Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

giorno, le faceva pensare al matrimonio di un re

comando e che pago. Al ritorno butterà giù una

di guardare ciò che al mondo la interessasse di

caricò sull’automobile, sedette al volante, partirono. Roma bruciava

Come nei libri e al cinematografo.» ¶ «Io, no. Io

libri o si vede al cinematografo. Chissà perché, ma

animo, un’epoca. Tutt’al più, l’espressione di

grave, laggiù. Non alludo al pericolo che tu ruzzoli

per la sua scortesia. Al ritorno, pensò agguantando un

come fanno gli attori al cinematografo: e in quel

aveva chiuso la porta, al di là della porta

dei due americani ormai al di là delle linee

attraverso l’oblò ma al di là dell’oblò

a letto, a scuola, al cinematografo. A lei, proprio

proprio lì doveva accadere: al funerale del nonno. C

funerale del nonno, e al sermone un dolore aveva

stavolta: senza dolori. Sorrise al viaggiatore che continuava a

da poliziotti, una rivoltella al posto della spada di

Purgatorio per chi aspiri al Paradiso. Ma poi superavi

finestra della sua camera al trentesimo piano del Park

dell’ONU non regge al confronto con la cattedrale

tre minuti ti porta al centoduesimo piano dell’Empire

averne depositato il brevetto. Al tramonto, che qui si

capita spesso di ripensare al modo in cui ti

o amicizia, mai indifferenza. Al contrario di Giovanna che

sarebbe permesso di relegarla al ruolo di una sofisticata

sempre il tuo nome al cinematografo. Dico: che stai

cosa fai?» ¶ «Pompo alimenti al mio ex. Dico: hai

buonumore. Se c’era al mondo una creatura incapace

Bill. L’ho conosciuto al solito cocktail e all

Si interruppe per ordinare al maître che aspettava col

maggiore attenzione. ¶ «Ora eccoci al punto. Hollywood invecchia, gli

fare una pessima azione al suo produttore che è

in America? Millecinquecento dollari al mese. Le va?» ¶ Millecinquecento

brutto. Bisogna sapersi vendere al mondo. Consideri lo champagne

il camice bianco: e al di là degli alberi

offriva per duemila dollari al mese. Con duemila dollari

mese. Con duemila dollari al mese, che le importava

infantile? Con duemila dollari al mese poteva andarsene sola

Giovanna guadagnava duemila dollari al mese? A mezzogiorno, quando

i suoi duemila dollari al mese. ¶ «Che taglia, prego

un bicchiere di whisky. Al suo avvicinarsi, il bicchiere

pagherà i duemila dollari al mese.» ¶ «Va bene.» ¶ «Cerca

Va bene.» ¶ Si avvicinarono al signor Hultz che era

con entrambe le mani al bicchiere nell’evidente illusione

del napoletano che sta al sole, signor Hultz?» ¶ «No

Bene. Un napoletano sta al sole senza far nulla

gli chiede: “Perché stai al sole senza far nulla

Giovanna. ¶ «Il napoletano chiede al signore ricco per quale

lavori invece di starsene al sole. Il signore ricco

da parte e starmene al sole quando son vecchio

Finché fu in fondo al salone e non c

Giovanna ma non pensava al lavoro, pensava a Richard

voltava le spalle e al suo avvicinarsi esclamò: «Andiamo

incubo. E come cercarlo? Al telefono: chiaro. Tutti gli

la strada. Si appoggiò al metallo del bar, chiese

letto per chiedere aiuto al telefono. Il telefono era

allora avrebbe voluto dire al tassista di tornare indietro

di tabacco e turbava al solo guardarlo. ¶ «Giò, questo

non dirmi che eri al cocktail di Hultz.» ¶ «Sì

platino che scorreva intorno al palazzo del «Times» per

quando si siede accanto al ragazzo o all’amica

con le quali rubava al tamburo un ritmo ossessivo

di verde che spalancò. Al di là della porta

Richard alzò gli occhi al soffitto, corse a mettere

l’altra sera ero al cocktail e guardavo distratto

cosa. ¶ Ricordò la scena al Palladium col negro che

era pieno di fogli. Al quindicesimo foglio Richard disse

poltrona: gli occhi volti al soffitto. E dal soffitto

starsene solo; oppure correva al grammofono e metteva il

riusciva difficile non rispondere al telefono. Lo squillo lo

privata, e restavano fino al tramonto: ad adorarsi. Il

era pulito, casto, perfetto. Al tramonto, quando veniva l

a casa, egli piangeva. Al tramonto i baracconi accendevano

no, lo portava tutt’al più a Kiddieland dove

e con la coda al posto delle gambe. Lui

vivo, perché era toccato al morto e a lui

pollice destro quasi appoggiato al bottone da sparo. È

fuorché il mostro conosciuto al bordello? E non era

come un confessore. Ma al suo posto, ora, era

commosso offrendogli le noccioline al cinematografo. Lo aveva talmente

sua debolezza per mettere al mondo un altro Richard

nuvole si sentì veramente al sicuro. Che sciocco a

e l’anello infilato al mignolo destro, dono di

bagliore. Nello stesso momento, al trentesimo piano del Park

trascorse insieme a sparare al tirassegno, a vedere un

donna medico. Io sarò al Plaza Hotel di San

quella scala si saliva al primo piano dov’erano

sua svagata follia, poi al secondo piano dove c

Bill è che abita al diciottesimo piano e nella

il signorino sei ancora al Park Sheraton.» ¶ «Ho distribuito

a sfogliare riviste accanto al telefono e, quando questo

vederti?» ¶ «Se vuoi.» ¶ «Sono al Monocle, a bere un

infatti, rispetto ed antipatia al solo guardarlo: la statura

là, come i turisti. Al cinema, sul ferry-boat

ti faccio ridere, vero?» ¶ «Al contrario. Era molto divertente

pomeriggio la cameriera scendeva al drugstore: il telefono sarebbe

soggiorno e sedette vicino al telefono. Anche Bill sedette

Anche Bill sedette vicino al telefono. ¶ «Perché non ti

comprensione, almeno la rinuncia al vostro perpetuo disprezzo.» ¶ Depose

ancora più misterioso. ¶ «Quanto al tuo amore per l

tabacco nel posacenere vicino al telefono, e ridacchiò in

comprerà mai: La Corsa al Successo delle Lumache.» ¶ Suonò

acchiappò il ricevitore portandolo al cuore, beffardo. ¶ «Dammelo, Bill

interrotto da Bill fino al momento in cui giunsero

in cui giunsero dinanzi al portone di Richard. ¶ «Dunque

boxe ed è caduto al tappeto prima di potersi

furba, puoi sempre metterne al dito qualcuno. E allora

mezze sottane?» ¶ «Se alludi al Monocle, ci sono stata

no? Sembri una vergine al primo appuntamento.» ¶ «Se credi

Andiamo a bere qualcosa al Monocle.» ¶ «Lo conosco di

non vorrei perdermi!». ¶ Andarono al Monocle. Giovanna girò lo

buffi, eleganti. Vieni spesso al Monocle?» ¶ «Sì, naturalmente. Ci

quando le mani scendevano al mento, la faccia sembrava

giovanotto lo interruppe fermandosi al tavolo. ¶ «Ciao, Dick. Non

e sto per arrivare al punto che mi preme

che mi preme. Grazie al cielo, tu non sei

vi ascoltano gratis: tutt’al più ricattandovi con la

guardano in faccia, tutt’al più ti fissan la

che vi avremmo trovato al Monocle. Ha un fiuto

innocente sorpresa. ¶ «Quando eravamo al Monocle, prima che arrivassero

divagare. Cosa volevi dirmi al Monocle?» ¶ Richard osservò con

le sarebbe piaciuto ripetere al più presto la Cosa

saputo. Domani sarebbe entrata al di là della porta

non era bello vivere al Village, questo quartiere colorito

divertì aggiustandosi un cracker al formaggio sopra una palpebra

Pape. «Odio le uova al prosciutto, il pop corn

ricco che per andare al lavoro ha il suo

ti offro due uova al prosciutto in questo snack

caffè, mangiarono le uova al prosciutto, il suo farneticare

di non recare offesa al Congresso. Ah, Dio! Dammi

nemmeno domandargli di accompagnarlo al di là della porta

assurde. ¶ Richard chiamava generalmente al mattino per decidere dove

si addormentava: per risvegliarsi al mattino con la testa

Elena alzò le braccia al cielo e gridò: “Christian

di colpa aumentava, insieme al bisogno di sfruttar meglio

un’insalata appassita: che al tavolo di plastica non

di rivedere il letto al di là della porta

vuoi che andiamo, stasera? Al polinesiano, allo spagnolo, al

Al polinesiano, allo spagnolo, al francese, al cinese? Li

allo spagnolo, al francese, al cinese? Li abbiamo girati

Mi sento americano fino al menu, questa sera. Non

mai. ¶ «Mangiamo qui. Scendiamo al drugstore, compriamo qualcosa di

suicida con la pietra al collo, di un gangster

in cui mi sveglio al momento in cui mi

fastidio: nella vita e al cinematografo. Uno si chiede

teneri amici. Ed è al tenero amico che dico

rincasava ad ore possibili. Al mattino, svegliandosi riposata, ostentava

neonato. Portandosi una mano al cuore aveva sbarrato gli

hai comprato stamani, insieme al cappello.» ¶ «Giò, guardami meglio

ne era rimasta sconvolta al punto di cercarsi un

Messa dei negri, poi al Museum of Modern Art

Heir e si trovava al secondo piano di un

che veniva di sotto al motore: e Richard imbronciato

automobile rossa, eran saliti al secondo piano per sedersi

piano per sedersi dinanzi al tremendo striscione: «Iddio ti

suonavano la prima sera al Palladium. I negri battevano

Giovanna si piantò dinanzi al ragazzo. ¶ «Te lo ha

vattene a casa» ordinò al ragazzo. Richard ubbidì: chiudendosi

primo negro colpì Bill al naso, dalla narice gli

mischia. Si attaccò prima al negro che aveva colpito

che veniva di sotto al motore, poi il Central

Bill li lasciò dinanzi al Museum of Modern Art

cortina di fumo. ¶ «Duemila al mese e una carriera

dare la bella notizia al rivale? Il vecchio andrà

un amico.» ¶ «Un amico al quale hai spaccato il

le provocò un tuffo al cuore; del resto, provava

credo. Avevi una voce, al telefono! Sembrava che tu

ascensore, furono di nuovo al di là della sbarra

agli Stati Uniti ed al Canada, gli Stati Uniti

perché era come vederla al cinematografo, entrarono dentro un

che s’era voltata al grido per sollecitarlo a

di acqua: coi cazzotti al posto dell’acqua.» ¶ Richard

gesto di quella sera al Monocle. Continuò. ¶ «Chiunque sia

resistere alla pioggia ed al vento. Capisci perché New

grave. Stasera ti porto al Latin Quarter: ammesso che

lo odiava. Lo odiava al punto di non sopportare

commessa: «Prego, lo mandi al mio indirizzo. Pago in

Dick?» ¶ Erano ormai giunti al marciapiede. Stavano l’uno

oggi, Martine?» ¶ «Assisto impotente al disastro.» ¶ «Come hai detto

Il sabato è consacrato al Signore. A che ora

Fermiamoci.» ¶ Fermarono l’automobile al limite di un prato

ed anche la donna, al loro posto fiorivano una

A nulla.» ¶ Lui pensava al motel, veramente. E se

bordi di un prato. Al di là del prato

che s’erano incontrati al Monocle. ¶ «Figurati che guardandola

America. Chi ha male al fegato, chi ha male

fegato, chi ha male al cuore, chi ha male

su un piatto insieme al salmone e alla carne

fatto comporre la pagina al negozio degli scherzi in

udito da che sono al mondo! Pensa, Igor: il

di rena. E guai al giorno in cui essi

potente paese spazio infinito». Al che lei rispondeva con

non aveva nemmeno risposto al suo «Spasibo, spasibo». Richard

onore di Hultz e al quale Hultz avrebbe finanziato

anche due settimane: insieme al conforto d’essere vivo

con Hultz ho telefonato al mio confessore, un gesuita

di Martine si alzarono al cielo per invocare santi

hai forse piantato? Quanto al successo, ascoltami bene Martine

di Martine si alzarono al cielo. «L’amore da

questo bambino che ho al dito mi piace troppo

è troppo amica, Martine?» ¶ «Al diavolo! Fai quel che

visitava New York insieme al marito. Broadway era un

di elenchi telefonici sacrificati al corteo della regina che

bianchi e rossi. Furono al tavolo dove Florence aspettava

nonno, Giovanna aveva assistito al combattimento tra un pappagallo

pochino, mangiar due bocconi. Al terzo boccone arrotarono il

la mia vita intorno al sepolcro di un rifugio

si sentiva confusamente colpevole. Al mattino della domenica, Martine

una certezza dissolta tuttavia al fiorire dell’alba, quando

parte ogni orgoglio, disposta al perdono anzi ansiosa di

faceva prima di giungere al piano richiesto, essa fissava

una smorfia e disse al tassista di portarla in

a Richard, a Bill, al mondo intero, poi placandosi

fosse tornata! ¶ Martine tornò al sesto giorno: giuliva, dimentica

in movimento. Ma guai al giorno in cui scendi

la gente sia sorda al dolore non fisico. Se

ha perso una mano: «Al tale gliene mancano due

quell’influenza sentimentale. Ma al dodicesimo giorno Giovanna ebbe

gli rispose. Passò dinanzi al portiere come se non

fosse già acceso. Salì al sedicesimo piano con lentezza

le sembrò esasperante. Sobbalzò al suono del campanello, allo

inchino, Bill retrocedette fino al soggiorno dove, di colpo

ampio, arredato con lusso. Al centro, un gran tappeto

e l’ha messo al mondo, o di chi

lo sapeva. In fondo al cuore e al cervello

fondo al cuore e al cervello lo aveva sempre

altri, anche se mette al mondo ventiquattro mocciosi? Rispondi

ti ho mai odiato: al contrario. C’erano giorni

averti incontrato per primo, al posto di Dick. E

con un cenno negativo al taxi che s’era

gli spiccioli, li consegnò al più petulante, e fu

allo svolazzare dei fogli, al tintinnar dell’argento, all

un chicco d’uva al sole?». Depose con un

pezzo di marciapiede, salì al primo piano, entrò senza

da un muro e al di là del muro

noia. Tese l’orecchio al soffitto cercando il rumore

lenzuoli tirati su fino al collo, i lacrimoni che

era riuscito a dirle al Monocle, deciso ad amarla

futuro così avventuroso. Ma al tempo stesso ne provava

ne provava sollievo e al punto di tener testa

la consapevolezza di sentirti al sicuro in un posto

noi ci troviamo dinanzi al dilemma definitivo, o me

che per un guasto al motore o un improvviso

ridendo. Lui si appoggiò al di là della porta

essere Richard quella sera al Monocle: quando tentava di

ci si incontra mai al momento giusto, vero, Giovanna

ad un uomo. Quanto al ritrovare una casa, temo

Potrei tenerci una conferenza al Soroptimist Club.» ¶ Lui ci

i lenzuoli. Sarebbe piaciuto al commendatore il soggetto su

la censura interviene: forse al posto di Bill è

quello magari lo cambio: al pubblico le storie tristi

mezzogiorno, poi lo porto al commendatore e magari dopo

questo permesso, per metterti al mondo. Ti ci mettono