parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, I racconti, 1952

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
1
1952
invaghito pareva di vedere al posto di quei re
2
1952
carte vassalle, ella portava al successo tutti i suoi
3
1952
sorrise e, pur badando al giuoco, senza guardarlo: "Quanti
4
1952
Ma insomma," balbettò, "lei al mio posto cosa farebbe
5
1952
De Cherini era tornata al suo solitario ed egli
6
1952
Uscirono nel giardino, arrivarono al cancello. Era notte inoltrata
7
1952
di buon passo fino al fondo della strada, poi
8
1952
bravi, se ne investiva al punto di crederci; e
9
1952
prima volta. Andò poi al canterano sul quale troneggiavano
10
1952
Nina Lepri, si trovava al quarto piano di un
11
1952
appoggiava con una spalla al tramezzo, in un gesto
12
1952
pensione. Avrebbe voluto domandarne al Negrini, che gli sedeva
13
1952
pile di piatti, come al ritratto di una santa
14
1952
Gianmaria si era invaghito al punto di amarne non
15
1952
in quel momento già al terzo piatto, e intanto
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1952
silenzio succeduto nella sala al rumore delle posate e
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1952
noi... mamma, fa’ posto al signor Bargigli che viene
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1952
magro e ardente stretto al suo, sotto le lenzuola
19
1952
rugosa e villosa, ornata al dito mignolo di un
20
1952
incominciò la madre rivolgendosi al nuovo venuto, "è qui
21
1952
indifferenza, anzi, così parve al ragazzo, con una freddezza
22
1952
sei o ottocento lire al mese? Me lo dica
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1952
aveva assistito in silenzio al duello verbale tra Gianmaria
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1952
e guardando in sottecchi al corridoio pieno di ombra
25
1952
dire... vuol dire che al ritorno verrò a trovarti
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1952
ragazza, l’assalì improvvisamente, al pensiero delle due o
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1952
si era già voltata al suo ingresso. Ma poiché
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1952
forti gambe e, portando al grande naso un minuscolo
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1952
durante il quale, grazie al Giubileo, aveva sempre avuto
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1952
se avesse freddo, andò al camino, si inginocchiò con
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1952
invece di vedersi comparire al fianco la figura alta
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1952
eri la sola persona al mondo che avrebbe potuto
33
1952
di indignazione pugnace, vola al capezzale della ragazza, la
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1952
butta subito le braccia al collo. Intanto, all’altro
35
1952
che discutono in fondo al letto. Li vede, così
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1952
sotto le labbra mescolarsi al sapore aspro e sgradevole
37
1952
di corridoio in fondo al quale era la sua
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1952
la mattina ad esercitarsi al tiro e alla marcia
39
1952
intanto aggiustava il fiocco al nastro del cestino della
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1952
le cinque, qui vicino, al caffè Elettra, quello sul
41
1952
una di queste cacce al cappello, quindi entrò nella
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1952
dir parole, senza rispondere al saluto di Gianmaria, sedette
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1952
accese, "un cognac," ordinò al cameriere; quindi, curva, la
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1952
da questa brusca decisione. Al che Gianmaria rispose che
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1952
nessun altro." Così Santina, al buio, stringendosi contro di
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1952
vide volgere gli occhi al Tevere e fissare la
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1952
fece il suo ingresso. Al di là del portone
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1952
neri, nastro nero intorno al collo grinzoso. ¶ Lo zio
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1952
si indovina lo scopo al primo sguardo. A questo
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1952
di un tempo. Tutt’al più si viene visitati
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1952
ben fatta per piacere al pubblico grossolano. ¶ Impacciato da
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1952
soggiunse volgendo gli occhi al giovane con una vivacità
53
1952
Ogni cosa era collocata al posto che le spettava
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1952
dopo pranzo, egli sedette al tavolone e incominciò a
55
1952
estate e infonde anche al più svogliato dei cittadini
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1952
avveniva spesso di pensare al suo paese. Allora una
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1952
sorprendeva a sorridere ghiottamente al ricordo di certi fatti
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1952
piena tranquillità d’animo al suo lavoro. Non era
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1952
e vide ferma davanti al portone la stessa automobile
60
1952
di un serpente. Giunsero al ponte sul fiume, un
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1952
il vetro del parabrezza, al cielo lontano. "Gino ci
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1952
colse subito la palla al balzo e mi parlò
63
1952
comportata malissimo, che ora, al più presto, dovevo sposarmi
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1952
di guardarla; come talvolta, al varietà, avviene di consolarsi
65
1952
uno stimolo di più al desiderio, e contribuivano a
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1952
il vetro del parabrezza al sentiero di rossa terra
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1952
il brusio delle elitre: "Al fuoco," egli pensa, "al
68
1952
Al fuoco," egli pensa, "al fuoco... bruciare, incenerire ogni
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1952
aveva ceduto il luogo al clamore dorato delle cicale
70
1952
voltava le spalle lavorando al tavolone da ingegnere. I
71
1952
giovato alla ragazza né al suo futuro marito, ma
72
1952
intelligenza amorosa, ella rispondeva al suo desiderio con gesti
73
1952
carezze. Ma il procedimento al quale ricorreva era troppo
74
1952
avrebbe risposto di no al prete e sarebbe fuggita
75
1952
Mancuso e il matrimonio al quale era costretta, egli
76
1952
così e nessuna forza al mondo potrà smuovermi? Mi
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1952
spalancate; l’Amelia guidava al massimo della velocità, pigliando
78
1952
delle braccia sottili aggrappate al volante. Poi l’automobile
79
1952
sulla nuca e, sbirciando al disopra delle spalle di
80
1952
sigaretta e si avvicinò al Mancuso. Costui fumava con
81
1952
Silvio cercò di rimettersi al lavoro. Ma una pigrizia
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1952
vivande rasciugate che rivelavano al palato il sapore metallico
83
1952
consuetudinaria della gente legata al lavoro e alla disciplina
84
1952
una rivoltella, sparava addosso al Mancuso, fuggiva lasciandolo morto
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1952
la calpestava; ora interveniva al matrimonio dell’Amelia, l
86
1952
più su della finestra, al riparo del cornicione, lo
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1952
esageriamo? Manca una settimana al matrimonio e non la
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1952
dicono," rispose sempre guardando al soffitto, "ma quando avrà
89
1952
e se l’appuntò al petto sparpagliandone i petali
90
1952
mi buttò le braccia al collo: aveva cambiato idea
91
1952
in punta di piedi al secondo piano, andò in
92
1952
che, alla base, simile al grosso bulbo di un
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1952
voltò la testa guardandolo al di sopra della spalla
94
1952
negli scrupoli e miri al sodo... bambolona! " La trovò
95
1952
da sé: "No, anzi al contrario... affari lieti... vado
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1952
capiva bene se pensando al gioco o a Silvio
97
1952
Tullio e la donna al camino. "La prego di
98
1952
nei debiti; che, oltre al giuoco, aveva anche perduto
99
1952
grosse somme non soltanto al Parodi e al Locascio
100
1952
soltanto al Parodi e al Locascio ma anche all
101
1952
lei. Varini, come conveniva al suo carattere, in una
102
1952
neppure giuocare, neppure vincere al giuoco, allora..."; non finì
103
1952
passi rapidi e superbi al tavolino dei giuocatori e
104
1952
esausta, le braccia intorno al collo di Tullio e
105
1952
ripugnanza: quella di disfarsi al più presto che fosse
106
1952
chiosco si erano separati al primo rumore della porta
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1952
che sia avvenuto." Quanto al Parodi, meno falso e
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1952
fronte, domandava con malignità al suo compagno: "Ma è
109
1952
che l’ebbe, andò al Locascio e glielo mise
110
1952
piccolo, infagottato, sempre guardando al disopra della spalla per
111
1952
quelle luci lontane, e al suo fianco sta Elena
112
1952
con le due braccia al collo. Egli vede benissimo
113
1952
alzate e i capelli al vento, correre a gran
114
1952
madre la quale, aggirandosi al buio per la camera
115
1952
viso che egli aveva al suo risveglio. Ogni mattina
116
1952
barba e pareva stanco. Al vederlo, tornarono a Tullio
117
1952
mattinata. ¶ Quel giorno mangiò al pranzo così di buon
118
1952
a fare qualche passo al sole lungo il Tevere
119
1952
in fondo ai muraglioni al fiume lustro e motoso
120
1952
lustro e motoso, ora al vasto asfalto della strada
121
1952
questa gente si scaldava al sole seduta sui muriccioli
122
1952
i bianchi occhi rivolti al cielo leva in alto
123
1952
Di solito rimaneva fedele al principio che non bisogna
124
1952
consunta e sonora era al buio, poca luce diffondevano
125
1952
poi una terza; giunto al piede della quarta vide
126
1952
la porta, si trovarono al buio. Allora, come egli
127
1952
di calma, di mettermi al sole in un bel
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1952
luogo solitario, per esempio al mare, vicino a Napoli
129
1952
Il passaggio dall’"io" al "noi" non sfuggì a
130
1952
come si dice, sola al mondo..." ¶ "Ora," pensava Tullio
131
1952
tuo posto altrove che al fianco di tuo marito
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1952
accresceva il suo rammarico. "Al mio paese," pensava, "il
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1952
confronto lo amareggiava perché, al paese, aveva lasciato la
134
1952
il figlio aveva riportato al concorso per il migliore
135
1952
guardando con occhi invetriati al cielo, attraverso la finestra
136
1952
città," disse poi, "e al contrario del mio paese
137
1952
faceva parere più grande; al di là della massa
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1952
del pianterreno erano quasi al buio, la fantesca guidò
139
1952
panierino di viole appeso al braccio. Non si udiva
140
1952
accesso di noia era al colmo, che la porta
141
1952
automobile fermarsi di colpo al di là della cancellata
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1952
vestaglia, ella andò prima al Mancuso, gli tolse il
143
1952
incominciò non senza solennità. Al discorso che stava per
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1952
necessità di non contravvenire al senso estetico che nell
145
1952
calva del marito: oltre al cambiamento, ella si vedeva
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1952
Coceanu, cogliendo la palla al balzo, accettò subito la
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1952
gridare frasi sconnesse alludenti al Vittoni. Subito Gemma ritrovò
148
1952
l’additava con terrore al marito. Anche, ripeteva di
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1952
sedeva tutto il giorno al capezzale della moglie, di
150
1952
fatti che erano avvenuti. Al primo dolente stupore per
151
1952
rinunziare, almeno per ora, al figlio tanto desiderato. E
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1952
interessarsi ad altro che al denaro. Ora se bastasse
153
1952
le riviste li trovava al circolo della stampa di
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1952
all’arte teatrale fino al punto di domandarsi se
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1952
fatti poco importanti, fino al punto di farlo riflettere
156
1952
con frenesia. E avviene al contrario che mentre essi
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1952
passione, poi, non resistendo al dolcissimo e invincibile prurito
158
1952
e incompleta. Andava Tullio al cinema insieme con un
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1952
esse, quando amano, siano al tutto disinteressate e sentimentalmente
160
1952
gli proponeva di accompagnarla al teatro o di cenare
161
1952
smesso. Mentiva perché grazie al continuo risparmiare e all
162
1952
parte antica della città, al quale certamente i proprietari
163
1952
tutta rivolta all’appetito, al piatto, al buonumore di
164
1952
all’appetito, al piatto, al buonumore di Tullio. Appena
165
1952
Due uova? Due uova al burro? " E seguivano tra
166
1952
pietà che ci fosse al mondo. Questi momenti di
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1952
fatto di immaginare facilmente al banco di un bar
168
1952
telefonare con un pretesto al suo cliente. Il quale
169
1952
mondana cerimoniosità che restava al De Gasperis nonostante tutte
170
1952
poi, una volta seduti al tavolino del giuoco, parevano
171
1952
dimenticarsi di lei. Tutt’al più, tra una partita
172
1952
e un’altra, lanciavano al disopra delle spalle qualche
173
1952
suo impaccio contribuivano, oltre al riserbo e al silenzio
174
1952
oltre al riserbo e al silenzio, anche certe particolarità
175
1952
ma anche eccessivamente soggetta al penoso sentimento della vergogna
176
1952
dai capelli rossi che al sole si scotta e
177
1952
vergogna doveva essere giunta al colmo: una specie di
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1952
in una straordinaria facilità al rossore. Bastava un’allusione
179
1952
ai tre giuocatori e al marito, sorridendo, muovendo gli
180
1952
che venivano tenuti intorno al vassoio dei liquori; e
181
1952
incomprensivo e tenace. Vincevano, al contrario, gli altri due
182
1952
primi tempi, le vincite al giuoco lo fecero ben
183
1952
leggero e malinconico dileggio. Al contrario il De Gasperis
184
1952
sola che abbiano finito..." Al che Tullio sorpreso le
185
1952
tenerezze, quanto di toglierla al marito dissipato e ai
186
1952
dalla mota e metterlo al sicuro. ¶ Quest’idea di
187
1952
inefficace saggezza. Quel ricevimento al quale, per colpa indiretta
188
1952
senza ogni tanto guardare al disopra della spalla al
189
1952
al disopra della spalla al tavolino dei giuocatori. Una
190
1952
andare a rinfrescarsi intorno al vassoio dei liquori. Subito
191
1952
e, avvicinatasi anche lei al vassoio, con il solito
192
1952
rituale, i giuocatori tornarono al loro tavolo, e Tullio
193
1952
perdita d’occhio, fino al lontano orizzonte montuoso. Era
194
1952
si alzavano tetramente fino al cielo seguendo con torri
195
1952
prigione e lo disse al marito. Il Vagnuzzi stupì
196
1952
ingrato, la disgustavano. Quanto al giardino non lo degnò
197
1952
qualche amica si recava al passeggio per il Corso
198
1952
volta alla settimana, andava al cinematografo. Il cinema si
199
1952
dall’opera era passato al teatro di prosa, da
200
1952
all’operetta, e poi al varietà e finalmente a
201
1952
provincia, i quali sfogavano al giuoco e in qualche
202
1952
e arrotondato che rassomigliava al becco di una tartaruga
203
1952
lasciato che andasse sposa al Vagnuzzi, una prova di
204
1952
Coceanu, si era attaccata al braccio del Vittoni che
205
1952
due prevalsero. Ella telefonò al marito che cenava in
206
1952
perciò cercava di dare al pranzo un’aria stravagante
207
1952
vide uscire dall’albergo al braccio della Coceanu e
208
1952
la cinta delle mura; al secondo rintocco ripresero a
209
1952
divano e attirò Gemma al suo fianco. "Come state
210
1952
accompagnasse Gemma a casa. Al giovane non parve vero
211
1952
numeroso e confuso abbaiamento; al quale rispondeva, da uno
212
1952
sedette sul parapetto e al suo fianco con un
213
1952
spalla di lui, guardare al paesaggio notturno. Non era
214
1952
così lontano," ella sussurrò al Vittoni, "e poi che
215
1952
quel parapetto, di fronte al paesaggio notturno e silenzioso
216
1952
riflessioni, ricordi. Di fronte al plenilunio disteso sulle nere
217
1952
e gli archi sono al buio e, dall’inginocchiatoio
218
1952
abbandono confidente, di comunione. Al che il Vittoni rispose
219
1952
sul parapetto, di fronte al plenilunio, molte confidenze furono
220
1952
sperava di trovare tutt’al più un giudizio imparziale
221
1952
un giuoco di bussolotti: al posto della colpa la
222
1952
se questi ultimi rassomigliavano al Vagnuzzi. Era una legge
223
1952
sul parapetto, di fronte al plenilunio, le pareva di
224
1952
di non poter dare al Vittoni una prova maggiore
225
1952
che ella poteva dire al suo amante era di
226
1952
che parlava d’amore al Vittoni, non la sua
227
1952
e sentimentalità affatto sconosciute al Vittoni. Di modo che
228
1952
più che in fretta al paese suo. Livida e
229
1952
schiaffi non parlava più al Vittoni, appena entrato il
230
1952
se ne fosse andato. Al Vittoni la freddezza del
231
1952
ora si respira meglio." Al che Gemma nulla rispose
232
1952
tempo si era messo al brutto, nel vicolo c
233
1952
messa con le spalle al muro potrei farti molto
234
1952
sera. La camera era al secondo piano e guardava
235
1952
di dire la verità al Vagnuzzi e insieme con
236
1952
metà del pranzo, annunziò al marito che, annoiandosi tutta
237
1952
intanto Gemma si rodeva. Al Vagnuzzi raccontò che a
238
1952
più allegra che poteva. Al che la Coceanu rispose
239
1952
così, anche se maritata al Vagnuzzi, entrare a far
240
1952
ai suoi poteri e al genere degli errori che
241
1952
che farei se fossi al tuo posto." ¶ Questa frase
242
1952
un tratto gli occhi al giovane. Era chiaro, egli
243
1952
veramente, come aveva affermato, al posto di costei. Soltanto
244
1952
un’altra sostituzione; e, al posto di quel corteggiatore
245
1952
necessario che lasciar fare al tempo. Questo pensiero la
246
1952
e poi, in cima al più lontano di questi
247
1952
ad un tratto pateticamente. Al che il giovane che
248
1952
avrebbero potuto infastidire Gemma. Al contrario, era anche più
249
1952
altro, in cucina o al suo lavoro di cucito
250
1952
le due donne. Oltre al malessere che metteva nei
251
1952
grosso contrappeso di ottone. Al contrario, il Vagnuzzi scoppiettante
252
1952
bisbigli e guarda lontano, al cielo. Il suo cielo
253
1952
inconfessata speranza di prepararla al prossimo incontro estivo. La
254
1952
di tutto, frasi udite al cinema o lette nei
255
1952
tranquillamente dando uno strattone al gomitolo di un suo
256
1952
dal condizionale del "direi" al futuro del "bisognerà" riempì
257
1952
clamorosa di un libro al quale aveva lavorato per
258
1952
ultimo, gravissimo, di fronte al quale scompariva tutto il
259
1952
avrebbe potuto vedere che, al confronto di costoro, il
260
1952
neppure negavano. Concluse consigliando al Vagnuzzi di andare a
261
1952
madre sedette in fondo al letto e le raccontò
262
1952
data una risposta negativa al Vagnuzzi. Cosa costava a
263
1952
vi accennasse: lasciasse fare al tempo, certe cose non
264
1952
lo sguardo le andava al luogo della villa. Tra
265
1952
piuttosto allo sdegno e al furore. Ella non rimase
266
1952
E dopo quindici giorni al massimo saremo sposati..." ¶ Tutto
267
1952
pregò attirando la ragazza al suo fianco, "vieni qui
268
1952
fiducia, anche l’appello al sentimento filiale. "Gemma, tu
269
1952
aveva portata a guardare al fratello come ad un
270
1952
civetterie calcolate e ambiziose. Al contrario, svanito il primo
271
1952
ricominciare dopo un momento. Al che Gemma immobile nulla
272
1952
stesso sangue... avresti diritto al nome..." Di nuovo non
273
1952
fretta dalla stanza. ¶ Contrariamente al detto popolare, la notte
274
1952
Stava ad occhi aperti al buio e rifletteva sull
275
1952
madre, come era solita, al mattino, per destarla. "Su
276
1952
e che aveva promesso al Vagnuzzi e ad un
277
1952
alla gita, ma, sedutosi al tavolo, era rimasto tre
278
1952
di franchezza, che fece al Vagnuzzi ottima impressione. Egli
279
1952
e la pelliccetta intorno al collo. Falsa e cordiale
280
1952
di andare la sera al caffè e restava in
281
1952
pretesto di star vicina al lume, si metteva all
282
1952
volta sposati, di partire al più presto dalla città
283
1952
era l’incauto sarcasmo al quale, ogni tanto, con
284
1952
mondana. Egli non arrivava al disprezzo fermo e convinto
285
1952
la esclusione dal mondo al quale le sembrava di
286
1952
neppure di uno sguardo. Al Vagnuzzi che non aveva
287
1952
potesse desiderare né fare al mondo qualcosa di meglio
288
1952
Ma alla fine, cedendo al vecchio istinto della menzogna
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inferiorità sua di fronte al commesso si rinnovava una
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parve d’essersi messo al sicuro con un tale
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alzarsi, scendeva in slitta al villaggio e ne riportava
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strano," provò a dire al Brambilla, "ma non ho
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desiderio di alzarmi... qui al sanatorio mi trovo benissimo
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pensò persino di confidarsi al Brambilla ma poi ci
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accompagnava con leggeri dolori al ginocchio malato, il quale
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tormenta. Immobile in fondo al letto in disordine, i
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di immagini frettolose. Pensava al freddo, alla mortale tranquillità
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freddo, alla mortale tranquillità, al silenzio che certo erano
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seccamente; e poi rivolto al commesso viaggiatore: "La slitta
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bauletto. "Del resto," disse al ragazzo prima di uscire
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vicino alla porta che al suo letto. ¶ "Mi pare
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e soprattutto col Brambilla al quale quella particolarità della
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abbastanza soldi per mantenerlo al sanatorio; non pare disgustato
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sposa, là in fondo al letto, un’angoscia assurda
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dallo stato di veglia al sonno. ¶ Fu destato a
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sanitario, dall’assistente fino al più umile degli infermieri
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abile e interessato amministratore al tempo stesso del proprio
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della viltà di fronte al dolore, e l’altro
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poco esatta del personaggio. ¶ Al rumore che fece la
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presto." Avrebbe voluto gridarlo al professore: "Presto..., faccia presto
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esclamò con freddezza, avvicinandosi al letto e facendo segno
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di essere annientato e al di là di questa
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Girolamo e le porse al chirurgo, che, mettendole contro
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trovava quando arrivò qui al sanatorio... è contento?" ¶ "Come
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guarire... Io, se fossi al suo posto, non prenderei
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spalancò la finestra, diede al ragazzo gli occhiali affumicati
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accecanti, stavano già esposti al sole, persino le piaghe
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s’era messo improvvisamente al brutto con una pioggia
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appartamento di Lorenzo stava al pianterreno di una palazzina
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vestibolo vide, posato accanto al tozzo ombrellino e alla
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sulla coperta, in fondo al letto. ¶ Per un poco
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strisciò fino in fondo al letto e gli si
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animale inabile distruggessero oltre al desiderio anche ogni senso
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stesso tempo sentiva che, al punto in cui era
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sulla poltrona, di fronte al letto vuoto e illuminato
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in chiesa. Dove, rincantucciata al buio dietro una colonna
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provinciale né di casalingo. Al contrario, veniva fatto di
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importune e sapevano rimanere al loro posto. Le ragioni
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di mistero. Quanto, poi, al padrone di casa, egli
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Andrò come il solito al Querceto," rispondeva alle amiche
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inclinazione naturale e invincibile al lusso, alla vanità e
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di quell’epoca come al cappello di foggia antiquata
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il silenzio. Come giunse al bosco, entrò sotto i
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si disegnava intera fino al ginocchio; così lunga da
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un salto le fu al fianco. ¶ Poi, per tutto
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nessuno e spesso preludono al matrimonio. Invece, per quanti
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e avara lo invadeva al pensiero di dover lasciare
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fumo della sigaretta incollata al labbro inferiore, sturare la
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che aveva già preparato al mattino e riposto nella
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riposto nella ghiacciaia. Seduto al tavolo dal piano di
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andava e veniva; seduto al tavolo dal piano di
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detto che quel signore al quale ho telefonato," ella
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A queste parole tornò al giovane la confusa gelosia
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e di paesaggi lontani. Al diavolo Maria Teresa, pensò
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centro della città. ¶ (1927) ¶ DELITTO AL CIRCOLO DEL TENNIS ¶ Verso
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invitare anche la "principessa" al ballo. ¶ Il ballo incominciò
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ne faceva il giro al livello del secondo piano
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della scaletta che saliva al piano superiore stava incastrato
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curvo, porgeva la cappa al servitore. "Ci siamo," pensò
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giorno lo dicevo appunto al duca L., che mi
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ad un salottino particolare, al secondo piano, nel quale
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volto dagli occhi fino al collo. Industriale, guadagnava molto
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della giornata, la passava al circolo del tennis a
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a giocare a carte; al circolo anche i ragazzi
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dolore levando le braccia al soffitto: ¶ "Come, mio figlio
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lanciò un tale sguardo al giovane che questi lasciò
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dame, sfilavano lentamente davanti al palco dei suonatori. ¶ (1927) ¶ INVERNO
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l’imprudenza di mostrare al suo compagno una fotografia
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lui, e credeva, mostrandola al Brambilla, di esserne, in
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del tutto inconsapevole fino al punto di dire: ¶ "Ma
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despotismo rallegrato e compiaciuto, al quale, del resto, Girolamo
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e volontariamente si univa al gruppo dei suoi oppressori
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po’ lei, che penserebbe, al mio posto?" ¶ "Eh, signor
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so dov’è..." incominciava; al che il Brambilla: "Su
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la più naturale tendenza al rispetto: "Una bella signorina
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Queste familiarità riuscivano odiose al ragazzo; pure non era
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presto tornava ad addormentarsi. ¶ Al principio di gennaio nevicò
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portate a cena, poi al cinematografo e alfine in
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lui il tipo ideale al quale con ogni sforzo
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del sanatorio, scendere fino al primo piano in quell
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Se avessero allora domandato al ragazzo quel che pensava
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sport invernali, salissero fino al sanatorio, tutti impietositi dalla
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tanto evidente sfuggiva completamente al ragazzo che, a differenza
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solita discesa di Girolamo al piano inferiore, l’alba
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militarmente strizzando l’occhio al Brambilla e incominciando a
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Joseph seduto in fondo al letto, nell’angusta cabina
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queste cose erano note al ragazzo, però, così irritata
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immaginare come avrebbe agito al suo posto il Brambilla
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un braccio, nudo fino al gomito, girato intorno alla
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se lo girò intorno al collo, come per farle
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era seduto in fondo al letto: ¶ "E così, signor
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saliva. Immobile in fondo al suo letto, il ragazzo
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soltanto per questo tollerabili. Al Brambilla la sua compagnia
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sono già a cena al Cova con qualche bella
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tenuto a lei e al suo amore. Finito di
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abbandonata, portando una mano al petto e chiudendo gli
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castone che ella teneva al dito. Egli si levò
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e andò a sedersi al posto di prima. ¶ "Va
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in salita che portava al convento. ¶ Per un poco
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che odiasse. ¶ Come giunsero al convento, Sandro cercò la
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effetto. Invece si avvicinò al letto e procurando di
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restare disteso e immobile al fianco della donna che
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ringhiera, teneva l’altra al collo e tossiva. "Vattene
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la valigia e corre al vaporetto." Sperava che non
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momento batterono i colpi al campanile del paese. Sandro
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Sandro li contò, pensando al vaporetto che doveva partire
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con questa arrivava fino al tramonto. Poi si levava
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rincasava. La sera tornava al caffè dove si ripetevano
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soltanto più ridotti e al lume dei fanali. Le
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quanto più ricca fosse al confronto con la sua
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passato la solita ora al caffè, lo attrassero le
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degli sgabelli e chiedere al barista di servirgli un
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scorrere fino in fondo al locale che era una
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senz’altro a sedersi al tavolo accanto a quello
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sul tavolo e tornò al banco. Nella saletta non
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astuccio sulla tavola accanto al bicchiere e fu pronto
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accettato che egli sedesse al loro tavolo; nonostante la
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Giacomo," disse il giovane al tempo stesso divertito e
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Verona," rispose la grande. Al che la piccola strizzò
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porta. Giacomo si avvicinò al banco e chiese di
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dei platani. La luna al colmo del suo splendore
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Io direi di andare al bar dello Splendid," disse
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portò ridendo due dita al naso come per indicare
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l’anca, giunse liberamente al ventre che, forse per
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poi una volta giunti al termine, il tram." ¶ Non
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l’autobus fu ripartito, "al ritorno vi toccherà camminare
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verità... e poi va’ al diavolo," ella fece un
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altro salto e tornò al fianco di Giacomo. ¶ "Sì
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la Rina si avvicinò al portone di uno di
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diverse tonalità, dall’azzurro al viola, al rosso e
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dall’azzurro al viola, al rosso e al marrone
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viola, al rosso e al marrone. Questa stoffa si
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Giacomo con sforzo sedendosi al suo fianco e prendendole
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ciò che io metto al di sopra di ogni
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cui improvvisamente si sottraeva al mio controllo, qualcosa di
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e sincera. Forse altri al mio posto avrebbe rinunziato
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ho detto ciò era al disopra delle mie forze
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per lui un passatempo, al contrario; che anzi la
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con aria preoccupata e al tempo stesso fatua che
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passeggiando la veglia fino al mattino. La luna illuminava
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visto, da preferirsi persino al sole. Avviandomi verso la
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e chiuse. Lo trovai al buio, disteso sul letto
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e dal viso rassomigliante al muso di un porchetto
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gli domandò se andasse al mare e Sandro rispose
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mattina scendeva assai presto al mare, si spogliava e
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un solletico delizioso prima al ventre, poi al petto
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prima al ventre, poi al petto, poi al collo
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poi al petto, poi al collo. Appena sentiva di
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Dopo il bagno risaliva al paese, mangiava solo in
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pensare all’amante e al dolore di essere separato
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che qualche tempesta impedisse al vaporetto di giungere in
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ragazza ritta in faccia al mare, le mani sulla
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la scorciatoia che portava al mare. Sandro passeggiò per
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nella piazza, poi andò al belvedere. ¶ Di lassù si
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verso il precipizio sottostante al belvedere. Le rotaie nere
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Sei tu," e ordinò al vetturino di fermarsi. ¶ "Ti
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e la carrozza ripartì al trotto. ¶ "Ti ho fissato
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discesero e Sandro chiese al vetturino quanto volesse. Il
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dire qualcosa che fosse al livello di lei, e
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Sandro. Andò in fondo al corrridoio, aprì l’uscio
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lo guardò in tralice, al disopra della spalla, e
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avergliela spesso sentita cantare al tempo del loro amore
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in modo da guardarlo al disopra della spalla. La
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che resterò." ¶ "Vogliamo andare al mare?" ¶ "Andiamo." ¶ Ella posò
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disse con calma: "Camminami al fianco... non posso sopportare
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la scorciatoia che portava al mare. La scorciatoia per
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donna fermandosi e affacciandosi al parapetto. ¶ "Laggiù," disse Sandro
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e sonoro. ¶ Come giunsero al mare, videro che c
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castone le ballava intorno al magro indice. Sandro era
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farai a dormire e al tempo stesso a fumare
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si sta così bene al sole in silenzio." ¶ Sandro
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disse ansimando e arrampicandosi al suo fianco sui ciottoli
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del risucchio. Sandro girò al largo di questi banchi
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l’orologio che teneva al polso e disse l
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per spingere la barca al largo. Sandro comprese l
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dell’isola. Si vedeva, al pelo dell’acqua, sulla
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piaceva fare il bagno al largo. Dimentichiamo quel che
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braccia, riunì le mani al disopra del capo. ¶ "Non
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provò persino un dolore al fianco. Risalì in fretta
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Sandro avrebbe voluto nuotare al largo e piantare in
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vide per un momento al disopra delle loro teste
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una gran gioia e al tempo stesso una gran
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Qualche bianco sandolino errava al largo. ¶ "Allora vuoi proprio
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furono nella carrozza che al lento passo del cavallo
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teste, l’amante parlava al vetturino chiedendogli informazioni sulle
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e mise il cavallo al trotto. ¶ "Sono contento che
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posto," ella disse guardando al mare tra i vasi
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le ascelle e tornò al tavolo. ¶ "Che cos’è
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appannarsi del recipiente gelato al contatto dell’aria calda
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nulla di lei; e al tempo stesso capiva che
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mano dalla fronte scese al collo e andò dritta
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collo e andò dritta al costato, a sinistra: la
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dopo l’altro come al passaggio di qualcuno, in
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alla nuca, era andata al fiume con l’idea
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sola con lui, e al tutto incapace di resistergli
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lusingata; ma intanto pensava al modo migliore di darsi
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di Cosma, in cima al braccio teso. Finalmente Cosma
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diffusa, nulla si vedeva al di là della macchia
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ai corpi in fondo al mare, parevano anch’essi
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Prima però voleva andare al paese per salutare sua
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con crudele compiacimento. Quanto al particolare della madre vecchia
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bambino che non aveva al mondo altro che lei
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avrebbe saputo dire. Ma al suo risveglio la prima
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l’Albina non era al suo fianco. Gli venne
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un che di vuoto al collo dove pendeva una
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e, portata la mano al petto, trovò che la
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d’oro che teneva al polso probabilmente soltanto perché
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venire con loro fino al paese più vicino; lì
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si sentì sollevato. Giunsero al sentiero, quasi buio tra
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invece vi entrò fino al collo e rimase a