Lorenzo Marone, La tentazione di essere felice, 2015

più, ma mi riferivo al sonno. Durante la veglia

un libro sul comodino al mio fianco. Ho osservato

Mi porto le mani al viso e capisco il

da soddisfare e nessuno al mio fianco cui dare

un minuto fa pensava al seno di una prostituta

pedoni, non si ferma al semaforo. L’ho detto

e con la testa al lavoro. Il contrario di

ma forse molto simile al me di una volta

nero e si avvia al portone. Davanti all’ingresso

non si dovrebbero mettere al mondo dei bambini con

un ultimo sguardo timoroso al pianerottolo e al sottoscritto

timoroso al pianerottolo e al sottoscritto, forse chiedendosi come

la sua parte, offre al partner ciò di cui

dita e lo sguardo al sedere della mia megera

sembra ancora di averla al mio fianco, allora bisbiglio

mio fianco, allora bisbiglio al muro freddo ciò che

facile.» ¶ Ecco, siamo arrivati al dunque. Ora dovrei alzarmi

mia età un colpo al cuore non è nemmeno

dall’ascensore appena arrivato al piano sbuca Emma, che

capo la porta chiusa al nostro fianco, «ma credo

un compleanno. La coppia al mio fianco è stata

con la mia. Vivo al Vomero, un quartiere collinare

i pianti dei bambini al mio fianco, la pipì

perciò una volta giunto al piano mi è venuta

mi dava le spalle. Al mio saluto ha ricambiato

quei temi che ascolti al telegiornale, qualcosa di lontano

ho saputo che appartiene al nipote Orazio, che il

ansie e un prete al quale confido i miei

computer è facilissimo risalire al responsabile? Ci beccherebbero il

sarà vero. Bisogna tornare al piano originario, scrivere una

gli scaffali, lei era al banco dei salumi. Quando

e alla fine torna al punto di partenza; in

di non studiare, ma al contempo non gli importava

il minimo sindacale. Io, al contrario, potrei assumere, anche

donne.» ¶ Dovrebbe infuriarsi. Io, al suo posto, lo farei

porta e mi avvio al piano di sopra. L

a fare l’imbecille. Al primo scalino squilla il

esperto di arte. Se al posto di Perotti esponesse

vedo o ci parlo al telefono, non mi smuovo

gli affetti, si legò al secondogenito. In realtà io

parlare, giocare, abbracciarmi. Dante, al suo cospetto, mi sembrava

sul latte. Mi siedo al tavolo della cucina e

e lancio il prosciutto al mio amico, il quale

istante e torna subito al latte. Io mi alzo

Fottiti!» dice secco. ¶ Marino, al mio posto, abbasserebbe lo

mi vuole ammazzare ma, al contempo, si preoccupa di

voluto sapere di coricarsi al mio fianco. ¶ Anna era

impiega per ruotare intorno al sole, una donna ha

che si era trasferita al Nord con il marito

sono tante persone sole al mondo che potrebbero incontrarsi

e non vanno gettati al vento per pensare ai

Poste o in banca, al supermercato come al cinema

banca, al supermercato come al cinema, le code a

l’importante è sfuggire al loro amo. Li ho

del pettegolezzo, il capozona al quale tutti fanno riferimento

problema è che anche al supermercato le cose non

dilemma sorge, però, già al banco dei salumi. Lì

ogni volta che vado al supermercato, lui mi aspetta

Gratta e Vinci o al Lotto, nella speranza di

dedico uno sguardo ammirato al micio, un’anima ribelle

si chiudono più volte al giorno, altre restano sempre

a prendersene cura. ¶ Giunto al piano, poso il sacchetto

segue e si siede al tavolo della cucina, sul

perché pensa che io, al contrario degli altri, non

potrà condividere la notizia al massimo con il gatto

e mi lascio agguantare al volo dalla sedia. Ma

Lei stringe le gambe al corpo e replica: «Tua

disinvolto, prima di afferrare al volo un bicchiere di

me ne starei placido al mio posto a bere

specie di foto ritoccata al computer: sullo sfondo la

le piace?» ¶ Mi volto. Al mio fianco c’è

e porgo il bicchiere al mio interlocutore, che mi

a raggiungere lo scopo; al mio ritorno in sala

ci fosse stata Sveva al suo posto, sai che

metropolitana senza nessun tubolare al quale aggrapparsi. È agitato

in piedi o se, al contrario, sono loro ad

passaggio?» ¶ Grande Sveva, arrivi al momento giusto! ¶ Saluto Dante

il mal di testa al solo pensiero di infilarmi

do in escandescenze. Sveva, al contrario, è come se

comodo. Il fallimento lavorativo, al contrario, è da imputare

le scarpe dal deposito al magazzino e viceversa. Poi

semplice malore) fu dovuto al ritorno fra i numeri

capo quando mi cacciò. Al culmine del nostro rapporto

un impiego più consono al mio modo di essere

lo studio e io, al contrario, tornarci. Il lavoro

quelle poche persone rimaste al tuo fianco. Lo precedo

l’ospite, poi torna al computer. ¶ «Allora...» cerco di

la tecnologia è fermo al telecomando.» ¶ «Allora non possiamo

la combriccola e salgo al piano di sopra. Appeso

piano di sopra. Appeso al pomello della mia porta

mi permetta di addormentarmi al suo fianco o mi

ho mai frequentato Rossana al di fuori dei nostri

di trucco. Potrebbe arrivare al mio cospetto con una

normalmente non ci penso al lavoro di Rossana, stasera

per dare una smossa al matrimonio ormai putrefatto. ¶ «Anche

io, invece, mi dedico al Suv senza distogliere lo

di un essere umano, al contrario, a volte non

affanni. Rossana si avvicina al mio orecchio per ascoltare

difendersi e si arrende al nemico, come un cucciolo

ascolto, e la porto al riparo, dietro un furgone

Sveva. Spalanco gli occhi, al suo fianco c’è

un bip. Sento Rossana al mio fianco che sussurra

un taxi e ordino al conducente di pedinare l

risponde, allora mi rivolgo al tassista per chiedergli di

pochi minuti, si troverà al cospetto di Diego e

Dante! L’artista socievole, al confronto, assomiglia a una

un po’ di tregua al mio povero stomaco in

ben poca cosa rispetto al silenzio dei tanti viali

e dimenticati, di fronte al lamento dei vicoli che

come sempre, è ferma al settimo piano. Deve esserci

di gravità che funziona al contrario e attrae gli

terra, come invece accade al sacchetto della spesa il

ciò che va fatto. ¶ Al Pronto Soccorso ci fanno

salva la vita grazie al tuo gesto?» ¶ Lei si

dottore seduto alla scrivania, al suo fianco un uomo

e si rivolge, invece, al sottoscritto. ¶ «È così? La

poi, rivolto all’infermiere al suo fianco, dice con

di uscire e tornare al mio posto. ¶ Con la

Il problema è che al ritorno lui non c

giornata a far pagare al prossimo le colpe di

alto circa dieci centimetri, al quale sono grato per

infatti, si è dedicato al suo nuovo amico e

luogo di lavoro, forse al di fuori è più

Finiscila di pensare solo al lavoro, fai un viaggio

tornare alla mia vita, al mio divano, da Marino

spallata e si siede al mio posto. Io lo

un sorriso. Il sorriso, al contrario di un abbraccio

per rivelare una verità al genitore, senza sapere che

risiede, il volto rivolto al piatto. «Mamma aveva un

è portarmi le mani al volto e massaggiarmi la

dalla bottiglia. ¶ Di fronte al mio silenzio Sveva prosegue

entusiasmo, due qualità che, al contrario dell’autostima, ho

alla mia vita e al corteggiamento indefesso nei confronti

volta che l’incontravo al parco, nella metro, in

della libreria per nascondere al mondo le mie lacrime

Se ci fosse Caterina al mio fianco, lo farebbe

e imprecato di fronte al mio sorrisetto marpione. Ma

lasciava plasmare. ¶ Mi porto al volto la mano traballante

allontanare la cornetta. Anche al telefono mi sembra di

che tanto desidererebbero sedersi al posto delle loro clienti

il giocattolo sulla credenza al mio fianco. ¶ «E tu

Via da qui, forse al Nord, da un’amica

mi sembra nulla rispetto al problema insormontabile di Emma

a una sfuriata, anche al fatto che si alzi

di buonsenso. Solo rinunciando al bambino puoi sperare di

nasconderle. Me le darai al momento opportuno.» ¶ Se ci

sulla spalla della sedia al mio fianco. ¶ «Grazie» ribatte

aggiungere un altro individuo al misero elenco di persone

noi. Lei è stata al gioco e mi ha

figlio stasera mi metterà al corrente di qualcosa che

appartamento si trova anche al quarto piano e non

altri. Non devo permettere al mondo di rovinarmi gli

tutte le cose sono al loro posto, persino un

sempre delegato gli altri, al punto che era mia

Una di queste campeggia al centro della stanza: fili

e noto Sveva, appoggiata al frigo con le mani

Sveva in piedi accanto al frigo che mi scruta

Stasera tutti sembrano interessati al mio arto. Mi volto

sceglie il posto accanto al mio. Gli dedico uno

combattere. Allora mi dedico al mio avversario di sempre

gentile: «È farro, assomiglia al riso, ma non lo

non credo farebbe questo al fratello. Ciononostante mi sento

decido di andare dritto al punto. ¶ «Allora, che mi

di urinare seduto, altrimenti al povero Perotti sarebbe venuto

amato chiazzato di piscio. ¶ Al mio ritorno trovo solo

trovo solo Sveva seduta al tavolo con le braccia

con le braccia conserte al petto e lo sguardo

da sottofondo. Mi siedo al suo fianco, il gomito

la stessa cordialità adottata al mio arrivo. Stavolta ricambio

il vicinato. Sistemo Superman al centro della parete del

in cui sono venuti al mondo!» ¶ «Che bel fardello

Il riso incontrollato assomiglia al pianto, come questo si

sera, oppure mi sostituiva al lavoro nel caso fossi

ma come i bambini, al contempo, era insicuro, fragile

trascorsero gli anni fino al giorno del battesimo del

di aiutarlo come potevo, al lavoro come in casa

bicchiere e lo avvicina al mio. ¶ È così felice

è davvero Eleonora. Aggrappata al suo bastone, mi guarda

di casa Vitagliano, con al seguito una coppia giovane

parlarle. Lei deve rinunciare al suo mandato e non

casa. Dovevi solo restare al mio fianco. E adesso

notte e la voce al citofono è di Sveva

di mio nipote aggrappata al corrimano. Nonostante le innumerevoli

lei è sulla porta. Al buio non posso scorgerne

si porta le mani al viso. Poi inizia a

era lei a trovarsi al centro del letto e

una soglia di resistenza al dolore non umana. ¶ Insomma

ho rivolto gli occhi al cielo terso, dove poche

da fare che uniformarmi al suo entusiasmo, nonostante il

una bancarella di tiro al piattello che regalava pupazzi

resto della giornata pensando al sorriso di Debora anziché

dalla giostra dei cavalli al Jumbo, dal trenino alla

come me possano acchiappare al volo uno stupido fiocco

acciuffare quel maledetto fiocco, al terzo Federico ha detto

Eppure mi sono avvicinato al nobiluomo e ho esclamato

ha consegnato i biglietti al mio interlocutore e l

insistere, solo che Federico al mio fianco mi fissava

ho dovuto anche assistere al melanconico spettacolo degli animali

il suo colore rosa al pigmento di un microcrostaceo

Forse perché si trova al buio sotto la superficie

sono diretto di corsa al bagno. Pochi istanti e

copro, quindi mi avvicino al suo orecchio, a pochi

fortuna, si è trovato al posto sbagliato nel momento

placido nella sua vaschetta, al più imprecando per la

del caffè in fondo al corridoio e l’odore

troppo fastidio ai dolori, al piano di sopra c

felice con un pargolo al seno e in sala

tre boccate e torno al mio posto. A volte

Ho una mia teoria al riguardo. Ritengo che le

essere troppo intelligente rispetto al compito riservatogli. L’intelligenza

più importante della formica al suo fianco. ¶ Sto impazzendo

un bar aperto; dietro al banco una donna sui

rientro e mi risiedo al mio posto. ¶ L’una

un pigiama inzaccherato steso al vento. ¶ Suona il telefono

e mi lasciai andare al più classico gesto adolescenziale

trama del film. ¶ Caterina al mio fianco non si

in colpa. Normale, tutti al suo posto si sarebbero

sedette dal lato opposto al mio. Il tempo degli

sua presenza, titubante rispetto al suo reale desiderio nei

da pranzo mi mettevano al riparo da eventuali intrusioni

dormivano tutti, la raggiunsi al mare. Mi tuffai e

in poche bracciate ero al suo fianco. Lei sembrò

dovuta sconfessare lì, accanto al letto di morte di

bar e mi aggrappo al bancone. Il barista mi

fatto quello che chiunque, al mio posto, avrebbe fatto

due sfogliatelle rimaste dietro al banco; anche Marino ne

e sprofondo nel divano. Al mio fianco c’è

abituato a lamentarmi. Marino, al mio posto, l’avrebbe

lui e lo fa al posto mio. La prossima

afferro e le porto al naso. Odorano di buono

già accolto un bimbo al loro interno. Una lacrima

riesco a dar voce al dolore. Dovrei gettare le

vicenda? Invece le ripongo al loro posto e chiudo

pranzo avverto una fitta al petto. Allungo il braccio

a meno di essere al centro dell’attenzione. È

vieta di ribattere. Dante, al contrario della sorella, sa

dire, c’è Rossana al mio fianco, e non

mi toccherà dire addio al mio vecchio amico laggiù

pensare che un amico al quale sei così legato

Le luci dei neon al soffitto mi accompagnano lungo

non voglio aver gettato al vento la possibilità di

rosso che si aggrappa al bicchiere. Mi piace un

arrivi mai. I due al mio fianco salutano i

corpo che si avvia al macello, niente di più

Se guardi la morte al tuo fianco ogni giorno

il suono delle stoviglie al ristorante. Mi piace un

le travi di legno al soffitto, le briciole di