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interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
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miseramente a bollire sotto al sole. Oltre all’acqua
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Lui. ¶ Insomma, occorreva rassegnarsi al pollaio, e alle sue
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certe serate in riva al mare a Leto. Quel
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riprendere fiato, tanto spingeva al turbamento. La sfumatura di
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non fossero mai venuti al mondo. Quindi non capivo
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nemmeno di uno squillo al telefono, e per donne
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con le loro valigie al seguito, i miei genitori
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giocattoli che trovavo sotto al letto, lasciati la notte
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e mi abbracciava attaccandosi al collo, come le scimmiette
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scimmiette che avevo visto al circo mentre facevano i
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i miei avevano preso al volo per raggiungere l
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fortuna. ¶ E poi, arrivati al dunque, ci abbracciammo tutti
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a infuriarsi, nessuno era al riparo dalle sue ire
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che ponevo sulla questione, al fine di garantirmi più
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interezza, per arrivare sino al punto in cui la
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i piatti sporchi dentro al lavabo in cucina, rimisi
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bottiglia di vino ricollocata al suo posto, chiudevamo il
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ultima incombenza ad aspettarmi al varco: l’accensione dei
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in grado di imporsi al prossimo come un gigante
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ero sempre in preda al terrore. Vuoi per il
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poi alzava gli occhi al cielo, ordinando al suo
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occhi al cielo, ordinando al suo giustiziere di fiducia
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fili argentati le scivolava al rallentatore fino ai piedi
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pane, olio e pomodori, al fine di permetterle la
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Grazia, l’intellettuale emigrata al Nord, e insegnava in
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devi fare che pensare al futuro, picciridda! Tuo padre
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Leto, quella di anteporre al nome proprio, per meriti
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con la puzza sotto al naso. E l’altro
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carente attenzione che riservava al suo corpo, alla pettinatura
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e Pietro eravamo venuti al mondo. Ricordavo ogni istante
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casa per fare colazione. Al ritorno, la mamma aveva
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letto ancora in preda al sonno, e accarezzai Tino
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ronfava acciambellato in fondo al materasso. Guardai fuori dalla
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e lanciai un’occhiata al cielo. Ma che ci
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e carne da fare al forno anche nei giorni
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il buongiorno. ¶ Ero sicura al cento per cento che
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tregua. Un’altra novena al lavoratore fallito, per intenderci
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entrambi che erano addolorati al solo pensiero di lasciare
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verso le nove andai al mare con Nora e
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tuffo con una pietra al collo al largo del
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una pietra al collo al largo del nostro mare
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non sono mai venuti al mondo, e il mio
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sconosciuti. ¶ Una volta arrivate al mare, cercammo un posto
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qualunque cosa, dalla pasta al forno, alle pentole, ai
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dei loro bambini. Sotto al sole, la tribù più
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risalire alla gola. ¶ Tremavo al solo pensiero di trovarmi
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tubo di plastica attaccato al rubinetto esterno. Rinfrescata dall
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un piatto di pasta al pomodoro accompagnata da zucchine
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una bambina troppo magra, al limite dell’anoressia. Dalle
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nonna mettesse nel piatto, al posto delle uova, un
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di tanto in tanto al pomeriggio. Mi inquietava ritrovarmelo
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Giarre, un paesino vicino al nostro, perché lì avevano
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che bisognava dire addio al nostro piacere aspettando l
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cosa hai fatto oggi al mare?» mi chiese, per
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artificio pronti a esplodere al primo segnale, non si
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strade, intanto, non badava al mio stato d’animo
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pane per la comunità, al fine di ricordarci che
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povero bimbo mai venuto al mondo, chissà quanto avevano
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a costo di mettere al mondo dieci figli. Ed
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con allegria. ¶ Noi, tutt’al più, i vestiti nuovi
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avesse dato del deficiente al presidente Kennedy, da un
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migliori delizie. Solo che al posto del furgoncino scassato
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mio cono, pensavo già al gusto che avrei scelto
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partenza. Lo fecero chiamando al negozio della zia Franca
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mattina, avevo accompagnato Nora al mercato. Gli ambulanti venivano
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zia era già seduta al nostro tavolo con la
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che si erano detti al telefono. Mio padre era
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come se stessimo andando al cimitero o a fare
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poverina, e lanciava strali al cielo per quel destino
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tale responsabilità. ¶ Arrivate davanti al grande edificio grigio e
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e grassoccio, e capimmo al volo che doveva trattarsi
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te!». ¶ L’aula era al primo piano, corridoio di
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fondo in fondo, vicino al laboratorio di scienze. Il
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tanto. E per niente al mondo ci avrei rinunciato
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la stagione ideale, perché al mare c’era poca
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alcuni bambini che giocavano al pallone. Di tanto in
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Trascorso il tempo necessario al mio sfogo, mi rimettevo
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lento», «soffritto dorato», «cottura al dente» erano frasi per
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la corda, oppure saltare al quadrato, se nelle vicinanze
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avevo le mie idee al riguardo, e pensavo che
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bottiglione, perché per niente al mondo avrebbe dato soddisfazione
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mondo avrebbe dato soddisfazione al figlio di quel porco
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si interessava di rado al mio andamento scolastico. Faceva
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scolastico. Faceva poche domande al riguardo, non so se
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Franca mi ha detto al telefono che ormai ti
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ha incontrato tua nonna al cimitero e hanno parlato
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il compito di mantenergliele al fresco. ¶ Mi aveva proposto
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avevamo cambiato davvero aspetto al pollaio. E a Tino
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dicevo io. «Basta mettersi al loro posto per capirle
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preferivo non parlare, né al telefono né per lettera
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La sentii farfugliare qualcosa al suo complice. Intercettai abbastanza
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e scappai verso casa. Al ritorno mi rintanai in
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a casa per nulla al mondo. Da sola, e
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negli occhi spietata, dicendomi: «Al primo lamento ti sonu
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piangevano senza sosta rivolgendosi al Signore. A seguire sarebbero
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scura, ed era freddissima al tatto. Questo non toglieva
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Questo non toglieva nulla al piacere che mi procurava
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Speriamo che possa partecipare al saggio. Comunque la professoressa
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faceva il minimo accenno al Natale. ¶ Così, dopo averla
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non può far vedere al datore di lavoro che
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farebbe altro che ritornare al suo mittente. Così ho
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imbarazzo che per rispondere al suo invito, stavo per
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imprevedibile. Ora mi sentivo al sicuro, protetta dai nostri
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continuo l’orologio appeso al muro. ¶ Quando finalmente la
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sentii la nonna ronfare al mio fianco e mi
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spinta dalla curiosità, manifestai al gruppetto un mio dubbio
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quel pezzo di mondo al cloroformio diventò l’unica
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in cui si sentivano al sicuro. ¶ Nessuno li aveva
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i capelli, una volta al mese. Ma ora, in
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e indietro per anni al fine di conquistarselo, e
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letto e diedi inizio al mio spettacolo. ¶ Chiusi la
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vista una sola volta, al bar, dove c’era
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che andavano indietro fino al 2 giugno del ’46, un giorno
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non pensarci e darsi al canto: ¶ Hello boys ¶ traversando
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però aveva molti dubbi al riguardo, e anche io
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esortò a non pensare al peggio, perché la positività
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forse “debole” non spiegava al meglio la mia personalità
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leggere almeno una volta al giorno. ¶ Tre donne in
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ora prendo quattro pillole al giorno. Due la mattina
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e battiamo i pugni al muro, ma tanto il
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sentii smarrita. Il riferimento al Natale non mi piaceva
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A Roma, per esempio, al governo, per la nonna
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cuore è sepolto dentro al petto, e nessuno lo
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così, io già sarei al camposanto. Il destino, Lucia
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era un obbligo morale al quale lei non intendeva
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i genitori indebitati fino al collo. Immaginavano la loro
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adoravo pettinarmi i capelli al sole, o giocare con
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Ci avviammo in paese al passo di una marcetta
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avrei suonato il flauto al concerto prenatalizio, con pochi
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ci saremmo esibiti davanti al Preside e ad altre
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presenza e una deroga al lutto. Infatti, aveva deciso
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Ma chi glielo dice al proprietario della gioielleria? Quello
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vocabolo, dal più innocuo al più malevolo. ¶ «Si dice
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che fanno del male al prossimo» mi aveva detto
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offrendomi subito dei biscotti al limone, per contratto. Erano
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paio di settimane, davanti al bar in piazza. ¶ Quel
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fare il mio ingresso al bar, quando un calore
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nel bar, avevo chiesto al proprietario quelle caramelle lì
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vestita di bianco, e al braccio portava più monili
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di tutto vorrei avere al mio fianco la mamma
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è un problema. Tutti al mare, e tutti felici
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viaggio da casa nostra al paese durò poco, e
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che sarebbe arrivato sino al garage per parcheggiare l
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miei: una nuova coltellata al petto. Risposi che l
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E infine, arrivammo davanti al portone di casa. Feci
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arrivati dalla Germania. Oltre al vestito, lei mi aveva
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scacciati ca tuma, pasta al forno, insalata di melanzane
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pasta coi broccoli, polpettone al ragù, sarde a beccafico
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a casa. Lei comprese al volo il mio malessere
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chi voleva, anche se al telefono non ce l
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detto. ¶ Passavano i giorni ¶ Al Natale seguirono giorni lunghissimi
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dentro l’anima. Quando al suo ritorno aprì la
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affibbiato, aderiva alla perfezione al suo modo d’essere
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voce cavernosa mi riportava al suono ben distinto di
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possedeva anche una villa al mare. La nonna, non
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così. ¶ Questa estate andiamo al mare, picciridda. ¶ Questa estate
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picciridda. ¶ Questa estate andiamo al mare, picciridda. ¶ Questa estate
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picciridda. ¶ Questa estate andiamo al mare, picciridda. ¶ E giorni
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solo quelle poche volte al telefono, perché tu detestavi
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modo. ¶ Da quel pomeriggio al binario, vivevo un’assenza
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facevo coraggio nascondendomi dietro al suo corpo. Funzionava più
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e una bella torta al cioccolato e pistacchi. Non
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consigli, i nostri giochi al mare, le lunghe passeggiate
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è caduto proprio vicino al tuo banco?». ¶ La mamma
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e ’ntiligenti, e capisci al volo. Ti canusciu, picciridda
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molto giovane. Si ammalò al fegato e non sopravvisse
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buono e stavo mettendo al mondo un bastardo. Ma
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garantito che a metterlo al mondo siamo stati noi
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insegnamenti hanno dato frutti.» ¶ Al termine di quel lunghissimo
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Franca mi ha detto al telefono che è disposta
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vivissima dentro di me. Al contrario, non riuscivo a
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un bambino e ferirsi al volto. Si erano fermati
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lana la proteggeva fino al collo. “I bambini malati
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caso di far guarire al più presto Nora? ¶ E
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di un giallo simile al colore della pipì. Faceva
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bara circondata di rose al centro della navata, e
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sua. ¶ Non appena arrivammo al banco dei salumi, mi
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trillo familiare ci sorprendesse al più presto. La nonna
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arrivando limpida e calda al mio orecchio. E intorno
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a Rita. Lei inorridì al pensiero di un dolore
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dalla gioia dell’inizio al malumore del poi in
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maggio, decisi di andare al cimitero da sola. Giro
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lei puliva più volte al giorno, con un panno
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studiare. Io mi impegnavo al massimo, e i risultati
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di una donna anziana, al latte che non era
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per futili motivi, e al palazzone grigio che ci
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solo spine. ¶ Con Rita, al contrario, era stato tutto
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farmi sentire dalla nonna, al fine di evitare che
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la signora bionda dietro al bancone di marmo, e
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era uno in particolare al quale mia nonna voleva
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non mi si attaccano al collo. ¶ Tino ha messo
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una. ¶ Ogni tanto vado al mare, mamma. È bellissimo
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agli affetti più cari, al compleanno di un figlio
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pure a una passeggiata al mare, in cambio di
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quando un emigrante ritornava al paese, lo vedevi un
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ragazzi intenti a giocare al pallone ore e ore
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pazzia.” E invece, grazie al cielo, quella domenica decise
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che avere incontrato Pippo al bar non l’avesse
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voglio fare i bagni al mare come i turisti
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deciso di non ricorrere al classico appello degli alunni
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avessi telefonato alla mamma al lavoro, magari le avrei
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quel treno, che adesso, al contrario del passato, mi
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all’alba per andare al lavoro, e al buio
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andare al lavoro, e al buio si raccontavano una
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risposta, che sembravano rivolte al Cielo. ¶ Il treno aveva
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automobile? Un cane sfuggito al controllo del suo padrone
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avevano pagato il biglietto al solo fine di allietarsi
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lo si descrive sempre al maschile – con tutta una
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ora sì che credevo al Signor Destino, padrone delle
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Il 23 giugno nessuno resisteva al fascino dei tanti riti
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era quella di recarsi al cospetto delle donne più
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una bacinella d’acqua, al fine di provocare una
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ma nel pensiero. ¶ Davanti al suo sguardo, invece, rimasi
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non era mai andata al ristorante in vita sua
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di fumo. E insieme al fumo io avvertivo anche
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il coniglietto timido dentro al recinto. E nelle sue
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e movimenti stentati, fino al suo spasimo da vecchio
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inferno raccontate dalle suore al catechismo. ¶ Quando finì, si
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Per non ricordare nulla al mio risveglio. La morte
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noi due sedute intorno al tavolo, raccolte nei nostri
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mia madre, che arrivava al mercato quando ancora gli
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bestia che lei detestava al di sopra di ogni
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era l’unica persona al mondo in grado di
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picciridda è più che al sicuro». ¶ «Nonna, grazie per
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nostri sedili, si affacciò al finestrino raccomandando a suo
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già prego di ritornare al più presto. ¶ Verso la
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in ferro battuto e, al posto di un tetto
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vestiti come se andassero al ristorante o a un
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l’un l’altro al fine di garantirci lo
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è insieme nella tempesta; al contrario, col tempo bello
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farlo. Ma quel giorno, al binario, aveva prevalso l
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peso all’educazione e al timore di essere criticata
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trascurabile, lì mi sentivo al sicuro. ¶ Al sicuro? Ne
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mi sentivo al sicuro. ¶ Al sicuro? Ne ero certa
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dove sarei stata veramente al sicuro? Al sicuro da
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stata veramente al sicuro? Al sicuro da me stessa
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würstel, salsicce e torte al formaggio erano come pane
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gli occhi e abbandonarci al sonno, Pietro mi promise
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a Leto sarei andata al mare, lì c’erano
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della coppia, giocammo fino al tardo pomeriggio, divertendoci senza
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Tornando con il pensiero al Tamburo Lercio, speravo in
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di chiedere un permesso al suo datore di lavoro
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fare la spesa proprio al supermercato dove lei lavorava
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che si doveva pensare al futuro della propria famiglia
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calme, con mio padre al fianco che scartavetrava vecchie
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cca» – mi accompagnava fino al sonno, lasciando campo libero
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putìa da miserabile! Paragonata al supermarket dove faceva le
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quanto fosse bello andare al ristorante, di tanto in
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ne era la prova. ¶ Al suo rientro in Sicilia
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offrivano del caffè, torte al formaggio o ai frutti
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una gran fatica. Lavarsi al lavoro per non consumare
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chiedere visite a domicilio al medico quando si era
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lasciano asciugare i capelli al sole, o si va
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i miei cugini provvidero al resto. Il papà, invece
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2006
con uno sconto speciale al supermercato nel quale oramai
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domenica o per andare al cimitero. ¶ Tra noi e
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paese nessuno poteva sottrarsi al binocolo dei curiosi e
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2006
e Pietro che, come al solito, facevamo capricci e
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2006
talvolta si estendevano anche al papà, incapace di sistemarle
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servì alla mamma e al papà per portare il
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avrebbe digiunato un mese al suo rientro in Germania
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2006
Ogni volta che accennava al loro ritorno, non la
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per fare un bagno al mare. ¶ Prima di mettere
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2006
la famiglia si abituava al vero relax. ¶ La mia
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2006
e andai con lei al cimitero. C’erano pochi
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2006
nei mesi passati, che al solo pensiero di loro
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2006
fare, paura non avere». Al papà non piacque per
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2006
nemico? Che senso dare al suo voluto cinismo? ¶ Lei
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avvertiva in sottofondo, davanti al suo sguardo materno potei
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nuovamente quel triste giorno al cimitero, mentre la nonna
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che insieme avevano messo al mondo: mio padre. E
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2006
stesso errore. Messa davanti al mio strazio, la nonna
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E invece, svelto come al suo solito, Santo era
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accogliente e sempre aperta al forestiero. Quindi, nelle nostre
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avevano alzato gli occhi al cielo sperando nella clemenza
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di fare un processo al passato. Da lì in
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viaggio ¶ Dare un senso al nostro percorso di crescita
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anche alla mamma e al papà di smettere di
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persino sul pane. Privazioni al limite della ragione. Mia
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vendicarmi e porre rimedio al male che quel vecchio
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vanno a Paolo, sempre al mio fianco, nel bene