parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paola Capriolo, Mi ricordo, 2015

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
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bellezza indiscutibile che, stando al ricordo che ne serbava
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tema, Maestro, adesso vengo al dunque; e il dunque
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provincia non particolarmente dedita al culto delle Muse, di
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sillabe, per così dire, al di sopra del mondo
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quel giovane che ora, al colmo dell’imbarazzo, mi
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la sua protezione e al quale mi affida volentieri
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non mi sentissi bene, al che risposi, asciutta: «Al
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al che risposi, asciutta: «Al contrario. Mai stata meglio
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fiume, con lo studente al fianco; ma in realtà
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a un uomo abituato al plauso dei critici e
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osservare con un tuffo al cuore le piante inselvatichite
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occhi grigioazzurri, perfettamente intonati al suono metallico del campanello
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unica, finora, a rispondere al mio annuncio; ma non
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nero su bianco), oltre al vitto e all’alloggio
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Poi tornò a rivolgersi al vecchio. «Allora, possiamo concludere
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piccola ma ariosa camera al primo piano, proprio accanto
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lastricato del giardino, fino al cancello e alla cassetta
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Quale risposta? Non so: al risveglio era svanita senza
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quasi furtiva esplorazione compiuta al seguito del vecchio dopo
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dei suoi occhi; ma al tempo stesso si rallegrava
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dimora un aspetto più al passo con i tempi
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Dovette preparare la cena al vecchio, che tenne fede
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a passare dalla carrozzina al letto e con mano
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che ora campeggiava solitario al centro della parete. ¶ Finalmente
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fiato. «Portami con te.» ¶ Al risveglio, non riuscì più
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dopo l’infarinatura ricevuta al liceo, pur essendo per
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stringe le labbra così, al tavolo della colazione, la
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quelli, in tutto quattro al giorno, che conducono alla
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come appunto, per tornare al nostro tema, il piacere
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argento che portava sempre al polso. Poi forse la
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o cattiva; o almeno, al suo ricordo Sonja non
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So benissimo che, trovandomi al suo cospetto, ammutolirei come
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all’improvviso facendomi steccare al pianoforte o impedendomi, la
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i vetri chiusi, ma al quale ho fatto da
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sue forme, dal piccolo al grande male, con dovizia
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lei, in piedi davanti al lungo piano di marmo
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avere tre anni o al massimo quattro) le cinse
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mi rivolgeva ogni volta, al mio passaggio, un cortese
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finito col radere completamente al suolo la nostra bella
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sei, come rammenterà) siederò al pianoforte ed eseguirò per
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sulla carrozzina per scendere al pianterreno, né captare, con
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gesto irragionevole, dunque, grazie al quale però Sonja si
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Sonja si sentiva più al sicuro e, soprattutto, a
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che Sonja doveva cambiare al suo padrone due volte
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suo padrone due volte al giorno. Niente di strano
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niente spese pazze: tutt’al più farò sgombrare i
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gemme. Qui, camminando nervosamente al mio fianco su e
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mi sembrava commovente e al tempo stesso offensiva nella
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esplicito, non diceva come al solito: «la mamma», o
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enciclopedia la voce dedicata al Grande Poeta, rimanendo delusa
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Sembrava che volesse gridare al mondo il suo plauso
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poi; ma il vecchio, al piano di sopra, stava
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nostra città l’Annessione al Reich non è stata
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e che dalla platea, al loro ingresso, quasi tutti
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di mio padre quando, al sabato, la prozia accendeva
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di Sonja, cui niente al mondo, neanche l’odio
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lei lo spingeva davanti al televisore, restava lì inerte
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Alle diagonali degli alfieri, al balzo gobbo e falsamente
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affidato la mia missiva al nuovo servizio postale del
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sentita salire il sangue al viso; mio padre invece
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poi prese posto davanti al vecchio. ¶ Giocavano per la
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il guinzaglio, correva ora al susino, ora alla siepe
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soglia fece un cenno al padrone, ma questi non
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galeotto con i ferri al piede. Più stretto l
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anche noi dobbiamo tenerci al passo con i tempi
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salsicce, che si propongono al «popolo» come specchio e
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e non so quanti, al suo posto, avrebbero osato
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sulle proprie gambe, tutt’al più facendosi sorreggere da
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lettighieri dell’ambulanza, quando al loro arrivo nel giardino
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familiare.» ¶ «Naturalmente, lo accompagnerò al reparto; e poi passerò
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mantenere l’equilibrio puntellandosi al bastone. Poi cadde dritto
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terra, la guancia appoggiata al marciapiede, un piccolo rivo
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Se crede, l’accompagno al pronto soccorso.» ¶ «Lasci perdere
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in tutta fretta appoggiandosi al bastone. ¶ Ecco, Maestro, questo
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quello sguardo, di fronte al quale Sonja ogni volta
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di percepire il respiro al capezzale del letto. E
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attenzione addirittura spasmodica, ma al tempo stesso sembrava non
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violette, e il cielo, al tramonto, si abbandona a
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invece di aprire come al solito il giornale si
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e noi rispondemmo come al solito: «Agli ordini, comandante
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volta da che sono al mondo, lo sentii parlarci
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smesso persino di cenare al ristorante dopo un certo
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libro o di sedermi al pianoforte per suonare… indovini
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sempre usato questa parola al posto del più corretto
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sullo sgabello (era ancora al suo posto: scrostato e
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c’era; per nulla al mondo si poteva parlarle
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quella musica: era tutta al congiuntivo, un modo verbale
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singhiozzi. Se quella figura al pianoforte non fosse stata
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domandato gettandole le braccia al collo; ma sarebbe stato
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lo sentii dire rivolto al buio. E da quell
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che erano state collegate al corpo del malato. Era
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riconobbe con un tuffo al cuore. Aprì quella pagina
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del genere. «Bisogna riferirla al vecchio,» mormorò con indignato
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quel viso, a sottrarlo al suo destino di polvere
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omaggio di un’appassionata al grande genio della musica
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andò, promettendo di tornare al minimo segno di pericolo
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chiamò, non vedendolo come al solito sotto la tavola
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aveva lasciato la stanza al momento in cui lo
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Elfriede, la modista, sempre al corrente delle ultime novità
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alla villa in riva al fiume. Sonja gli stava
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fiume. Sonja gli stava al fianco, seduta accanto alla
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passato appena ieri, andando al Café Central per giocare
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andare a prenderlo insieme al Café Central.» ¶ «Non dica
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a casa, signore» disse al vecchio con voce velata
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una nuvola passava davanti al sole illividendo per un
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per sempre di fronte al mondo quell’assoluta immunità
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questo non toglie nulla al valore inestimabile dell’aiuto
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la prego, mi mandi al più presto qualche riga
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Nelle settimane che seguirono al ritorno del vecchio, Sonja
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domande. Doveva semplicemente abituarsi al fatto che quella casa
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vecchi mobili conservandone tutt’al più i pochi di
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invece di allontanarsi come al solito scuotendo la testa
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qui fuori, in fondo al corridoio, c’è una
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il nostro isolamento, legandoci al mondo esterno, era il
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sembra di venir meno al mio dovere, professore, separandomi
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aggiustare ossa…» ¶ «E dove? Al fronte?» ¶ «Dove mi manderanno
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nel frattempo, vi metteste al sicuro. Ora che c
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situazione può soltanto peggiorare.» ¶ «Al sicuro…» mio padre sorrise
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ironico, indulgente, di fronte al quale il dottorino arrossì
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Ricordi cosa è successo al suo cane.» ¶ «Come dimenticarlo
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stata da sola, sempre al seguito di papà e
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stanza e lasciando libero, al centro, solo un angusto
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averla vista qualche volta al cavalletto, intenta a tracciare
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gamma variava dal bruno al nero; ma quegli svogliati
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solevo percorrere con Tristan al guinzaglio e dove oggi
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a perlustrare due volte al giorno la cassetta della
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mondo simile, salvo forse al cinema o sulle pagine
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una prudente crocetta, accanto al titolo di una poesia
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grida, e siede, accanto al trono di Dio, fra
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guanto di sfida gettato al tempo. Ora però non
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compiaciuto, mentre faceva eseguire al pedone di re uno
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vado suonando e risuonando al pianoforte si fanno al
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al pianoforte si fanno al mio stesso orecchio sempre
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se sparissimo dall’oggi al domani nessuno avrebbe neppure
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mente. Dopo mesi trascorsi al fronte, posso assicurarle che
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avrei baciato, Maestro, e al tempo stesso avrei voluto
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nel bosco che cresceva al margine della città, in
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poteva illudere di essere al riparo dalle vicissitudini del
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di chi mi camminava al fianco. Questa volta però
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trasferendolo per qualche ora al giorno sulla carrozzina, come
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per sedersi a leggere al suo capezzale. ¶ Leggeva per
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con tocco discreto accanto al titolo di una poesia
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A; o più precisamente, al ricordo di questo qualcuno
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accada il contrario: che al suo ritorno sia io
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percorso il vialetto sino al ciglio della scarpata e
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altri ragazzi, ballavamo intorno al fuoco.» ¶ «Che allegria» mormorò
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tutto è pronto. Siedo al tavolino già completamente vestita
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la forza; e niente al mondo mi impedirà di
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affacciata nella piccola stanza al pianterreno che sua madre
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fu aperto, Sonja vide al suo interno una grossa
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sei la sola persona al mondo cui posso ancora
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solo quando mi avvicinai al centro della città le
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il direttore della biblioteca, al quale in altri tempi
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mi portavo la mano al braccio per nascondere l
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quando fossi stata finalmente al mio posto, in quella
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attendevano sulla tavola accanto al tovagliolo. Quaranta, tutti vissuti
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era diverso. Quella notte, al commissariato di polizia, ero
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di cui il funzionario al quale mi ero rivolta
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del carcere cittadino. Poi, al mattino del quinto giorno
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che dovevano comunque indossare al posto degli abiti borghesi
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merci, con le sbarre al posto dei finestrini. Alle
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poesia dedicata alla foresta, al suo silenzio, alla sua
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vagone, ma nessuno risponde al mio cenno. ¶ III ¶ È
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Pensavo confusamente a entrambi, al Poeta nazionale e all
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gioielleria di Rosenberg sino al più modesto appartamentino nei
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non aveva potuto resistere al desiderio di farci visita
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da una stanzetta appartata al pianterreno che ho adibito
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ma si assimila inconsciamente al silenzio questo cupo rumore
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realtà. Nei primi tempi, al momento di coricarmi volgevo
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pronta a far fuoco, al minimo movimento sospetto, senza
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fortunata…Vorrei esserci io, al posto tuo.» ¶ Fortunata? Nella
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per quell’ignoto soccorritore al quale, a dispetto di
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avessero. Se dovevo tornare al lavoro, perché non lasciarmi
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divisa. Quando ci entrai al seguito dell’ausiliaria, sulle
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sarebbero rifiutati di prendermi al loro servizio e io
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per le scale, fino al piano di sopra. ¶ Ci
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io provai una stretta al cuore nel sentirle ripetere
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un artista per rendere al mio volto qualcosa di
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si teneva semplicemente aggrappata al suo inferno come all
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pensato a te come al principe assente. ¶ Invece ci
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in quella duplice forma, al mio essere sola ed
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verso le baracche, quali al silenzioso edificio sormontato dalla
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così lontano; pensavo semmai al burro, al pane bianco
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pensavo semmai al burro, al pane bianco, alla tazza
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alla generosità dei principi; al poter dormire fino a
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potevo immergermi due volte al giorno per lavare via
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non riuscivo ad accostarmi al pianoforte i cui tasti
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interessati nello stesso modo al sorgere e al tramontare
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modo al sorgere e al tramontare del sole, alle
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si formano, ballano allacciate al centro della sala oppure
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che giudicano superfluo salire al piano di sopra per
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dei principi si avvicina al grammofono e toglie il
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disco del tango argentino, al cui ritmo alcuni perseveranti
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perseveranti continuavano a dimenarsi al centro della sala, per
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lacrime a me e al mio dottorino. Anche i
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forse quelli che, arrivati al campo, prendevano subito la
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riveriscono e se ceno al ristorante, in città o
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leggere le lettere indirizzate al Grande Poeta, e ancora
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il modo di sfuggire al cerchio perentorio che esse
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azzurra villetta in riva al fiume, a condividere con
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di nuovo nel cassetto. Al momento, comunque, la sola
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toccarli le riusciva intollerabile. ¶ Al momento, per una sorta
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di difesa, più che al contenuto delle lettere ripensava
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stile minuzioso, aveva descritto al Poeta il proprio ingresso
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e uscivano per andare al cinema, a teatro, qualche
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più umile commesso fino al primario dell’ospedale, rispettavano
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la scarpata che scende al fiume. All’amico fiume
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all’impulso di raccontare al vecchio la storia di
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caso, riesca a colpire al primo tentativo il centro
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e l’oblio, sino al giorno (ma era appena
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schermo, mentre metteva sedute al centro del tappeto le
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che lo attendeva davanti al cancello. Ma un corpo
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che poi va chiusa al più presto, prima che
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terreno gelato per consentire al medico curante le visite
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a provare compassione assistendo al declino del vecchio. In
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poco prima della discesa al fiume. ¶ «Lo sai, Sonja
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qualcosa. Forse, pensò, anche al vecchio a volte capitava
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turbinosa, mettendola per sempre al riparo dai ricordi. ¶ Invece
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esprimere questo pensiero davanti al vecchio. ¶ «Può darsi» disse
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permettermi.» ¶ Da qualche tempo al vecchio veniva somministrato l
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l’ossigeno: due litri al giorno, sotto la vigilanza
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come quella che scendeva al fiume, da percorrersi incespicando
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sedette di nuovo accanto al letto e prese tra
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filo d’inchiostro sino al carcere, al campo, alla
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inchiostro sino al carcere, al campo, alla casa della
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quelle lettere. Per nulla al mondo avrebbe acconsentito a
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suo cuore la discesa al fiume. ¶ Adesso tutti i
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nel piccolo armadio assegnato al vecchio i pullover, le
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fatto altro che attenderla al varco, senza mai distogliere
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che echeggiava dall’alba al tramonto sul marmo del
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regali?» ¶ «Biscotti, signore: quelli al cioccolato, che piacciono tanto
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sé. Davvero per risparmiare al vecchio lo sforzo, ormai
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declinare dell’altra. Sino al punto in cui davvero
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ad alzarsi per porgere al vecchio, attraverso il letto
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di quei futili oboli al cioccolato. ¶ IX ¶ Quella che
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raggiungerlo Sonja attraversava come al solito l’atrio dell
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corridoio la conduceva fino al nuovo reparto. Qui non
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Quando fu vicina, come al solito gli agitò una
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agitò una mano davanti al viso per segnalargli che
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triste violenza della luce al neon. Adesso però la
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concedermi una pausa. Oltre al suo abbiamo solo un
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il suo posto accanto al vecchio. Non che tenesse
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dai muscoli ormai allentati al gioielliere Rosenberg e a
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eccola anche seduta accanto al mio letto ad accarezzarmi
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stagione tentando di conservare al cimitero l’aspetto di
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un piccolo furto; e al tassista non diede l
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atrio, si fermò davanti al grande tabellone luminoso per