parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
1
1983
città che sorge appena al di là di quella
2
1983
mani, desiderose di tornare al lavoro al più presto
3
1983
di tornare al lavoro al più presto. Avevo il
4
1983
crescevano disordinatamente nei prati al di là del fiume
5
1983
la vedevo come fosse al di là di un
6
1983
accostando il mio viso al suo. Ma ogni volta
7
1983
tuffarsi nell’acqua. Tremava al pensiero di diventare mia
8
1983
moglie e di mettere al mondo dei figli, che
9
1983
ortodosse. Lei era ancora al massimo della sorpresa per
10
1983
la sua figura mutasse al punto da essere costretta
11
1983
per continuare poi fino al Bajkal o all’Amur
12
1983
scoiattoli, che sfrascavano via al minimo rumore e si
13
1983
e lontani, o addirittura al di là delle montagne
14
1983
fuori le sue dottrine al tribunale religioso della città
15
1983
cose con modi vicinissimi al mio. Il sentire la
16
1983
voglio. Mi sento distruggere al solo pensiero…» ¶ Cercavo di
17
1983
azioni, come monaci votati al culto di Dio. La
18
1983
faceva salire le fiamme al viso. Anche le anime
19
1983
compagni Marco e Bastiano, al cantiere, si sentivano calati
20
1983
avrebbero fatto da padrini al battesimo. Il bambino avrebbe
21
1983
non sapeva dare forma al suo desiderio di gioco
22
1983
Invece nel terreno, adiacente al palazzo del funzionario, era
23
1983
misura per lui. ¶ Bastiano al contrario non riusciva in
24
1983
io ero seduto accanto al letto di mia moglie
25
1983
la bocca cucita, e al massimo abbozzavano il gesto
26
1983
III ¶ Il viaggio ¶ Anche al cantiere continuavano a srotolarsi
27
1983
fossi riuscito ad arrivare al Bajkal, era un po
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1983
poche settimane era tornato al Creatore. Di lui erano
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1983
nato, ed arrivava fino al Pacifico. Niente più mi
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1983
organici non sono ancora al completo. Il lavoro da
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1983
selvatica. ¶ Kirkovsk era molto al di là del lago
32
1983
Chissà. Mi piaceva affidarmi al caso, qualche volta… ¶ Cominciammo
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1983
anni. Cercava di aggiungere al grido una sfumatura di
34
1983
ruote invitava a cedere al sonno. I russi vicini
35
1983
che accettavano di rinunziare al caldo e alla luce
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1983
neppure. Essi parevano rassegnati al loro destino, dimenticati da
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1983
ferrovia. Poco più avanti, al massimo un paio di
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1983
villaggio di nome Kirkovsk, al quale eravamo destinati. Se
39
1983
la fretta di arrivare al luogo della nostra destinazione
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1983
condanna, e volessimo vederlo al più presto per abbreviare
41
1983
quanto tempo. Eravamo affidati al bosco, saremmo vissuti dentro
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1983
sapere cosa ci fosse al di là di una
43
1983
vagamente che dovevano riferirsi al vento, ma il sonno
44
1983
Bajkal. ¶ «Dovremmo essere vicinissimi al lago. Non è possibile
45
1983
entrare con un fischio, al caldo e al sicuro
46
1983
fischio, al caldo e al sicuro. Forse avevamo volato
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1983
uomo e di obbedire al suo cenno. Il suo
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1983
annunziare il nostro arrivo al villaggio addormentato. Tutti i
49
1983
mio camminare furtivo. Attorno al villaggio, poco lontana da
50
1983
limiti estremi del paese. Al di là dei vecchi
51
1983
Nasarka cominciò a disaffezionarsi al negozio e alla casa
52
1983
tra di loro, vicino al fiume o in qualche
53
1983
guardassero con troppa insistenza al suo passaggio. ¶ Lei seppelliva
54
1983
era già spinto fino al fiume gelato, per scavare
55
1983
il lunedì, per andare al cantiere assieme agli altri
56
1983
in ogni particolare. Adesso, al confronto, siamo in purgatorio
57
1983
vende e si compra al mercato. Ma lui non
58
1983
che ci avrebbero condotti al cantiere. Pareva che il
59
1983
Mentre i cavalli andavano al trotto, Arrigo guardava con
60
1983
da una caccia fruttuosa, al suo paese, ogni miseria
61
1983
li aveva mai visti al cantiere. Non si sapeva
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1983
stiriane e quindi adatti al lavoro. La neve sotto
63
1983
costringeva a piccoli esilii, al di là della fascia
64
1983
vicenda, e che nessuno al di fuori di noi
65
1983
e pensavano con fiducia al successo finale. ¶ Forse il
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1983
comitato. Era meglio abbandonarsi al lavoro momento per momento
67
1983
talvolta i miei pensieri al lavoro nella sua totalità
68
1983
si era subito adattato al lavoro e alla gente
69
1983
rivolgevano le sue predilezioni. Al villaggio aveva fatto lega
70
1983
numero delle sue sconfitte. ¶ Al cantiere lavorava come un
71
1983
noi passavamo quasi inosservati. Al contrario di lui, non
72
1983
erano silenziosi e raccolti, al punto che nessuno, o
73
1983
loro. ¶ Arrigo parlava pochissimo. Al contrario di noi, che
74
1983
alla Stiria, dalla Transilvania al Banato. I tronchi e
75
1983
il naso, che servivano al suo lavoro, ma senza
76
1983
l’ora di arrivarci, al fiume, e di cominciare
77
1983
mai. Che sia attaccato al bosco come un vischio
78
1983
ogni tanto, quando tornavamo al villaggio per il riposo
79
1983
neanche ciò che esiste al di là della loro
80
1983
a notte fonda tornavamo al villaggio con le carrette
81
1983
gioia elementare di tornare al villaggio, di rivedere visi
82
1983
una nenia silenziosa, simile al canto dei battellieri che
83
1983
Siberia, centinaia di verste al di là del Bajkal
84
1983
per loro, che provvedeva al suo popolo. Forse per
85
1983
era qualcosa di limitato al nostro gruppo, che tuttavia
86
1983
a lasciare il posto al verde dei prati e
87
1983
alla terra, alle piogge, al raccolto. Ci veniva anche
88
1983
dei falciatori che andavano al lavoro. Se il fieno
89
1983
pure smorzate, arrivavano fino al villaggio. ¶ «E il sarma
90
1983
e lunghi volavano attorno al capo. Sia i capelli
91
1983
avevano costretto a ritornare al villaggio e a stipare
92
1983
di lui, e dava al vento le vele rosse
93
1983
un coltello si adatta al suo fodero. ¶ Anataj nel
94
1983
in lui un’attitudine al comando, che tuttavia non
95
1983
avesse chiuso gli accessi al villaggio con la palizzata
96
1983
sua moglie aveva dettato al parroco del paese, che
97
1983
abituarsi alla Siberia e al villaggio di estrema frontiera
98
1983
da nascondere ed eliminare al più presto. ¶ Invano spiavo
99
1983
ma aumentava quando lavoravamo al cantiere, e ci accompagnava
100
1983
pressi dell’isba, giù al cantiere. Sapevo che significava
101
1983
venditore ambulante li portasse al villaggio soltanto per lei
102
1983
aveva una certa inclinazione al pianto, e per evocare
103
1983
sue dimensioni si accordavano al senso dell’abbondanza e
104
1983
Ajdym preparava le frittelle al miele, la cacciagione di
105
1983
tenesse pronto a fuggire al minimo segnale di pericolo
106
1983
che ritenesse di essere al sicuro. Se era come
107
1983
lavorare per dodici ore al giorno nella taiga, anche
108
1983
che facevamo anche noi al cantiere. Forse i compagni
109
1983
a quelle che avevamo al cantiere, dove vivevano migliaia
110
1983
linguaggi. Anche noi avevamo al cantiere soldati armati di
111
1983
per la mia scoperta. Al cantiere spiai in volto
112
1983
i cavalli all’abbeverata, al fiume che correva placido
113
1983
e aveva dato vela al vento debolissimo, mentre il
114
1983
nella steppa, sfinita e al limite delle forze, con
115
1983
fine del lavoro e al recupero della Terra perduta
116
1983
vedevamo vagamente la figura al di là della ferrovia
117
1983
della ferrovia finita, come al di là di una
118
1983
le persone che appartenevano al nostro vero mondo. Gli
119
1983
arscine, ma eravamo sempre al lavoro preparatorio, preliminare, anche
120
1983
a Mosca, era cittadino al cento per cento, e
121
1983
un punto solo, ossia al fatto che ministri e
122
1983
fosse pieno di formiche al lavoro. C’era un
123
1983
di esplorare, se non al crepuscolo o di sera
124
1983
mi ero ancora abituato al fatto che le stagioni
125
1983
portata di mano, sia al cantiere che sulle carrette
126
1983
sulle carrette, quando tornavamo al villaggio. ¶ La taiga tornò
127
1983
e si diceva che al primo segno dell’inverno
128
1983
da abbattere, se non al di là del fiume
129
1983
liscia e distesa, ma al contrario piena di gobbe
130
1983
e svanivano come neve al sole. Anzi, probabilmente si
131
1983
quanti, e appartenevano inevitabilmente al mondo antico. Oggi non
132
1983
vita si svolgeva tutta al villaggio, già semisepolto sotto
133
1983
per solito, che andava al pozzo con uno slittino
134
1983
circondava il villaggio, fino al fiume, o fino ai
135
1983
dalla zona dei lavori, al massimo di mezza versta
136
1983
e dove gli animali, al contrario, si sarebbero sentiti
137
1983
era possibile spingersi fino al confine, ci sarebbero voluti
138
1983
guardarci, mentre ci vestivamo al lume scarso del fanale
139
1983
In poco tempo arrivammo al fiume, mentre nell’aria
140
1983
lungo il fiume?» chiesi al vecchio. ¶ «No. Ma non
141
1983
intorno, per far compagnia al sonno aristocratico della principessa
142
1983
d’istinto misi mano al fucile. ¶ «Non c’è
143
1983
minuto per mettere mano al cannocchiale e guardare lontano
144
1983
e la tenesse inchiodata al suolo. Stavo per chiamarlo
145
1983
dell’animale, così simile al suo, e aveva provato
146
1983
come non si arrendesse al fatto che non ci
147
1983
era ora di pensare al ritorno. Metà della giornata
148
1983
notte dovevamo trovarci almeno al fiume. ¶ Marco aveva ancora
149
1983
il disgelo, saremmo tornati al lavoro, e non ci
150
1983
sponda ghiacciata, finché arrivammo al villaggio, senza riuscire neppure
151
1983
Era un sanguinoso giocattolo al quale rinunciavano con fatica
152
1983
Tutto qui viene rimandato al domani, perché mettersi a
153
1983
e minaccia di costringerli al risveglio. Tutti in Russia
154
1983
un mezzo di sfuggire al reale e di continuare
155
1983
Se voleva poteva condurli al fiume e farveli annegare
156
1983
avremo qualcosa da raccontare, al nostro ritorno. Possiamo dire
157
1983
che contai di realizzare al più presto. Era tempo
158
1983
Pareva che la tendenza al letargo degli animali della
159
1983
potesse provocare qualche danno al terrapieno della ferrovia perché
160
1983
di avere qualcosa attorno al quale i nostri pensieri
161
1983
coltivabile che legava veramente al paese, all’ambiente, e
162
1983
felice anche per essere al centro dell’attenzione e
163
1983
era fatto sopportabile, arrivò al villaggio zio Eroska. Molti
164
1983
un suono che molti al villaggio non avevano mai
165
1983
e stare un po’ al caldo.» ¶ Comprai da Eroska
166
1983
camminare. ¶ «Noi stiamo qui al caldo, a giocare, mentre
167
1983
farsi magri e scheletriti, al punto che sotto la
168
1983
tutti quelli che capitavano al villaggio, cercatori d’oro
169
1983
Mai, per nessuna ragione al mondo, si sarebbe lasciato
170
1983
avevano fatto che obbedire al geroglifico della sorte. Forse
171
1983
Appena si era stabilito al villaggio, aveva cominciato a
172
1983
disse Misajl. E tornò al suo villaggio. ¶ Erano cose
173
1983
storie si raccontavano ancora al villaggio, quando gli uomini
174
1983
pregava Allah molte volte al giorno e la gente
175
1983
po’ malfermo e traballante, al quale il popolo prestava
176
1983
Anataj all’abbeverata, fino al fiume, e ne spaccava
177
1983
attaccasse, oppure le frittelle al miele, o la torta
178
1983
accadevano mai grandi cose al villaggio, e i giorni
179
1983
neve fondevano pian piano al sole negli angoli dei
180
1983
angoli dei cortili. Fino al villaggio si sentiva il
181
1983
tutte le sue speranze. ¶ Al di là del fiume
182
1983
prima, la settimana prima, al lavoro di molti mesi
183
1983
opera. ¶ Ora stavamo lavorando al terrapieno, ma già il
184
1983
dal desiderio di cominciare al più presto il lavoro
185
1983
e di operai. Accanto al carro si davano da
186
1983
fare i cavalli e al fatto che il loro
187
1983
quando l’ingegnere portò al cantiere il disegno della
188
1983
sempre più, ci accingemmo al lavoro. Adesso non riuscivo
189
1983
lui come un uccello al fischio del richiamo. Ogni
190
1983
se continuava ad essere al vertice dei pensieri del
191
1983
soltanto perché non rispondeva al loro slancio nei modi
192
1983
accadesse avrebbe dovuto rinunciare al ritorno, restare in Russia
193
1983
per arrivare da lui al popolo. Come sempre, in
194
1983
giustizia era un sogno al quale gli uomini, eterni
195
1983
per dare l’avvio al ponte di pietra. Gli
196
1983
ansia, di tensione… Prima, al momento giusto, i cassoni
197
1983
venuto il contrordine relativo al ponte di pali. Ma
198
1983
si dovesse mai arrivare al fondo, come fosse una
199
1983
racconti che avrebbero fatti al ritorno, per essere stati
200
1983
di provenienza. Ci rimettemmo al lavoro di malavoglia, come
201
1983
impresa si fosse rassodato al punto da non poter
202
1983
sua dignità soltanto restando al suo posto fino in
203
1983
Arrigo si consolava soltanto al pensiero che stava con
204
1983
con lui. Ma quelli, al ritorno dall’osteria, l
205
1983
presto si sarebbe unito al nostro, per cui tutta
206
1983
il capo di fronte al lavoro, e come davanti
207
1983
e di malasorte. Arrigo al caso non ci credeva
208
1983
come di soldi, e al massimo si lasciava andare
209
1983
precedeva il ritorno definitivo al villaggio, quando il lavoro
210
1983
di essere ormai vicini al cantiere, ma ormai conveniva
211
1983
un minuscolo gelocidio attorno al pelame grigio dei mustacchi
212
1983
cosa per averlo adesso al mio fianco, e andare
213
1983
Ma se avessimo ceduto al sonno solo le trombe
214
1983
stavo dando l’addio al mondo, e avanzando nella
215
1983
così lontani dalla fine. ¶ Al termine della nostra camminata
216
1983
sicuro. ¶ XV ¶ Anataj ¶ Ritornammo al villaggio tutti quanti un
217
1983
essere per me come al di là di una
218
1983
suo fucile, che pendeva al piolo di legno dell
219
1983
non poteva più cavalcarlo. Al suo rientro si sedeva
220
1983
erano andati a vuoto. Al processo gli attribuirono anche
221
1983
per non essere morto al momento giusto, ed era
222
1983
un pugno di rubli al quale poter ricorrere in
223
1983
li aveva lasciati andare al loro destino. ¶ Non si
224
1983
avevo conosciuto appena arrivato al villaggio. Marco andava a
225
1983
strade gelate, arrivarono fino al fiume, dietro il villaggio
226
1983
anche all’erba, o al sole, di cui sentiva
227
1983
povere bestie potessero stare al caldo almeno un poco
228
1983
dei due carri, assieme al proprio aiutante. ¶ Eroska sapeva
229
1983
terremoto sotterraneo, in fondo al lago, che nessuno ha
230
1983
cetrioli sott’aceto, frittelle al miele, funghi con la
231
1983
e provava le vampe al viso ogni volta che
232
1983
isolandosi in solitudine. Parallelamente, al processo lento con cui
233
1983
di Anataj a bere al fiume, le cui acque
234
1983
quel modo poteva sfuggire al suo destino. ¶ Dovunque andasse
235
1983
fosse andato in capo al mondo, dovunque avrebbe ripreso
236
1983
che non si sfuggiva al proprio destino. Chi credeva
237
1983
le porte delle isbe, al villaggio, per ricevere qualcosa
238
1983
stato molto meglio dare al vecchio animale un cibo
239
1983
chiese: ¶ «Portami una volta al cantiere.» ¶ Guardai in viso
240
1983
possibile, Falalej? Noi andiamo al cantiere il lunedì mattina
241
1983
la nostra nuova mascotte, al posto di Marco che
242
1983
e lo vidi sempre al medesimo posto, tranquillo, silenzioso
243
1983
dei profeti… Ma intuivo, al di sotto della sua
244
1983
ferro erano già collocate al loro posto. Io obbedivo
245
1983
mano. Lui si appoggiava al parapetto di ferro e
246
1983
avevo perduto appena venuto al mondo, come quello al
247
1983
al mondo, come quello al quale non avevo nemmeno
248
1983
il tartaro riapparisse finalmente al villaggio, alla testa del
249
1983
Che mi porti fino al Bajkal. Mi piacerebbe sentire
250
1983
dispiaciuti e turbati. Nessuno al villaggio avrebbe pace, non
251
1983
suoni della taiga. Pensa al verso degli urogalli o
252
1983
cui la luce giocava al solecchio tra le rive
253
1983
friulani siamo dei dannati al lavoro. Dannati a vita
254
1983
aveva deciso di restare al villaggio sino alla fine
255
1983
punto di parlar chiaro al ragazzo, di toccare quel
256
1983
passo, che ha ceduto al perfido richiamo del fischietto
257
1983
che già erano arrivati al cantiere in grandi cassette
258
1983
legno, ed erano tenuti al riparo, nei magazzini, perché
259
1983
ricca come il sangue. Al di là del russo
260
1983
noi ci avevamo lavorato; al massimo si sarebbero ricordati
261
1983
felice. Noi eravamo certi, al di là dei dubbi
262
1983
di non legarmi troppo al villaggio siberiano. ¶ Badavo con
263
1983
il mistero si aggiungeva al mistero. Guardavamo ai nuovi
264
1983
dell’altro cantiere, che al di là del fiume
265
1983
potuto servire mai più. ¶ Al villaggio scordavo il mio
266
1983
anche un’antica disposizione al gioco, che nell’età
267
1983
in giro appena arrivati al villaggio: la faccia di
268
1983
Vorresti finire in fondo al lago?» Il ragazzo annuì
269
1983
Diede il suo consenso al vecchio, però qualcosa non
270
1983
che Anataj avesse rinunciato al suo chimerico viaggio. Sapeva
271
1983
oscuro che intuiva, ma al quale tentava di sfuggire
272
1983
che il sole era al culmine, perché scaldava intensamente
273
1983
un fortunatissimo caso. ¶ Tornammo al villaggio prima di notte
274
1983
grandi nevicate, che tolsero al tentativo qualsiasi significato. Gli
275
1983
amici» lo consolai. ¶ Qualcuno al villaggio pensava che Anataj
276
1983
in primavera trasportarlo fino al Bajkal, caricarlo su una
277
1983
una barca da spingere al largo dopo averla incendiata
278
1983
una specie di teoria al riguardo. La morte di
279
1983
la conchiglia di Anataj al loro orecchio. «Ascolta qui
280
1983
più complessa, finché arrivò al vertice di esso con
281
1983
costretto a mettere mano al patrimonio di favole e
282
1983
davano ali e spessori al suo spirito, e lo
283
1983
nevi. Cominciammo a collocare al loro posto traversine e
284
1983
si dimenticava mai che, al di là delle montagne
285
1983
fine del lavoro e al passaggio dei primi treni
286
1983
che non luccicavano nemmeno al sole, perché erano arrivate
287
1983
otto o dieci volte al giorno, nel luogo privato
288
1983
Si era tanto gridato al lupo, e adesso il
289
1983
ammalati scottavano come sassi al sole, d’estate, e
290
1983
avevo mai visto, sia al cantiere come nel villaggio
291
1983
di ogni mercanzia, fuggire al galoppo, e aveva sentito
292
1983
era andata di sicuro al modo di Anataj. Lei
293
1983
anche a Falalej o al suo negozio. Ma appena
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ricordai di mio nonno, al quale mettevano le sanguisughe
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stravolti e stralunati. Solo al terzo giorno sia io
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sul carro, per riportarmi al villaggio. Il carradore mi
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chiara, ossia che ero al chiuso, e non nei
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lente, pian piano tornarono al loro posto, e capii
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guardavo alla vita come al regalo di una provvidenza
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e ci fossimo incontrati al termine dello scavo. Come
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adattando a me e al mio tempo la casa
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le forze recuperate ritornando al cantiere. Arrivarono i treni
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treno e ci abbandonavamo al ron ron della corsa
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ron ron della corsa, al vento delle ruote, ai
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si mostrò impensierito. Diede al ragazzo, che rinveniva e
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era andato a comprare al villaggio, e passammo la
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a quello capitato anche al padre, proprio quando il
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e smarrito di Marco, al momento del distacco. Io
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dovevo lasciarlo per tornare al lavoro, ma lui non
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o ciambelle, che comprai al banco di qualche venditore
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fare un lavoro qualsiasi, al mio paese? Ne valeva
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treni corrono ormai fino al Pacifico. Pare che ci
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avrebbero mai detto nulla. Al massimo poteva salire a
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sovvertimenti, le stesse che al cantiere gli erano parse
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erano felici, ma io, al solito, mi trovavo in
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forza ripensare con simpatia al proprio lavoro, alle fatiche
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veglie nel gelo, o al sudore sotto il sole
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invisibile alle isbe abitate, al cantiere, al villaggio, a
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isbe abitate, al cantiere, al villaggio, a coloro che
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della nostra estrema frontiera, al di là della quale
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in abbondanza, che andavano al di là delle mani