parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
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2015
dentro la stanza, fino al fiore del suo corpo
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2015
sono fermate tutt’intorno al suo corpo ricoperto dal
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ferro, che si muovono al solo toccarle e sembrano
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2015
avviluppa e che penetra al loro interno in cerca
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a posare sui pavimenti, al suo passaggio, forma questa
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vengono dopo. Sono tutti al buio, là dentro, per
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attorno alla grande tavola al centro dell’anticamera e
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mi sedevo di fronte al televisore acceso, da solo
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tavolo che c’è al centro, sollevo una delle
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le truppe della guarnigione al comando del generale Maleter
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Elezione di Imre Nagy al posto di Andràs Hegedüs
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e franare, la raderanno al suolo, passeranno e ripasseranno
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dal portone col motore al massimo dei giri, passeremo
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motocicletta è già davanti al garage. ¶ «Forza! Forza!» sta
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e due le mani al manubrio per non venire
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alla velocità di 300.000 chilometri al secondo i confini di
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quel recipiente di vetro al centro, pieno di inchiostro
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mani piene di anelli al ringhierino del side-car
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ogni gradino che scendevo al buio, in mezzo alle
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adesso è già molto al di sopra della linea
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quando andavo in bicicletta al lago di Garda, mi
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con le tapparelle abbassate, al primo piano di una
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schiena contro la saracinesca, al buio, nell’officina chiusa
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che arrivano alle Hawaii, al Giappone, alle Filippine, in
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balzeremo fuori col motore al massimo dei giri, ci
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che sogghigna in mezzo al suo volto istoriato, e
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Io mi sono presentato al comando dei vivi e
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scontri e mi abbandono al sonno, mi capita di
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se ne stanno acquattati al buio, atterriti, in attesa
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imbocco una scala. Salgo al buio. Mi sembra di
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con esultanza. “È su al primo piano! Crede di
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alla scala, sono già al primo piano. Entro nella
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con la bocca spalancata al centro della sua faccia
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che se ne stava al buio, nascosto, da solo
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traslocare dal suo corpo al cilindro di legno della
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avvicinando sempre di più al seminario. Sto già vedendo
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altra parte, il tiro al piattello da cui echeggiavano
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del fegato... ¶ Sono davanti al cancello. ¶ Mi fermo, perché
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seminaristi che stanno giocando al pallone, né i fischi
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saranno tutti inginocchiati attorno al tavolo di ping-pong
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di ossigeno che arrivava al cervello, e anche la
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ai miei occhi insieme al resto dello stanzone e
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occhiali, stavi di fronte al cancello per farti aprire
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la mente spostandomi incernierato al Gatto che se ne
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pochi gradini che scendono al refettorio. Si sente il
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e a tracimare incernierato al Gatto. ¶ Siamo arrivati anche
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non si può mangiare al buio, perché non si
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fa da mangiare?» domando al Gatto con infinito stupore
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fragore. ¶ Arrivo in fondo al corridoio, entro di corsa
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trema così?» ¶ Mi avvicino al suo letto. ¶ «È il
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con la testa appena al di sopra delle loro
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lembi della vestaglia stretti al petto con una mano
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dei cerchi lividi attorno al collo, la sua faccia
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è già di fronte al varco della finestra aperta
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prima ancora di mettermi al mondo adesso, nella vita
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abbastanza inclinati per consentire al loro peso di rotolare
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e anche a stringersi al petto i fogli tutti
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i nostri passi, fino al gabinetto dalla porta spalancata
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mi vedeva, di nascosto, al buio, da solo, anche
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rotolo della garza attorno al suo corpo ferito, mentre
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pugnalata, sono stata messa al rogo, sono stata condannata
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dal piatto. ¶ «Mi muovo al buio per non farmi
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piena di lettere, cerco al buio le lettere indirizzate
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mi può vedere salire al buio dal basso, con
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mani che le ritirano al buio e che tremano
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invece siamo ancora qui, al buio, lungo questa scaletta
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adesso, perché stanno tornando al mittente le lettere scritte
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vanno a cercare raspando al buio nelle montagne che
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filo come di ferro al posto delle labbra che
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e che viene dopo, al di là dei deserti
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che possa arrivare fino al continente dei vivi e
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alla mia testa e al mio corpo piombati nel
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poso sul tavolo rotondo al centro della stanza, in
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nella camera da pranzo al rumore dei miei passi
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rotolano e si scontrano al suo passaggio. ¶ Intanto mia
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pochi gradini che portano al corridoio, e così cominciamo
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e inventata. ¶ Passiamo vicino al fagiano dorato, che sta
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accorgesse, si è avvicinato al suo letto, l’ha
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anche oltre. Arriviamo fino al letto della Signorina, che
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poi per annodarceli attorno al collo, e intanto continuiamo
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stanza, siamo fermi vicino al mio piccolo letto, la
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del suo corpicino stretto al mio, delle sue braccia
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suo piccolo corpo vicino al mio, abbracciato al mio
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vicino al mio, abbracciato al mio, e poi di
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dorato, sarà venuto vicino al letto, avrà guardato per
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porticina mimetizzata, mi muovevo al buio, cercavo a tentoni
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legna che arrivavano fino al basso soffitto, mi gettavo
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suo piccolo corpo incollato al mio sta tremando sempre
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2015
mani che si muovono al buio staccandoli uno dopo
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a camminare tutt’intorno al parco, e poi sei
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la tua veste nera al centro del cortile e
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nera della tua veste al centro del cortile e
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di legna alte fino al soffitto scricchiolare sotto l
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sento la tua voce al telefono, se tu sei
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te, io mi impiccherò al posto tuo, così tu
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una donna indiana, seduta al centro della stanza, con
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che fa la pioggia, al termine di questa battaglia
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quella mandria reale portata al macello da chi credeva
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che fanno ala oscillando al nostro passaggio. ¶ Poi, non
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pressione della corda attorno al piccolo collo. ¶ «Ma tu
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due in silenzio, ciascuno al suo piano... Come faccio
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tuo fratellino, quello davanti al quale ti eri impiccata
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sisma «quando stavo inginocchiato al mio banco, in quel
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sarebbero radunate di fronte al tracimato, come ci raccontavano
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Che cosa sta succedendo al cielo, allo spazio? ¶ Prima
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viva che frusciava attorno al suo corpo. E poi
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noi due che camminavano al buio uno vicino all
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arrivati in silenzio fino al portone esterno. Ci siamo
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le si allargavano attorno al piede a ogni passo
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seminale che c’è al confine del continente dei
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precipitare, prima di arrivare al termine di questa tracimazione
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a Helgoland, quella tedesca al lago di Coronel e
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di chi sta camminando al mio fianco, continuando a
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improvviso invisibili in mezzo al fogliame. E non ero
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e un braccio attorno al fascio vivente del suo
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2015
sta camminando e tracimando al mio fianco. ¶ «Non la
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2015
con un coccodrillo appeso al soffitto, e continuavo a
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rigide come lamiera, ancorate al fondo melmoso del lago
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comincia a gridare forte, al di sopra della mia
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essere all’interno o al posto della mia mente
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da qualche punto buio al di sopra della mia
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allora erano rimaste nascoste al buio nelle alte muraglie
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altare lontano di fronte al quale restavo allineato e
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e là ruotando attorno al filo di ferro del
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2015
rochi, mentre ero immobile, al buio, vicino al letto
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2015
immobile, al buio, vicino al letto su cui era
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2015
immobile, immobilizzato, di fronte al portone di una lunga
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2015
ancora immobile, di fronte al portone nero spalancato e
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2015
e di ruggine nera al centro del soffitto a
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sul fondo. ¶ Giro attorno al lungo tavolo, rasento i
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chiamare «vieni qui vicino al mio letto, come facevi
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mano. ¶ Adesso sono vicino al letto. Gliela stringo. ¶ Anche
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la tua sedia vicino al mio letto, ci sarà
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è una sedia vicino al comodino di legno, con
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po’ lisa e tagliata al centro. ¶ La sposto un
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altra. ¶ Mi siedo vicino al letto. ¶ Rimaniamo per un
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che c’è vicino al letto, quasi contro il
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farmi vedere. ¶ Sono vicino al pouf a ruote, scorgo
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la volta. E porta al fianco quella lunga spada
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che c’era vicino al cavalcavia.” ¶ Ricomincio a muovermi
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piccolo lampadario che pende al centro della tavola, in
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sotto terra, gli appelli al sole che non finivano
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Sono tracimato per metterti al mondo!» ¶ Rimango immobile, impietrito
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sassi neri che sprofondano al centro per le acque
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aperto il tuo corpo al mio corpo?» ¶ «Lo sto
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stiamo avvicinando di nuovo al salto di un’altra
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roditori morti che escono al buio dalle loro tane
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perché ci stiamo avvicinando al fondo, tenendoci per mano
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mano che si avvicina al culmine del suo ultimo
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niente. Rimango in silenzio, al fianco della mia Musa
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elica quasi verticale rispetto al suo asse. ¶ Poi, a
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un’alta montagna assieme al padre priore e al
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al padre priore e al vicario, quando il cielo
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che continuavano a salire al buio in quel diluvio
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c’è in fondo al mondo. ¶ L’elicottero continua
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un varco nel parabrezza, al suo fianco, facendo scorrere
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falda di terra sospesa al di sopra di un
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poi sono sceso correndo al buio incernierato alle resurrettrici
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miei piedi che corrono al buio, perché non avverto
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viene prima. ¶ Vengo su al buio, dal basso, tra
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2015
qualcuno che sta correndo al buio, al mio fianco
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sta correndo al buio, al mio fianco. ¶ «Ma che
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di morti che corre al buio verso le città
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vessilli morti. Sto correndo al buio in questa poltiglia
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2015
è come se fossi al tuo fianco, è come
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2015
città sotterranee nere intraviste al buio, di nuove folle
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2015
chiedo continuando a correre al buio, con la testa
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vessilli che si indovinano al buio? ¶ Cercherò di farvi
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2015
dita che ci accarezzavano al buio, di notte, ci
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mentre riprenderete a spostarvi al buio attraverso queste città
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2015
può crescere solo assieme al numero dei tracimati? ¶ Si
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2015
che adesso è arrivata al culmine di questa universale
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2015
delle nostre città rase al suolo e incendiate, che
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2015
le città dei morti al culmine della morte. ¶ 22 ¶ Il
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nuove barricate e bivacchi al centro dei quali ardono
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fuscello. ¶ Mi hanno afferrato al volo molte mani morte
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mio corpo frana insieme al resto della fila di
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2015
Si sgranchiscono le membra, al buio, sotto la pioggia
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pioggia che vedo balenare al buio, sul fondo. ¶ Provo
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fa luccicare il mondo. Al centro di questo spiazzo
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2015
morti, ti porteremo fino al cospetto del tracimatore che
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2015
marce di settanta chilometri al giorno nelle strade piene
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2015
a camminare in silenzio al suo fianco “arrivare fin
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un vasto montacarichi fermo al piano. ¶ Saliamo. ¶ Le sue
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a Marengo gli austriaci al comando di von Melas
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visto elevarsi dallo spiazzo al centro del quartier generale
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più stretto della torre, al suo vertice, su una
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2015
su una terrazza circolare al centro della quale svetta
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mio cavallo, in mezzo al mio Stato Maggiore impennacchiato
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gli eserciti li vedo al buio, bisogna vederli prima
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2015
buio, bisogna vederli prima al buio per poi poterli
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altri morti faranno ala al mio passaggio, uscendo dalle
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2015
a terra, avvinghiati, vicino al tavolo degli attrezzi e
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sorprenderlo mentre si allontanava al buio dal dormitorio per
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veste e poi infilarsi al buio sotto le coperte
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miei piedi nudi, fino al foglio di cellophane che
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2015
sua bocca stava sussurrando al buio, premuta contro la
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2015
Si tormentava così, bisbigliando al buio sul filo nero
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ogni posto, anche davanti al mio, tremava forte, soprattutto
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2015
tremava forte, soprattutto davanti al mio, e io pensavo
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2015
che di notte accarezzavano al buio il suo volto
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ai suoi fianchi e al suo polso che si
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2015
lo facevo oscillare davanti al suo volto, contro il
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2015
adesso mi ero votata al terrore. “Non lasciarmi sola
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2015
Me l’ero accostata al petto. Era della mia
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intercettavano per caso raspando al buio nelle montagne di
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2015
città tormentate e rase al suolo dal sisma delle
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il mio corpo avviluppato al suo dalla cinghia e
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perdita d’occhio davanti al grande muso trasparente del
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Un istante dopo, attorno al tavolo della riunione, nella
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2015
stiamo parlando e gridando al buio, in queste nuove
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2015
sposa!» ¶ Sono ancora immobile al mio posto, impietrito. ¶ Sento
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2015
donna che sta correndo al mio fianco. Mi pare
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2015
hai?» le domando, correndo al buio, abbagliato. ¶ Non mi
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2015
che corrono incernierati fino al culmine, e che poi
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2015
precipitare dopo essere arrivato al culmine di una nuova
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2015
che oscillano mentre corro al buio non so verso
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2015
dico continuando a correre al buio “e quando una
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2015
in cui era abbassato al massimo ed era a
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2015
fosforescente che c’è al loro interno, in questo
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2015
dalle carni morte portate al parossismo dentro la morte
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2015
che costasse poco, magari al primo o al secondo
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2015
magari al primo o al secondo piano di una
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2015
fino a me, fino al mio corpo aperto, e
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2015
ci sono più muraglie al mio fianco, però mi
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2015
sto avvicinando sempre più al suo punto di massima
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2015
condurti tutte insieme fino al suo corpo ispirato che
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2015
che si spostavano attorno al mio corpo si è
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2015
il suo corpo stretto al mio non poggia più
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2015
dice, mi sussurra camminando al mio fianco, mentre imbocchiamo
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2015
ci fosse un posto al mondo dove poterti aspettare
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2015
viene prima, nei video al plasma dei loro computer
233
2015
si erano dati appuntamento al buio tramite le chat
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2015
vivi. Questi sì veramente al buio, dentro la morte
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2015
rovina verso il basso al centro di questa gola
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2015
gola vertiginosamente inclinata, fino al cuore di queste città
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2015
alla velocità di 300.000 chilometri al secondo. Guardava in silenzio
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2015
sotterranee dei morti, imprimono al suo corso una velocità
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2015
Muovo mani e braccia, al buio, alla cieca, anche
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2015
mentre si fa trasportare al mio fianco da questa
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2015
testa che sta correndo al mio fianco. ¶ «La sposa
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2015
mi risponde. Scorgo solo, al mio fianco, la sua
243
2015
morte. Chat-line, incontri al buio, persone suscitate da
244
2015
I vivi si coricavano al buio nelle loro case
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2015
dentro la morte, vicino al letto su cui era
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2015
Ah, sì, il Gatto! Al quale ho servito la
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2015
suoi occhi avevano colto al suo nascere, su quel
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2015
uniti da un elastico al resto del suo corpo
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2015
mano che si sollevava al buio nel gesto muto
250
2015
che sarebbero venuti intorno al mio corpo coricato per
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2015
morto così, da solo, al freddo, in quella enorme
252
2015
fiamma per arrivare fino al cuore della fiamma, in
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2015
si inginocchierebbero a ondate al suo fianco per pronunciare
254
2015
chi non vuole risorgere. Al posto del giudizio abbiamo
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2015
a correre a perdifiato al fianco di Lazzaro che
256
2015
economico, religioso... Città rase al suolo, abitanti smembrati, torturati
257
2015
filo dell’orizzonte radendo al suolo ogni cosa, dalla
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2015
sua bocca, da dietro, al mio orecchio e al
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2015
al mio orecchio e al bozzolo della mia testa
260
2015
della sua testa vicino al bozzolo della mia testa
261
2015
bozzolo della mia testa al culmine del mio corpo
262
2015
disposizione, fino a 20.000 persone al giorno che arrivano al
263
2015
al giorno che arrivano al campo di sterminio di
264
2015
e che ha suscitato al suo passaggio quest’altro
265
2015
così estasiati di fronte al primo manifestarsi della loro
266
2015
sul mondo dei vivi, al primo formarsi dei loro
267
2015
solo la luce, fino al cuore della sua luce
268
2015
che corre a perdifiato al mio fianco. ¶ Sento solo
269
2015
poi camminare ancora fino al mare su cui si
270
2015
abbaglianti come ricami, costruite al tempo delle repubbliche marinare
271
2015
verso non so dove al suo fianco in mezzo
272
2015
si era fermata davanti al mio letto, e nella
273
2015
e io ero coricato al buio, nella vita che
274
2015
persona che stava ferma al suo fianco, incernierata, saldata
275
2015
sotto il cruscotto, vicino al perno da cui si
276
2015
il mio corpo legato al suo con la cinghia
277
2015
questo regno, arriverai fino al punto dove potrai ricominciare
278
2015
ancora, lampadari da issare al centro di soffitti sfondati
279
2015
nere che ci accarezzano al buio come sogni mentre
280
2015
la sua testa appoggiata al poggiatesta che guarda la
281
2015
si alzavano per andare al gabinetto nello stanzone degli
282
2015
c’è prima. ¶ «Scendeva al buio lungo le scale
283
2015
sui piedi nudi, addossato al muro perché la ringhiera
284
2015
che mi stava aspettando al buio. Mi guardava arrivare
285
2015
dove andare. Ci spostavamo al buio tenendoci irresistibilmente per
286
2015
andare, se c’era al mondo un posto dove
287
2015
che non si vedevano al buio, io a piedi
288
2015
c’era il tiro al piattello, degli spari che
289
2015
Pesca che mi aspettava al mio piano in abito
290
2015
mentre me ne sto al buio, da solo, nella
291
2015
su cui sono coricato al buio sta cominciando impercettibilmente
292
2015
delle cose quando sono al buio e nessuno, neppure
293
2015
nuovi morti.” ¶ Resto immobile, al buio, mentre tutta l
294
2015
a costo di andare al di là della vita
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hai paura di andare al di là della vita
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si fa ad andare al di là della vita
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una seggiola. ¶ Mi siedo, al buio, in questo buio
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dico ancora. «Tu là al buio, sepolto, in un
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tutte quelle vesti invisibili, al buio, contro lo sfondo
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quando ero ormai coricato al buio nel mio letto
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pensare a te, coricato al buio, solo, in quel
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rispondono. Gesù arriva davanti al sepolcro. Tutti piangono. Il
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balzo quantico dall’eternità al tempo oppure quello dal
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seduto per terra accanto al mio corpo morto disteso
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dentro. Tutti e due al buio, dentro la stessa
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alzato, mentre io camminavo al buio verso l’uscita
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il suo corpo coricato al buio e avvolto nelle
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buio. Mi sono avvicinato al mio asinello, che era
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cominciava già ad agitarli al mio passaggio. Una folla
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stava gridando queste parole al mio passaggio era spaccato
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e di vesti stese al mio passaggio e gli
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nello stesso tempo disteso al buio sopra una pietra
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io mi stavo avvicinando al punto limite e alla
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Gesù o di fronte al loro fratello Lazzaro che
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Sono arrivato di fronte al sepolcro, sono rimasto immobile
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seduto per terra vicino al suo corpo disteso. Non
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rimasto in silenzio, immobile, al buio, annientato. “Ma se
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di essere l’unico al mondo che non risorge
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risorgerà?” “Ci deve essere al mondo quello che non
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sollevava mulinelli di polvere al mio passaggio. E poi
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due. Sono arrivato fino al tuo sepolcro, dove ti
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io sono qui, vicino al tuo corpo di risorto
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con le mani intorno al mio corpo e tirando
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piedi martoriati che camminavano al buio. ¶ “È il terremoto
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non sta più fermo al suo posto. ¶ Mi arrivavano
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avvicinare le mie mani al suo corpo, a tentoni
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finimondo che c’è al di là della vita
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là della vita e al di là della morte
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che continua a correre al mio fianco tenendomi per
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il mio corpo saldato al suo, che è scosso
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chi corre a perdifiato al mio fianco. ¶ Non mi
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ascensore che si aprivano al piano, con la sua
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la testa in cima al mio corpo in corsa
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la vedrai correre improvvisamente al tuo fianco, ti prenderà
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correre a grandi falcate, al mio fianco. Adesso siamo
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Lazzaro continuando a correre al mio fianco, con la
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non più giovane, sventrata al momento del parto dalla
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mio corpo. E allora al diavolo tutta questa pena
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tutto questo intollerabile orrore. Al diavolo anche quel sogno
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Canti del caos fino al suo punto di congiunzione
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e di innesco e al suo inveramento”. ¶ Ecco, diciamo
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dopo essere rimasti seduti al buio a guardare con
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di fronte agli schermi al plasma, gli ippodromi dove
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di confronto. ¶ Siete arrivati al limite dell’esponenzialità della
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morti sta facendo ala al vostro passaggio. Sono le
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morti che fa ala al vostro passaggio diventa sempre
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morti che fanno ala al vostro passaggio e cresce
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sposa che vi aspetta al piano. ¶ Ha un nastro
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emozione. «Sei la cameriera al piano?» ¶ La ragazza non
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risate che salivano fino al cielo. E adesso invece
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stanno fronteggiando e affrontando al termine della loro vita
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in tanto in fondo al corridoio, prima di uscire
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che avanzo anch’io al buio in quella colla
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finimondo di morti accalcati al buio che premono per
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ancora fermo di fronte al bagliore del suo corpo
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ascensore si è fermato al piano e la porta
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i capelli di fronte al piccolo specchio appeso ai
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c’era a Ducale al tempo degli Esordi, dove
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venuta incontro in mezzo al cortile e mi hai
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e hai dato inizio al mondo...» ¶ Fa un altro
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attorno ai viali e al muro di cinta del
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assieme a Turchina e al suo sposo, a fare
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che c’era vicino al fiume per ritirare una
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la scaletta che portava al primo piano, alla camera
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quando si serrava attorno al cerchione. Venivi dalla parte
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con le mani allungate al massimo nello spazio il
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la scala che portava al primo piano, sono arrivata
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piano, e poi davanti al gabinetto con la porta
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quale ti ho accolto al piano di quell’albergo
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villa, che eri già al primo piano, che eri
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miei fratelli in mezzo al cortile, con la canna
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dove si sta accalcando al buio quella ressa di
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e scatenava il lampo al magnesio del flash... Qui
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interno dell’aria oppure al posto dell’aria, e
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morte. Intitolata Le morti, al plurale, come la prima
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era intitolata Gli esordi, al plurale, e la seconda
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seconda Canti del caos, al plurale. “Fra poco compirò
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da un tempo ormai al di là della vita
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là della vita e al di là della morte
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e di renderla dicibile al cospetto della morte, personale
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del mondo. O può, al contrario, allontanarle a tal
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sola fin dall’inizio, al di là e al
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al di là e al di fuori della parvenza
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io allora dov’ero, al tempo dei Canti del
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strascico mentre mi avvicino al centro pulsante di questa
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aspettando per dare inizio al ballo degli increati... Non
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aspettando per dare inizio al ballo dell’immortalità, e
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ballo dell’immortalità, e al centro della sala e
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cambiava la fasciatura attorno al pene circonciso facendoci cadere
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vita, quando ruotavo attorno al parco su quella bicicletta
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stiamo già ballando abbracciati, al centro di questa sala
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il paese era raso al suolo dai bombardamenti genetici
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del suo corpo vicino al mio corpo al centro
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vicino al mio corpo al centro di questa sala
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voci improvvise spinte fino al canto che scaturivano da
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una notte, di fronte al mare in fiamme...» mi
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mentre continuiamo a ruotare al centro di questa sala
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sui nostri volti accostati al centro di uno sterminato
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coppie si stiano unendo al ballo, staccandosi una dopo
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l’increazione può manifestarsi al di fuori di sé
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scorgere qualche lontanissima stella al termine del cielo che
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è di nuovo abbracciato al perno del suo giovane
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increato... Ma non erano al ballo degli immortali?» ¶ «Adesso
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non erano anche loro al ballo degli immortali?» ¶ La
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adesso...» ¶ Continuiamo a ruotare, al centro di questa sala
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muovendo sempre più lentamente al centro di questa sala
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quel bambino di luce al termine del caos del
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caos del mondo creato, al suo inizio...?» provo a
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incendio, e che arriviamo al termine della scia fosforescente
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alto per fare ala al nostro passaggio. ¶ Le uscite
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vetrine sono in fiamme. ¶ Al centro della strada selciata
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torce che fanno ala al fiume di fuoco che
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una scarica di 300.000 chilometri al secondo di fotoni di
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Ah, sì? Tu hai al centro del tuo corpo
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con la testa vicino al manto dei suoi capelli
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dei suoi capelli e al suo volto morbido e
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di vedermi. Sentivo solo, al centro di noi due
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la scarica di 300.000 chilometri al secondo di luce, tutt
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calde che c’erano al termine delle sue forti
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allargavano sempre più scoprendo al centro la sua cruna
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nostre teste ma anche al centro dei nostri corpi
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corpo che pulsava attorno al mio, lei con la
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e già in preda al vortice della separazione, della
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dove si stavano divincolando al buio le prime radici
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Che cosa è successo al mio specchio?” mi chiedevo
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si sentono, di fronte al mare in fiamme, che
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sorridendo, continuando a salire al buio, con la sua
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che la stavo aspettando al centro di qualcosa come
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e di specchi arrivati al culmine della creazione, della
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la loro voce fino al canto, su pianeti di
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specchi continuando a sussurrare al buio nello specchio della
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ultima volta, di fronte al suo creatore. ¶ «Che cosa
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buia, arrivo in fondo al corridoio, fino alla porta
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un calcio. ¶ Mi affaccio al pianerottolo buio. ¶ Non si
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il peso e impedire al mio corpo di cadermi
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aiuola che c’era al centro non c’è
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corridoio che arriva fino al portone esterno, a fianco
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della posta ancora attaccate al muro, nere, bruciate. ¶ Dietro
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i copertoni liquefatti, legate al palo dello stesso lampione
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loro luce nera. Quelli al centro della piazza, a
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loro rosse lingue bagnate al termine dei loro lunghi
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a piazza 5 Giornate, con al centro il suo obelisco
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Sono in piedi, incollato al muro di una casa
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alla mia testa e al mio volto e al
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al mio volto e al mio corpo che si
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folla che si apriva al nostro passaggio, e lei
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mano il golfino attorno al collo per il freddo
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porta che si apre al termine dello scalone. ¶ Mi
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immortalare e a baciare, al centro di questi corpi
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con la bocca vicino al mio volto. «E quello
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Musa e dall’altra al Gatto. ¶ La sala è
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sto già camminando incernierato al Gatto attraverso questa sala
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portato dalla Musa, direttamente al cospetto della tua Musa
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la sua boccuccia sdentata al suo giovane grembo, e
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fondazione che si teneva al buio, e tu l
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uno vicino all’altro, al centro dello stesso anello
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e precipitano in mezzo al palpitare dei gameti che
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non può esserci niente al di fuori dell’immortalità
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tetto di questa reggia al centro dello sterminato anello
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che si spostano, fino al varco del lucernario scoperchiato
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adesso dobbiamo dare inizio al ballo» mi sta dicendo
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aspettando che diamo inizio al ballo.» ¶ Mi giro a
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chiedo alla mia Musa, al centro di questa sala
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mi sto muovendo incernierato al suo corpo, anche se
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ci siamo abbandonati irresistibilmente al movimento della danza e
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a velocità vertiginosa incernierato al perno della mia Musa
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alla mia bocca e al mio volto. ¶ «Perché viene
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viene prima.» ¶ Siamo soli, al centro di questa sala
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e si stanno unendo al ballo, dal movimento della
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aria spostata. ¶ Adesso siamo al centro di un anello
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tutta la notte incernierata al tuo corpo, con gli
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nostri due corpi incernierati al centro di questa sala
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che sta ballando insieme al donatore di seme, con
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e quei cieli fino al punto in cui hai
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visto balenare di nuovo al culmine di quel vortice
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la vita e fino al termine dell’immortalità della
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che si lacerava silenziosamente al nostro passaggio, e lei
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mano il golfino attorno al collo per il freddo
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me la grande sala al termine di una fuga
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ragazza che cammina silenziosamente al mio fianco, con il
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mani e le braccia, al centro della striscia di
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curva che si affaccia al di sopra della piazza
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è eruttato, ci sono al suo posto porte e
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reggendomi con una mano al cruscotto. ¶ «Là!» mi risponde
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noi, schierati in fondo al corso dalle case e
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cubo del piedestallo è al suo posto, con le
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davanti alla mia casa, al suo portone divelto, al
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al suo portone divelto, al ventre del suo cortile
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dove? Entrando dove?” ¶ Arrivo al terzo piano. ¶ Giro un
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che mi sto avvicinando al termine, o forse all
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ancora che fosse arrivato al piano, quando si sono
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Che è rimasto fermo al suo posto, in questo
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piazze dove si combatteva al tempo dell’insurrezione e
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Sforza capitano di ventura al servizio di Filippo Maria
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Bicocca i mercenari svizzeri al soldo di Francesco I
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sull’ultimo pullman preso al volo, percorrerò, oppure a
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mi vedrà. Passavo vicino al bowling dalla porta sigillata
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fronteggiando?”. E poi arrivavo al mio piano, la porta
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mia porta in fondo al gomito del corridoio, giravo
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corpi che si muovevano al buio sotto le coperte