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interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Montanaro, Tommaso sa le stelle, 2014

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
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ha voglia di scendere al fiume, fare un bagno
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dire che è venuto al deposito per abitare in
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c’è in riva al Po. Chi rompe le
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Gli sembrano tutti impazziti, al mondo, a ingrassare i
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ubriachi. ¶ Allora è andato al suo armadio, con sopra
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insieme alla Panda e al lapislazzulo che aveva comprato
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dato. ¶ Pietro è affezionato al fruscio delle cassette, a
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i fallimenti altrui. ¶ Sotto, al pianterreno, delle scaffalature e
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sul tallone. ¶ Oggi tocca al lampadario Zurlini. ¶ Pietro non
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non può essere finito. Al tramonto si arrende; pensa
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perso un oggetto dentro al deposito. Afferra il pacchetto
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diventare salata. Le cose, al fiume, hanno una direzione
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sanno che devono andare al mare. È diverso, invece
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messo la Berta davanti al deposito giudiziario, come un
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negozio di alimentari vicino al Duomo. Ma c’è
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è tardi, è dentro al flusso che va alla
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alla cassa come pellegrini al Gange. Pietro cerca il
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l’offerta di schermi al plasma e snobba la
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a una radice, vicino al bordo del fiume. Il
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in mezzo ai tronchi, al massimo ci ha trovato
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dicembre, in ritardo come al solito. ¶ Non ha ricevuto
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dal deposito. Ma, proprio al di là dell’uscio
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Maledetto lampadario Zurlini. ¶ Largo al factotum della città. Largo
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a Buckingham si sente al sicuro. ¶ 6. ¶ Tu: Tommaso. Io
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cerchio bianco in mezzo al verde-giallo del prato
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Pietro pensa a sé, al tempo che passa, che
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spesso, lì in riva al Po, come se la
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all’altro. ¶ Pietro è al buio, il ragazzino spezza
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rumoroso. Pietro fa cenno al ragazzino che uscirà, ma
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occupo io”, e va al contenitore delle musicassette, dove
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opposta alla Berta. Arriva al tavolo a stento, i
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che il braccialetto intorno al polso gocciola. L’altro
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tutto è accatastato dentro al lavello, in equilibrio precario
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l’albergo di fronte al Duomo. ¶ Già, il Canzoniere
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sente un gambero dentro al guscio; sarà il bernoccolo
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fan sciocchezze che poi al mattino si rivelano per
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O forse si sente al sicuro. ¶ Sono già le
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Chissà chi lo svegliava, al suo paese. Una mamma
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ha; alza il volume al massimo. L’altro si
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conficca le unghie dentro al braccio, ma Pietro ha
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innocente, mostra il braccialetto al polso e poi alza
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Attento alle parrucche! Occhio al cervo!” Sono ai piedi
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in cima, lo appoggiano al muro. Pietro ha il
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è tutto pulito, tocca al materasso. Un tonfo, un
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metro, è in mezzo al fiume largo, si immerge
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testa, mastica qualche spaghetto al tonno. “Facciamo dopo,” aggiunge
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dietro la casa, fino al Po. “Tommaso?” ¶ Solo allora
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si è perso dietro al volo di una vespa
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moldave. Fa trenta euro al self-service e per
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volta del tabacco. Va al distributore; venti pacchetti. Non
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palazzo con le grate al pianterreno, da signori, non
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perché non era andato al suo matrimonio. Vuol dire
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asiatico, alticcio, si aggrappa al finestrino, biascica. “Non serve
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fa qui?” ¶ “Sto andando al corso di bachata.” ¶ “Io
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Le offro un bicchiere al Maiale godurioso?” ¶ Almeno quello
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E per l’addio al celibato del Ballestra. “No
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non succede mai niente, al massimo qualche cornuto, qualche
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di plastica che porta al polso, con le margherite
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è andato dal Duomo al Comune, dal Maiale godurioso
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Comune, dal Maiale godurioso al gioielliere persiano. Ripensa ai
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vagare è finito dietro al municipio, ha visto i
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terra, i gabinetti spalancati. Al binario c’è una
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Pietro guarda lo schermo al plasma: il primo treno
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una stanchezza, si appoggia al muro. Vede delle scie
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chiave della Panda, accelera al massimo, ottanta chilometri all
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Scende dalla macchina, arriva al limitare dei pioppi. Odori
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la porta che conduce al deposito. È socchiusa. Pietro
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Pietro vede una luce al primo piano, non ci
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dei medicinali: “‘Nei bambini al di sotto dei dodici
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dodici anni...’ Boh...”. Dentro al bicchiere di Bambi sfrigolano
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Pietro si siede accanto al letto. ¶ Sente una tosse
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il ragazzino di sotto, al buio. La luce si
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vetri, ma è inchiodato al muro. Pietro, inebetito dal
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Cerca altri colori. Sopra al tavolo, con il giallo
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sta abituando alla lingua, al suono della voce di
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E chissenefrega se torniamo al deposito a mani vuote
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Quando è di nuovo al fiume chiama a sé
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fa strada in mezzo al verde degli alberi finché
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del pesce e mostra al ragazzino i denti duri
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meno. Forse, a ripensare al passato, alle cose che
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nome. Non importa. Va al buco successivo, continua quella
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nessuno?” ¶ “Arrivo!” grida Pietro al Castroni. “Ha fretta? Deve
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Altrimenti se ne torna al tribunale.” ¶ Dietro al cervo
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torna al tribunale.” ¶ Dietro al cervo Pavarotti. ¶ Dietro la
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vede. TENTAZIONI DI PIERA 2013/12. Al quinto scatolone si rende
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pubblico ufficiale!” ¶ Che vada al diavolo il ragazzino, con
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braccialetto, i capelli ricciricci. Al buio, non si accorge
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ben nascosto. Per fortuna, al di là del nome
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scatole non fanno riferimento al contenuto. “Pavarotti, almeno ci
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ci sei tu!” dice al cervo. Per terra ci
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ciclistica, una lunga intervista al vescovo sul tema degli
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Questa volta, è toccato al commendator Tognazzi, molto noto
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del danno, che è al momento al vaglio degli
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che è al momento al vaglio degli inquirenti e
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interrompa quel canto. Arriva al finestrone che dà sul
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solo la testa appoggiata al vetro. Tiene il braccialetto
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Tommaso avvicina la faccia al vento, pensa che il
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sfila le pinne, va al deposito. ¶ Gli scatoloni con
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flesso, l’arma diretta al pancione dell’altro: “Stai
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prossima volta che vado al supermercato, si dice, devo
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Oltre alle batterie. E al bicarbonato. ¶ Schiaccia un tasto
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dietro la casa. È al Maracaná. Di fronte c
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è la Seleção, siamo al novantesimo e c’è
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altro da offrire. Tocca al secondo, ed ecco due
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un’idea, va fino al frigo e porta fuori
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di Tommaso invece tende al marrone, neri sono i
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schiacciato dal “tubetto”. Vicino al rosso il salamino è
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scale. La musica è al massimo. Lascia le donne
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vicini, nel prato dietro al deposito. Il martin pescatore
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sua esperienza di pesca al tocco a Singapore.” ¶ Pietro
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voluttuoso. Ecco, sono vicini al lavello, lui le appoggia
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scoperti, la porta vicino al letto. Lentamente, lei si
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mentre era lì, vicino al fiume, ad amoreggiare con
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macchina immaginaria si accosta al ragazzino, un finestrino si
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finestra della stanza Sansoni, al primo piano. Pietro segue
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Pietro capisce e sta al gioco; ricambia l’occhiata
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tornerai da Nur.” ¶ 22. ¶ Largo al factotum! ¶ Ombra leggera non
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va in direzione opposta al sole. All’alba c
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questo caldo. Il meteo, al solito, non si sbilancia
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aria per ore, fino al tramonto. Sulla sedia, viceversa
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ha intenzione di sottrarsi al suo dovere, raggiunge il
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penombra, tra le assi al bordo della tettoia e
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con la saggina. “Largo al factotum!” ¶ “Pietro!” grida il
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fa preziosa, d’oro, al crepuscolo. Le giornate sono
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se fosse stato diretto al fiume sarebbe stato scalzo
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fiume sarebbe stato scalzo, al massimo con le ciabatte
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sassi, il volume è al massimo, le casse vibrano
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postina. “Nasconditi, Tommaso!” grida al ragazzino che sta giocando
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a un attacco kamikaze al deposito, ha occhi infuriati
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di solito.” ¶ “Ok.” ¶ “Attento al tasto REC!” ¶ Pietro si
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porterò le rose davanti al portone. IO MI SONO
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Norimberga!” Pietro arriva fino al bosco. È lontano, non
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aveva fatto l’addio al celibato al Maiale godurioso
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l’addio al celibato al Maiale godurioso. Aveva pensato
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sarebbe andato da solo, al diavolo Nina. ¶ Invece alla
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risale nell’abitacolo, arriva al deposito, parcheggia. “Sputa quella
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un carico da lasciare al deposito ma lei non
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illumina niente. “Copriti,” dice al ragazzino, che gira con
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Ha un impermeabile fino al ginocchio, i ciuffi biondi
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una mano a portarle al deposito o sta qui
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in galera?” ¶ “In riformatorio, al massimo. Più probabile che
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pozza. ¶ “Non sono abituato al fango!” ¶ “Così...” lo sprona
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sa nemmeno cosa dire al ragazzino del fatto che
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porta via tronchi, va al mare come dovesse lavarsi
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mica scherzi, tu?” chiede al Po. La pioggia gli
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alto, comunque, lì siamo al sicuro. Preme gli interruttori
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rumore, qualcosa che sta al fondo, toc; un oggetto
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il ragazzino lo troverà al risveglio. Una sorpresa. Ma
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i fari accesi, vicinissima al deposito. “Tommaso!” sussurra. Pietro
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gli occhi, si abitua al buio. C’è un
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altro lo raggiunge. Sono al buio, non si vedono
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La maniglia torna parallela al pavimento, i passi scendono
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Salvia? Ci siete?” Va al cervo Pavarotti, appoggia la
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PIERA sono ferme dietro al cervo. ¶ Va verso Buckingham
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il bicchiere, lo porta al lavandino, fa scorrere l
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è “Cielo”. ¶ Sono davanti al fiume. ¶ Le sedie affondate
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di Fellini e corre al deposito. Pietro l’ha
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stanze, compresa Buckingham, lasciando al buio solo la Sansoni
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Ma non solo. Proprio al limitare, srotolando del tutto
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qualcuno, qualcuno che punta al deposito. Due fari nel
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risponde, l’acqua è al massimo. “Apri! Apri!” L
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i bambini chiusi dietro al Canzoniere e li sfruttavano
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andare all’opera, non al deposito giudiziario. “Volevo sapere
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la schiena fa segno al ragazzino di andarsene di
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deposito giudiziario in riva al Po, il tempo, che
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finestra.” ¶ “Digli di andare al fiume, di nascondersi. Non
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esita. Alza lo sguardo al primo piano. Questi non
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finestra, tende una mano al ragazzino mentre si arrampica
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con il gomito intorno al collo, gli punta una
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È del Cinquecento. Apparteneva al re di Francia. Luigi
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così prezioso. In mezzo al lampadario c’è una
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momento. ¶ “Vai, Tommaso!” dice al ragazzino. “Vai. Adesso. Portati
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dà l’ultima spinta al mucchio che tiene ferma
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ho trovato i salamini al cinghiale! Ho preso gli
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altri”. ¶ “Ma perché? Quelli al cinghiale sono gli unici
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potrebbe fare una telefonata al Ballestra. Gli sembra così
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che non era andato al matrimonio. Già che è
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Nina non scriverà mai al direttore, non gli chiederà
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scherzare, che avrebbe scritto al direttore. Per prenderlo in
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braccia in grembo. Andrà al fiume, nel pomeriggio. E