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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
1
1947
una fronte pensosa; più al largo certe zone d
2
1947
fruscìo che ne deriva al mio passo, d’inverno
3
1947
minuto lei rimase appoggiata al banco in cui sedevo
4
1947
che seppelliranno un giorno al mio fianco? Ma forse
5
1947
clistere. ¶ Due ore dopo, al Tondo di Capodimonte, attaccò
6
1947
che gli si avvinghiò al collo strillando: ¶ «E io
7
1947
lo seguiva col bambino al petto; le ingorde labbruzze
8
1947
dalle chiese per mescolarsi al popolo, ricevendone suppliche di
9
1947
Arenella. ¶ Sedeva sulla soglia, al sole, e imparava a
10
1947
Ziviello si fosse assopita al suono della sua chitarra
11
1947
fosse rifiutato di credere al Tempo solo perché molti
12
1947
la Madonna di Pompei al suo capezzale, e riprese
13
1947
se accarezzandole mi addormentavo al sole, esse mi prendevano
14
1947
anni sta per restituirla al cortiletto. ¶ Sul serio? Parlando
15
1947
cortiletto. ¶ Sul serio? Parlando al cugino Aurelio, Concetta misteriosamente
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1947
di cui aveva parlato al cugino Aurelio non fosse
17
1947
chiamavamo giardino; sei lire al mese pagavamo d’affitto
18
1947
le raccomandò di adeguarsi al nostro nuovo stato, dichiarò
19
1947
casa di poveri, posta al pianterreno di un campanile
20
1947
mie sorelle (le bambine, al contrario dei maschi, hanno
21
1947
e noi eravamo là, al centro di una radura
22
1947
era da vent’anni al servizio del Conte di
23
1947
sua intenzione di sposare al più presto mia madre
24
1947
fatte pagare per nuove al padrone. ¶ «Donna Concetta, che
25
1947
Mamma, ti rivedo. Addossata al muro sotto il ritratto
26
1947
il cameriere grasso, rivolgendosi al cugino prete. ¶ «Don Aurelio
27
1947
dei fatti o andarsene al diavolo come ogni altra
28
1947
dileguavo con straordinaria prontezza al sopraggiungere di qualcuno, e
29
1947
furioso se lo accostò al petto attraverso la camicia
30
1947
conte di M. fino al deliquio. ¶ Un giorno vidi
31
1947
i quattro ceri intorno al letto di mio padre
32
1947
di un avvocato. Quanto al conte... egli non è
33
1947
accostò il mio volto al suo. ¶ «Bravo bravo» disse
34
1947
incalcolabile patrimonio per metà al suo autista e per
35
1947
Mille si era trasferito al Monte di Dio; lavorava
36
1947
spolverava e spazzava, diceva al telefono «Sì, eccellenza, il
37
1947
si proponeva di svezzare al tavolo verde il suo
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1947
palcoscenico, le braccia levate al cielo, esse intonavano litanie
39
1947
madre promise una risposta al conte di M., ci
40
1947
suddividerla bene, un tanto al giorno, da non farti
41
1947
e così in mezzo al mare?» perché qualcuno, fra
42
1947
di averti ingiustamente trovata al mondo; non ti uccido
43
1947
bene. Non bisogna credere al livido colore che inumidendosi
44
1947
Se non si arriva al cielo sovrapponendo i quaresimali
45
1947
uccidersi, ma io sono al mondo solo perché don
46
1947
le sue ultime proteste al confessore della sposa, il
47
1947
mi propongo di segnalarli al vescovo mediante una lettera
48
1947
questo prodigio fu giocato al lotto dall’intero rione
49
1947
e me ne andai al cinema Partenope per non
50
1947
mia mano, per impartire al cuoco il giusto castigo
51
1947
Se rivelo ogni cosa al Priore, il cuoco viene
52
1947
quando Napoli non reggendo al supplizio della luce ammutolisce
53
1947
il catechismo e diceva al converso Gennaro: «Conducili sulle
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1947
i suoi pericolosi fratelli: al tramonto l’ombra di
55
1947
e posizione nel cielo al solo scopo di rassicurare
56
1947
siamo soli in fondo al mare; alzati e vieni
57
1947
è per l’adolescente, al mio paese, un martirio
58
1947
martirio; Napoli s’apre al sole di giugno come
59
1947
di processione; riappare, preso al laccio, un angolo di
60
1947
Ember? Ripensi qualche volta al Caffè Uccello, e al
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1947
al Caffè Uccello, e al nostro giornale, e alle
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1947
ancora niente, ma bisbigliano al mio orecchio il Caffè
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1947
che ci avrebbe rivelati al mondo, finché di colpo
64
1947
di formidabili risorse vitali. Al contrario di tutti noi
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1947
dondolavano lugubremente, come appiccati, al giovane vento che saliva
66
1947
lire, e ciascuno collaborò al primo numero nella misura
67
1947
una sedia e stringendosi al tipografo come in un
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1947
agli anticipi da versarsi al tipografo, che mi restituì
69
1947
riprodotti. Bene. Dieci «illustrate al platino», ossia lucide e
70
1947
vi sgridano se cedete al piacere della terra, non
71
1947
dimostra che non siamo al mondo solo per divertirci
72
1947
il vento che sale al Vomero con una rondine
73
1947
farsi. Oppure bisognava resistere al sonno che mi venne
74
1947
odiò la campagna, discese al mare e stava sulle
75
1947
forza di spinte davamo al canotto una velocità da
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1947
le donne gridavano mettendoci al mondo, c’è sempre
77
1947
sempre qualche altra voce al di là della parete
78
1947
cui le donne domandavano al venditore ambulante di spille
79
1947
l’anello di smeraldi, al dito della moglie, e
80
1947
Resina, dopo averle infilato al dito l’anello di
81
1947
uscì nel giardino. Affacciato al pozzo, rifletté e fumò
82
1947
Sofia trasalì, ripensando fulmineamente al marmo azzurro del comodino
83
1947
egli si aggirò fino al tramonto nei vicoli. Verso
84
1947
folla che fermamente crede al felice epilogo di ogni
85
1947
so quante lettere anonime al tempo stesso gli dolgono
86
1947
adatti alla mortificazione e al dolore. Don Carmine dette
87
1947
Loreto, e di scarrozzare al suo fianco, per cinque
88
1947
Saverio si era addossato al muro e tremava. Infine
89
1947
Saverio stava per recarsi al cimitero. I bambini, fuori
90
1947
arretrando, si era appoggiato al tavolo e rabbrividiva. Guardava
91
1947
lavoro, don Saverio mandava al suo ex-despota, ogni
92
1947
alla sua famiglia e al suo pane e ai
93
1947
un carretto o impigliato al grembiule di qualche donnaccia
94
1947
assoluto obbligo di trasmettere al successore. La buonanima del
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1947
impiegato borbonico, ci teneva al doppio nome. Era un
96
1947
Il Mazzullo ora allude al singolare oggetto che la
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1947
Lei se lo accosta al viso, guarda e si
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1947
ceffone che lo mandò al pronto soccorso; ma in
99
1947
peccato.» ¶ Nuova aria giunge al Mazzullo, dapprima sbagliandolo e
100
1947
del cordone ombelicale intorno al collo; mi fu concesso
101
1947
nere e coi brillanti al dito. Ho fatto i
102
1947
lingua va in Sardegna. Al Mazzullo basta se mai
103
1947
mi trovo qua.» Intorno al ragazzo l’acqua è
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1947
dalla città alta; quanto al piccolo Guarracino, egli ha
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1947
il giorno, si rimetteva al lavoro; quelle iniziali realtà
106
1947
casa, e sottrattisi infine al ribrezzo della morte che
107
1947
si era subito imposta al nonno, capovolgendone i sentimenti
108
1947
idealizzata, scura e fulgida al tempo stesso come certi
109
1947
egli si sentiva estraneo al vecchio. Perché dunque non
110
1947
fazzoletto, è tanto solo al mondo che il mondo
111
1947
volta come chi fuma al buio. Ora voglio raggiungere
112
1947
un sasso, e inchiodato al proposito di non avvantaggiarsi
113
1947
sfaccendava tranquilla, un gatto al sole; e d’improvviso
114
1947
che essa girasse intorno al monumento; teneva i polsi
115
1947
che il popolino tributava al suo denaro e alle
116
1947
che don Nicola corrispondeva al vecchio Cammarano un assegno
117
1947
fino all’ultimo momento, al figlio che sperava in
118
1947
a San Gennaro e al senso del dovere, si
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1947
si proponeva di riferirgli, al punto che la visitatrice
120
1947
barone avrebbe anche accennato al momento in cui, svegliatosi
121
1947
o meglio ricorse proficuamente al suo passato solo quando
122
1947
rissa, o una vincita al lotto, o una processione
123
1947
edifici, anche per offrire al sole qualche possibilità di
124
1947
si sarebbe potuto attribuire al “basso” di don Ersilio
125
1947
è cara; chi sputa al cielo, in faccia gli
126
1947
cento; don Ersilio disse al suo presunto autorevole interlocutore
127
1947
Zitto, potreste ricordarmi che al pianterreno non c’è
128
1947
o alla finestra, fino al momento in cui — e
129
1947
giardino; là si addossa al muro, fumando, e aspetta
130
1947
perché ci son nato, al mondo dei vicoli e
131
1947
si può morire dovunque. Al mio paese, quando qualcuno
132
1947
napoletani dell’epoca, fino al giorno in cui il
133
1947
gli piacque. ¶ La morte, al mio paese, è napoletana
134
1947
gesticolano ma già pensano al momento in cui restituiranno
135
1947
di rispetto o che al contrario la si idolatrizzi
136
1947
sole dei “Quartieri” è al tempo stesso capriccioso e
137
1947
tisico, avviatosi dai “Quartieri” al Camposanto incrocia un carretto
138
1947
lacrime se lo mangiano al trotto lento dei cavalli
139
1947
per terra, proprio dirimpetto al teatro, la botteguccia portatile
140
1947
per allestire e spacciare al defluente pubblico del Teatro
141
1947
Teatro Nuovo i peoci al succo di limone, le
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1947
ha avuto un antenato al mio paese, presso il
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1947
in tal modo fino al canestro e ai piatti
144
1947
un proprio canestro, annettendosi al tempo stesso la redditizia
145
1947
dichiarò portandosi due dita al berretto nel pronunziare “la
146
1947
della via, si addossò al muro e attese. Era
147
1947
donna si è addossata al muro e umilmente aspetta
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1947
appartenersi, preferiscono la prostituzione al matrimonio; io fissavo il
149
1947
caverne, crescere e moltiplicarsi al buio, bere i sudori
150
1947
d’aria, ognuno esponeva al sole il proprio scheletro
151
1947
restituirlo alla pazienza e al sonno. Attraversando le corsie
152
1947
un lettino d’erbe al Pascone, fra le braccia
153
1947
loro sette spiriti balzano al cielo vibranti e ricci
154
1947
faceva regolarissimi mucchietti rifiutati al vento da appositi ciottoli
155
1947
che va da Mergellina al Capo di Posillipo, cosa
156
1947
e qualche barchetta sorpresa al largo dal malumore degli
157
1947
voltava insomma le spalle al mare e faceva ai
158
1947
e della vostra ambizione; al mare, da molti anni
159
1947
Napoli pensa dieci volte al giorno “come sono bella
160
1947
case e della gente al mare, quel modo sospeso
161
1947
su niente; giugno offre al piacere e al dolore
162
1947
offre al piacere e al dolore, alla vita e
163
1947
ben rasi, iniqui talora al punto da nascondere nel
164
1947
la sua scarsa partecipazione al fatto: era un sentimentale
165
1947
l’indomani don Ciccio al giovane spergiuro. «Vengo per
166
1947
morto finiva per appartenere al più vivo; la sera
167
1947
l’esile goliardo chiese al “guappo” che gli cedesse
168
1947
conducono alla miseria e al dolore, perché chi oggi
169
1947
non trafitte per mettere al mondo innumerevoli bambini che
170
1947
pazienza ce la lasciava; al di là della tenda
171
1947
brillo, ma non fino al punto da fraintendere un
172
1947
di girare la domanda al Sacro Cuore. ¶ «Due anni
173
1947
era interessante e persuasivo al punto che non ci
174
1947
di “pazzariello”. Egli riferì al mare e al cielo
175
1947
riferì al mare e al cielo i fatti della
176
1947
i calli; sostenne candidati al Parlamento, stipò di nuovi
177
1947
filo invisibile glielo legasse al polso: questo era un
178
1947
ristorante di Salvatore Manzella al Largo Santa Sofia, dirimpetto
179
1947
di don Salvatore Manzella al Largo Santa Sofia è
180
1947
di sé. Egli annunziò al popolo l’inaugurazione di
181
1947
ed è stato ricoverato al manicomio di Aversa. ¶ Così
182
1947
ciascun numero dall’uno al novanta, sulla quale ogni
183
1947
sinuoso vedovo sulla sessantina, al quale non si conoscevano
184
1947
vecchio, tendendo l’orecchio al pettegolezzo di sensazioni che
185
1947
di secoli. ¶ «Sei mia al di là di ogni
186
1947
diritto di seguirla fino al miracoloso gomito della Salita
187
1947
sulla riga che corrispondeva al numero estratto, per l
188
1947
sarta, quando non impigriva al sole di via Materdei
189
1947
fuori, e tranquillamente disse al marito: ¶ «Ti ricordi l
190
1947
Gennaro il “paglietta”, addossandosi al muro. ¶ «Chi dice il
191
1947
era tornata a impigrire al sole di via Materdei
192
1947
dieci “stati di famiglia” al giorno, quanti ne ho
193
1947
chiesetta era, una volta al mese, per disposizione testamentaria
194
1947
è affrettata a mettere al mondo cinque figlioletti di
195
1947
don Bernardo si affatica al deschetto o parla con
196
1947
nella chiesetta ed applicare al piedistallo della santa non
197
1947
Perciò verrà rilasciato; quanto al secondo e autentico miracolo
198
1947
una coppia di forestieri al Vomero; l’uomo poteva
199
1947
di via Aniello Falcone; al distratto «Volete aspettarci qui
200
1947
un recidivo dei soccorsi al tassametro: e nonostante gli
201
1947
misericordioso sole primaverile, partecipò al dibattito, quella sera stessa
202
1947
don Raffaele metteva mano al secondo dipinto, imperniato su
203
1947
logori calzoni rimboccati fino al ginocchio; aveva una sigaretta
204
1947
Assunta trascorreva le giornate al balconcino, con un gatto
205
1947
A questo volevo arrivare: al quadretto votivo che don
206
1947
a dissolversi, lasciandolo solo al centro del mondo con
207
1947
Port’Alba. Si sedeva al tavolo più vicino al
208
1947
al tavolo più vicino al forno; e da quel
209
1947
perfino in una zuffa al vico Carminiello, quando un
210
1947
adunavano per la partenza al Ponte di Casanova, tra
211
1947
grassi prima di salire al santuario), o rompendo piatti
212
1947
rompendo piatti e bicchieri al solo scopo di pagarli
213
1947
se stesso per gettare al di là dell’inferriata
214
1947
degnazione una gabbia sospesa al muro; corrugò le sopracciglia
215
1947
il passo, sulla soglia, al trionfante antagonista. Ma si
216
1947
si riprese nella “arretenata” al Ponte della Maddalena, sorpassando
217
1947
spumoni” da Targiani o al Gambrinus. È destino, sotto
218
1947
Luigino Gargiulo è fermo al Ponte della Maddalena: “squarcione
219
1947
labbra alle dita o al palmo o al dorso
220
1947
o al palmo o al dorso della mano, con
221
1947
moderno, personalissimo, innovatore e al tempo stesso rispettoso della
222
1947
immenso, alto e adiposo al punto che qualcuno disse
223
1947
come vetturino si affezionò al cavallo e per non
224
1947
fingendo di fabbricare fruste (al solo scopo di salvare
225
1947
è il discorso politico al Rione Amedeo». ¶ Oppure: ¶ «Possiamo
226
1947
Pasquale, per la lirica al Mercadante?». ¶ Lo portavano sul
227
1947
di don Pasquale ridotto al silenzio il candidato avverso
228
1947
arrivò, come si dice, al cuore. Fu messo a
229
1947
non senza far dire al fruttivendolo don Aniello Scala
230
1947
ansia di chi, chiamato al telefono da una città
231
1947
agonizzato; arrivarono i Sacramenti, al suono del campanello d
232
1947
fretta e chiese fagiolini al pomodoro: una minestra fuori
233
1947
tisiologo Cardarelli, che interessatosi al fenomeno definì irrisoria la
234
1947
di tumido prosciutto spalancati al sole. Col filo di
235
1947
si rinchiudeva per lavorare al nucleo essenziale dell’esposizione
236
1947
Non si può reggere al remoto rumore delle ossa
237
1947
battere con le nocche al legno di una bara
238
1947
continuò a piacerle, fino al momento in cui il
239
1947
come Dio lasciò detto al vento di terra, o
240
1947
conoscerla. Precipiterà sui tetti al primo soffio di scirocco
241
1947
vede dalla sua finestra al terzo piano i Gradoni
242
1947
ospiti della nonna materna al Vomero. Ernesto, in vacanza
243
1947
la soglia dovrà precipitarsi al più vicino telefono pubblico
244
1947
sterline, e che esposto al freddo notturno sul davanzale
245
1947
un cappone da mandare al forno, l’ultimo dei
246
1947
propria ed altrui eluse al liceo e all’Università
247
1947
le dita; canticchiò come al solito: «Ditelo voi a
248
1947
spettacolosa assoluzione conseguita intorno al 1928; era l’alba e
249
1947
cominciando a fondersi, fino al momento in cui il
250
1947
non sedette una domenica al desco di don Ernesto
251
1947
parente di San Gennaro al prodigio della liquefazione del
252
1947
ultima, lunghissima parola è al fuoco e al cucchiaio
253
1947
è al fuoco e al cucchiaio. Il ragù non
254
1947
suo lo aveva messo al mondo. Il giovane uscì
255
1947
la vecchia Acampora, seduta al posto d’onore, sembra
256
1947
su pertiche, ad asciugarsi al sole. Parevano una pianta
257
1947
per amor del cielo!) al gratin? Gli spaghetti che
258
1947
e prudenti, spicci e al tempo stesso riflessivi, una
259
1947
Barletta, fabbricante di trottole al Ponte di Tappia, l
260
1947
funebri, di sola ricotta. Al cenno della vecchia zia
261
1947
gli spaghetti funebri, serviteli al dente, buon appetito. ¶ La
262
1947
di farmi, in odio al mondo, monaco di clausura
263
1947
di clausura degli spaghetti?) Al mio amico risposi arrossendo
264
1947
Ventaglieri, a Sant’Eligio, al Cavone, a Foria, ai
265
1947
garzoni porgendo i piatti al cuoco e sottintendendo porzioni
266
1947
vedendo palpitare le ombre, al di là del fuoco
267
1947
Ne produciamo milleduecento quintali al giorno» disse il mio
268
1947
per darlo alla luce. Al chirurgo che stava per
269
1947
in via Caracciolo o al Tondo di Capodimonte, quella
270
1947
umile operaio mentre pranzava al «Giardino d’Italia», mancò
271
1947
tutta la sua attenzione al caso Angarella. Licenziare quell
272
1947
di una ragazzina che al di là del muro
273
1947
presumibilmente immortali, o almeno al riparo da ogni disgrazia
274
1947
sia così attiva e al tempo, stesso così affettuosa