parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
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E quando sarebbe successo?» ¶ «Al trasloco è un po
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caffè e l’avvicinò al naso, aspirando: quel profumo
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lui. ¶ Gilardi si sedette al tavolo delle riunioni, meno
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grazie. Devo stare attento al cuore. Niente di serio
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appoggiò con le spalle al muro. ¶ La stanza conteneva
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è una sola possibilità al mondo per dimostrare la
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profondo senza mai manifestarlo? Al punto di prendere una
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era diventata. Dopo arriveremo al movente, se c’è
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con un distintivo appuntato al taschino: ‘Radiotelevisione Italiana’ e
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Perrini. Buongiorno». ¶ «Grazie, buongiorno». ¶ Al quinto piano, davanti all
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piccolo, forse non proporzionato al ruolo, perché Rinaldi gli
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la manderei con Tania al nostro archivio, lì può
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mano verso una brioche al cioccolato. «Posso?» ¶ «Certo, la
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istruita davvero. Stava sempre al suo posto. E questo
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signora che l’accolse al terzo piano del palazzo
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Gilla ci ha spiazzati al primo colpo. Era carina
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aperta. L’abbiamo presa al volo, con un contratto
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Me ne sono innamorata al punto da perderci la
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lui la riconosce, onore al merito, ma sposa una
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bambina io sono andata al battesimo, c’era anche
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Guardò l’ora: aveva al polso un famoso orologio
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insieme e stavamo andando al Piccolo Teatro. Passando da
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gufo che aveva appeso al collo. «Me l’ha
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in punto, arrivò davanti al portone della casa dove
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questa, il barone abitava al pianterreno. Venga, avvocato». ¶ L
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lunga e stretta che al fondo aveva una finestra
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intera parete dal soffitto al pavimento, una poltrona settecentesca
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delitto. ¶ Un tavolo quadrato al centro dello spazio tra
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d’argento in mezzo al tavolo. E, davanti, in
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presumibilmente in piedi davanti al tavolo. Lei era contro
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questi, avvocato». Sembrò risentita. ¶ «Al momento». ¶ Ancora i segni
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Dove affaccia?» ¶ «Di fianco al portone: forse non ci
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il cancello che conduce al garage. Quella portafinestra dà
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Comunque ho fatto avere al suo studio la planimetria
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come se fosse pronta al combattimento. Era così diversa
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la casa la intesta al barone, tutto in regola
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in contatto con lei al più presto, ho già
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un piccolo salotto, qui al pianterreno. Venga». Fece un
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Venga». Fece un cenno al cameriere. «Posso offrirle un
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studiato per dare risalto al colore dei suoi occhi
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Quando andavamo in albergo, al mare, e mi chiamavano
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sui due piedi, che al telefono c’è sua
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per uscire; volevo andare al cinema, così non ci
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e mezzo: è stata al cinema?» ¶ «Macché, ero agitata
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il braccio per segnalare al cognato che aveva terminato
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L’hanno ristrutturata. Ora al terzo piano ci abita
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sta il figlio e al primo piano la figlia
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quello delle acque minerali. Al pianterreno ci abito io
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sono nata». Si avvicinò al banco. «Le piace?» ¶ «Sì
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si portò le mani al viso. Aveva cambiato espressione
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ci insegnava le canzoncine al pianoforte, ci riempiva di
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miei genitori di andare al liceo artistico. Le spese
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che era in mezzo al cortile, le ha parlato
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di mettere qualcuno qui al suo posto per i
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in una traversa, rispetto al viale di traffico; una
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la signora». ¶ Quando arrivò al piano, Savina Zorzi era
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levigato del tavolo ovale al centro della stanza. ¶ La
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che probabilmente nessuno frequentava. Al centro c’era un
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nome alla bambina, ma al battesimo annuncia che va
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e se ne torna al suo paese, era un
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Mio marito non risponde al telefono e io mi
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non prendo la palla al balzo, porca miseria. Mi
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già qualche serio disturbo al fegato, la clinica è
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so dove, ma che al suo ritorno… Intanto versa
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chiamo l’autoambulanza. Sotto al suo letto troviamo i
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appoggiata con le reni al banco della cassa, le
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affollato, data l’ora; al centro stavano il bancone
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caldi e di piatti al microonde. Molto rumore, molte
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prese un giornale. Arrivò al banco del caffè quando
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lui. ¶ Gilardi si avvicinò al bancone, in attesa che
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prendesse i soldi. Giocava al lotto, qualche volta». ¶ «Che
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estese il saluto anche al marito, che stava intanto
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in albergo, si mise al computer per trasferire a
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per suicidarsi? Magari davanti al padre, per renderlo responsabile
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se riescono a ricostruire al computer la scena su
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ciao». ¶ Stava prendendo posto al proprio tavolo, nel ristorante
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toccava, e ha lasciato al fratello un letto, il
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suo avvocato può chiedere al PM di eludere la
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a ridere. ¶ Erano arrivati al caffè e a una
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non troppo di sfuggita, al letto: evidentemente per verificare
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mi aspetta». ¶ L’accompagnò al taxi e le diede
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toscana e non bada al lusso, proprio qui, prima
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qui, prima di arrivare al Santuario di Santa Caterina
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quella carta?» ¶ Quando arrivò al ristorante che Clelia Sori
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gli mostrarono un posto, al centro di uno dei
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preziosi e molto altro, al punto da renderlo padrone
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di tessuto di lana. Al collo, legate a un
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caffè va bene, grazie». Al ragazzo in calzoni scuri
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Sì. Era all’università, al secondo anno di architettura
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stata molto infelice». ¶ «Sino al punto di ammazzare suo
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facile. Lei sa che al momento è molto malata
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zio Nuccio si metteva al piano, il nonno al
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al piano, il nonno al violino e zia Bea
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fa. Mi ha telefonato al centralino e ha chiesto
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abbracci, con Carolina aggrappata al suo collo. «Ciao, e
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cosce che si assottigliavano al ginocchio, come piacevano a
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aveva servito il caffè al mattino. Questo pensiero gli
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che sedeva di fronte al cognato, gli fece un
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parenti che le restano al mondo. È malata e
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di lei. Comunque chiederemo al medico e al tribunale
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chiederemo al medico e al tribunale il consenso al
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al tribunale il consenso al trasferimento, se è questo
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a dare un’occhiata al vitellino e faccio la
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viveva Gilla?» ¶ «Ho chiesto al mio studio di fissarci
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poco» lo salutò, passando al tu, il marito magro
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cancellata. «Abitava qui?» ¶ «Sì, al pianterreno, da quella parte
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vetrata, qualcuno in piedi al banco. ¶ «Possiamo avere due
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era sabato… noi giocavamo al giovedì. Era stato qui
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è quello lì?» chiese al barista a bassa voce
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vuota che era accanto al loro tavolino. «Vuole sedersi
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la tazza in mezzo al tavolo, a braccia conserte
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la donna si rimette al volante, sterza e sgomma
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macchina è posteggiata davanti al cancello del garage, quello
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si era messa davanti al garage. Poi l’ambulanza
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anche te» disse, rivolta al barista. «Che fai finta
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uomini che erano rimasti al bar. ¶ «Noi intanto possiamo
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parte del soggiorno destinata al pranzo, dove era avvenuta
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dipinta di bianco. Grezza al punto da sembrare l
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tutti quelli che erano al bar. La ragazza era
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tre fili di perle al collo. Sorriso a labbra
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anche tu?» disse rivolto al commissario Cerruti. ¶ «Sì, anch
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ha finito per sparare al padre? E in più
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pronta?» ¶ «Tu dove vai?» ¶ «Al bar. Ti aspetto giù
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età per un amore al computer. Che mentre io
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di chitarra, la cartomante al riparo sotto l’ombrellone
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voi siete più disponibili al gioco, al divertimento, allo
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più disponibili al gioco, al divertimento, allo scherzo…» ¶ «Siamo
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per mano, per strade al buio. Chiacchierando di Stendhal
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Dalle automobiline della fiera al tirassegno. Dallo zucchero filato
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domani?» Olga si strinse al suo corpo con un
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alla spremuta, dalla marmellata al formaggino, dal miele alla
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è lavoro». Stava tornando al proprio posto, quando vide
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stava girandosi per tornare al proprio tavolo, quando finse
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rosso che aveva appesi al collo. «Questi» disse, sfidandolo
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tumore di suo padre al dolore per aver scoperto
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certo. Ma qualche notizia al riguardo vorrei averla. Ti
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avrebbe scovato in capo al mondo. La rabbia e
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più di un’ora al loro appuntamento con la
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di sicuro. Sono risaliti al nonno, era un’arma
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mano di Olga, alludendo al fatto di essere l
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che portò via tutto al babbo della Gilla. Lascia
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detto ci sarà utile al processo». ¶ «E quando sarà
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casa di suo padre. Al cancello venne ad aprirgli
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corridoio, mentre stavano salendo al piano superiore di nuova
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la scaletta che conduceva al piano superiore, dove prima
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era terrorizzata dal terrazzo al settimo piano. Peccato non
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il suo vecchio appartamento al terzo piano. «Io vivevo
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come si permette?» ¶ «Aspetta». ¶ Al settimo piano venne Liciuzza
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noi torniamo a vivere al terzo piano… nei prossimi
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vestita da donna: gonna al ginocchio, scarpe con due
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macchina» disse lei rivolgendosi al padre di Max. ¶ «Producete
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professore, torno a Siena». ¶ Al dessert, Giocondo arrivò con
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buona vendemmia, il sole al momento giusto. Poca pioggia
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emozione, Carolina si strinse al padre e scoppiò in
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mio numero di telefono al tuo papà così potete
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macchina e si avvicinò al finestrino di Olga. «Ciao
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informale. Altrimenti ci rivolgiamo al PM, la facciamo chiamare
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tutta la loro storia al rovescio, attraverso quegli occhiali
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mio appartamento? Voglio ritornare al terzo piano, tutto come
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cucina che avevano lasciato al terzo piano piuttosto che
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superaccessoriata che avevano installato al settimo. ¶ «Che me ne
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di andare a vivere al settimo piano. Quel terrazzo
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presto a sistemarmi». ¶ «Torni al terzo piano?» ¶ «Sì, è
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spalle di Elena. Come al tempo in cui a
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motore. ¶ ‘Ora devo pensare al mio problema, è urgente
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Certo, se puoi. Altrimenti al mio ritorno…» ¶ «Quando?» ¶ «Credo
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una prenotazione in sospeso al Grand Hotel, sull’Arno
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della madre e che al matrimonio con De Brusset
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davvero un bravo ragazzo». ¶ Al termine del racconto di
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vari orari a incastro. Al massimo tra due giorni
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figlia che lei appioppa al John mentre tutti sospettano
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lo interruppe Laura. «Oltretutto al momento dell’omicidio lui
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inequivocabile, come la lego al barone e a Margaret
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nel mio vecchio appartamento al terzo piano. Sarebbe successo
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dalla testa e intorno al collo è una moda
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Quando arrivò in fondo al corso, mentre Olga gli
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indicazioni della poliziotta, accostò al muro, e scese dopo
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i bottoni della camicia. Al quinto piano era arrivato
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su taglieri, la cucina al di là di un
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davanti a tutti. ¶ Pappa al pomodoro. ¶ «Non so niente
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prego: stasera, no». ¶ Affogato al whisky e torta della
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e Max si appoggiarono al muretto, di fronte a
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si supera, ti affidi al destino o al buon
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affidi al destino o al buon Dio. Il rimorso
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Natale sono libero sino al dieci di gennaio perché
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io». ¶ «Per informazioni rivolgersi al sottoscritto. Accidenti, non me
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l’avvocato non fosse al telefono. ¶ «Posso?» ¶ «Laura, tu
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fronte, e fermato intorno al collo, con un paio
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aveva imparato a ragionare al galoppo, come lui. Attraverso
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studio, che erano cresciuti al suo fianco pur con
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va bene, ci mettiamo al lavoro. Dato il genere
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detto a quell’avvocato, al bar? Vorrebbe dei chiarimenti
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era in piedi accanto al tavolo. ¶ «Ma non è
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altro processo. Del caso, al momento, me ne sto
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come se a guardarle al rovescio fosse meglio, poi
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annodò facendolo passare intorno al collo. Sistemò gli occhiali
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Lampada?» domandò, evidentemente riferendosi al colore della pelle di
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sulle palle a tutti». ¶ «Al punto da ucciderlo?» ¶ «E
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storie lunghe sono serpi». ¶ «Al punto da ucciderlo?» domandò
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casa di proprietà, amante al seguito. E tutto questo
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ragione?» Aziz voleva troncare al più presto quel fiume
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a quell’ora erano al bar, e che hanno
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non ne uscirà niente, al solito» disse infine la
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pelle… Ha la fede al dito, è sposato?» ¶ Lui
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lasci dire: in bocca al lupo». ¶ Trentasei ¶ Amanda Scotti
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dimostrato che avete parlato al telefono l’ultima volta
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via Rovi, di fronte al cancello dell’autorimessa della
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all’avvocato Gilardi e al commissario D’Urso, che
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rivolto a Gloria Banfi. ¶ Al di là della porta
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cosa credi? Succede sempre. Al primo interrogatorio, che neppure
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se siamo di nuovo al punto di partenza. Ma
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nella sua casa nuova, al terzo piano. Era come
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regalato suo padre rimessi al loro posto; il tavolino
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non sa come uscirne. Al collo portava un gioiello
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Ricky gli si mise al fianco. «Hai notato che
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appena suonate le sette al campanile della chiesa. ¶ Suo
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Qui muoiono tutti, uno al giorno. E con quei
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sapore appiccicaticcio di biscotto al cioccolato sulle labbra, ridiscese
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pensare a me stessa, al mio lavoro, ai bambini
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tranquillo. Laura aveva accostato al letto una sedia e
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chiudono la porta soltanto al mattino, per le pulizie
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infermiere, che era vicino al letto, schizza via, si
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L’ha dovuto dare al telefono, perché l’allarme
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l’intero ospedale e al campanello, di notte, ci
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Stavano salendo le scale, al secondo piano. L’ascensore
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piano. L’ascensore era al centro, in una gabbia
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sedia e l’accostò al tavolo che era al
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al tavolo che era al centro della stanza sotto
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nella mia vecchia casa al terzo piano». ¶ «Quindi Paola
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che cosa sarebbe successo. Al suo ritorno da Milano
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passava senza fermarsi davanti al nastro dei bagagli, con
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Stavano bevendo il caffè al bar. «Oh, un caffè
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qualcosa?» Gilardi stava rispondendo al telefono e le fece
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a caffè». ¶ «Sì, sissignore. Al signor avvocato o’ cafè
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un vassoietto di biscotti al cioccolato. ¶ «C’è tutto
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tripla veretta che aveva al dito, così nuova e
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Rinaldi si è rivolto al professor Lorenz, a Zurigo
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ed espansiva Paola, come al solito. ¶ «Mettiamoci a tavola
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i due uomini, seduti al di qua e al
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al di qua e al di là del piccolo
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albergo. Otto e mezzo al bar?» ¶ «Perfetto, grazie». ¶ «Ci
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bevendo lei. ¶ «No, grazie». Al cameriere chiese un vino
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e grane a pioggia…» Al cameriere fece segno di
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Napoli, di New York… Al dessert erano arrivati ai
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stavano lasciando la sala, al cameriere Margaret ordinò whisky
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la verità. A Milano, al suo collega, ho mentito
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dice che c’è al telefono una tizia molto
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io. Io che somigliavo al barone… Quella donna mi
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prove che l’uomo al quale io volevo bene
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la può mettere davanti al cancello, tanto non c
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incazzata… scusi. Very angry…» ¶ «Al punto di volerlo ammazzare
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era in piedi davanti al tavolo, mentre Gilla era
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la stessa traiettoria, stando al referto. Sparati in successione
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il foulard stretto intorno al capo. Ha parlato in
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insulta. Lo odia. Somma al suo dolore la rabbia
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Floris, da una distanza al massimo di tre metri
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la donna era seduta al tavolo e sembrava imbronciata
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vi siete soltanto parlate al telefono?» ¶ «Tutte e due
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Prima ci siamo sentite al telefono, poi sono andata
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che impressione! È identica al barone, tale e quale
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sarebbe arrivata con fotografi al seguito… L’americana voleva
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Scotti entra, si avvicina al punto dove è il
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Ma vattenne, va’… Vattenne». ¶ Al brindisi che doveva concludere
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locale con un tavolo al centro capace di accogliere
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Natale in salotto era al solito esagerato per proporzioni
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I bambini erano saliti al piano superiore con i
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ordine. Il letto era al centro di una delle
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vederti». Si sedette accanto al letto. Si era tolto
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sciarpa che aveva annodata al collo e le mise
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tra le braccia. «Ciao. Al cellulare mi trovi sempre
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durata dal ventisette dicembre al quattro gennaio. Ed era
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bacio con braccino intorno al collo. ¶ «Papà… papà…» ¶ «Allora
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Cenarono tutti insieme; Paola al solito era molto indaffarata
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bambina alzò gli occhi al palazzo che aveva di
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tutti e tre intorno al tavolo della colazione che
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cafettera davanti a Gilardi. «Al signor avvocato, solo caffè
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stava abbracciando Carolina aggrappata al suo collo: «Che cosa
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che aveva amato sino al punto di odiarlo? Di
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come un’assassina, sino al suo arrivo a Napoli
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i cassetti. Mi preparavo al trasloco senza sapere dove
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con il numero, davanti al telefono. Poi sulla scrivania
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tasca dei jeans. Davanti al telefono. ¶ Davanti al telefono
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Davanti al telefono. ¶ Davanti al telefono. Non ci sarà
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neppure uno squillo. ¶ Davanti al telefono. Rifeci il numero
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quando ero ragazza e al Politecnico; in televisione; due
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Ci riprovai e arrivai al fondo. Ero lucida e
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perché fossero voluminosi intorno al viso. Volevo piacergli. Senza
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eravamo a una festa al Circolo del Giardino. Questa
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a trovarmi mi fasciano al letto per farmi smettere
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queste porte chiuse sono al sicuro. Non ho più
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sapevo!» ¶ Si abbracciarono davanti al cancello dell’ospedale. «Voi
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vuole un caffè». ¶ «Andiamo al bar, è al secondo
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Andiamo al bar, è al secondo piano. Ci sono
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appoggia con le spalle al muro, sta piangendo…» ¶ «Lei
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prima di rispondere. «Daremo al PM…» ¶ «Sapete già chi
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ritrovarono soli in mezzo al caos e alla folla