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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

concordanze di «ai»

nautoretestoannoconcordanza
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cespugli. Un eroe caduto. Ai suoi piedi brucavano vacche
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imballare tutto, dai mobili ai vestiti, e spedirlo per
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andavano di buon passo ai fischi del postiglione, nonostante
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ali spiegate, schiuma candida ai fianchi. Provò stordita gioia
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trapelavano luci, si susseguivano ai bordi della via fosche
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rosseggiante, il mare immoto ai suoi piedi, e la
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con camiciotti, brachesse sbrindellate ai polpacci, fusciacche rosse in
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in farsetto, nappe rosse ai cappelli. Si dibatté fra
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di calzarli in testa ai passanti. ¶ Torcioni ardevano ai
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ai passanti. ¶ Torcioni ardevano ai portali in pietra dei
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strada, senza marciapiedi, era, ai bordi, una serie ininterrotta
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che andava a mescolarsi ai mille fluttuanti per l
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gialli, a cataste. Salivano ai primi piani, rotolavano in
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vicinissimo, il Vesuvio intento ai suoi infocati gorgògli. ¶ Chissà
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minacciando. ¶ Sotto le pennate, ai lati della via, aspettavano
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seta nera con sboffi ai polsi, corzé bianco e
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Le prestò occhi simili ai propri (“So’ de foco
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censo, come stabilì Clistene. Ai tuoi Francesi, invece, il
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semplice. Fa visite gratis ai poveri, nei quartieri più
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uomini facendo visite gratis ai miserabili.» ¶ Si sentì contrariata
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legge sono antiquati, bigotti... Ai corsi di Genovesi non
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debba servire. Forse solo ai ricchi per farci spese
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ricchi per farci spese, ai nobili per scialacquarvi le
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gli uomini avevano dato ai luoghi: «Marepiano, chi dice
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libertà, preferirono tornare alieni. Ai rituali incomprensibili. ¶ «Ma quando
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rapidità prodigiosa dai tamburelli ai pentolacci della Piedigrotta, a
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bassa, un po’ forte ai fianchi, nelle gambe. Soprattutto
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le aveva sorriso, accennato ai propri studi di legge
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maestoso solco in mezzo ai seni, finì tutto. ¶ Chissà
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ormai sono già iscritta ai Filaleti.» ¶ «Restateci. Cosa volete
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fucétole, baciar la mano ai preti, inseguire le pacchiane
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l’Osteria di Marechiaro ai Fiorentini, te stai sfondando
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in petto... Cosa avviene ai maschi lo sapeva, non
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esserci in “quello”? Andò ai suoi libri, prese i
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distribuite agli amici e ai Filaleti, con firma dell
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di libertà, eguaglianza, morte ai tiranni, però si contraddicono
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Paggeria del re, grazie ai Cassano. Mamãe non stava
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non è possibile nemmeno ai maschi: nello Stato del
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occorreva molto: stare tranquilla ai sogni della mente, ai
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ai sogni della mente, ai libri, trasformarsi in piccola
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organizzava il certame? Chiese ai Serra, a Vincenzo, a
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in deserto di segni ai quali riferirsi, con in
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cose stavano in cima ai suoi pensieri, solo in
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caffè, i vetri sfaccettati ai ristoranti, sotto i lampioncini
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a prelevarla, la portava ai “Nuovi Febi Armonici” dal
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casualmente vi si ritrova?» ¶ Ai primi di settembre, quando
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molto, alle cose reali. Ai problemi della vita vera
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con “insegnare”, come succedeva ai Napoletani poco colti. Gli
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strillò Giulia Carafa. ¶ «Torniamo ai tempi di Ferdinando d
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tutti quanti appresso. Pure ai tempi di Masaniello intervennero
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confusione maggiore nei vicoli, ai mercatini sommersi da broccoli
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annurche, arance, pigne, davanti ai pescivendoli che maneggiavano anguille
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pomelli di fuoco, orecchini ai lobi. Il serra serra
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faticava a tener dietro ai clienti, anche sua moglie
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sì, due tagli piccolissimi ai lati della bocca, un
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dire che in bocca ai miscredenti l’ostia fiammeggiava
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Ci fu la visita ai regali, su un tavolo
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la signora». ¶ Quando giunse ai doni dello zio, il
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se non meccanici riflessi ai colpi dell’uomo. Poi
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decifrare, tende l’orecchio ai mugolii. ¶ «Des-cul-pe
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non più vigile cede ai flussi dell’inconscio. ¶ Ha
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ccarte inutili». ¶ «Ho diritto ai miei soldi per i
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Fece incorniciare ritratti tolti ai libri: Metastasio, Genovesi, Alfieri
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un minuto per abbandonarsi ai ricordi. La cantata per
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C’è da collaborare ai giornali e questa pure
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forzata, devono fare appello ai “physiocrates”.» ¶ «I quali non
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bruciava. Gli amici sorridevano ai suoi discorsi. Le prime
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porciello.»15 ¶ L’uomo andò ai sacchi, sbuffando e imprecando
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falsamente interessata. Si volse ai compagni, serio: «Guagliu’. Lo
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Posso farvi una domanda?» ¶ «Ai vostri comandi, signora marchesina
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Ci devono andare! J’ai une idée magnifique! Attendez
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in volto, raccontava qualcosa ai Pignatelli. Aveva fatto lo
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lisci, lunghissimi, le giungevano ai fianchi, certamente una delle
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Forse l’Europa torna ai piedi dei troni e
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Ora cerca di collegarsi ai moderati. Viene a casa
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nastrini rosa, bordini ripetuti ai polsi. Il fisciù deve
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fasce bianche e azzurre, ai tavolini bella gente che
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vocio, guizzare di lanterne. Ai pontili barche che partono
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han presa come invito ai giacobini del Regno. ¶ «Il
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in ribalta, delle torcette ai palchi, dei sigaretti (si
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fatto intellettuale pure Pulcinella. Ai lazzari in fondo Pulcinella
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Perdifumo, Capaccio, fino Villammare?» ¶ Ai primi di dicembre era
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vecchia. Ma è destinata ai comuni. Per i politici
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d’attintatura, nuove tele ai soffitti, ma è luminoso
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erba, mele granate, cedri. ¶ Ai piedi del palazzo c
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il re ha ordinato ai caporioni di tenerli fermi
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dai bordoni d’oro: ai pennoni delle brigantine, dietro
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proterva, restano sempre accanto ai servitori. ¶ «Ma chi ce
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sembrano volgari, e riferiranno ai loro compagni». ¶ Pagano scoppia
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cariche poi si spostano ai buffet, sulle teste ondeggiano
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rompere la calca intorno ai tavoli, Gennaro tenta anche
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tutto sta in mano ai borghesi ricchi, ai militari
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mano ai borghesi ricchi, ai militari.» ¶ «Come volevasi dimostrare
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fretta la pasta intorno ai rebbi. «I Francesi si
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puzzolenti i zapattari, rattrappiti ai deschetti, tirano fili a
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rendono le giornate care ai miti Napoletani. Né si
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j’espère qu’il ai plus de possibilités que
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Chiara a informare. ¶ «J’ai lu sur le “Moniteur
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invece, tutto era dovuto ai due strani personaggi capitati
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alla Vicarìa terra battuta, ai margini prati con belle
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di dire, con cipiglio, ai tre intendenti in parrucca
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soldati le si posero ai fianchi. Graziella, bocconi sul
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rendon care le giornate ai miti Napoletani.» ¶ Ma perché
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in lunga striscia intorno ai ferri. «Manco pe’ tata
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gioia quando ottiene, grazie ai soldi, roba per stare
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Napoli è in mano ai lazzari.» ¶ Gli occhi storditi
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spalline d’oro legate ai camiciotti. Nuovo grido risuona
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po’ dura. «Je n’ai rien fait d’autre
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stata quella di metterlo ai ferri.» ¶ «Bene. Bene» brontola
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munizioni alle finestre e ai balconi di palazzo Serra
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cose: un bel proclama ai Napoletani, da stampare e
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moi, ma chérie. J’ai oublié» ride lui. «Voi
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sul valore da restituire ai sentimenti. La ragione fallisce
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che razza di proclama ai Napoletani si sta compilando
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impieghi pubblici van distribuiti ai patrioti, a mogli, figli
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Monitore», a chi andrà? Ai pochi patrioti appassionati, disposti
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sopra un foglio stampato, ai pochissimi intellettuali. In sostanza
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commentato nelle sale patriottiche, ai mercatini. Come fanno i
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l’idea d’imporre ai parroci la lettura in
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zoccoli in cortile. Corrono ai terrazzi, spalancano. Balza su
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Le bestie fioccano bava ai morsi, sul petto. Il
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acqua spumeggiante si levano ai piedi del castello. ¶ «Alzo
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chiesa da un apparatore. Ai muri appese bozzetti di
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di gente e carrozze. Ai lati della strada cordoni
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son battuti bene. Onore ai Napolitani eroi!» ¶ Fremito corse
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ritirarsi, Championnet fece segno ai granatieri di stringersi al
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al San Carlo, oltre ai signori dei palchi, popolani
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granatieri, d’usseri, cacciatori: ai banchetti di vendita o
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un successo. In quanto ai lazzari... Non potranno usarlo
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a stampa, tutti indirizzati «Ai cittadini napolitani». In questi
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sopra le coscienze? Rimanda ai prossimi numeri. ¶ Ma bisognerebbe
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voi. Troppe lodi sperticate ai Francesi, ai patrioti, a
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lodi sperticate ai Francesi, ai patrioti, a qualsiasi stupidaggine
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e letterati possa piacere ai lazzari?» ¶ «Ma insomma!» insorge
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si metteranno a leggere ai fedeli i vostri articoletti
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Qualche centinaio son destinate ai preti: se poi le
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se poi le leggono ai fedeli, vattelappesca. ¶ Bisogna insistere
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Governo, Rey ha ordinato ai Napoletani insigniti del toson
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a Sud d’Italia! Ai Napoletani? I Napoletani han
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che pure s’entusiasma ai cavalli, resta zitta. ¶ Fermento
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divise borboniche, coccarde tricolori ai berretti. ¶ Caracciolo è invecchiato
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esordisce Ciaia, serio. «J’ai l’honneur de vous
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con lurida cortesia. ¶ «J’ai été honoré de connaître
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di rabbia dolorosa: pensa ai rimorsi che costui le
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Luigi si stringeranno attorno ai seni. ¶ 2 ¶ Tira il lenzuolo
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navi e barche, come ai tempi lieti. I vascelli
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Mentre questa città bellissima ai nostri piedi va accendendosi
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portare cesti di micce ai cannonieri. ¶ Improvvisamente, ai boati
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micce ai cannonieri. ¶ Improvvisamente, ai boati che continuano incessanti
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vite altrui. Cittadino, mettete ai voti le decisioni da
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Molti cannonieri giacciono morti ai pezzi, alcuni patrioti sono
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riche» ride Ciaia. «J’ai très envie de conduire
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Sospiro de ’Mpisi. Folla ai balconi, davanti ai bassi
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Folla ai balconi, davanti ai bassi, i lazzari son
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presto, come, appunto, succede ai bambini, non possono sopportare