parole e ai ricordi che, essendo per

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