Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

le gettava le braccia al collo e l’abbracciava

lontan dalla consorte, vicino al colonnel… ¶ Per lei era

tutti i fronti, somigliassero al “povero soldato” di quei

e quelli che portavano al paese. Le montagne coperte

carrozzoni degli zingari, come al solito accampati tra gli

tra gli arbusti vicini al fiume. Guardò con attenzione

tra le coperte, pensando al letto vuoto di Esther

si era sentita protetta, al sicuro, era stata sufficiente

cadevano bigliettini disperati, scarabocchiati al buio con un lapis

di loro? ¶ Haha scese al fiume e trasportò in

vergognasse a dar sfogo al suo rammarico per quelli

fine. Marta sentiva che, al di là di tutte

un segnale enigmatico, rivolto al cielo e alle stelle

e provò una fitta al cuore perché non sapeva

lo guardò da vicino. Al lume della luna vide

giorni, mentre la ferita al polpaccio si andava chiudendo

e continuava a sperare, al di là di ogni

la guerra sarebbe ricorso al sacrificio più grande, ossia

causa della stanchezza, e al risveglio si sentì un

posto anche per lui. Al diavolo tutto!» ¶ Si sentì

suoi influssi benefici anche al paese e a tutta

questo bambino fosse venuto al mondo, sarebbe stato un

risolvesse preparando il corredo al nascituro. ¶ Una sera Haha

ancora intatte, tutte affidate al futuro bizzarro e pieno

e del matrimonio, ma al contrario uno sciame ronzante

di recuperare la propria. ¶ Al di là delle dicerie

come loro, solo che al posto dei carrozzoni avevano

grande facilità, appena entrata al servizio degli Heshel, si

una mucca, che era al pascolo nei prati vicini

nel sole basso, avviato al tramonto. Sui prati erbosi

lo mise in groppa al cavallo e lo sostenne

bambini e a portarli al sicuro dentro casa. ¶ Dopo

quel modo trionfale fino al campo in riva al

al campo in riva al fiume. Il cosacco scorse

sarebbe accaduto? ¶ Scese fino al fiume, diede da lontano

entravano nell’acqua fino al ginocchio per far bere

la gente che assisteva al loro arrivo, ma soprattutto

il cosacco pensava prima al cavallo e poi a

soldati. Soldati come voi. Al fronte» rispondeva la gente

stanze semivuote, o riempite al massimo di attrezzi, di

famiglie. Così sistemati, finalmente al chiuso, con un tetto

tetto sulla testa, vicino al fuoco e alle cucine

un carro bestiame. Chiese al colonnello, che era il

domandare notizie di lei al comandante tedesco. «Oh, i

aveva un carattere rivolto al gioco e al divertimento

rivolto al gioco e al divertimento. Perciò faceva immediatamente

Ma non poteva rinunciare al furto, per ragioni di

altro che riso cotto al burro, una ghiottoneria anche

qualsiasi cosa, senza badare al sapore. Bastava, appunto, che

mettendoci ogni buona volontà, al concetto di nemico, ed

a fare la guardia al nulla. Gli sembrava che

la fierezza di appartenere al popolo kazàk. Di notte

buono in guerra, adatti al massimo a fare i

presenza, o semplicemente pensava al fatto che lei era

Russia. Per lui laggiù al potere c’era soltanto

stati massacrati come pecore al macello, mentre erano convinti

che fosse per portarle al sicuro in Inghilterra attraverso

Provava una strana compiacenza al pensiero che lui combatteva

dalla strage, ed era al sicuro in Francia. Ma

tutto perduto. Lui credeva al destino, perché ogni suo

per così dire, girava al largo da quei due

un’occhiata alle icone, al samovar di rame, ed

risaliva alle intenzioni nascoste, al magma confuso delle cose

presenza dalla quale girare al largo. Aveva capito che

dovevano mangiare più volte al giorno, e poiché nessuno

o di dromedario. Dappertutto, al chiuso e all’aperto

a portare due volte al giorno il proprio cavallo

maledizione strana per cui al cosacco erano sempre contese

questo che pensava, e al resto pareva non riflettere

speranza di poter ritornare al più presto nella propria

ragazzo, Vassili, che rientrava al villaggio dopo esserne stato

l’albero in mezzo al cortile. Intuiva che durante

e appiccato il fuoco al villaggio. Vassili, disperato, si

fieno, stava volentieri davanti al fuoco delle stufe, che

ingannatori, che avevano dato al Friuli due nomi bugiardi

sforzavano di non pensare al futuro. ¶ Urvàn, più realista

sua paura arrivò fino al luogo dove i suoi

alla botticella del vino, al bottiglione di acquavite o

bottiglione di acquavite o al salame nascosto nella paglia

cominciato a metter mano al vino o alla grappa

che risuonava dalla cantina al granaio. Ma poi l

demone imperioso, si dava al bere, finché arrivava a

con vino rubato, ma al suo posto di vicecomandante

logorio del dubbio, simile al limìo di un tarlo

più inclinati all’orgia, al saccheggio e alla rapina

stato costretto di nuovo al nomadismo. Era come un

in ogni direzione. Era al di là delle montagne

le truppe stanziate attorno al lago. ¶ Queste voci furono

quelle che si riferivano al mangiare, al vivere e

si riferivano al mangiare, al vivere e al morire

mangiare, al vivere e al morire. Tra costoro v

loro pensare ai capi, al destino, a forze cosmiche

cosacchi nei paesi attorno al lago e il problema

sentieri da caprioli, avvicinarsi al paese fino a spiare

lei di non pensare al futuro, e di riempire

neanche lì doveva permettere al suo pensiero di andare

preoccupazione, e si metteva al suo servizio, piegandosi alla

cresceva in un baleno. Al villaggio di tutti ricordava

bardarsi in modo simile al prete, e dire messa

volessero esprimere un ordine, al quale peraltro il cane

Ricominciò ad abbandonarsi spesso al pensiero che la guerra

mai. Oppure si abbandonava al pensiero di trovare un

abbandonato quasi da bambina, al seguito di Arturo. Vedendola

aveva, che s’abbandonasse al suo vezzo di lasciarsi

vezzo di lasciarsi andare al sentimento del passato, e

stregato. Urvàn, pensoso come al solito, muovendo le mani

tormenta. Lo facevano entrare al caldo e dividevano con

veniva soccorso e portato al caldo, vicino alla stufa

piuttosto dentro un’isba, al caldo… Sì, proprio questo

così, nulla ne trapelava al di fuori, perché gli

partizany e di passare al contrattacco. Pareva che questi

una, dando occhiate significative al Salvadi, che continuava a

occhi a Urvàn e al colonnello, per averne soccorso

paese.» ¶ Urvàn si avvicinò al Salvadi e gli chiese

aveva intenzione di regalare al padrone delle case di

vivere collettivo in seno al presidio. L’uomo, tornando

e si mise subito al lavoro. Urvàn stette a

allontanarsi dalla mentalità cosacca, al punto di non avere

la tentazione di abbandonarsi al disordine e agli istinti

il campo completamente libero al suo collega più fortunato

visto nei paesi attorno al lago, dove c’erano

cosacchi finissero in fondo al lago. Da quel fatto

fortuna, sarebbe potuto tornare al massimo in Francia, e

grandi consensi ed esclamazioni. ¶ Al Natale ortodosso il pope

contro le popolazioni soggette al loro Impero. Burlak e

gli diede uno strattone al collo, finché non gli

di stare in guardia al massimo, di non andare

che Esther, anziché avvicinarsi al ritorno, si allontanasse sempre

fermarsi un momento vicino al cimitero, mugolando il suo

sempre, e nient’altro. ¶ Al Capodanno ortodosso in caserma

aveva fatto il solletico al suo istinto di ragazza

sentiva salire le fiamme al viso soltanto a pensarci

d’oro che luccicavano al primo sole. Ghirei stette

per fare la guardia al nulla, bensì per lanciarsi

Terek, e poi ritornare al villaggio carico di gloria

donne. Dunaika dieci volte al giorno lo ammoniva a

detto.» ¶ «Allora ritorna giù al presidio, e saluta il

il cavallo per tornare al villaggio. Ci mise poco

mano che si avvicinava al paese cominciava ad accorgersi

non lo avevano ucciso al suo apparire? Che strana

come si diceva… ¶ Tornato al villaggio si sentiva cresciuto

villaggio si sentiva cresciuto al di sopra di se

russi, dalla Prussia orientale al mar Nero. Lungo il

ciò che stava accadendo al suo popolo sentiva, con

dal popolo kazàk, abbandonandolo al suo destino. ¶ Teneva le

gli stavoli più vicini al paese erano stati quasi

passata in qualche modo al contrattacco, e cominciarono a

e avevano tenuto mano al delitto. Cominciò a salire

dal fiume, che luccicavano al sole come sassi. Akmek

convenienza, ma veniva diritto al dunque come un colpo

sentivano allegri come ragazzi al pensiero che i partizany

da un tremore sottile al pensiero che stava per

modi di farla pagare al suo innamorato, mentre lo

due carrette che partirono al galoppo. Le campane intanto

la loro operazione fino al suo epilogo naturale. Pensavano

di far cosa grata al giovane Ghirei, di cui

tutti quanti, si diedero al bere, ma Akmek ogni

pronti all’inganno e al tradimento. Anche qui, come

possibile riportare il tempo al punto in cui tutto

né riportare l’elastico al suo posto. Era toccato

soprattutto perché davano forma al sospetto che ognuno aveva

piano, si era avvicinato al loro pensiero, abbandonando del

via si arriva fatalmente al delitto.» ¶ «È vero. È

sua gente e obbedendo al richiamo di Krassnov aveva

certezza di ferro. ¶ Però al suo cavallo era ancora

più che poteva vicino al suo cavallo, nella stalla

Lothar, mangia tranquillo» disse al cavallo. «È fieno rubato

fatto che stava parlando al suo cavallo, ma non

gli diceva quelle cose al posto dell’unica che

tra loro sul fatto al quale tutti e due

paese lui prendeva parte al lutto della famiglia. Il

a parlare con lui. Al capitano pareva che volesse

modo aveva rinunciato tacitamente al suo ruolo di comandante

rendersene conto, aveva rinunciato al suo grado e alla

Akmekkahn che stava vicino al ragazzo. Poiché Ghirei lo

aver aperto gli occhi al giovane, che minacciava di

armata di cavalli lanciata al galoppo, e non sapeva

a se stesso e al proprio passato. ¶ Oppure, nella

senza dire una parola, al massimo lanciando qualche sguardo

vedere, e aveva cacciato al fondo di se stesso

il fiume e arrivarono al paese dove il quartier

neppure di una virgola al fasto che gli spettava

ferri corti. Sono prudenti al massimo, e si limitano

non si avvicina, eccellenza… Al contrario si allontana, perché

che essi cercavano. ¶ Ritornarono al presidio avviliti, convinti dell

Chi li diceva fuggiti al di là dell’Isonzo

dell’Isonzo, per unirsi al nono Corpus dei partigiani

Gavrila e Urvàn, ritornando al villaggio, attraversarono una zona

dei cavalli per ritrovarsi al più presto nel loro

attesa di poter provvedere al seppellimento. Urvàn, al lume

provvedere al seppellimento. Urvàn, al lume di un fanale

che accompagnavano i morti al cimitero. ¶ «Devono seppellire i

c’era un posto al mondo dove il kazàk

andare, come era accaduto al popolo ebraico dopo la

stava sul pagliericcio accanto al proprio, non compariva all

e incombente. I cosacchi, al calare delle tenebre, erano

sbucciati, biancheggiando come ossi, al lume di luna. Gli

si accorsero che sparavano al nulla. I guerriglieri, come

alla fuga, avevano rinunciato al combattimento e si erano

tutto solo, in mezzo al bosco?» ¶ «Hai fatto un

nella tagliola…» ¶ Si accostarono al giovane con risa chiassose

Lasciavano tracce di sangue al loro passaggio, che era

alla sua astuzia e al suo colpo d’occhio

che camminava in testa al drappello, era avvolto da

le montagne della Circassia, al di là del Caucaso

il piombo. Aveva appeso al cavallo molte paia di

a fucilate, a sparare al nemico e a fuggire

aperto, perché in fondo al kazàk la casa di

gola. Adesso le girava al largo, non tanto per

Ora che Ugo era al di là della siepe

sapeva cosa ci fosse al di là di essa

Adesso che lui era al di là della barriera

sabbioso e ghiaioso vicino al fiume. Subito si sparse

che adesso era vicinissima al parto. L’evento la

forze cosmiche che agivano al suo interno. In un

lei il suo uomo, al quale non avrebbe rinunciato

avvicinando a lui e al suo popolo da tutti

non seppe se leggerla al presidio o se dire

Ghirei. Tentava di comunicare al giovane, che capiva ciò

più ordini da dare, al presidio, né cose da

di presentarsi con Alda al pope Stiepàn, perché celebrasse

più forte di loro, al quale non si potevano

e donne si accostavano al morto e si segnavano

funebre, e in testa al corteo qualcuno portava le

fu portata a spalla al cimitero dagli amici di

che non pensassero più al loro futuro, né che

paese deserto e completamente al buio. Vedevano lampi lontanissimi

aveva anche fatto venire al mondo alcuni piccoli kazàk

piede nella villa, assieme al veterinario, sentì dei forti

ore fisse, cinque volte al giorno, per la sua

ad abbandonarsi di nuovo al suo gusto della buffoneria

si era sottratto completamente al sentimento della legge, ed

di scendere di notte al paese per rivedere la

di abbandonare i cosacchi al loro destino. Burlak l

Urvàn e Ghirei arrivarono al villaggio verso le otto

cortile, e la porgevano al padre che stava sul

muricciolo smangiato e annerito. Al giovane venne in mente

ragazzo cosacco che tornava al villaggio, si sedeva sotto

proposito di far pagare al Salvadi la sua intesa

e che forma dare al proprio futuro. I telefoni

propria voglia di stare al mondo. Ma ormai non

le correva ad Anita, al bambino di lei, ad

lo stradello che conduceva al paese. Qui c’era

il tempo si volse al brutto. La temperatura si

e non svegliare nessuno al passaggio dell’orda, per

niente. Non bisognava pensare al poi. Bisognava fermarsi lì

pioggia gelida, quasi vicini al nevischio. Tutti i fiumi

una parola che apparteneva al passato, ormai consumata, svuotata

ma in Österreich, perché al di là della frontiera

la meglio. Ma attorno al nido di resistenza di

e lui era rimasto al di qua. Attorno a

ciò che v’era al di là della vita

cosacchi. Che andassero pure al loro destino. ¶ La marcia

seppellire i morti, ma al massimo quello di togliere

teneva quasi sempre Luca al petto, avvolto nella coperta

per evitargli gli scossoni. ¶ Al passo di Montecroce l

tendevano a impantanarsi. ¶ Arrivarono al passo a notte alta

avevano ricordi in comune, al vertice dei quali v

un luogo in capo al mondo; sarebbe bastato loro

generale Alexander, fece fare al proprio autista il giro

britannici. Prima di arrivare al luogo destinato alcuni ufficiali

per la propria salvezza al re d’Inghilterra, ma

e non arrivarono mai al sovrano. ¶ Il primo di

ebbero celebrata la messa al campo, fu annunciato ciò

di avvicinarsi con cautela al progetto del suo avvenire

bisogno di un mito al quale attaccarsi. La cosa

del genere fosse accaduto al popolo cosacco. Eppure furono

pensato in modi desolati al popolo che marciava verso

una sorta di ricchezza al suo caravanserraglio di superstiti

visto una volta soltanto, al villaggio di Madrojas, e

obbligata a metter mano al piccolo patrimonio di oggetti

sospetto di averlo messo al mondo, e adesso chissà

Erano state tutte condannate al taglio dei capelli. Un

giustizieri, quando ripensarono meglio al fatto che aveva ospitato

Bastava dare un’occhiata al vecchio Haha, alla sua

dei profughi, dei senzapatria, al di là delle vicende

Vento ogni tanto tornava al suo paese, giù tra

pace, si trovava ormai al di là della frontiera

sostanza di uomo, lasciando al suo posto una specie

memoria, ma non fino al punto di farne un

metter vicino parole, stringendo al petto il suo bambino

appestato con la campanella al piede? ¶ L’attesa si

oggetto trovato nel mulino, al fine di distrarlo. Però

v’era nessuna motivazione al mondo per cui l

non dovesse essere tornato al rifugio che si era

da fare per tornare al più presto alla vita