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Giacomo Leopardi, Canti, 1837

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
1
1837
Formosissima donna! Io chiedo al cielo ¶ E al mondo
2
1837
chiedo al cielo ¶ E al mondo: dite dite; ¶ Chi
3
1837
potrebbe il pianto ¶ Adeguarsi al tuo danno ed allo
4
1837
lumi ¶ Piegar non soffri al dubitoso evento? ¶ A che
5
1837
E le montagne vostre al passeggere ¶ Con indistinta voce
6
1837
amor di costei ch'al Sol vi diede; ¶ Voi
7
1837
parve, onde ridenti ¶ Correste al passo lacrimoso e duro
8
1837
mi prostro, ¶ O benedetti, al suolo, ¶ E bacio questi
9
1837
Ed acri punte premeravvi al seno. ¶ Chi dirà l
10
1837
profana. Oh quante ¶ Lacrime al nobil sasso Italia serba
11
1837
Che di novo salisti al paradiso! ¶ Oggi ridotta sì
12
1837
fortuna. ¶ Qui l'ira al cor, qui la pietade
13
1837
sibilanti selve. ¶ Così vennero al passo, ¶ E i negletti
14
1837
età futura. ¶ In seno al vostro smisurato affanno ¶ Posate
15
1837
di costei veraci figli, ¶ Al cui supremo danno ¶ Il
16
1837
nostro male? ¶ Nostre corone al suol fien tutte sparte
17
1837
A questo secol morto, al quale incombe ¶ Tanta nebbia
18
1837
inonorata, immonda ¶ Plebe successe; al vostro sangue è scherno
19
1837
domito nemico ¶ Della fortuna, al cui sdegno e dolore
20
1837
ai nostri è giunto al fondo; ¶ E rotto di
21
1837
contrasto, ¶ Ignota immensa terra al tuo viaggio ¶ Fu gloria
22
1837
terra e il mare ¶ Al fanciullin, che non al
23
1837
Al fanciullin, che non al saggio, appare. ¶ Nostri sogni
24
1837
il mondo ¶ Inabitata piaggia. Al tardo onore ¶ Non sorser
25
1837
accrescerai. Di forti esempi ¶ Al tuo sangue provvedi. Aure
26
1837
moto e il senso. ¶ Al ciel ne caglia: a
27
1837
scorno ¶ Dell'umana progenie al dolce raggio ¶ Delle pupille
28
1837
di Sparta i figli al greco nome; ¶ Finché la
29
1837
il fido ¶ Brando cingeva al caro lato, e poi
30
1837
bennato, apprendi, ¶ E quanto al femminile ozio sovrasti ¶ La
31
1837
Ma per te stesso al polo ergi la mente
32
1837
che il piede ¶ Spinto al varco leteo, più grata
33
1837
D'Esperia verde, e al tiberino lido, ¶ Il calpestio
34
1837
chiedeste, e frodolenta ¶ Legge al mortale insulta. ¶ Dunque tanto
35
1837
fortunate belve ¶ Serena adduce al non previsto passo ¶ La
36
1837
da montano sasso ¶ Dare al vento precipiti le membra
37
1837
membra, ¶ Lor suadesse affanno ¶ Al misero desio nulla contesa
38
1837
Rosseggerà del villanello industre, ¶ Al mattutino canto ¶ Quel desterà
39
1837
petto inerme ¶ Gli augelli al vento, e la diurna
40
1837
Di febo i raggi al misero non sono ¶ In
41
1837
ombre ¶ Meridiane incerte ed al fiorito ¶ Margo adducea de
42
1837
stupì, che non palese al guardo ¶ La faretrata Diva
43
1837
onte, ¶ Gl'ispidi tronchi al petto altri nell'ime
44
1837
e rotte ¶ Nostre querele al curvo ¶ Etra insegnava. E
45
1837
giorno. ¶ Ma non cognato al nostro ¶ Il gener tuo
46
1837
Luce prodotti. Immedicati affanni ¶ Al misero mortal, nascere al
47
1837
Al misero mortal, nascere al pianto, ¶ E dell'etereo
48
1837
sede! Oh quanto affanno ¶ Al gener tuo, padre infelice
49
1837
negata ¶ L'improba mano al curvo aratro, e vili
50
1837
su la sera, ¶ Presso al rustico pozzo e nella
51
1837
plebe) amica un tempo ¶ Al sangue nostro e dilettosa
52
1837
per gioco i lupi al fonte ¶ Il pastorel; ma
53
1837
furor; le violate genti ¶ Al peregrino affanno, agl'ignorati
54
1837
rivo il puro seno, al mio ¶ Lubrico piè le
55
1837
Di giovanezza, e disfiorato, al fuso ¶ Dell'indomita Parca
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1837
dolor. Negletta prole ¶ Nascemmo al pianto, e la ragione
57
1837
travaglia! ¶ Che gli occhi al suol tuttora intenti e
58
1837
travaglio e di lamento ¶ Al cor mi discendea tanto
59
1837
fra quel pensiero ¶ Presso al qual t'era noia
60
1837
e stanco ¶ Gli occhi al sonno chiudea, come per
61
1837
Battean la zampa sotto al patrio ostello. ¶ Ed io
62
1837
inesperto, ¶ Ver lo balcone al buio protendea ¶ L'orecchio
63
1837
discese ¶ La cara voce al core, e de' cavai
64
1837
cor già non oprava. ¶ Al cielo, a voi, gentili
65
1837
fiore. ¶ Oimè, quanto somiglia ¶ Al tuo costume il mio
66
1837
Quasi romito, e strano ¶ Al mio loco natio, ¶ Passo
67
1837
sera, ¶ Festeggiar si costuma al nostro borgo. ¶ Odi per
68
1837
m'apristi in mezzo al petto. ¶ Tu dormi: io
69
1837
già ch'io speri, ¶ Al pensier ti ricorro. Intanto
70
1837
notte, ¶ Dopo i sollazzi, al suo povero ostello; ¶ E
71
1837
A pensar come tutto al mondo passa, ¶ E quasi
72
1837
Il dì festivo, ed al festivo il giorno ¶ Volgar
73
1837
infelici è la sembianza. Al capo ¶ Appressommi la destra
74
1837
ch'io ti ritrovi al mondo, ¶ Creder nol posso
75
1837
dell'età mia. Nascemmo al pianto, ¶ Disse, ambedue; felicità
76
1837
ambedue; felicità non rise ¶ Al viver nostro; e dilettossi
77
1837
fauci stava ¶ La voce, al guardo traballava il giorno
78
1837
stanza ¶ La gallinella, ed al balcon s'affaccia ¶ L
79
1837
là dove segue ¶ Odio al dolor compagno; e doloroso
80
1837
parte, ¶ Sovra un rialto, al margine d'un lago
81
1837
foglia non si crolla al vento, ¶ E non onda
82
1837
allor che s'apre ¶ Al guardo giovanil questa infelice
83
1837
in vista ¶ Di paradiso. Al garzoncello il core ¶ Di
84
1837
tacita aurora o quando al sole ¶ Brillano i tetti
85
1837
ahi, ma ritorna ¶ Tosto al ferreo sopor; ch'è
86
1837
estrano ¶ Ogni moto soave al petto mio. ¶ O cara
87
1837
mio. ¶ O cara luna, al cui tranquillo raggio ¶ Danzan
88
1837
ceffo il core agghiaccia ¶ Al passegger, cui semivivo e
89
1837
il bianco ¶ Tuo lume al drudo vil, che degli
90
1837
Quand'ei m'offriva al guardo umano, e quando
91
1837
quando ¶ Scopriva umani aspetti al guardo mio. ¶ Or sempre
92
1837
Ch'amico in terra al lungo andar nessuno ¶ Resta
93
1837
schivo. ¶ Pur gli era al fianco, da pietà condotta
94
1837
l'appressar del fato, ¶ Al moribondo. Ma il suo
95
1837
di sospiro, ¶ Dolcemente appressando al volto afflitto ¶ E scolorato
96
1837
della diletta Elvira ¶ Postasi al cor, che gli ultimi
97
1837
Assai palese ¶ Agli atti, al volto sbigottito, agli occhi
98
1837
Ch'aprii le luci al dì. Non vissi indarno
99
1837
il sangue! ¶ Lice, lice al mortal, non è già
100
1837
lamentata, e pianta! ¶ Come al nome d'Elvira, in
101
1837
quella fronte, io ch'al morir non tremo! ¶ Ma
102
1837
ti fu quest'affetto, al mio feretro ¶ Dimani all
103
1837
pari alcuna ¶ Ti fosse al volto, agli atti, alla
104
1837
amante inno ricevi. ¶ XIX ¶ AL CONTE CARLO PEPOLI ¶ Questo
105
1837
desio, men loco avesse ¶ Al travagliarne il cor. Così
106
1837
se stesso non torce; al duro morso ¶ Della brama
107
1837
e piante. ¶ Or quando al tutto irrigidito e freddo
108
1837
IL RISORGIMENTO ¶ Credei ch'al tutto fossero ¶ In me
109
1837
cor profondo, ¶ Qualunque cosa al mondo ¶ Grato il sentir
110
1837
nel novo stato, ¶ Quando al mio cor gelato ¶ Prima
111
1837
Alle finestre intorno ¶ Cantando al novo giorno, ¶ Il cor
112
1837
Foste voi pure invano ¶ Al duro mio sopor. ¶ D
113
1837
Nella novella età? ¶ Se al ciel, s'ai verdi
114
1837
bosco, il monte; ¶ Parla al mio core il fonte
115
1837
cotanto obblio? ¶ E come al guardo mio ¶ Cangiato il
116
1837
solo: ¶ Purché ci serbi al duolo, ¶ Or d'altro
117
1837
misero, ¶ Se non concedi al fato, ¶ Non chiamerò spietato
118
1837
e le vie dintorno, ¶ Al tuo perpetuo canto, ¶ Allor
119
1837
ostello ¶ Porgea gli orecchi al suon della tua voce
120
1837
su l'aiuole, susurrando al vento ¶ I viali odorati
121
1837
nella selva; e sotto al patrio tetto ¶ Sonavan voci
122
1837
mondi, arcana ¶ Felicità fingendo al viver mio! ¶ Ignaro del
123
1837
mille diletti allor che al fianco ¶ M'era, parlando
124
1837
In queste sale antiche, ¶ Al chiaror delle nevi, intorno
125
1837
le festose ¶ Mie voci al tempo che l'acerbo
126
1837
il cor, sento ch'al tutto ¶ Consolarmi non so
127
1837
Vezzosi, inenarrabili, allor quando ¶ Al rapito mortal primieramente ¶ Sorridon
128
1837
luna: a che vale ¶ Al pastor la sua vita
129
1837
alta rena, e fratte, ¶ Al vento, alla tempesta, e
130
1837
prole. ¶ Ma perché dare al sole, ¶ Perché reggere in
131
1837
discopri, ¶ Che son celate al semplice pastore. ¶ Spesso quand
132
1837
in suo giro lontano, al ciel confina; ¶ Ovver con
133
1837
ella si appresta ¶ Dimani, al dì di festa, il
134
1837
colli e da' tetti, ¶ Al biancheggiar della recente luna
135
1837
zappatore, ¶ E seco pensa al dì del suo riposo
136
1837
Recheran l'ore, ed al travaglio usato ¶ Ciascuno in
137
1837
Ratto d'intorno intorno al par del lampo ¶ Gli
138
1837
Tutta intera la vita al guardo mio! ¶ Che intollerabil
139
1837
sono altro che voglie ¶ Al paragon di lui? Solo
140
1837
è tutto; ¶ Sola discolpa al fato, ¶ Che noi mortali
141
1837
Non alla gente stolta, al cor non vile ¶ La
142
1837
e forte, ¶ Che incontro al ver tenacemente dura, ¶ E
143
1837
tenacemente dura, ¶ E spesso al ver s'adegua, ¶ Né
144
1837
Muor giovane colui ch'al cielo è caro ¶ MENANDRO
145
1837
raccorsi in porto ¶ Dinanzi al fier disio, ¶ Che già
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1837
amara luce! ¶ E spesso al suon della funebre squilla
147
1837
suon della funebre squilla, ¶ Al canto che conduce ¶ La
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1837
conduce ¶ La gente morta al sempiterno obblio, ¶ Con più
149
1837
Che già di morte al nome ¶ Sentì rizzar le
150
1837
amici ¶ All'umana famiglia, ¶ Al cui poter nessun poter
151
1837
Morte, pietosa ¶ Tu sola al mondo dei terreni affanni
152
1837
Fosti da me, s'al tuo divino stato ¶ L
153
1837
Che tu le penne al mio pregar dispieghi, ¶ Erta
154
1837
fronte, armato, ¶ E renitente al fato, ¶ La man che
155
1837
Dispera ¶ L'ultima volta. Al gener nostro il fato
156
1837
XXIX ¶ ASPASIA ¶ Torna dinanzi al mio pensier talora ¶ Il
157
1837
o per deserti campi, ¶ Al dì sereno, alle tacenti
158
1837
la man leggiadrissima stringevi ¶ Al seno ascoso e disiato
159
1837
quasi un raggio ¶ Divino al pensier mio. Così nel
160
1837
il sole. ¶ Raggio divino al mio pensiero apparve, ¶ Donna
161
1837
in sé racchiude, ¶ Tutta al volto ai costumi alla
162
1837
ugual concetto. E male ¶ Al vivo sfolgorar di quegli
163
1837
in chi dell'uomo al tutto ¶ Da natura è
164
1837
stessa ¶ Inspirasti alcun tempo al mio pensiero, ¶ Potesti, Aspasia
165
1837
ancor, ma bella tanto, ¶ Al parer mio, che tutte
166
1837
in me, né forse al mondo ¶ S'intese ancor
167
1837
ancor, se in disfavore al cielo, ¶ Se cara esser
168
1837
fortunata. ¶ Morte ti chiama; al cominciar del giorno ¶ L
169
1837
giorno ¶ L'ultimo istante. Al nido onde ti parti
170
1837
chi mira, ¶ Seco pensando, al tuo destin, sospira. ¶ Mai
171
1837
il miglior. Ma nata, al tempo ¶ Che reina bellezza
172
1837
colpa, ignari, ¶ Né volontari al vivere abbandoni, ¶ Certo ha
173
1837
All'amico l'amico, ¶ Al fratello il fratello, ¶ La
174
1837
il fratello, ¶ La prole al genitore, ¶ All'amante l
175
1837
dolor, che sopravviva amando ¶ Al mortale il mortal? Ma
176
1837
e sicura spene ¶ Dare al mortale stato: ¶ Diman, per
177
1837
e spenti? ¶ XXXII ¶ PALINODIA AL MARCHESE GINO CAPPONI ¶ Il
178
1837
fumo ¶ De' sigari onorato, al romorio ¶ De' crepitanti pasticcini
179
1837
romorio ¶ De' crepitanti pasticcini, al grido ¶ Militar, di gelati
180
1837
vidi meno ¶ Da Marrocco al Catai, dall'Orse al
181
1837
al Catai, dall'Orse al Nilo, ¶ E da Boston
182
1837
i lidi lo promette al mondo ¶ Concordemente. Universale amore
183
1837
mele, o s'anco al suono ¶ D'un walser
184
1837
storte, ¶ E le macchine al cielo emulatrici ¶ Crebbero, e
185
1837
Crebbero, e tanto cresceranno al tempo ¶ Che seguirà; poiché
186
1837
mondi ¶ Fieno in perpetuo: al vero onor seguaci ¶ Calunnia
187
1837
poli, eternamente ¶ Sarà, se al gener nostro il proprio
188
1837
Saggio sia né possente, al secol nostro ¶ Patto alcuno
189
1837
le schiene. ¶ Meglio fatti al bisogno, o più leggiadri
190
1837
or son, benché sicure al pari, ¶ Nottetempo saran le
191
1837
a quel dell'anno, al qual difforme ¶ Fia quel
192
1837
che tratto innanzi, ¶ Se al moderno si opponga il
193
1837
che ti val? Materia al canto ¶ Non cercar dentro
194
1837
il nome ¶ Della speranza al mio profano orecchio ¶ Quasi
195
1837
Or torno addietro, ed al passato un corso ¶ Contrario
196
1837
esempi ¶ Chiaro oggimai ch'al secol proprio vuolsi, ¶ Non
197
1837
io, degli astri desioso, al canto ¶ Del secolo i
198
1837
collinette e ville; ¶ Giunta al confin del cielo, ¶ Dietro
199
1837
aurora. ¶ Vedova è insino al fine; ed alla notte
200
1837
Faccian fede e ricordo al passeggero. ¶ Or ti riveggo
201
1837
Che sotto i passi al peregrin risona; ¶ Dove s
202
1837
annida e si contorce al sole ¶ La serpe, e
203
1837
La serpe, e dove al noto ¶ Cavernoso covil torna
204
1837
I danni altrui commiserando, al cielo ¶ Di dolcissimo odor
205
1837
E procedere il chiami. ¶ Al tuo pargoleggiar gl'ingegni
206
1837
il tergo ¶ Vigliaccamente rivolgesti al lume ¶ Che il fe
207
1837
sue cose ¶ Fa stima al vero uguale. ¶ Magnanimo animale
208
1837
Gli occhi mortali incontra ¶ Al comun fato, e che
209
1837
con franca lingua, ¶ Nulla al ver detraendo, ¶ Confessa il
210
1837
destra, e laccio porre ¶ Al vicino ed inciampo, ¶ Stolto
211
1837
fien, come fur, palesi al volgo, ¶ E quell'orror
212
1837
punto ¶ Di luce nebulosa; al pensier mio ¶ Che sembri
213
1837
fine ¶ Credi tu data al Tutto, e quante volte
214
1837
assidua gente ¶ Avea provvidamente al tempo estivo, ¶ Schiaccia, diserta
215
1837
Dall'utero tonante ¶ Scagliata al ciel profondo, ¶ Di ceneri
216
1837
mura ¶ L'arduo monte al suo piè quasi calpesta
217
1837
calpesta. ¶ Non ha natura al seme ¶ Dell'uom più
218
1837
fame unico schermo, ¶ Preda al flutto rovente, ¶ Che crepitando
219
1837
quei si spiega. ¶ Torna al celeste raggio ¶ Dopo l
220
1837
sotterraneo foco, ¶ Che ritornando al loco ¶ Già noto, stenderà
221
1837
indarno ¶ Codardamente supplicando innanzi ¶ Al futuro oppressor; ma non
222
1837
Alla finestra che risponde al prato, ¶ Guardando in alto
223
1837
s'approssimava, ¶ Tanto crescesse al guardo; infin che venne
224
1837
di colpo in mezzo al prato; ed era ¶ Grande
225
1837
ho detto, in mezzo al prato ¶ Si spegneva annerando
226
1837
FRAMMENTO ¶ Io qui vagando al limitare intorno, ¶ Invan la
227
1837
Acciò che la ritenga al mio soggiorno. ¶ Pure il
228
1837
I ramoscelli ivan cantando al vento, ¶ E in un
229
1837
più fioco; ¶ E intanto al bosco si destava il
230
1837
si destava il vento, ¶ Al bosco là del dilettoso
231
1837
muggiva il tuon simile al metro ¶ Di torrente che
232
1837
e stretti i panni al seno, ¶ Gìa pur tra
233
1837
E qual da morbi al bruno Lete addutto; ¶ Questo
234
1837
cure, o tristo nodo al collo ¶ Circondando, sotterra si
235
1837
non sosterria, ¶ Né porrebbe al dolore ¶ Ed al mal
236
1837
porrebbe al dolore ¶ Ed al mal proprio suo cotanto