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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Crisostomo Trombelli, Le favole di Fedro liberto d'Augusto [traduzione da Fedro], 1735

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
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eran venuti. Il Lupo ¶ Al fonte più vicin; da
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che dal tuo labbro al mio trascorre? ¶ Quegli vinto
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Querela delle Rane contro al Sole. ¶ D’un vicin
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follia irne impunita. ¶ * Erasi al Lupo ne la gola
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Fidando il lungo collo al Lupo in bocca, ¶ Giunge
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Quasi l’altrui rechi al suo mal conforto: ¶ Tu
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dicesse ¶ Allor morendo: veggio al fin qual danno ¶ Ciò
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e nel sembiante! ¶ Se al resto è ugual la
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di sua follìa. ¶ Sempre al valor prevalse l’accortezza
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veleno: ¶ E premio proponendo al finto medico, ¶ Vuol che
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che la beva. Esso al timor di morte, ¶ Palesa
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chiaro il fece. ¶ Allor al popol radunato disse ¶ Il
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FAVOLA XV. ¶ L’Asino al vecchio pastore. ¶ SE il
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non s’affretta, e al Vecchio chiede, ¶ Se doppia
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correndo sitibondi i Cani ¶ Al fiume Nilo, per non
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grand’agio ¶ Bei presso al fiume, e non temer
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strada conceputo, ¶ E cresciuto al letame, in un istante
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rassomigli, ¶ Questo mi par al ceffo tuo simile. ¶ Assalir
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oltraggi franche. ¶ Esse credule al Nibbio in man si
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divide, e fa ritorno al bosco. ¶ * Degno di lode
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l’Aquila s’aggrappa al nido, e oh quale
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apporti. ¶ FAVOLA V. ¶ Cesare al custode dell’Atrio. ¶ CErta
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orciuol di legno, ¶ Onde al Padron si mostri ufficioso
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Bramiam bensì, che salvo al bosco rieda ¶ Un dice
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Ch’un sol momento al mio dover si rubi
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Da cui più franco al primo oprar ritorni? ¶ Altro
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a seguir industre impresi, ¶ Al merto ed onor tuo
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in favole rivolse, ¶ E al livor con novelle si
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germi. ¶ Costui le pietre al dolce canto trasse, ¶ Placò
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Da la fossa spiccando al suo covile ¶ Veloce torna
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ugual valor, spargon minacce al vento. ¶ FAVOLA VII. ¶ Il
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oltraggio il reca. ¶ Corre al padre e l’accusa
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amore ¶ Ver entrambi mostrando, al sen gli stringe. ¶ Anzi
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estremo: ¶ Dunque pria ch’al giudicio alcun t’arrenda
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gl’ingombra, ¶ S’accosta al letto, ed a tentone
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l’ira sfoghi, ¶ Tutto al figlio nel petto il
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a Roma è tratta ¶ Al tribunal de i cento
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Api, e i Fuchi al tribunale della Vespa. ¶ DEntro
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Fu la lite ¶ Portata al tribunal. Giudice siede ¶ La
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affanna. ¶ Tal che confessa al fin, che nol comprende
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nuove preci nuova lena al canto; ¶ Sicchè non v
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Ricerca Esopo il fuoco, al quale accenda ¶ La lucerna
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azzanna, e uccide; ¶ Così al secondo, al terzo, e
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uccide; ¶ Così al secondo, al terzo, e ad altri
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e ad altri accade. ¶ Al fin ne vien un
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dorso il toglie, e al Cignal riede, ¶ Cui trafigge
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dardi il Cavaliere. ¶ Indi al Destrier rivolto: aita indarno
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dice, s’or vivesse, al padre ¶ Scorgere, che di
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che patir possa ¶ Cose al suo genio avverse, e
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pugna, ¶ Avean le corna al capo intorno avvinte, ¶ S
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de’ nostri ¶ Vizj ripiena al dorso appesa; l’altra
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l’altrui colpe grave al collo impose. ¶ * Ecco perchè
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l’Altare. ¶ UN Ladro al fuoco de l’Altar
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E lor s’inchina; al venir Pluto il figlio
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volge, ¶ E tal cagione al Padre, che il richiede
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Prence il nome, ¶ Oltre al natìo costume, di non
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fiutando, nè di Giove al trono ¶ Chiamati, dan risposta
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trono ¶ Chiamati, dan risposta. Al fin Mercurio ¶ Con fatica
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fame insegnivi ¶ Por freno al ventre. A que’ poi
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Nulla confarsi l’oro al viver mio, ¶ Dimmi cortese
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acquisti ¶ Tutta la spesa al funeral recidi. ¶ FAVOLA XX
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ricco in tal guisa, al patrio suolo ¶ (Che in
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a far ritorno, e al mar s’affida. ¶ Tal
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De la vita sostegno, al seno stringe. ¶ Un saccente
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voce ¶ Voler darmi dicesti, al fin mi dona. ¶ Ogni
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tempi nostri aggiugnete ¶ Pregio al lavor se qualche artier
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quasi a forza addotti, al fin vi vanno. ¶ A
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cui volto è ignoto al Duce, ¶ Che n’avea
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forza a fuggir abbia, ¶ Al tuo valor so ch
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tal furore ingombra, ¶ Che al preso inganno appigliansi tenaci
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il giuoco; ¶ Tal che al Villan per far scorno
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il vuol, lo attende al ballo, ¶ Che dal suon
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che il noto canto ¶ Al Trombetta s’impone, ed
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Di nuovo il canto: al suolo il buon Trombetta
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TOrnar per foro angusto al suo presepe ¶ Poteva appena
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fiera ¶ Star a fronte, al padron mai sempre accetto
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apprenda. ¶ * Da gran fracasso al bosco spaventate ¶ Le Lepri
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in un lago, ¶ Spaventate al lor giungere le rane
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sbandìo. ¶ Vivi qual merti, al compartito onore ¶ Se apprender
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conosce ¶ Alza i ruggiti, al cui rimbombo orrendo ¶ Accorso
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e il Leon rende al bosco. ¶ FAVOLA V. ¶ L
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gli Alberi. ¶ PEre chi al suo nemico ajuto appresta