parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittoria Colonna, [Rime], 1538

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
1
1538
umíl tosto non fugge ¶ Al fonte di Gesù, che
2
1538
con l'occhio fisso al vero, ¶ Per lo destro
3
1538
bel giorno. ¶ SONETTO CLXV. ¶ AL CARDINAL GASPARE CONTARINI. ¶ Quando
4
1538
rivolse ¶ Gli occhi nostri al bel raggio ch'allor
5
1538
sua elezïon, ma insino al segno ¶ Ch'all'autor
6
1538
E vuol che seco al ciel faccian ritorno, ¶ Onde
7
1538
sempre, ove sovente riede ¶ Al natio lido suo, colma
8
1538
i puri affetti ¶ Volgo al Signor c'ha del
9
1538
Formò la mia, ch'al primo antico onore ¶ Di
10
1538
esser dee nell'alma al cui valore ¶ Sempre s
11
1538
Esser dee ogni or al veder mio presente. ¶ Quella
12
1538
Festi di te medesmo al padre eterno ¶ Quello ineffabil
13
1538
immortale, ¶ Non scorge obietto al suo desire uguale, ¶ Nè
14
1538
diede, onde ne 'nvita ¶ Al dolce gaudio e amaro
15
1538
s'aperse ¶ La luce al tempo del gran lume
16
1538
E la virtù divina al core altero ¶ Altro splendor
17
1538
dentro s'adira, ¶ Perch'al bel segno, u' per
18
1538
scarsi. ¶ Mentre non corre al glorïoso legno ¶ Della nostra
19
1538
novello e chiaro ¶ Raggio al mio cor di quella
20
1538
cede ¶ Allo spirto, anzi al ciel volano insieme, ¶ D
21
1538
Che son più dolci al cor c'ha maggior
22
1538
liete, ¶ E gli spirti al periglio accesi e vivi
23
1538
la possiede, ¶ Dona arra al cor della sua eterna
24
1538
della sua eterna pace: ¶ Al qual parea d'avere
25
1538
di pietate adorno ¶ Rose al core ed agli occhi
26
1538
te riguarda in frutto al ciel ti vede. ¶ SONETTO
27
1538
piume ¶ Glorioso e felice al ciel volasti. ¶ Prima di
28
1538
a noi la salute, al padre onore, ¶ Fur degni
29
1538
cor le luci chiare ¶ Al libro della croce, ov
30
1538
Sì, che se giunge al disiato fine, ¶ Passa per
31
1538
Corre certa e veloce al segno vero. ¶ SONETTO CLXXXVII
32
1538
ascolta ¶ Dal ciel, e al cor non allo stil
33
1538
il petto ¶ Armaro, intenti al grande eterno obietto ¶ Che
34
1538
orto, ¶ Sarà pur giunta al desiato porto ¶ L'alma
35
1538
ardenti ¶ Che mostra spesso al vostro acceso core, ¶ Mentre
36
1538
amore ¶ Mi sprona spesso al glorioso effetto ¶ Di dare
37
1538
albergo a Dio dentro al mio petto, ¶ Gradito, sua
38
1538
speme va, l'altro al timore. ¶ Ma la fede
39
1538
quanto accetto egli fosse al cardinal Reginaldo Polo. ¶ Il
40
1538
e spedita ¶ Strada prendesti al ciel da questa oscura
41
1538
amaro. ¶ SONETTO CXCIX. ¶ ARGOMENTO. ¶ Al marchese del Vasto che
42
1538
pensiero, ¶ Tal che possa al nemico acerbo e fero
43
1538
ardor sente. ¶ Sen vanno al sommo omai le belle
44
1538
cura e governo ¶ Lasciando al signor vero e sciolta
45
1538
giunser con arte forza al vero. ¶ Mossa da simil
46
1538
se le lode vostre, al mondo sole, ¶ Qual posso
47
1538
giorno ¶ Discopre è basso al vostro alto pensiero: ¶ S
48
1538
alzate puro e vivo al lume vero, ¶ Che v
49
1538
e mille desti ¶ Sempre al ben far, pensier divini
50
1538
Volgi per dritto calle al ciel la mente: ¶ E
51
1538
E qualor l'alma al suo cader consente, ¶ Ripiglia
52
1538
saggia e prudente, ¶ Aperta al giunger mio trovi la
53
1538
anzi il desire ¶ Corse al suo fin per me
54
1538
ov'ei la legge al popol diede. ¶ Caterina, se
55
1538
tante ¶ Grazie t'alzaro al più sublime stato, ¶ Quanto
56
1538
sante. ¶ SONETTO CXX. ¶ Dietro al divino tuo gran capitano
57
1538
l Signor nell'orto al Padre vôlto ¶ Pregò per
58
1538
chiaro velo, ¶ D'intorno al cor gli corse un
59
1538
in cielo ¶ S'era al suo danno e nostro
60
1538
Il grave sonno, ed al gran Padre l'ira
61
1538
dolce amore. ¶ Lo quale al morir mio fu schermo
62
1538
accese. ¶ SONETTO CXXV. ¶ Fermo al ciel sempre col fedel
63
1538
Onde lo spirto, acceso al lume vero, ¶ Di quanto
64
1538
o desia ¶ Renda grazia al gran Padre, e quanto
65
1538
acquista, ma quanto consente ¶ Al raggio dell'ardor che
66
1538
quell'altro diporto ¶ Sottragga al sempre procurarvi onore ¶ I
67
1538
dritto, s'ei risguarda al fine. ¶ Ma il proprio
68
1538
voglie spente ¶ Onde vadano al cielo i desir veri
69
1538
il ciel, più presso al vero ¶ Lume del figlio
70
1538
quel che suole ¶ Essere al gusto più noioso e
71
1538
lieto, e sgombrò quante al mio core ¶ Erano folte
72
1538
gran lume ¶ Che dentro al cor penètra, ov'egli
73
1538
tal vita tal pregio al fine apporta. ¶ Scorga il
74
1538
che fa soggiorno ¶ Dentr'al mio cor, ben spesso
75
1538
Di fuor si mostra al tempo freddo oscuro, ¶ Dentro
76
1538
venir gli armenti lieti ¶ Al santo grembo, caldo della
77
1538
in guerra. ¶ SONETTO CXLII. ¶ Al buon Padre del ciel
78
1538
piede ¶ Dall'ombre vane al bel raggio di fede
79
1538
mente ¶ Fedele e salda al glorïoso albergo. ¶ Allor luce
80
1538
sì grave errore, ¶ Confusa al Padre Eterno il volto
81
1538
Qual fredda nebbia intorno al nostro core ¶ S'oppon
82
1538
serra ¶ All'ombra ed al timor, che dentro ha
83
1538
sempre in pace. ¶ Piacque al Signor eternamente e piace
84
1538
In quella povertà ch'al mondo spiace; ¶ E lui
85
1538
ciel che scintillando intorno ¶ Al vero sol col lume
86
1538
ben acceso un spirto al suo ritorno ¶ Là su
87
1538
selve ombrose! ¶ Onde se al mondo par torto ed
88
1538
l'alma rivolta ¶ Tutta al raggio immortal, sì ch
89
1538
raggio bel fin dentro al cor traluce. ¶ Ond'ei
90
1538
sentier sinistro e torto, ¶ Al destro il più rivolge
91
1538
vano; ¶ Ma sempre fido al sol che arde ed
92
1538
lontano ¶ Da' perigliosi scogli al fido porto. ¶ SONETTO CLIV
93
1538
L'aspro mio petto al suo spirto soave ¶ Colui
94
1538
ch'ei mi guida al monte ¶ Ove tu sorgi
95
1538
ripiglio ¶ Virtù d'alzar al ciel la mente e
96
1538
ragion supremo impero ¶ Avendo al core, i fieri aspri
97
1538
prato, ¶ U' smarrito era, al bel securo monte. ¶ Poi
98
1538
Parea più certa prova al manco lato ¶ Tentar se
99
1538
vita, ¶ Allor che fece al destro ampia ferita ¶ Sul
100
1538
venisti ¶ A dare ordine al mondo; onde vestisti ¶ Alto
101
1538
carchi di vera ¶ Fede al gran figlio in croce
102
1538
e bella, ¶ Gli guida al Padre in glorïosa schiera
103
1538
son l'opre, ¶ Cadono al primo vol le mortal
104
1538
S'ei ti vede al periglio inerme e solo
105
1538
sentiero, ¶ E lo condusse al cammin nostro umano. ¶ SONETTO
106
1538
uscir fuor per fare al mondo giorno ¶ Quel sol
107
1538
suo venir, pur timida, al ritorno ¶ Le si fe
108
1538
Spirto che discende ¶ Oggi al suo petto; e 'l
109
1538
gli ordini vostri, ¶ Troppo al nostro veder erti e
110
1538
d'intorno ¶ Stavan tremando al grande ufficio intenti. ¶ Immortal
111
1538
morì, s'ei salío al cielo ¶ Per compagna, rifugio
112
1538
luce pura; ¶ Chi guarda al gran miracol, più non
113
1538
figliuol di Dio nudrirsi al seno ¶ D'una vergine
114
1538
nel sempre bel sereno ¶ Al beato s'accende il
115
1538
accende il vivo zelo, ¶ Al fedel servo qui la
116
1538
XCII. ¶ L'antiche offerte al primo tempio il pondo
117
1538
offerse ¶ L'ostia divina al Padre, anzi ei sofferse
118
1538
offerta il vero lume al mondo: ¶ Il quale a
119
1538
a poco a poco ¶ Al figliuol vostro il vivo
120
1538
De' suoi, per riportarne al vostro core ¶ Quei che
121
1538
brevi ore ¶ Furon concesse al doloroso gioco, ¶ Chè la
122
1538
dal primo giorno solo al vero ¶ Aperse gli occhi
123
1538
error sommerso giacque, ¶ S'al puro occhio divin cotanto
124
1538
e lo sdegno discoperse ¶ Al mondo, che nell'ira
125
1538
sento ¶ Cader la fede al sollevar dell'onde, ¶ Dalla
126
1538
sentisse alzarsi! ¶ E s'al lor l'esser mio
127
1538
o le man lente ¶ Al tesoro donar, perch'ei
128
1538
Tenne, pregando sì, ch'al ciel prescrisse ¶ Il far
129
1538
gisse ¶ Verso la gloria al suo martirio eletta. ¶ Per
130
1538
supplicio empio inumano, ¶ Ove al padre il figliuol per
131
1538
il pelo bianco ¶ Vecchiezza, al vaneggiar nostro nemica. ¶ Un
132
1538
larghe promesse; ¶ Lui ch'al pietoso ufficio pria t
133
1538
Deh manda, Santo Spirto, al mio intelletto ¶ Quel chiaro
134
1538
il petto! ¶ L'occhio al ciel s'erge, ma
135
1538
Voli alla vera luce, al vero amore! ¶ SONETTO CVII
136
1538
alma inferma e frale ¶ Al tuo vivo splender s
137
1538
arditamente Ignazio spinto ¶ Fu al tormento, alle bestie ed
138
1538
tormento, alle bestie ed al dolore, ¶ Avendol sculto in
139
1538
in lettre d'oro al core ¶ Securo allor di
140
1538
fermaste ¶ Sul tugurio felice, al cor mandaste ¶ Dei saggi
141
1538
più l'amaste, ¶ Ch'al ciel tanta umiltà v
142
1538
da voi, siccome ¶ Vivono al dolce suon tutte raccolte
143
1538
tergo ¶ Quanto non piace al vero eterno amante; ¶ E
144
1538
presti ¶ Per gir volando al vero alto soggiorno. ¶ Di
145
1538
e cole, ¶ Ne scorge al ciel per disusate strade
146
1538
ed apre il seno ¶ Al raggio puro che il
147
1538
voglie ¶ Per gir volando al ciel con leggiere ale
148
1538
l'orecchia interna intenta al vero, ¶ Dinanzi al suo
149
1538
intenta al vero, ¶ Dinanzi al suo fattor nel sommo
150
1538
Tira su l'alma al ciel col suo d
151
1538
fanno scala in fino al ciel superno; ¶ Ove l
152
1538
quel punto, pur ch'al lume vero ¶ Volga la
153
1538
verace, ¶ Che per guidarne al ciel discese in terra
154
1538
irata, come soglio, ¶ Levo al ciel gli occhi; e
155
1538
nuova guerra, io corro al lido, ¶ E d'un
156
1538
uom nostra natura; ¶ Ch'al crescere e scemar della
157
1538
scemar della misura ¶ Prescritta al corpo altri s'adopra
158
1538
vestir l'ingegno umano ¶ Al Padre Eterno con la
159
1538
son tutti i pensieri al ciel rivolti: ¶ E par
160
1538
non temer, chè venne al mondo ¶ Gesù d'eterno
161
1538
sudore, ¶ Con lo spirto al periglio ognor più ardente
162
1538
Dee l'uom servire al suo vero signore. ¶ Ogni
163
1538
sempre unite, sua mercede, ¶ Al capo lor che visse
164
1538
suole ¶ La tua bontade al mio martìr proveggia, ¶ Con
165
1538
l'alma omai tanto al tuo regno dentro, ¶ Che
166
1538
Adamo, fredde, empie, nemiche ¶ Al divin raggio tuo caldo
167
1538
e securo. ¶ Onde rendendo al pastor santo onore, ¶ Vestiti
168
1538
Faran con maggior gloria al mondo noto. ¶ SONETTO LVI
169
1538
prede ¶ Del tesoro ch'al senso infermo piace. ¶ Apre
170
1538
onorare il giorno avventuroso ¶ Al desiato divin parto eletto
171
1538
figliuol di Dio lavarsi ¶ Al sacro fiume; non già
172
1538
oggi ne invita, ¶ E al divin figlio poi ne
173
1538
opra umile ¶ Ubbidir dèssi al suon dell'infinita ¶ Virtude
174
1538
Entrar del natio regno al cammin vero. ¶ Così conviene
175
1538
uomo alla patria vera, al primo onore, ¶ Per quel
176
1538
amori, ¶ Che alzaste infino al cielo il primo volo
177
1538
Gesù, contra sè ordito, al dolce amato ¶ Discepol, che
178
1538
l'aquila altera. ¶ Alzata al cielo, ivi di sfera
179
1538
e grande orrore ¶ Diede al superbo quell'alta mercede
180
1538
dono che dà vita al cor fu impresso. ¶ SONETTO
181
1538
sangue tinte in cima al monte ¶ Le belle membra
182
1538
belle membra in croce al ciel scoverse ¶ Colui, che
183
1538
che con la vita al padre offerse ¶ Le voglie
184
1538
padre offerse ¶ Le voglie al suo voler sempre congionte
185
1538
LXV. ¶ Quando la croce al Signor mio coverse ¶ Gli
186
1538
lave ¶ Le macchie intorno al reo mondo cosperse! ¶ Nasce
187
1538
si stese ¶ In parte al mondo, ond'ogni fedel
188
1538
intelletto ¶ Si diè prigione al vero, allor che intese
189
1538
LXVII. ¶ Gli angeli eletti al gran bene infinito ¶ Braman
190
1538
sieno scorte ¶ Da ridurne al cammin per lei smarrito
191
1538
acque, ¶ Piangon gli spirti al nostro mal sì pronti
192
1538
opre e voci pronte ¶ Al nostro ben molt'anni
193
1538
si disperi, ¶ Ch'attende al cibo e pur manca
194
1538
ARAGONA. ¶ La mente avvezza al suo lume, che suole
195
1538
Onde di questa donna al mondo rara, ¶ Che ha
196
1538
or piangendo langue ¶ Vòlta al Signor da cui 'l
197
1538
mio Apollo, e gusto al sacro petto ¶ Del Divino
198
1538
han, credo, costor guardato al piano ¶ Dell'umiltade, e
199
1538
invano. ¶ La fè mostra al disio gli eterni e
200
1538
Altamente scolpiti in mezzo al core. ¶ Lui, che solo
201
1538
passi ir vorrei dietro ¶ Al Signor per l'angusto
202
1538
che 'l senso aperse al fedel Pietro: ¶ E, se
203
1538
dopo il mio lieto al ciel ritorno ¶ Viva ella
204
1538
ciel ritorno ¶ Viva ella al mondo in più onorata
205
1538
e gode, ¶ E dentro al nido suo si strugge
206
1538
sovente si gela intorno al core; ¶ Sento ai bei
207
1538
dal terren costume, ¶ Tutta al divin amor l'anima
208
1538
anima intesa ¶ Si mova al volo altero in altra
209
1538
piana e onesta, ¶ Avendo al cor gli altri desii
210
1538
e non s'accende ¶ Al vero ardor con la
211
1538
aspetta, e sempre ¶ Tiene al nostro girar più salda
212
1538
a lui vive! ¶ Tutte al padre celeste andremo prive
213
1538
Fosse conviemmi far dentro al mio core, ¶ Sgombrando il
214
1538
che scopra ¶ Sè stesso al cor, poichè da me
215
1538
con l'aspra croce al sentier erto, ¶ Ma col
216
1538
e peso lieve ¶ Condurmi al porto per la via
217
1538
vera ¶ Ricorro, e cieca al sol, cui sempre adoro
218
1538
celeste oro, ¶ E vo al suo foco fredda in
219
1538
ampio ristoro ¶ Sana, ricca, al suo ardor calda e
220
1538
celesti piume, ¶ Per rivolare al ciel col mio Signore
221
1538
A correr per purgarsi al lume ardente. ¶ Guerra, disunïon
222
1538
Consuma in terra quanto al senso piace, ¶ Per adempiere
223
1538
Giogo m'ha posto al collo, e lieve il
224
1538
nostri danni. ¶ Chi vola al ciel, per non cader
225
1538
un gentil core, ¶ Apparissero al mondo ancor di fuore
226
1538
congiunto ¶ Con umil voglia al suo volere unita, ¶ L
227
1538
XXVII. ¶ S'io guardo al mio Signor, la cui
228
1538
scopre agli occhi nostri al caldo e al gelo
229
1538
nostri al caldo e al gelo, ¶ Quant'ho più
230
1538
usa sol per mezzo al suo bel fine. ¶ SONETTO
231
1538
mentre servon l'ali al gran pensiero, ¶ Or sul
232
1538
intorno ¶ Non fesser ombra al mio basso intelletto; ¶ Sperar
233
1538
mercede ¶ Serberà il cielo al tuo vorace amore. ¶ SONETTO
234
1538
già fermo l'occhio al miglior fine ¶ Del nostro
235
1538
l'alma sacra vite al grande odore ¶ Del salutar
236
1538
E i secchi rami al verde tronco involse, ¶ Che
237
1538
prima ¶ Vietata, crudel morte al mondo diede. ¶ A che
238
1538
il vero sol ch'al ciel conduce? ¶ La cui
239
1538
Ne chiama e sprona al destro ed erto calle
240
1538
L'un per condurre al fin caduco e frale
241
1538
Qui con l'esempio al vero onor m'invita
242
1538
quell'infinita, ¶ E questa al fin mortal saria men
243
1538
scorgeva un intelletto uguale ¶ Al lume suo, l'avria
244
1538
Le grazie sue; nè al mio 'mperfetto lice ¶ Aver
245
1538
santo ¶ Senza dar punto al viver basso cura; ¶ Avesser
246
1538
porto ¶ La cagion, poscia al cor tanto ne increbbe
247
1538
Temo che porga; e al ver tanto vien corto
248
1538
mio lume santo: ¶ Chè al suo valor ed al
249
1538
al suo valor ed al tormento è poco, ¶ Quanto
250
1538
Che sol d'intorno al cor rinasca e mora
251
1538
le voglie pronte ¶ Venute al fin dell'onorata sete
252
1538
sete; ¶ Le vostre destre al bel desio porgete ¶ Di
253
1538
conte, ¶ Che mi guidino al ben ch'or voi
254
1538
io pensi dar luce al chiaro sole ¶ In cui
255
1538
una radice ¶ Ne diede al mondo; ma son chiare
256
1538
empia invidia asconder pensa al vostro ¶ Lume, mio sol
257
1538
nuova iri e bella al secol nostro), ¶ Con chiare
258
1538
sempre ¶ Sostien perch'aspirar al ciel gli piacque, ¶ Da
259
1538
non ho, ch'aspiri al gran disegno; ¶ Chè da
260
1538
il consente. ¶ D'appressarsi al suo mal rimedio sente
261
1538
stringe? ¶ L'amata luce al ciel la chiama e
262
1538
Tronca l'audaci penne al bel desire; ¶ Questo non
263
1538
alte forze pronte ¶ Sempr'al maggior periglio, e gemme
264
1538
tesoro ¶ Trovasti con Apollo al sacro fonte. ¶ Ben ti
265
1538
ei qui dell'onor al vero porto, ¶ Or lassù
266
1538
intorno lampeggiar chiare consparte ¶ Al mio signor vid'io
267
1538
luce infinita! ¶ SONETTO CXIII. ¶ AL MARCHESE DEL VASTO. ¶ Ite
268
1538
venga a forza largo al voler mio. ¶ Spregiato ha
269
1538
MARIA MOLZA. ¶ Molza, ch'al ciel quest'altra tua
270
1538
altro avrai: chè quella al cielo ¶ Trasse l'amante
271
1538
nè questo scoglio ¶ Ch'al mio sol piacque, ove
272
1538
questo scoglio; ¶ Per dare al lungo mal breve conforto
273
1538
in alto vola, ¶ Uguagliando al mortal mio grave affanno
274
1538
io son nel tormento al mondo sola. ¶ II. ¶ Penelope
275
1538
altra mi rivolse ¶ Tanto al suo danno, che sovente
276
1538
Ma d'ir lunge al mio sol la man
277
1538
Aprì allo sdegno od al furor le porte, ¶ E
278
1538
e l'altro padre, al mio dolore ¶ Fosser sì
279
1538
Benchè li fatti tuoi al ciel sian noti, ¶ E
280
1538
che ad onor, contro al periglio ¶ Solete con gran
281
1538
Era coi venti Eolo al lito nostro, ¶ Piangeano le
282
1538
gloria il tempo, e al mio cor fura ¶ Libertà
283
1538
ben degna impresa, ¶ Se al mio danno e al
284
1538
al mio danno e al suo onor l'alma
285
1538
m'involo, ¶ Perchè espedito al sol che adoro e
286
1538
effetto ¶ Della sua forza al gran degno ricetto; ¶ Chè
287
1538
mia luce, insin che al ciel tornasti ¶ Fra tanto
288
1538
ritrarsi ¶ E faticosa torre al tempo rio; ¶ E del
289
1538
Legati i sensi tutti al bel pensiero, ¶ Con veloce
290
1538
volo ¶ Giunger la mente al mio sommo desire, ¶ Oggi
291
1538
sua grazia fu largo al mio sole ¶ Il ciel
292
1538
Di sì degne eccellenze al mondo sole, ¶ Nacque il
293
1538
gli affetti estinse. ¶ Fu al desio il primo, e
294
1538
ch'io ne speri, al ciel salita; ¶ Ma miracol
295
1538
Quanto di bel natura al mondo diede ¶ Nell'opra
296
1538
sospinto, ¶ Dal divin seggio al terren labirinto, ¶ E mosse
297
1538
chiara impresa ¶ Di trasportarmi al ciel col mortal velo
298
1538
gloria il ver sentiero. ¶ Al par di Sorga con
299
1538
il freno ¶ Fortuna sempre al vostro ardir seconda, ¶ Tal
300
1538
timor con alto grido, ¶ Al venir d'un'eccelsa
301
1538
lieto, e sempre aggiunge ¶ Al maggior uopo, ond'io
302
1538
chiari specchi in terra al viver mio. ¶ Or quel
303
1538
sarai gradita, ¶ Se togli al duol di te stessa
304
1538
chiare e sole ¶ Consacrò al mondo un chiaro ingegno
305
1538
istoria; ¶ Ma condur questi al ciel non all'inferno
306
1538
su merto, ¶ Di fama al mondo e al ciel
307
1538
fama al mondo e al ciel di gaudio eterno
308
1538
suoi, ¶ Pria che tornasse al ciel mill'anni e
309
1538
ingegno! ¶ Chè avrei forse al gran vol conformi l
310
1538
SONETTO LXX. ¶ Quanto invidio al pensier, ch'al cielo
311
1538
invidio al pensier, ch'al cielo invio, ¶ L'ali
312
1538
spazio il giunger tosto al sol, ch'accende ¶ Fra
313
1538
viaggi ¶ Son troppo erti al mio piè finchè la
314
1538
Dal proprio merto, lieta al ciel volasti, ¶ Se uguale
315
1538
ciel volasti, ¶ Se uguale al tuo valor luce portasti
316
1538
cura, ¶ Sebben non giunge al segno, eterne il rende
317
1538
nè ingegno: ¶ Quasi è al mio scampo ogni soccorso
318
1538
fuore, ¶ Voi che giungete al periglioso varco. ¶ SONETTO LXXIV
319
1538
rivolta ¶ Ai raggi e al caldo del mio vivo
320
1538
Prima ch'io giunga al mezzo della strada ¶ Del
321
1538
offerto, ¶ Potrà mostrarsi uguale al vostro merto, ¶ Signor, in
322
1538
in parte, o almeno al pensier mio? ¶ Già 'l
323
1538
dolore, ¶ Nè puote tempo al mio gravoso ardore ¶ Accrescer
324
1538
altra cura, io viva al fin sperando ¶ Un giorno
325
1538
nacque sol'una ¶ Fede al mio petto; che non
326
1538
porte ¶ Alla cagion ch'al mio sol mi conduce
327
1538
par che vi sospinga ¶ Al pianger vostro ed all
328
1538
bella, e di mandarla al core ¶ Sì vera e
329
1538
intera fede, ¶ Chè come al suo valor ogn' altro
330
1538
son le mie pene al mondo sole. ¶ Quanto ei
331
1538
maggior, dich' io: ch'al chiaro inganno ¶ D'un
332
1538
perch'io toglia lume al sole altero ¶ Di scriver
333
1538
e pur sempre aggio ¶ Al già visto splendor chiara
334
1538
lieta ¶ Sempre si volge al suo celeste segno. ¶ Così
335
1538
adorno e chiaro. ¶ Questo al sol vivo mio sua
336
1538
non fosser l'interne al cor più care. ¶ Ma
337
1538
non per giunger lume al mio bel sole, ¶ Che
338
1538
ardente ¶ Aprendo l'ali al ciel vola sovente, ¶ D
339
1538
ch'è ben degno al suo valore. ¶ SONETTO V
340
1538
men che l'opre al tuo valore interno. ¶ Non
341
1538
ardir rimaser vinte. ¶ Salisti al mondo i più pregiati
342
1538
varca! ¶ Chè non sempre al principio il fin risponde
343
1538
giù gradita, ¶ Non manchi al cor fedel la vostra
344
1538
E nel mio petto al suo apparire accende ¶ Maggior
345
1538
vero. ¶ La morte fama al suo valore aggiunge, ¶ E
346
1538
io la mortal salma ¶ Al miglior tempo? e come
347
1538
e smarrita ¶ L'alma al partir dell'altra mia
348
1538
sole; ond' io ritorno ¶ Al mio che 'l ciel
349
1538
ora ¶ Richiami l'alma al suo dolce soggiorno. ¶ Per
350
1538
altera estinse. ¶ Ricco legame al bel giogo m'avvinse
351
1538
alta cagion men cara al cor mi riede. ¶ Visto
352
1538
XX. ¶ Quanto s'interna al cor più d'anno
353
1538
E la cagion ch'al mio scampo si presta
354
1538
dal soccorso suo chiamata al cielo, ¶ Avesser fin sì
355
1538
obietto e il cibo al core, ¶ Ma strinse l
356
1538
Or sei pur giunto al fine, o spirto degno
357
1538
asceso; ¶ Nè fu qui al tuo desir giammai conteso
358
1538
alto tesoro? ¶ Anima bella, al più beato coro ¶ Del
359
1538
sostenne l'ale; ¶ Onde al desio che la speranza
360
1538
suo breve soggiorno; ¶ Chè al parlar saggio ed allo
361
1538
comun meste e confuse. ¶ Al suo sparir dal mondo
362
1538
nei beati chiostri ¶ Giunto al fin del desio lascia
363
1538
l'ali io stessa al gran desio ¶ Posso, e
364
1538
oblio, ¶ Chiuder l'altra al pensier: così poss'io
365
1538
corso la vita, ¶ Quando al fin della via dritta
366
1538
mostrò la via che al ciel conduce. ¶ SONETTO XXXIV
367
1538
giorno istesso. ¶ Quanta invidia al mio cor, felici e
368
1538
Sopra lo stesso argomento. ¶ Al bel leggiadro stil subietto
369
1538
ora il cielo ed al vostro alto canto, ¶ Ch
370
1538
a voi vita mortale. ¶ Al vol del merto lor
371
1538
vero. ¶ SONETTO XLII. ¶ Alzata al ciel da quel solingo
372
1538
maggior sole: ¶ Poi, quasi al fin del desiderio giunto
373
1538
altro inganno più simile al vero. ¶ Qual fa coi
374
1538
XLIV. ¶ Quanto è tolto al desio rende un pensiero
375
1538
spero. ¶ L'altro ora al duol mi guida ed
376
1538
alla cagion, l'altro al martire: ¶ Ma vincerà l
377
1538
mille altri insieme! ¶ Pure al desio d'alzarmi a
378
1538
vivo di sue glorie al mondo sole. ¶ La mente
379
1538
perduta gente ¶ Cercar rimedio al mio grave martire, ¶ Nè
380
1538
le piume, ¶ Instrumenti sarieno al mio mal degni ¶ Da
381
1538
l'amata immagin corse ¶ Al cor, come ch'in
382
1538
Ma fu la speme al ver lunge d'assai
383
1538
o mio sol, tornandò al cielo. ¶ Indegna forse fui
384
1538
io non fui teco al tuo partire! ¶ E le
385
1538
e duce. ¶ SONETTO CCIV. ¶ AL MEDESIMO. ¶ Diletta un'acqua
386
1538
vostro vago stil fa al mondo conte ¶ Ambe le
387
1538
ancor la bella musa al vero! ¶ SONETTO CCV. ¶ ARGOMENTO
388
1538
dar luce e sostegno ¶ Al raggio della vostra e
389
1538
Fede, per l'opre al mondo mai sì chiara
390
1538
v'invio ch'offerse ¶ Al ferro in croce il
391
1538
De' migliori anni dietro al van lavoro ¶ D'aver
392
1538
in oro eterno. ¶ Soffiate al foco suo che sol
393
1538
le certe ¶ Ricchezze andate al gran tesor superno. ¶ SONETTO
394
1538
Allor del pianto amaro al dolce amico ¶ Pensier che
395
1538
darmi e tor, tanto al suo dolce lume ¶ M
396
1538
desir erra. ¶ Onde strada al mio andar fece il
397
1538
l'ombra, ¶ E diede al mio voler veloci piume
398
1538
veloci piume. ¶ E giunsi al sol ch'agli occhi
399
1538
là scorga ¶ Spirti ch'al merto tuo non sono
400
1538
stato e la salute al mondo, ¶ Amor, donasti e
401
1538
che toglie e dona ¶ Al ciel corso, al sol
402
1538
dona ¶ Al ciel corso, al sol luce, ai mortal
403
1538
omer santi, acciò ch'al ciel gradita ¶ Sia l
404
1538
Sola rimase, e dentro al suo bel manto ¶ Mille
405
1538
conforto ¶ All'alta voglia, al grande animo santo. ¶ Al
406
1538
al grande animo santo. ¶ Al sepolcro cercando il Signor
407
1538
diede alto e felice ¶ Al gran mar delle sue
408
1538
cielo, ¶ E sì pietosa al mio priego s'offerse
409
1538
error; nè si concede ¶ Al sempiterno sol che al
410
1538
Al sempiterno sol che al vero scorge. ¶ SONETTO III
411
1538
pura face, allor che al sacro varco ¶ La indusse
412
1538
possente mano ¶ La tirò al cielo: o vero amante
413
1538
or l'anima bella al ciel rivolta, ¶ Non più
414
1538
s'era tanto intorno al core avvolto, ¶ Con la
415
1538
con l'alma sempre al ben far calda, ¶ Vinse
416
1538
pianto, e 'l duol al cor prescriva, ¶ Ch'invida
417
1538
e torbid'onde, ¶ Rendere al Tebro ogni sua gloria
418
1538
eterna e vera ¶ Piacque al giusto signor librare 'l
419
1538
velo ¶ Per volar lieti al glorioso Padre. ¶ SONETTO IX
420
1538
nostre, estingueria la sete ¶ Al desir cieco che con
421
1538
non ponno ¶ Le macchie al mondo infine al vivo
422
1538
macchie al mondo infine al vivo impresse, ¶ Pregate lui
423
1538
già chiamar l'uomo al ciel gli piacque, ¶ Usi
424
1538
SONETTO X. ¶ ARGOMENTO. ¶ Loda al fratello Ascanio Colonna il
425
1538
vostri occhi bel quanto al pensiero, ¶ L'aquila avría
426
1538
che rompeste ¶ Il corso al pianto, e d'aspra
427
1538
tutte le strade, ¶ Crebbero al lor gioir ben mille
428
1538
chi la mia lingua al gelo ¶ Pigro ritoglie, e
429
1538
la mente umil rivolta ¶ Al gran principio nostro, aspra
430
1538
la mente, ¶ E volar al suo fin per miglior