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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
1
1526
chi le crede fin al gallo; ¶ Ragion però non
2
1526
lettor, chi sei? férmati al varco, ¶ anti che 'l
3
1526
la senapra montami sí al naso ¶ ch'io non
4
1526
sei, non vedi ch'al ginocchio ¶ rott'ho la
5
1526
d'ape; ¶ dati perdon al mio parlar scoretto, ¶ ch
6
1526
montone ¶ ratto mi vidi al ciel con gran diletto
7
1526
con sua propria mano ¶ al spirito gentil Poliziano. ¶ 20. ¶ Polizian
8
1526
co' l'altro resto al foco sian donate; ¶ apocrife
9
1526
mostrò co gli altri al ciel; poi Sansonetto, ¶ Ricardo
10
1526
de' soi fatti egregi al gran rumore. ¶ Namo, re
11
1526
amor c'ha preso al capitan Milone; ¶ non mai
12
1526
la guancia posa ¶ et al pigior de' soi pensier
13
1526
Muovel a 'n tempo al corso, a 'n tempo
14
1526
abbraccia, ¶ ché, come neve al sol, convien si sfaccia
15
1526
l'attendea già lungamente al varco; ¶ vede natura in
16
1526
viso; ¶ e 'n mezo al petto il freddo cor
17
1526
anco: ¶ alor ne venne, al doppio colpo, manco. ¶ 57. ¶ Pallido
18
1526
che non sei pare al grado imperiale? ¶ Se di
19
1526
ragione, ¶ facendo come foglia al vento sòle, ¶ ecco nel
20
1526
adversa; ¶ ciascun in preda al sonno si roversa. ¶ Conclusione
21
1526
e fra loro grido al cielo: "Franza, Franza!"; ¶ la
22
1526
il tramontano. ¶ Ora torniamo al testo di Turpino; ¶ m
23
1526
chi concia 'l barbozzale al suo destriero ¶ per non
24
1526
Sentesi già 'l rumor al ciel diverso ¶ di trombe
25
1526
qua, chi là, chi al lungo, chi al traverso
26
1526
chi al lungo, chi al traverso ¶ urta 'l cavallo
27
1526
intorno. ¶ 10. ¶ Ma pria ch'al ver contrasto e ragionevole
28
1526
ora ¶ si volge ratto al freno, salta e guizza
29
1526
sofferse l'animal scontento! ¶ Al fin ruppe 'l capestro
30
1526
quel paladino in cima al basto; ¶ arme non have
31
1526
di tal minera ¶ ch'al becco d'un moscon
32
1526
merdaglie; ¶ ponela in resta al dritto de la panza
33
1526
servito avesser di Vulcan al forno; ¶ l'un Satanaso
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1526
in resta ¶ e move al corso quelle bestie pegre
35
1526
sua targa porta, ¶ et al galon di legno una
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1526
quella quadriga! ¶ Or giunti al fine drento il torniamento
37
1526
tosto prese ¶ la coda al mulo, e col tirar
38
1526
l cesto ¶ e quasi al suo stallon diede la
39
1526
luserta monca. ¶ Eccoti Bovo al lungo de la lizza
40
1526
la via tronca ¶ ch'al fin lo giunse ove
41
1526
faccia a faccia, ¶ vòlto al contrario, fa di coda
42
1526
e tutta in capo al bon Namo scompiglia; ¶ egli
43
1526
quello su 'l carro al basso giú s'asside
44
1526
da cavallo, ¶ col cul al basto, quanto pò, cavalca
45
1526
si volge del Danese al mulo, ¶ che co' denti
46
1526
e colse in mezo al culo ¶ della cavalla, e
47
1526
a quella battitura, ¶ come al martello non sta falso
48
1526
l costume ¶ d'amanti, al letto buttasi con fretta
49
1526
fretta; ¶ ben si dimostra al guardo, al torbo lume
50
1526
si dimostra al guardo, al torbo lume, ¶ ch'una
51
1526
ch'una man fredda al cor le dà gran
52
1526
e se di pianto al fine un largo fiume
53
1526
cocque il sole. ¶ 45. ¶ Levasi al fine e un paggio
54
1526
che trova il padre al stolo drento. ¶ Esso cogli
55
1526
pena ¶ cacciògli 'l sangue al cor for d'ogni
56
1526
vena! ¶ 49. ¶ Scridalo forte et al tornar l'affretta, ¶ come
57
1526
come 'l severo padre al figlio sòle; ¶ egli, securo
58
1526
Milone ¶ armato de villani al vero pasto: ¶ perché, se
59
1526
si stende. ¶ 62. ¶ Ma ritorniamo al rustico certame ¶ de' paladini
60
1526
carro traboccare, ¶ si corse al cul del bove a
61
1526
ch'ove son abbracciati al fin si giunge. ¶ 66. ¶ E
62
1526
con quella soga, ch'al gran trave ¶ noda il
63
1526
piaccarei di santa Citta al tondo ¶ acciò ch'ad
64
1526
parla. ¶ Narrazione ¶ 5. ¶ Torniamo dunque al testo, ché la torta
65
1526
la soprana ¶ vertú ch'al mondo sparse per avere
66
1526
il fe' repente ¶ portar al suo fratello un'ambasciata
67
1526
Beatrice; ¶ s'ambe fusser al mondo belle sole, ¶ ciascun
68
1526
data sia la colpa al brando, ¶ pur ch'abbian
69
1526
ch'abbian poi Beatrice al suo commando. ¶ 14. ¶ Scingesi ognun
70
1526
fretta, ¶ per non opporsi al bando imperiale. ¶ Ecco 'l
71
1526
imperiale. ¶ Ecco 'l Danese al sòno di trombetta ¶ con
72
1526
mandar il suo contrario al sabione: ¶ ma stetter fermi
73
1526
vero è che quant'al frutto cede il fiore
74
1526
incontro con lor ast'al segno; ¶ diece Toscani e
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1526
un paro ¶ non ebber al cascar alcun riparo. ¶ 26. ¶ L
76
1526
Spiacque l'atto villano al re Carlone ¶ et accennò
77
1526
di pugni, n'have al suo commando, ¶ s'avien
78
1526
vinti n'ha mandato al sabione, ¶ empiendo il capo
79
1526
le gambe i piglia; ¶ al povero Morando in un
80
1526
terra ne le cinge al fin s'incapola. ¶ 32. ¶ Morando
81
1526
ha freno, ¶ di trotto al suo dispetto corre intorno
82
1526
et or la man al creno ¶ or a l
83
1526
ad un puoco feno ¶ al fin si resta, e
84
1526
ho ridotto il ballo ¶ al voto nostro in scherno
85
1526
e driccia l'asta al ciglio, ¶ e contra Salomone
86
1526
vantaggio Balugante ¶ fece ch'al ciel mostrò Rainer le
87
1526
lodano pur te, ch'al tuo commando ¶ non si
88
1526
te! ¶ Pur quel proverbio al saggio sol si fa
89
1526
né vi si trova al mondo un sol rimedio
90
1526
i suo' pensieri ¶ scoperse al fido sozio a man
91
1526
zelosia ¶ già 'l conduranno al simile furore ¶ che tolse
92
1526
a confortarlo, ¶ ecco improviso al lungo di la strada
93
1526
mordace cura. ¶ - Va', - disse al nonzio - dilli che mi
94
1526
perch'una lenta febbre al mio dispetto ¶ m'avea
95
1526
si diparte, ¶ Rampallo torna al suo ragionamento: ¶ - Vòi tu
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1526
tu sí pazzo gir al torniamento? ¶ Sveglieti di tal
97
1526
Molti son e' remedi al novo male, ¶ ma lo
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1526
male, ¶ ma lo 'nvecchito al tutto vien mortale. ¶ 54. ¶ Non
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1526
altrui splendore, ¶ non altro al cavalliero vi risponde, ¶ corre
100
1526
sí acerba; ¶ ma perché al naso è grave la
101
1526
che ratto quella porti al cavalliero. ¶ 61. ¶ Il qual anco
102
1526
Rugier, avendo l'ale al piede, ¶ volando va né
103
1526
vivo. ¶ 63. ¶ Imponesi quel dono al bel cimero, ¶ bascia 'l
104
1526
ago, a la conocchia, al fuso, ¶ de suo' secreti
105
1526
l'amaro, ¶ vien detto al gran Milone che la
106
1526
vincitore solo. ¶ 71. ¶ Milon prudente al volgo non risponde, ¶ ma
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1526
un lungo truncone ch'al suo braccio ¶ grosso, verde
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1526
tien la bocca aperta ¶ al smisurato incontro de' duo
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1526
l'altro andòr distesi al verde. ¶ L'altri confusamente
110
1526
gabbia, ¶ quelli Spagnoli et al scampare dànnosi, ¶ perché non
111
1526
a terra, ¶ per contraporsi al crudo perticone ¶ ch'e
112
1526
a la memoria; ¶ stendesi al piano, ma sotto velamine
113
1526
lui con l'asta al cubito, ¶ ma di Cariddi
114
1526
caso a Carlo, spiacque al popolo, ¶ ch'Amon si
115
1526
su, chi giú, chi al lungo, chi al traverso
116
1526
chi al lungo, chi al traverso, ¶ fugge scampando con
117
1526
Or per dar fine al mio gridar infermo, ¶ allenta
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1526
servato vien da molti al suo dispetto. ¶ Narrazione ¶ 3. ¶ Stette
119
1526
l'elmo e gittalo al sentiero, ¶ e prono in
120
1526
odor del fumo fin al ciel s'aggira. ¶ 8. ¶ Fra
121
1526
vide ¶ fatta per Carlo al suo diletto amante, ¶ pieno
122
1526
manda giú ¶ di Lete al fiume, ove drento l
123
1526
pensier la punge ¶ ch'al fin si trova da
124
1526
venendo incontro, accetta quelle, ¶ al cui commando tutte s
125
1526
sede, ¶ ove li discombenti al lungo vede. ¶ 15. ¶ Stanno le
126
1526
convien d'un rege al carnevale. ¶ 16. ¶ Sedea Milon rimpetto
127
1526
fugge, ¶ ma piú sempre al desio si fa disposto
128
1526
due viole grosse ¶ trasse al concento ogni anima dispersa
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1526
Motone: ¶ itene dunque, sporchi, al vostro ufficio, ¶ ch'è
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1526
cornetto fra lor aggradevole, ¶ al cui sòno que' volti
131
1526
stringer debbia, dubbia pende; ¶ al fin lunga reppulsa le
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1526
Qui gli occhi ambasciatori al tener cuore ¶ dicchiarano lor
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1526
osservatore no 'l persegua. ¶ Al fin, giunti a la
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1526
trovi Carlo alor commanda, ¶ al cui precetto van chi
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1526
la regal famiglia sin al cuoco ¶ imposto fu che
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1526
imaginate, condescendo ¶ sí largamente al dolce proferire! ¶ Mai non
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1526
quindi senza mora, ¶ facendo al re Carlone e 'gli
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1526
in queste nostre parti al Taliano. ¶ 51. ¶ Lo qual, vedendo
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1526
porti un drappo avolto al ciglio, ¶ pur l'arte
140
1526
sanno, ¶ et ecco insieme al fin si trovaranno. ¶ 53. ¶ Non
141
1526
e 'l fiore. ¶ 57. ¶ Né al sòno di tal voce
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1526
bona stella, ¶ ch'essendo al sesso vostro iniquo, acerbo
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1526
si disfaccia ¶ qual cera al foco e qual al
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1526
al foco e qual al sole brina; ¶ non puote
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1526
l collo e strinsesil al petto. ¶ 60. ¶ - Ormai, - disse - ben
146
1526
fama da l'occaso al sin eoo; ¶ tal fia
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1526
gladiatori; ¶ ma innanti ch'al duello insanguinato ¶ si vegna
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1526
vi fu che dire; al fin cascato ¶ l'un
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1526
di tue mammille sin al bosco raso, ¶ ubi Platonis
150
1526
abbian qualche scorno, ¶ vassine al letto e trovali ch
151
1526
par ch'invoglie ¶ far al suo modo il tempo
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1526
non è festa"!); ¶ torno al palazzo va Milon tal
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1526
che t'ha condutto al teso laccio, ¶ fugge 'l
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1526
ratto, ¶ per tosto opporse al stol di Macometto, ¶ lo
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1526
nel contato ispano. ¶ 17. ¶ Or al consiglio Carlo si riccorre
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1526
si riccorre ¶ per contraporsi al foco già vicino; ¶ qui
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1526
non pululasse costion novella, ¶ al duca non pendendo piú
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1526
non pendendo piú ch'al conte, ¶ condusse al re
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1526
ch'al conte, ¶ condusse al re Carlone la dongiella
160
1526
vince abbia la donna al suo commando. ¶ 22. ¶ Or qui
161
1526
se non avrà Beatrice al suo comando. ¶ - Non l
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1526
tosto in quelle genti al mondo nate ¶ per tradir
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1526
la testa in fin al dente ¶ o fin al
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1526
al dente ¶ o fin al petto, e tanti già
165
1526
Onde decorse del baston al gioco, ¶ rompendo qua e
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1526
fendendolo dal capo fin al petto, ¶ e vibra una
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1526
Un sopra l'altro al fondo de le scale
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1526
perch'ei non ubedisce al suo comando, ¶ ch'alor
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1526
giorno in sala sempre al fido lato ¶ stette del
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1526
volse in fin ch'al logo s'avicina ¶ dond
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1526
l'ebbe ¶ che riede al seggio lor il spirto
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1526
tornar il bel colore al volto essangue; ¶ tessi pur
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1526
essiglio. ¶ Ma per locarti al fine ove sia pace
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1526
abbelle; ¶ Milone finalmente giunge al muro ¶ de la cittade
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1526
d'un serrato trotto al fiume calla. ¶ Milon chiamagli
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1526
tanta pazienzia; ¶ perch'esser al villan crudo e severo
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1526
uomo che soi peccati al fumo piange. ¶ 69. ¶ Onde Berta
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1526
e bruggiasi le gambe al troppo foco. ¶ Milon, che
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1526
perché dura è ragion al sensuale. ¶ 71. ¶ Cosí ti vien
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1526
sua ben regge, ¶ verrebbe al sol de' loghi oscuri
181
1526
integri Catoni ¶ piú grati al mondo e dal predon
182
1526
fierentino tant'avaro ¶ ch'al fin di doglia perse
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1526
ad Orlandino, ¶ già molto al nascimento suo vicino. ¶ Conclusione
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1526
l'acque marine, ¶ dando al nochier le solite monete
185
1526
un tratto ¶ voglio condurvi al porto qui vicino. ¶ Lasciamo
186
1526
Berta il vecchiarel prende al traverso; ¶ poi d'esso
187
1526
a stridere. ¶ 8. ¶ Ma, giunti al porto, trovano ch'un
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1526
tengon del centro mezzo al nostro sodo, ¶ tutti scongiura
189
1526
cortesia. ¶ 20. ¶ Ora per sotisfar al suo dimando, ¶ ch'è
190
1526
cosí vibrò ch'ancor al Ciel l'angoscia ¶ e
191
1526
l mondo quasi trasse al primo Cao, ¶ quando 'l
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1526
che volga le schiene ¶ al negro tòsco e fiscio
193
1526
destin è fermo, ¶ ch'al fin a tua ruina
194
1526
tardi segni, ¶ che prometteti al mondo un sí bel
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1526
per cui rumor eterno al mondo vole; ¶ nasca quel
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1526
Gonzaga deve ¶ dal Gange al Nilo et iperborea neve
197
1526
una notte mandò quasi al basso ¶ tutta la Casa
198
1526
e pur si vede ¶ al fin Berta d'un
199
1526
e fiede, ¶ già presso al fin de l'aspra
200
1526
mancò poco non andasse al fondo ¶ la picciol barca
201
1526
vaselli, ¶ lo stesso legno al fin andò per sorte
202
1526
soi fardelli ¶ li mercadanti al fondo si trovaro, ¶ né
203
1526
per su l'acque. ¶ Al fin giunse in Italia
204
1526
gambe a quello ¶ et al giostrar corcarsi agiatamente, ¶ cacciògli
205
1526
mercé ch'un fraticello, al dio Molocco ¶ sacrificante spesso
206
1526
qual sono tanto acute ¶ al cor ch'al fin
207
1526
acute ¶ al cor ch'al fin convien ch'egli
208
1526
fiandresca; ¶ ma dubito ch'al fin ne la Turchia
209
1526
spesso da li tramontani ¶ al nostro talian signore Sforza
210
1526
la tromba, ¶ facendosi sentire al mondo intorno, ¶ e i
211
1526
l'origine ¶ mi riconduce al passo convenevole ¶ a qualunque
212
1526
Veggio fatto volgar fin al salterio, ¶ cantando su pei
213
1526
di sue care caprette al chiaro fiume; ¶ poi leva
214
1526
poi leva gli occhi al cielo e ben lo
215
1526
si sveglia e sente al cor gran pena ¶ ché
216
1526
azzale ¶ porrà star saldo al suo ferir mortale? ¶ 10. ¶ Nasce
217
1526
di alzar la gamba al vecchio pegra. ¶ Egli trasse
218
1526
corre di tre galline al comun nido; ¶ un par
219
1526
loco fido. ¶ Poi torna al latte e con sue
220
1526
non riportasse il stral al prato. ¶ 20. ¶ Con questi poi
221
1526
Rainer esser di Sutri al regimento; ¶ cade in sospetto
222
1526
scoperta e fa commandamento ¶ al figlio che con lei
223
1526
non vada o ritorni al suo commando. ¶ 27. ¶ Usanza universale
224
1526
vàlli. ¶ 29. ¶ E come avien al troppo baldanzoso, ¶ rotta la
225
1526
conte ¶ ebbe condutto sin al mar Euxino ¶ a star
226
1526
tutta si scrive, ¶ gridando al figlio: - Chi ti fa
227
1526
distanzia assai dal dir al fare; ¶ non siamo n
228
1526
qua di là nascoso. ¶ Al fin giunse a la
229
1526
sin leva un grosso al dente ¶ e, dopo quello
230
1526
intero. ¶ Voglio mandarne parte al monastero. ¶ 56. ¶ Verran sí duri
231
1526
questo, madre, piú; ch'al bel bordello ¶ ti cacciarei
232
1526
l'han condotto innanze ¶ al padre d'Olivier, signor
233
1526
possanze ¶ son come neve al sole e cera al
234
1526
al sole e cera al foco! ¶ Ponetilo giú in
235
1526
frasca, ¶ non sai ch'al fin la volpe in
236
1526
forse avrai barbier ch'al fin ti rada. ¶ 63. ¶ S
237
1526
un scosso; ¶ né aver al detto mio l'orrecchie
238
1526
rassomiglia a l'occhio, al pelo, ¶ cangiossi tutto quanto
239
1526
tergo, ¶ Gridando sempre, fin al proprio albergo. ¶ 67. ¶ Ove 'l
240
1526
Chiesa, ¶ del pane tolto al frate dianzi fece ¶ prudentemente
241
1526
che non si urtasse al scoglio d'una gobba
242
1526
una gobba, ¶ gobba che, al vaso eguale di Pandora
243
1526
serpente ¶ pingendo, vòl sembrarlo al fort'Ettorre; ¶ al fin
244
1526
sembrarlo al fort'Ettorre; ¶ al fin si scopre un
245
1526
a la taverna spesso, al tempio raro; ¶ e questo
246
1526
giuso, ¶ quando vien tratto al banco del beccaio, ¶ venduto
247
1526
rapitte Elia. ¶ 9. ¶ Cingevasi dissotto al scapularo ¶ (né senza questo
248
1526
tonsura molti ¶ ha ricondutto al lazzo de la gola
249
1526
ragione ¶ quel si ricerca al manto, a la tonsura
250
1526
manto, a la tonsura, ¶ al floco, al scapolare et
251
1526
la tonsura, ¶ al floco, al scapolare et al cordone
252
1526
floco, al scapolare et al cordone? ¶ Falliron elli mai
253
1526
stava de la cittade al regimento, ¶ ode che 'l
254
1526
priore qui s'appelli! - ¶ Al cui fiero precetto il
255
1526
con la sbiraglia corse al monastero. ¶ 23. ¶ Tranno quel mostro
256
1526
han condotto di Rainer al seggio. ¶ Corresi per mirar
257
1526
tanta rena in lido al mar si stipa ¶ quanti
258
1526
povertà di fore ¶ mostran al volgo e tendon a
259
1526
ch'è commentatore ¶ oggi al Vangelo sol, dice in
260
1526
del gardinal Bonaventura. ¶ 37. ¶ Rumpelo al mezzo del sermone e
261
1526
angosto ¶ mar Adriano insin al lido franco, ¶ pigliando il
262
1526
un asin venerabile. ¶ 41. ¶ Tornate al monastero, ch'io v
263
1526
corto, ¶ fin che pervenne al quondam monastero, ¶ entro del
264
1526
core porta il dardo, ¶ al coco audace nulla ebbe
265
1526
assai di teologia. ¶ Pendon al lato destro et al
266
1526
al lato destro et al mancino ¶ di grego, còrso
267
1526
fisso ¶ doi cherubini arecasi al galene, ¶ cioè 'l boccal
268
1526
invidia de la gente ¶ al fin retornaranno fabe e
269
1526
l sturion ne tornarà al carnero.à avea ¶ Non
270
1526
lupa ¶ se non ch'al servitor niente avanze. ¶ "Omnia
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già il coco giunto al gran palazzo ¶ e di
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sono ¶ venuto, acciò ch'al popolo si mostre ¶ ch
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non dati orecchia, prego al volgo, manco ¶ d'ogni
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E cosí senza indugio al suo precetto ¶ un cambio
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volse partirsi, ma Rainer, al core ¶ tornato, disse: - Or
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Borgogna ¶ men crede et al tedesco et a l
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a l'ispano ¶ et al francese vesco ch'al
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al francese vesco ch'al romano. ¶ 74. ¶ Ben meglio credo
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ogni clima ¶ venesse porre al mondo pace e guerra
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Farisei, ¶ Pilato l'inchiavasse al crudo legno ¶ con tanto
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di fratte alcuno sin al coco; ¶ ma sol mi
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che non stan fermi al cimento, ¶ dovendosi ammortar qualch
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vaneggia: ¶ non men credo al garrir d'una cornacchia
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d'una cornacchia ¶ che al predicar d'un frate
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Narra lo gran viaggio al mar Euxino, ¶ ove trovò
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cacciare virilmente; e come al fonte ¶ questo Mambrin, quell
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la openione sua sostentare al signor illustrissimo Duca di
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in guisa di stroppiato al collo, andava quinci e
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li occurrenti morbi, niuno al tutto commentatore de l
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reputo lealmente aver nemico al mundo tanto da me