Mario Soldati, Le due città, 1964

della corriera, pareva alludere al disaccordo delle loro idee

Cime Bianche apparteneva già al passato. Per un breve

degli abeti, in fondo al prato, attraverso i rami

Ma era vero che, al telefono, lui aveva chiesto

guidò nella semioscurità fino al salone, dove Emilio vide

capelli alla bebè, seduta al pianoforte; e che mancava

si piantò in mezzo al bagno con le mani

stesso: finalmente un balsamo al proprio orgoglio ferito: dopo

grade-vole, quasi quanto, al Fiery, l'acqua del

consiglio a Piero. ¶ Pensò al papà e alla mamma

fuoco. In semicerchio davanti al caminetto, la conversazione continuava

e Emilio erano seduti al centro, in un piccolo

attenzione per un momento al senso delle parole, evocava

dei travet. Un deputato al Parlamento! Questa modestia era

quella che Emilio ricordava, al ricevimento dei Sakharoff. Il

meno gradevoli, ma tutte, al confronto, egualmente misere. Veve

notte e il primo al risveglio. Veve... Ma, nel

sole, cominciarono a sovrapporsi al pensiero di Veve. Due

a chiave, e che, al contrario, gli bastò per

strani, che, senza opporsi al primo e fondamentale, lo

rassegnarsi, rientrando a Torino, al malinconico programma predisposto da

mondo che comprendeva e al tempo stesso superava quello

sognato per lui e al quale lo avevano educato

e non dava tempo al tempo? Si vendeva? Una

Elena poteva anche ridursi al-l'avventura di una

era bianco: Emilio pensava al caldo che fra poco

dimostrato che, per prepararsi al colloquio decisivo con Golzio

delle dodici e mezzo. Al-l'ultimo momento, non

le mansioni di segretario al Teatro d'Arte! Per

uomo si fece sotto al vagone della posta, e

un dente d'oro al punto indicato... ¶ Il cadavere

avrebbe ricevuto per assumerlo al suo servizio. ¶ Parte terza

mattina alle otto, come al solito, per andare in

casa di via Gioanetti, al Monte dei Cappuccini, a

viaggi all'estero, fino al '30 per il Teatro d

il tempo che dedicava al lavoro lo proteggevano. A

e alla critica, meno al mestiere dell'impresario, per

istinto, tutti e due al metodo con cui erano

e perché veder ripetere al bambino le lontane esperienze

della prima adolescenza. Elena, al suo fianco, sorrideva di

per un trasporto spontaneo. Al banco dei testimoni, era

giornata! Certe sere andava al cinema con Elena. Rincasava

ormai lo aveva invaso, al successo finanziario, al miraggio

invaso, al successo finanziario, al miraggio di una grossa

Caffè Perotti prendono parte ¶ al dolore di Pinin per

questo sì, aveva messo al corrente Piero. Anzi, era

era tornato dal documentario al Karakorum soltanto nel febbraio

del '26. La spedizione, contrariamente al previsto, era durata più

accanto a lui. Tentò al buio con una mano

alta e bianca accanto al letto, e quelle dita

gli sembrava superfluo sottoporsi al fastidio di traslocare per

mi spiace che siamo al buio. Vorrei vederti mentre

ombra azzurra e trasparente. Al campanile, il disco luminoso

nome, Emilio Viotti, che al confronto era angusto e

qui?... Dando la mancia al facchino, osservò il suo

Da un tascapane appeso al ferro della panchina, spuntava

detto che era pronto al matrimonio: contro la volontà

adesso, a dare importanza al denaro; e lui, così

la signora Bianchi-Mina. Al polso, un orologino, anche

della risata, si appoggiò al suo braccio avviandosi. ¶ Il

nuovo come allora. Veve, al suo fianco, qualche cosa

che continuava a appoggiarsi al suo braccio? Si sforzò

piuttosto che sia stato al Valentino. Qui è impossibile

mi aspettassero, che andavo al cinema." ¶ "Al cinema con

che andavo al cinema." ¶ "Al cinema con lui" mormorò

che lei si appoggiasse al suo braccio, senza più

del Po. ¶ Quando furono al Ponte in Pietra, all

più, voltò le spalle al ponte: l'immenso rettangolo

non accennava a diminuire, al contrario: era stato, a

chissà dove era. ¶ Piero, al suo fianco, giaceva immobile

barba Sanfront, ormai costretto al carrozzino, la famosa canna

la scaletta che scendeva al porto fluviale, sparire, gli

nero era stato noleggiato al garage Tommasini, in via

aveva fatto una gita al lago di Vico. Rousset

abitanti, alla immobilità e al silenzio del bosco compatto

bosco compatto tutto intorno al lago, si era sentito

in via Flaminia, davanti al garage Tattini: coperto di

mobilitata. Una dimostrazione popolare al Lungotevere Arnaldo da Brescia

aveva votato la fiducia al governo. ¶ Anche Piero, che

della posizione di Filippelli al Viminale, e dell'esistenza

questo in un discorso al Senato: "Bisogna rendersi conto

con una spedizione alpinistica al Karakorum. Era cresciuta l

sherpa. Io arriverò tutt'al più fino ai campi

meta su una pietra al riparo del vento, versando

si distingueva. Albeggiava appunto al di là del colle

più lo stesso Cervino. Al fondo, sui margini della

buia, in un albergo, al mare, al monte, chissà

un albergo, al mare, al monte, chissà dove, nuda

immani mantelli rigidi, candidi al sole, azzurrini nelle pieghe

i fiori gli arrivavano al petto, gli strisciavano contro

misteriosamente da cassa armonica al rigagnolo serpeggiante, ripercuoteva il

ti piace tanto andare al Karakorum!" ¶ "Infatti, ti dirò

Robinson Crusoè. L'arrivo al Fiery. La confluenza del

Piero si era avvicinato al banco ordinando due birre

mi riconosci?!" ¶ Era Elena al telefono. Gli diceva di

organizzate, non più intorno al lago di Vico, ma

di ori, di fiori. Al centro, un piccolo rettangolo

volta poteva già appartenere al passato. E rideva, lei

non l'accompagnasse fino al portone. Si baciarono a

ascoltava, ancora immobile davanti al portone. Ora era il

a gridargli, dalla banchina al finestrino: ¶ "Statte buono, don

improvvisato, sia pure limitatamente al primo Medioevo, una certa

prima ancora di giungere al cancelletto, si preparava per

vantaggio di essere vicinissima al Senato. Finalmente, a metà

à-tête, due volte al giorno e per tanti

Quando poi, arrivato davanti al cancelletto, vedeva tutte le

del villino, allo scantinato al terreno al primo piano

allo scantinato al terreno al primo piano, sfolgorare di

zaffiri e brillanti; attorno al collo, liscio e senza

Viareggio, agosto e settembre al suo castello di Quarà

godeva la vita grazie al proprio denaro: indovinando i

e come voleva, riprenderlo al punto stesso in cui

due o tre volte al mese, anche se, per

fino allo scrupolo, fino al dubbio. No, non era

le canzoncine avrebbero persuaso al sonno chiunque, meno un

Passeggiava a Villa Borghese, al Pincio. Il cielo era

albicocca, si stendevano davanti al suo sguardo per uno

più preferito la morte al fallimento. Non era, dunque

immenso se era sufficiente al più lungo di tutti

non rendere un servizio al proprio paese? Perché non

Ma, invece di avviarsi al Pantheon, alla fermata del

del vasto selciato, e al fruscio della fontana. Il

fervorini del padre Pesso, al circolo liceale dell'Immacolata

signora Calandra, sdraiandosi come al solito nella poltrona di

rivolto un identico sorriso al successivo bambino. ¶ Soltanto, era

usufruttuaria la madre fino al giorno in cui la

ormai non fossero mancate al suo definitivo ritorno a

L'indomani, rincasando come al solito verso le quattordici

teatro, e di cena al restaurant dopo teatro. E

e indipendente, almeno sino al giorno in cui sarà

Anche in due, intorno al tavolino." ¶ "Anche così, uno

attraversò il salone fino al pianoforte, spense la luce

venga a prendere, allora. Al buio non so fare

fu vicino: "Mi guidi al mio posto". ¶ Emilio obbedì

E, così da vicino, al buio, il suo corpo

mani, palma contro palma, al di sopra del tavolino

di tutta se stessa al nuovo amante. ¶ Ma Emilio

ridere perché adesso penso al monoblocco. Il mio fidanzato

fondo Roma non è al polo sud e Torino

e Torino non è al polo nord. Basta una

di libertà: dal sabato al mercoledì mattina. Sono stata

Vittoria, il papà tranviere... ¶ Al crepuscolo, si ritrovò a

male, un dolore fisico al cuore. E che il

tavolone di San Silvestro, al riflesso rossastro delle lampadine

niente assolutamente, se non, al dito medio della mano

si arrendevano senza condizioni al necessario entusiasmo: ma, ciascuna

dubbio. Dopo lo spettacolo, al buffet, nell'attesa che

vedono male. Dia tempo al tempo, professore. Se io

sua scarsa preparazione non al tempo che aveva tolto

dedicarlo a Veve: ma al suo stato d'animo

opposto: di liberarsene, sebbene, al solo pensarci, tale libertà

per lei. ¶ Lei, fedele al proprio carattere, non si

aprivano direttamente sulla campagna, al profumo dei fieni. ¶ Prima

a che scopo metterla al corrente di tutto il

e dell'altro, cercò, al contrario, di vederla ancora

fatto: e non, come al solito, soltanto la sera

rococò, che lo conduceva al mezzanino del professore B

provinciale giunto da poco al fastigio della cattedra universitaria

strette, andavano dal soffitto al pavimento, e erano difese

sua capacità di resistenza al lavoro di ricerca. In

plaid di cachemire fino al petto, e con la

a giocare alle bocce al Martinetto. ¶ "Vieni anche tu

Emilio veniva a giocare al Martinetto. Ma, presto, gli

boccia; l'occhio fisso al lontano pallino, un punto

partita fosse misteriosamente connessa al proprio destino. Per la

impressa nella sua subcoscienza al momento angoscioso e decisivo

natura del terreno intorno al punto dove il pallino

una spaccata di danza. Al terzo tempo, coi piedi

Come in un affondo al ralentì, spingeva avanti e

li odiava e temeva. Al tempo stesso, ne era

il colonnello, facendo fare al pallino un gran volo

pallino si era fermato al centro del terzo campo

lo scherzo. ¶ Si brindò al campione di Alessandria: ¶ "Ch

della fine. ¶ Salutò Piero al capolinea del 4. Quando lo

trovato già sposato: commosso al pensiero improvviso della fuga

se non sui ballatoi. Al pianterreno, e chiusi a

da una bassa cancellata: al di là, nel buio

di Veve, sarebbe parso, al confronto, misero ed inutile

e come di costrizione al vedere la prima volta

Li trovò seduti intorno al tavolo di marmo della

col suo piatto smaltato al centro del tavolo: che

che sedeva in fondo, al lato breve del tavolo

non si era seduta al tavolo, ma più indietro

scaffaletto che era accanto al divano: in quei due

pelle bianca, stretto intorno al roseo chiaro e alle

Città, e sfolgoravano fino al Santuario. Era, quella, l

che ci si avvicinava al Santuario. Tutto palpitava, con

Non si pregava, tutt'al più si dicevano frettolose

Veve, disinvolta, si appoggiava al suo braccio: con naturalezza

soddisfatta e di timore. ¶ Al fianco di Veve, gli

una ragazza così bella. Al tempo stesso, temeva la

di vederlo. E se, al ritorno da Roma, la

Umberto, a Roma. ¶ Tornarono al Continentale poco prima delle

dono di un palco al Costanzi, pensando di offrire

quale era capo divisione al Ministero delle Finanze. ¶ E

era fatto portare fino al capolinea. Ora passeggiava come

umiliazione finanziaria subita davanti al cugino e a Giorgio

e coi cugini. Ma, al ritorno in città, la

piccoli ristoranti con camera al primo piano. Le formalità

Le formalità erano ridotte al minimo. Garbata l'accoglienza

alla penultima fermata, lui al capolinea. C'era sempre

solitarie, e si abbandonavano al gioco, che forse, per

torti? ¶ Temeva "la relazione". Al tempo stesso, se fosse

così, di quegli appuntamenti: al ricordo esaltante di quelle

Emilio aveva già sentito, al Regio, l'Oro del

tempo prezioso agli studi. ¶ Al Regio, lo spettacolo d

di Hundig si spalancava al soffio scorrente, tepido e

grandi iridi scure, rispondesse al suo desiderio. ¶ L'ultimo

Sassarini abitavano un alloggio al terzo piano, in via

via XX Settembre, davanti al Ministero delle Finanze. Il

Gli urli di gioia al suo apparire, gli abbracci

fascisti, erano decisamente favorevoli al fascismo. Nel viaggio di

Mussolini era stato chiamato al Quirinale. ¶ Verso sera, Emilio

lunghe, capelli all'ardita. Al plotone di camicie nere

anche loro di marciare al passo. Poi altre camicie

era patriottico e fedele al re. Ma erano quelle

l'altra riva. ¶ Misto al fragore eguale della rapida

respirato: profondo, calmo, insieme al respiro stesso di Veve

le braccia, e insieme al respiro della città, della

un risveglio straziante: ma, al tempo stesso, anche un

ginocchio." ¶ Penombra del pianerottolo, al piano rialzato, davanti alla

questo guaio degli straordinari al venerdì e al sabato

straordinari al venerdì e al sabato, questa incertezza di

Col tram, a arrivare al Lungo Po, non ci

No, si era fermato al piano di sotto. Il

vita, e lo teneva al corrente di quanto poteva

alla Collina, e vicino al deposito dei tram di

e di intellettuali contrari al fascismo, che erano protetti

corso Presidente Wilson e al castello di Casalgrasso, vendeva

sera Emilio era entrato al Caffè Nazionale, in via

avrebbe un giorno resistito al lungo, paziente lavoro e

lungo in silenzio. Tutt'al più mormorava: ¶ "Bello." ¶ Le

senso. Ecco, Rousset camminava al suo fianco. Era un

corte, che gli camminava al fianco in perfetto silenzio

umana. Ma, nel silenzio, al passo con lui, al

al passo con lui, al suo fianco, gomito a

Paolino Rousset nella sala al primo piano, anche quella

amici che si radunavano al Caffè Nazionale o nello

sere prima, avesse accennato al ricevimento: e che nessuno

passarono in una galleria al piano inferiore, dove era

borghesia di Torino. Palco al Regio (a metà coi

non avrebbero potuto desiderare. Al ginnasio e al liceo

desiderare. Al ginnasio e al liceo, sempre il primo

le sere d'inverno, al carré della Radicati di

della Radicati di Primeglio, al carré della D'Agliano

penombra degli anditi adiacenti al salone da ballo; qualche

fulminea, e forse incompleta, al Massena, al Raffaello, o

forse incompleta, al Massena, al Raffaello, o in una

fascista. I carnevali dal '19 al '22, invece, avrebbero dovuto essere

di via Po, fino al trionfo di piazza Vittorio

prima volta. E quanto al piacere che provava, benché

confronto all'immaginazione e al desiderio. Non gli riusciva

andare alle corse e al Regio, avere domestici in

c'era festa, ammessi al carré della Radicati o

nobiltà, divertirsi alla caccia, al golf, ai bagni, né

senza importanza. ¶ Dalla gita al Sestrières erano passati sei

poi, quasi subito, inviato al fronte come cineoperatore. ¶ Due

anni di guerra, dal '16 al '18. Poco dopo Caporetto, per

sedia. "Lu el staga al so posto, e zoghemo

in là, un alloggetto al mezzanino insieme alla mamma

anche in macchina insieme al metteur-en-scène o

metteur-en-scène o al direttore di produzione: e

la colazione del mezzogiorno al ristorante dello stabilimento, con

saliva passo passo allacciato al fianco solido di Veve

con lui, si avvicinava al parapetto: ma, oh sorpresa

preso il tram fino al capolinea e stava raggiungendo

mentre scendi!... Così. Appòggiati al suo braccio sùbito... Appòggiati

avrebbe trovata in sala, al rosario, circondata dalla servitù

trattenuto fino a tardi al nosocomio. Avrebbe assicurato la

erano ipso facto spediti al cimitero o alla Consolata

del proprio cinismo, ma, al tempo stesso, istintivamente deciso

scioperi e di combattimenti al Lingotto, a barriera San

Gli sembrava di camminare al fianco di qualche cosa

e che pur camminava al suo fianco, e alla

meritarmi che lei cammini al mio fianco e mi

tè coi biscottini, era al colle dell'Eremo. Senonché

poteva unire l'utile al dilettevole, perché non farlo

in Vaticano. ¶ Lo accompagnava, al solito, l'ingegnere Badìa

vizioso: passava le notti al Maffei o all'Alfieri

Alfieri, nei casini o al poker, prendeva a periodi

o piuttosto dalla sera al mattino: salvo l'udienza

vecchi. ¶ La farsa cominciò al vagone ristorante. Sullo stesso

moltissimo denaro, e lui, al paragone, di niente. ¶ Barba

e l'ingegnere erano al primo piano. Loro tre

primo piano. Loro tre al terzo: Giorgio e Vittorio

Umberto, ordinarono champagne, invitarono al tavolo tre ballerine. Poi

tre ballerine. Poi, cena al Gallinaccio. Finale, a letto

una Parigi, e Roma, al confronto, la più triste

felicità. ¶ Soltanto quando pensava al suo caro amico Piero

era abituato anche lui al suono dell'incudine. E

per via Larga davanti al portone della cascina, aveva

impauriva e lo attraeva al tempo stesso, un po

c'è di buono al mondo. ¶ Ora, a furia

vedere il baffuto fabbro al suo lavoro, Emilio, senza

indietro di qualche passo al lento terzetto della mamma

ridicole. ¶ Emilio, divertito, rispose al fabbro con un sorriso

papà per una passeggiata al Castello, Emilio vide o

testa di riccioli castani. Al ritorno, invece, lo vide

farfalla notturna girava intorno al lume, urtando contro il

berretto in mano davanti al passaggio di Marie Rose

soltanto per qualche ora al giorno, perché non si

dopo, invitato dalla mamma al rito serale (dare la

mura, in una cameretta al secondo piano che poteva

nel vicolo che saliva al Castello, la sua ammirazione

di parlare, e passò al dialetto perché così le

radicata opinione propria quanto al timore di contraddire magna

che le magne, chiuse al piano di sopra, non

e delicatezza, la bici al muro, si toglieva la

caso dei domestici. E, al proposito, si era trovata

voler bene" a Pierino: al tempo stesso, si rendeva

nell'oscurità quasi completa, al paziente sguardo (adesso, chiuso

per un'arguta interrogazione. ¶ 4 ¶ Al ricordo della prima gita

Fenestrelle fino in cima al Colle, e dal Colle

attribuiva il proprio risentimento al dolore di venir superato

Colle, sostarono qualche minuto al rustico fontanile di pietra

Pierino, che era stato al Sestrières altre volte, indicò

genitori lo avevano portato al mare, ad Alassio, per

aggiunto un nuovo sport al suo vecchio sport preferito

fioriti, che scendevano fino al Colle, e dove, immobili

Lo ritrovò in paese, al bivio della strada del

li vedeva, la sera, al ritorno dal lavoro, in

sua valigetta portapranzo legata al manubrio o sul portapacchi

gli operai torinesi andavano al lavoro, seri e chiusi

Madonna di Campagna. Andava al lavoro in bicicletta, e

appoggiandola contro il petto al modo dei contadini. Ne

Attraversando Oulx, avevano comprato al Leon d'Oro due

a andare in bicicletta. Al ritorno era sudato, assetato

di sommo disgusto, sembrò, al solito, che sputasse. ¶ "Birra

rivolgendosi alla madre e al padre di Emilio, li

all'appuntamento e avviato al suo posto, lungo il

Casale. Emilio, invece, abitava al secondo piano di un

sera acconsentì a andare al Valentino. Ma era già

strappare un breve bacio, al ritorno, nell'ombra dei

un giorno magari lontano, al matrimonio, e che io

pensi, un giorno lontano, al matrimonio: è naturale questa

a vent'anni, e al secondo di Università: ma

utile aggiungere, in fondo al volume, un piccolo glossario

buia. Appena dentro, incominciò, al solito, una lotta sorda

lo trattenevano dal rivolgersi al Prense come avrebbe voluto

a magna Elisa e al vecchio conte, che senza

La mamma entrava. Come al solito, veniva a vedere

La udì che diceva al papà: ¶ "Dorme tranquillo." ¶ Aprì

il commendator Ceroni, capodivisione al Ministero dei Lavori Pubblici

magna Elisa, di rinunciare al vino, che magna Elisa

odio, che, ogni sera, al momento di andare in

treno delle sette, mettendosi al suo posto, che purtroppo

che purtroppo era davanti al posto di lei, entrava

la funzione volgeva ormai al termine. ¶ L'incenso cominciò

villeggiature in montagna e al mare era appena incominciata

si rassegnò molto volentieri al diverso sacrificio, durante lo

di un biondo tendente al rosso, e adesso erano

di passare dall'anticamera al salotto, e la cui

condizioni della villa Racagni al tempo della Libia: e

capitali, e interamente affidata al valor militare dei suoi

il '70, a Roma: qui, al Ministero dei Lavori Pubblici

studiare il figlio Alberto al Politecnico di Torino. Non

un palafreniere, ferma davanti al portone verde della vecchia

e lo portava fino al Gerbido, verso Torino, dove

fine del secolo, contigue al muro che cingeva i

avana e dall'avana al caffè. E i quadri

di ruvida pietra. E, al piano di sopra, le

all'androne, e appoggiata al muro esterno della villa

e ora vibrava, sonoro, al volo prigioniero di un

volta che poteva avvicinarsi al vecchio giardiniere, e restare

all'aria aperta, tutta al sole. ¶ Anche il volto

Il Prense annuiva. Tutt'al più gli scappava: ¶ "Cuntacc

in corrispondenza di quella, al centro della gengiva. ¶ Aveva

anche il vecchio Prense al generale entusiasmo per questa

una pulizia straordinaria, e al pianterreno si era data

di luce. ¶ Marie Rose, al pianoforte, suonava inni patriottici

invece, non osava: appoggiato al verticale, il lungo calice

couplet, e vi entrò, al momento giusto, con voce

doveva unirsi anche lui al coro. Finì in fretta

lozioni alla violetta o al lillà. ¶ Uscì in anticamera

prima, quando barba Sanfront, al centro della sala e

cristallo prima di unirsi al coro. Accostò la canna

ma perché, in fondo al giardino, nel sole, aveva

canna di malacca. Pensava al Prense: era ben strano

il permesso di portare al Prense un bicchiere di

comune, e di portarlo al giardiniere. ¶ Il cameriere lasciò

non dette più pace al cameriere. Finché questi andò

altra, voltò le spalle al vecchio e si avviò

e vibrante, che saliva al cielo e pareva riempirlo

riempirlo, che si mescolava al ricordo del sole, del

nato e vissuto fino al matrimonio, e vicinissima anche

principio, Emilio aveva pensato al papà. Ma poi, cautamente

cattivo alla mamma, mancava al cugino Vittorio soltanto di

Secondo lei, non esisteva al mondo un'ingiustizia più

passato con il nome al suo povero papà, e

le macchine il furgone al cimitero. Dall'ingresso del

lon ch'am custa al meis la manütensiùn". ¶ Si

cupo, appassionato. Bisognava risolvere, al più presto. Non aveva

che riceveva regolarmente telefonando al direttore del reparto dermapatologico

direttore del reparto dermapatologico al Policlinico, non erano buone

accanto a Grazia, accanto al suo calore, al suo

accanto al suo calore, al suo profumo, al suo

calore, al suo profumo, al suo respiro. Dopo i

che sia venuta io? Al signor regista no, non

per esempio? Irma disse: "Al Nazionale". Era un albergo

lei venisse da lui al grande albergo, dove abitavano

leggeva il giornale appoggiato al banco, si rialzò per

alle sei, Irma andava al Policlinico. Piero peggiorava, e

di qualunque altra cosa al mondo. Questo glielo disse

gli buttò le braccia al collo baciandolo: ¶ "Non sono

sterpi la ripa, fino al bordo della corrente, per

strati grigi erano vicini al sole. Anche la punta

e questo fiume andava al mare. Quell'acqua, si

Grazia, quando, la sera, al momento di uscire insieme

era, tra varie persone, al banco, e stava parlando

che fortunatamente le era al fianco, e che, per

Emilio. Grazia era lì, al volante, in attesa. L

approvava. ¶ Andarono a pranzo al ristorante del Borgo Medioevale

non aveva più pensato al padre di Veve! Se

non aveva, cioè, rinunciato al primo grosso guadagno della

ipocrita; ma non fino al punto di non rendersi

dovesse sempre sorprenderlo. Tutt'al contrario di come l

cosa pensare. Si rassegnò al silenzio, e alla radio

che stava con lui al Grand Hôtel; questo avrebbe

severo, aperto e fisso al centro dell'autostrada, e

là dove il lago, al centro delle rive opposte

Si fermò in tempo. Al silenzio cupo e accusatore

Cànnero, spioveva. Si affacciò al ristorante per ordinare, poi

dalla fronte, ma, grazie al Cielo, meno frequentemente di

si appoggiava col ventre al ferro, si sporgeva un

dell'occhio, vide, accanto al proprio gomito sinistro, lo

e appoggiata, come lui, al ferro della ringhiera. Guardando

non di sfuggire, istintivamente, al grosso pensiero di Irma

tizianeschi spettinati, pareva insensibile al mondo esterno, ostinatamente chiuso

o di scoramento: era, al contrario, affettuoso e ottimista

testa di Medusa intorno al volto acceso e ridente

gli puntava le mani al petto, con le muscolose

carezzarla, sul fianco nudo. Al primo contatto, gridandogli furiosa

livrea, carrozza, automobile, palco al Regio, il migliore sarto

molto naturalmente, per opporsi al vecchio mondo delle magne

giurato che fossero passati, al massimo, venti minuti: e

e ch'i vada al Policlinico. Ero già deciso

appena fu sdraiato, immobile, al buio, e troppo incuriosito

solito occhi scuri, che, al contrario, ricevevano, accoglievano nella

letto dei genitori, e al buio. Aveva paura, ma

all'assuefazione, addirittura fino al compiacimento, ma che, questa

aveva stabilito, era entrato al Policlinico. Emilio lo aveva

una bella camera singola, al primo piano, con balcone

prossima, ma esporsi nudo al sole pareva che facesse

Piero si era trasferito al Policlinico il nove maggio

lettere, aveva dato ordine al portinaio di consegnargli la

si era scordato fino al punto di essere davvero

lì, con Gisa. Lì, al piano di sotto. Altro

estremità della galleria, davanti al letto, sulla moquette, Irma

serio, l'aveva afferrata al polso: poi, senza lasciare

contatto di corpo: allora, al solito, lei si era

che saliva presto fino al viso, cancellandone come d

con lei in pubblico, al cinema, al teatro, al

in pubblico, al cinema, al teatro, al caffè. ¶ Le

al cinema, al teatro, al caffè. ¶ Le sorprese di

nella sua visita quotidiana al Policlinico, avrebbe riferito senza

quella sera per portare al regista alcune scatole di

un impegno: a mezzanotte, al Grand Hôtel, con Adams

figuravo di essere io, al posto della puttanaccia." ¶ "Così

trovarla: magari la notte, al cabaret. ¶ Magari, magari... Succedeva

sveglio la mattina fino al momento di addormentarmi, credo

sfondo del castello, sfolgorante al sole ancora estivo con

accoglienza, che aveva premesso al gusto squisito ed elementare

si addiceva così bene al suo personaggio, il cospiratore

due o tre giorni al massimo. Ma, se si

monumentale di casa Sanfront al cimitero di Torino, e

gli avvenimenti italiani dal '43 al '45, aveva persuaso Golzio ed

bufera", e resistevano oggi, al tempo del film, oltre

castello all'osteria, univa al piacere profondo di capire

respiro, lontano da Roma, al sicuro da quella che

appena gli altri tornarono al lavoro, lasciandolo solo davanti

altri, e di preferire, al denaro di tutti gli

faceva piccole compere, andava al cinema. ¶ Eccetto che nel

con lei. E se al ristorante, malgrado l'ora

essere atteso da L. al bar dell'albergo, si

disse che non desiderava, al mondo, niente di diverso

una sedia in fondo al letto, fumando e guardandola

adagio, quasi insensibilmente, rallentare; al ritorno a Roma, cercare

rumore non svegliasse Grazia. Al primo scostarsi delle listerelle

via Carlo Alberto... E al di là, ancora velata

pensato che per niente al mondo avrebbe voluto morire

Ed Emilio non era al suo posto dietro la

faccia. ¶ Si era stretta al fidanzato: ¶ "Ho detto poco

cominciò a spiegare rapidamente al Gentili la parte che

e fece chiamare L. al telefono, allo stabilimento dove

rivoltella?" disse ridendo Irma al Gentili, prendendola di nuovo

come per fare credere al Gentili che era tutta

la mattina per Trani, al corso allievi ufficiali. Ed

la lunga galleria dirigendosi al bagno. Qualche settimana prima

La cacciò in fondo al cassetto della tavola ovale

magún, sì. Adéss, grassie al Ciel e grassie a

e che sembrava collegata al cambiamento di Irma. Cambiamento

veniva tutti i giorni al montaggio puntualissima, e lavorava

o no, di metterla al corrente? ¶ La Christis, un

la notte con lei, al casinò, giocando e perdendo

la cosa. Emilio scese al montaggio. Un pretesto c

stampa, di fargliele avere al treno, carrozza tale, letto

telefonare. Era, dunque, sceso al montaggio per un bisogno

e intanto, come sfuggendo al suo sguardo, con la

insieme, allo chemin. Seduto al tavolo di gioco era

alla finestra di faccia al mare, Gentili rideva con