Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

apprese d'intorno intorno al Ferrarese, al Parmigiano ed

intorno intorno al Ferrarese, al Parmigiano ed alla Liguria

ed Ostasio, l'altro al crudele Malatestino dell'Occhio

una inquisitione ovvero accusa al podestà, ch'era all

Branca d'Agobio, incontro al detto messere Corso, opponendogli

sanza dargli più termine al processo; et fu condannato

e' cittadini ch'erano al serraglio cominciarono a partire

et d'imprese, che al suo tempo fosse in

finire dell'anno 1308, o al principio del 1309, come fu

resterà spiegata meglio che al solito degli altri fatti

ed i Malaspina. Intorno al Corvo, il piccolo porto

l'ozio, e dannasi al fuoco quell'albero che

sapienti, io vengo brevemente al proposito. ¶ «Ecco, dunque, che

Luni,500 sia per devozione al luogo, sia per altra

cagione, ei ne venne al detto monistero. Il quale

prescelsi, ma in essa, al modo usato poetando incominciai

Cantica ad Uguccione, fino al dì d'oggi. non

vantaggio della sublimità rimanere al figliuolo del risorgimento primiero

determinatamente e quasi confina al quinto cielo, e di

ne' canti dal X al XIV del Paradiso. Se

Ma è vero che al senso litterale è aggiunto

alla virtù, dalla terra al cielo, dalla preoccupazione delle

il Poema, dal principio al fine, è pieno di

e forte; e questa, al senso allegorico morale, certo

lui dall'anno 1293 fino al 1300 per la vita lussuriosa

fu impedita la salita al chiaro monte. Quindi, non

interpretazione, che queste significhino, al senso morale, la lussuria

alla salita di Dante al monte rischiaralo; ma la

riuscirà mai di salire al monte, impedito che sarebbe

prendere altra via. Torni al pensiero del Poema; scenda

con esso all'inferno, al purgatorio; saliranne egli poscia

un'anima più degna al paradiso. E a ciò

dandosi tutto a Virgilio, al Poema. ¶ Ma essendo già

i dubbii, le interruzioni al Poema. Volgesi egli al

al Poema. Volgesi egli al suo duce Virgilio. e

Tale è quella introduzione al Poema; la quale insufficientemente

ho rimandato in calce al volume.524 Ma con queste

importante a dire rispetto al Poema in generale, io

via via minuenti fino al centro del nostro globo

divinità pagane. E così, al primo cerchio trovasi Caronte

credendo, come si deve, al Boccaccio, e così alla

alla ripresa del Poema al Canto precedente nell'anno

che ne dovettero venire al Poema, non dubiterà guari

d'esser calunniato presso al suo signore; ed è

cerchio IX° ed infimo. Al quale, già per la

cerchio, li depone giù al fondo nel IX°.555 E

poi, come nessuno, giungere al fine non che fresco

di crescer forza sino al fine; fu natura, che

alla spicciolata, si raccolsero al grosso loro a San

vigilia od antivigilia dal 19 al 20, ad Eletta Canigiana, moglie

parte da sè stesso. Al pazzo andare di questa

corte del papa, contro al volere di esso papa

fin dall'inverno del 1303 al 1304, o per la morte

del reggimento, ma ancora al popolo; e intra l

colla sua parte, forse al primo rifugio breve di

egli, in quelle parlando al senso proprio della gentildonna

finito con amore sino al fine, nè ai rimproveri

Certo, io prescelgo credere al Poema. Del resto, non

allude di niuna maniera al titolo simile del famoso

il titolo solo, tutt'al più, fosse noto a

dare il medesimo titolo al suo trattato del medesimo

per modestia d'esposizione al dialogo greco: vergogna se

e più importante, poi, al nostro argomento, è ciò

scusa: «Ahi! piaciuto fosse al Dispensatore dell'universo, che

e nodrito fui fino al colmo della mia vita

fortuna, che suole ingiustamente al piagato molte volte essere

ultimo dico per rispetto al tempo presente, non ostante

fattosi popolano e partecipante al governo di Firenze guelfa

vera alle ricchezze od al sangue. Ma diventato ora

non m'inganno, che al solito suo, e in

del gennaio 1305 fosse giunto al Capo XII del Libro

d'Italia.* E quanto al timore che siffatta coltura

sperimenti, ci fece dare al mondo tutti gli esempi

a la ragione che al senso appoggiano. E benchè

parola avesse a nuocere al loro bello scrivere in

all'ingegno suo, inadeguatissima al turbine sempre crescente delle

anche da ogni soggezione al proprio dialetto. Dirà forse

della sera del viandante al tocco dell'Ave Maria

Maria o Angelus mattutino, al sonar del quale negli

insempra.474 ¶ Parad. X. 139-148. ¶ Dal 1304 al 1306, vedemmo Dante tranquillo e

di lui, da altri al re di Francia. Raccoltisi

l'amico di lui al medesimo rifugio? Ad ogni

ed XI; e come al fine del XII, ella

e signor di Lunigiana al principio del secolo XIII

Spina, unica figliuola sua, al primogenito di que' fratelli

non erano nemmeno presenti al primo atto di procura

atto di procura, anteriore al 6 ottobre: 2° che alla conchiusione

di che noi siamo al presente in parole. Diceva

mandarli a Dante, ma al marchese, che glieli mostrasse

Ed anche noi partecipi al benefizio del Poema definitivamente

Quant'è mestieri infin al sommo smalto,489 * ¶ Cominciò ella

bui, ¶ Apri gli orecchi al mio annunzio, ed odi

ma più moderatamente che al solito, è da lui

Dante non sogliono farsi al più illustre, ma al

al più illustre, ma al più caro, al più

ma al più caro, al più benefattore e che

i costumi di lui al tempo di che parliamo

secondo l'epoca finta al Poema dell'aprile 1300, egli

a poco a poco, al principio del XXX canto

ogni oscurità; e paragona al nascere del sole ombrato

Come degnasti346 d'accedere al monte? ¶ Non sapei tu

della lunga citazione, che al divino Poeta delle sue

conoscere il poeta, ricorre al Poema; e 'l legga

tornare allo studio ed al negletto volo del Poema

Roma. Abbiamo quindi, fino al fine della repubblica, quasi

confortino, poi, i leggitori al pensiero, che nella vita

propria: ¶ Ed io dissi al Poeta: or fu giammai

ai Ghibellini di Romagna, al Comune di Forlì, ai

tale quattro anni, dal 1292 al 1296.362 A que' tempi, tre

i capitani condottieri. Ma al tempo di che trattiamo

messer Corso Donati od al figlio di lui.364 Nè

a forza d'accostarsi al Papa e a messer

altro che dispregio. Nè al Faggiolano, uomo risoluto anch

del suo gran lavoro al guerriero. Ma, ad ogni

Ad ogni modo, Scarpetta, al principio del 1303, mosse contra

gonnelletta d'un villano, al Podestà. Il quale, quando

opera conforme ai carichi, al mestiere diplomatico di Dante

Dante ponesse tal donna al terzo cielo del Paradiso

pria di caro assenso ¶ Al mio desio certificato fermi

certificato fermi: ¶ Deh metti al mio voler tosto compenso

Che forse parria forte al vostro vulgo. ¶ Parad. IX

di Lombardia orientale fino al 16 settembre 1259, che incamminato coll

visse e signoreggiò fino al 7 marzo 1304. ¶ Se adunque si

la guerra di Mugello al principio del 1303, chiaro è

la vendetta ¶ Fia testimonio al ver che la dispensa

e Virgilio dal sesto al settimo cerchio, ei fa

monte, onde si mosse ¶ Al piano è sì la

da' primi imperadori cristiani al IV secolo; se il

alla natura antica ed al nome dell'Imperadore romano

quell'edifizio, e venuto al forte Carlomagno un debole

e di animo adeguato al loro alto ufficio, tanto

IV, che regnò dal 1243 al 1254 fu, ovvero l'ultimo

guelfa di Dante, dal 1277 al 1288.* Era di casa Orsini

in borsa. ¶ Di sotto al capo mio son gli

ebbe argomento, ¶ Finchè virtute al suo marito piacque. ¶ Fatto

Celestino.392 ¶ Così dunque salì al pontificato, con sospetto di

di Filippo meno intime al nostro assunto (quantunque pur

di Terra santa fatto al Papa da Folco di

esplicita posta in fronte al presente capitolo. Dalla quale

più all'indulgenza che al rigore era portato il

il Villani, che, come al buon tempo passato del

altro mondo, dovesse essere al dì di calen di

d'uffici, fu commessa al cardinale stesso, e a

il cardinale a Perugia al buon papa Benedetto XI

Roma, sono rapportate così al vivo da Dino Compagni

vivo da Dino Compagni al principio del suo bellissimo

contra Federigo d'Araona. Al quale scrisse lo volea

delle parole erano dette al Signore; e perchè anche

tenesse, assai diverso fine al principio recò a lui

fidandosi di soperchio. Era al tempo di costui la

l'altra reggeva, oltre al piacere della sottoposta. A

in brieve tempo tornano al niente, e le picciole

famosa da lui detta al partire per la presente

ambasceria si dovesse mandare al Papa, il quale allora

far venire. E venuto al deliberare chi dovesse esser

ciò seguisse non fa al presente a proposito, e

costui fosse stata suggerita al Papa fin da mezzo

tempo, fosse stata trasportata al tempo di suo priorato

e domandarono a parlare al gran consiglio; che fu

non lo volea; e al loro Signore scrissono, che

dissono agli imbasciadori, risponderebbono al loro Signore per ambasciata

obbedire, e scrivere subito al Papa: – esser eglino a

incontanente che intesero che al Papa per gli rettori

erano per l'obbedienza al Papa; e che questa

violenza. ¶ «I Priori scrissono al Papa segretamente, ma tutto

frate Benedetto, fecero fare al Vescovo una gran processione

contrafacessero. Fu cresciuta balìa al Capitano di guerra; ma

a cavallo, e vennono al palagio de' Priori.... Il

di parte Nera, e al Comune non si appresentarono

et volea andare contro al detto messere Corso Donati

fatto, il simile fece al palagio del Podestà, et

detta casa, essendo ito al suo convento, gli disse

perisce una nobile Città; al quale rispose, che niente

della vincitrice Nera, e, al dir del Compagni, «pessimi

Nicola de' Cierchi Bianchi al suo podere et mulina

a parecchi. ¶ Poscia, probabilmente al principio del 1302, Carlo andò

Sicilia. E domandando danari al Papa, questi gli rispose

dice il medesimo; ed al solito, tra le declamazioni

della parte avversa» (cioè al barone messer Corso e

fiorentine, noi riferimmo mezzo al principio del Capo X

Capo X, e mezzo al principio di questo. Il

dei luoghi detti è al fine di quella terribile

furon sì civili, ¶ Fecero al viver bene un picciol

lordo tutto. ¶ Allora stese al legno ambe le mani

s'incinse! ¶ Quei fu al mondo persona orgogliosa; ¶ Bontà

fra le famiglie fiorentine al Canto XVI del Paradiso

a quell'orgoglio ed al rancore della offesa, così

le cose, e torna al suo lavorìo: e se

Trovandosi egli un giorno al Batistero di San Giovanni

accagionato come di dispregio al luogo, ovvero d'intromettersi

avesse, non avrebbe risposto al dimandante: il che molte

Leonardo Aretino: chè, oltre al mutarsi ogni uomo con

e Firenze principalmente, intorno al medesimo anno 1295. Morto, in

lasciamo le ultime ambascerie al Papa, di che vedremo

superstite. Esercitolla Dante appresso al Comune di San Geminiano

in mezzo ed oltre al governo popolare de' Priori

la cacciata di lui, al tentativo ch'ei fece

dalla contribuzione o taglia al pro-rata, pagata da

che aveva a farsi al presente in certo luogo

mandati sufficienti per convenire al luogo e tempo che

il fatto delle spese al proprio Comune.»236 ¶ In tutto

poi che corsero dal 1293 al 1299, datosi più che alle

avessono cominciato a contraddire al popolo, il popolo per

dopo lunga tenzone ¶ Verranno al sangue, e la parte

forse non progredito oltre al secolo suo. Famoso è

intervenuto, si sarebbe contro al perdonare fatto. Il figliuolo

fatto. Il figliuolo ubbidì al padre; giunse a casa

dissegli: Porta la mano al tuo padre, che qua

si partì, e tornossi al suo padre. Quando il

ogni modo, ei fu al principio di quest'anno

Cerchi, trovandone uno poi al ritorno presso a casa

del Comune che cominciavano al piè del Ponte Vecchio

a ciò che avvenne al Cardinale in Firenze, durante

immensa folla di Romei al centro comune della Cristianità

vettovaglia, abbondantissimi i doni. Al ponte Sant'Angelo che

di nostra vita, ¶ cioè al 35° anno di Dante; il

biografi, che Dante assistesse al Giubileo. S'aggiunge poi

venisse mai in mente al Poeta quel paragone così

di musica Casella, morto al ritorno, e così allora

così allora allora approdato al Purgatorio. Il quale egli

Se, poi, andò Dante al Giubileo, certo ci dovett

mesi dell'anno anteriori al suo priorato. E quantunque

a Roma egli assistesse al Giubileo, e da quella

riposato in Firenze, richiese al Comune la balìa» (potestà

San Giovanni»275 (e così al nono dì del priorato

Manieri e loro consorti, al Castel della Pieve; e

venga per soverchio amore al nostro protagonista. La parte

furono mandati a' confini al castello della Pieve, in

segue è evidentemente posteriore al priorato. ¶ E così, prima

non morì se non al principio dell'anno seguente

tutti i Neri. Imperciocchè, al mese di dicembre, ritrovansi

morì egli se non al principio del 1301. E se

anche più giù fino al fine, i Bianchi aver

che dell'altra.284 Quindi, al principio di quest'anno

per mandar di nuovo al Papa ed averne un

ne potea, e che al presente non si sofferisse

conducemovi alcuni erano stati al detto consiglio; e tra

Fucci: ¶ Apri gli orecchi al mio annunzio, ed odi

quello che avea rinunciato al regno d'Aragona, perchè

presso a Romagna disobbediente al Papa. Messer Corso promettitore

del secolo trovasi frammista al fatto del Buondelmonti; e

per l'afflizione che al cuore sentiva dentro, e

volentieri ciò che intorno al suo conforto gli fosse

guari tempo in mezzo, al ragionamento seguì l'effetto

di Gemma. Vedremo poi al tempo della separazione e

d'allora in poi al marito. Ad ogni modo

ei si vuol tornare al vicinato di lui. Già

i Portinari abitavano presso al medesimo canto dei Pazzi

ne indugiarono a pentirsi al mondo. Imperciocchè tale è

di quelli che aggiungono al vizio la colpa peggiore

Firenze, un Ordine fondato al principio di quel secolo

Piccarda volendo serbar fedeltà al suo sposo celeste, gli

celeste, gli raccomandasse dinanzi al Crocifisso la propria verginità

Ella è quel mare, al qual tutto si muove

Onde non trasse insino al cò la spola. ¶ Perfetta

vela; ¶ Perchè 'n fino al morir si vegghi e

interpreti, come un'allusione al motto o soprannome della

ardire et imprese, ch'al suo tempo fosse in

et signoria.»208 Anche più al vivo, poi, è dipinto

dipinto da Dino Compagni al tempo della sua potenza

anche più dappresso, contro al primo amico di lui

Il processo venne innanzi al Podestà, chiamato messer Gian

messer Corso, fece scrivere al notaio per lo contrario

voce: Muoia il podestà; al fuoco, al fuoco. I

il podestà; al fuoco, al fuoco. I primi cominciatori

che il popolo trasse al palagio del Podestà con

I Priori, per piacere al popolo, scesono col Gonfaloniere

cose rubate si rendessono al Podestà, e che del

che corre dall'anno 1297 al 1300, dell'Arte de' Medici

nell'Arte così dal 32° al 35° anno di sua età

e dove andava, quasi al tutto con abbandonate redini

tutto con abbandonate redini al governo di quella si

del Boccaccio, che Dante al peccato d'ammogliarsi abbia

passi posti in fronte al presente capitolo, e molti

scusa, una autorità addotta al passare da' nobili a

effettuò come volle. IV. Al Re di Napoli, con

ei contrasse indelebile. V. Al Marchese d'Este, nelle

compose ottimamente. VII. Seconda al re di Napoli, per

Re era per mandare al supplizio, e che fu

XIII. Due volte mandato al Re d'Ungheria, ne

ogni cosa. XIV. Oratore al Re de' Francesi, ne

che pur resta fino al giorno presente. Imperociocchè ei

ambascerie dovettero essere posteriori al 1293. Una di quelle a

e i Fiorentini mandarono al Papa perchè s'intromettesse

poi dell'altre ambascerie al Papa, al re di

altre ambascerie al Papa, al re di Napoli Carlo

Napoli Carlo II, ed al figliuolo di lui Carlo

Ungheria, e forse quella al re di Francia Filippo

si suol dire, fino al secolo XVI, o XVII

è che servano talvolta al loro tempo: ma questa

Il quale non mirava al cielo in poesia o

Tolommaico, della terra situata al centro dell'universo, con

cotal Lanfranco Domenicano predisse al principio del 1261 un ecclisse

Asdente,103 ¶ Ch'avere atteso al cuoio ed allo spago

e Guido d'Arezzo, al secolo XI, le fece

Italia, incominciando dal Palestrina al finir del secolo XVI

anime pazienti o soddisfatte.106 Al principio specialmente del Purgatorio

e probabilmente suo compagno al giubileo del 1300 in Roma

si mostra schivo; ¶ Così al viso mio s'affissar

mi tornai con esse al petto. ¶ Di maraviglia, credo

stare è questo? ¶ Correte al monte a spogliarvi lo

che ne figliarono altri al medesimo modo; ondechè a

scolari di ogni nazione, al tempo del medesimo Odofredo

che ne avesse meno al tempo non molto lontano

Brunetto Latini; queste, parte al medesimo modo, parte ai

patrimonio mediocre, e sufficiente al vivere onoratamente... Case in

levarsi dalla conversazione, è al tutto di quelli che

da avvertir poi fino al fine; come Dante sapesse

incominciò: tutti sem presti ¶ Al tuo piacer, perchè di

e proseguendo suo cammino al Papa, da cui poscia

rimanente di Toscana fino al 1287, s'era in quell

pedoni. ¶ «Mossono le insegne al giorno ordinato i Fiorentini

fatica l'arebbono avuta. Al Capitano, e a' giovani

parte ghibellina fu quasi al tutto morta e disfatta

temenza molta che ebbe al principio, e della allegrezza

sua vita epicurea appresso al vincitore, e il poeta

fu spento, ¶ Da Pratomagrno al gran giogo coperse, ¶ Di

Nell'Arno, e sciolse al mio petto la croce

essa, o per isdegno, al vedervi ir lenti e

ignara dello scambio fino al mattino dopo le nozze

occhi, nè di rispondere al suo saluto; e di

gli occhi una dolcezza al core ¶ Che intender non

il suo dolore, e al disegnar figure d'Angeli

dolente, ¶ Tanto dolore intorno al cor m'assembra ¶ La

sull'ultimo del 1292, o al principio del 1293, Dante giovane

altrui consolare valeva) ritornare al modo, che alcuno sconsolato

certi di Dante ed al Poema, e che è

conflitti in lui sorti al tempo di che parliamo

interpretano veramente i migliori.179 Al che tutto aggiugnendo la

ei fece questa prova al tempo di che parliamo

vita giovanile. La scrisse al suo primo amico, cioè

ultimi giorni del 1292 o al principio del 1293,* è così

risplende principalmente in fine al Purgatorio, e poi in

Canzone di Dante fatta al più tardi nel 1289, e

accennate da Beatrice stessa al suo comparire a Dante

potente ab antico, che al principio del secolo trovasi

furono presagi più importanti al destino futuro del Poeta

può vedere nel Purgatorio, al canto XVI v. 67 e

Dante «nè guari lontana al tempo del partorire, per

che il termine debito al suo parto venne, e

si vedrà, procedendo, seguì al nome lo effetto. Questi

il quale rispondeva: Dite al Soldano di Nocera, che

santa, ma in capo al ponte di Benevento, sotto

di fatto, Manfredi mostra al Poeta una piaga a

cavalieri. Piacque l'atto al re, e gli diè

raunate e serragli contro al conte Guido Novello, già

a Tagliacozzo. Dove, vincitore al principiar della giornata, fu

onde poi si univa al suo stato di Provenza

Siciliani alla Regina e al Re Aragonese, e l

del popolo di Palermo al tocco di Vespro del

E di nuovo, ed al solito, andarono le due

di lei ci ritrarrebbero al vivo gli abbominevoli costumi

Di questa dice Dante al principio del suo libello

poi dati dal Boccaccio. Al primo giorno di maggio

lieto costume,* or trasportato al dì dell'Ascensione, di

partii dalle genti. Ricorso al solingo luogo d'una

lo quale comincia: Vedeste al mio parer ogni valore

tali, e non più, al cuore giovanile di Dante

amata. Non picciola maraviglia al mondo presente, nel quale

contemporanei, e modello poi al più gentile di quanti

che desse gran nome al Poeta. Ma un cenno

Che d'aver lei, al suo Signor la chiede

crescere più e più, al crescer probabilmente della languente

che non fu posteriore al 1289, venticinquesimo suo, essendo di

essendo di tal anno al più tardi la citata

a un tempo che al suo amore. ¶ CAPO QUARTO

poi, il Muratori, siccome al solito, inferiore per amenità

Commedia; Dante stesso, che al luogo citato del Purgatorio

rozzo ma bello Inno al Sole; fra Pacifico, seguace

lui posto come inferiore al provenzale Arnaldo Daniello,69 ma

secondo la storia, e al dir di Dante, era

ad aver le regalie al principio del XIII; dell

là dove, datane tanta al provenzale Arnaldo Daniello, e

che, egli adulto, rispose al primo saggio del fanciullo

altri due gentili risponditori al primo sonetto puerile di

Ma avendo egli, probabilmente al ritorno, preso amore a

cittadine, diventate parti importantissime al nostro assunto. E di

le vostre penne ¶ Diretro al dittator sen vanno strette

Malaspina storico Fiorentino fino al 1286.86 Seguirono in breve Dino

dai Romani, coltivate fino al tempo della barbarie, come

in tempi già vicini al nostro assunto, elle rinascessero

seguì le medesime vie, al medesimo tempo che quell

ed arti, già fattisi al sorgere di Dante; e

presenti. ¶ Gli studi elementari al tempo di Dante erano

Virgilio con Dante avvinghiatogli al collo; e giunti al

al collo; e giunti al mezzo del corpo, e

del corpo, e così al centro della terra, Virgilio

ci rapiscono l'anima al primo udirle bensì, ma

in un crescendo sino al fine della Cantica. In

co' dolci affetti, proceda al Purgatorio; chi voglia innalzar

nel 1313, e che intorno al 1320 fu condotto a Parigi

versi recati in fronte al presente Capitolo. Ma vedesi

ereditarii, togliendo l'Austria al suo particolare avversario Ottocaro

ma poi appone queste al non esservi discesi i

sua terra, ¶ Di fare al cittadin suo quivi festa

di Dio; e chi al divino ordinamento repugna, è

tutti, e levatevi incontro al vostro re, o abitatori

veritade? ¶ «... Costui è colui al quale Pietro, di Dio

dell'ottimo impossibile nocque al bene possibile, sempre l

possibile, sempre l'immaginazione al senno; e come il

vescovo pur del Papa; al quale ei rende conto

massimamente Carlo di Napoli al tempo della gran potenza

il ritorno di Dante al tempo dell'assedio di

la direzione è così: «Al gloriosissimo e felicissimo trionfatore

imperio, non è così al potiutto, come noi pensiamo

l'antica tradizione, assegnando al fatto impossibile causa, la

ed in danari. Quindi, al solito, il Re posevi

commissarii, a comparire dinanzi al Re dei Romani. I

con gravi oltraggi fatti al mordace Poeta in un

di Roberto. Vedansi ritratte al vivo tutte queste complicazioni

Simili fatti v'ha al fantolino, ¶ Che muor di

Italiani, ch'ei paragona al fantolino, cacciante la balia

monarchia universale sia necessaria al bene dell'umanità. 2° Se

e infausta restaurazione. Poscia, al tempo della libertà, dei

dalla donazione di Costantino al Papa;642 e dall'avvocatura

sottostia in alcun che al romano Pontefice; essendo questa

debbe un figliuolo primogenito al padre; affinchè illuminato della

l'orbe della terra. Al quale da colui solo

Quattro soli italiani trovaronsi al Conclave, tenuto con funesti

e ne seguì, come al solito, che in breve

novembre 1314. E così tutto al più fra questi sei

le invettive che sono al Canto VI contro Alberto

quei cinque anni dal 1310 al 1314, od anche i sei

Francesca ed Ugolino, o al più l'Inferno; il

che sorgono nell'esule al toccar la terra straniera

salve poche eccezioni, sino al fine. Nel Purgatorio sono

dal principio sin presso al fine. ¶ E vi s

di bellezza dal principio al fine della Cantica; e

purgatorio nel meridiano e al luogo antipodo di Gerusalemme

queste prima di salire al monte, tanto tempo quanto

a questa cancellatura. Giunto al balzo superiore de' lussuriosi

brama di veder Beatrice al di là di quelle

che lasciò le penne al carro, ¶ Perchè divenne mostro

del secolo seguente, fino al primo terzo del XVI

di Arrigo VII, e al ritorno dell'oste col

con loro bandiere, rimasono al soldo dei Pisani, intorno

Lucca; con questa, poi, al fine del 1314 e al

al fine del 1314 e al principio del 1315, cavalcava sovente

istratagemma, nella notte del 28 al 29, levò le tende, arse

la battaglia.»678 Veduto ciò al mattino da' Fiorentini e

stati ne' luoghi vicini al campo di battaglia, e

questa volta, come già al tempo dell'assedio di

mondo laggiù ponesse mente ¶ Al fondamento che natura pone

tiranneggiava Pisa e Lucca. Al marzo 1316, invece di spignere

Faggiola, succeduto nella podesteria al fratello morto a Monte

a Pisa per ajuti al padre; e intanto, così

pur sollevava il popolo al grido di mora Uguccione

dal padre suo Alberto al ripostiglio d'uno di

subita sortita ai 17 settembre, al grido inaspettato di Viva

mille fiorini d'oro al mese di stipendio.689 ¶ A

Uguccione nel 1316, e intorno al medesimo tempo come esule

Ma levatisi que' cittadini al timore dello sperimentato tiranno

come avevano tutti questi al palazzo del signore quartieri

or gli altri invitati al desco del signore; più

nemmeno inoltrato. ¶ Incomincia così. «Al magnifico e vittorioso signore

ed altre cose utili al ben pubblico (reipublicae).693 Ma

modo di pubblicazione, accenna al Poema intiero; ma dicendo

già riferita che appartiene al suo primo rifugio presso

certo era altiera ammonizione al potente suo ospite. Ma

agrume; ¶ E s'io al vero son timido amico

accresce di gran lunga al pensiero del luogo e

osservino i versi dal 106 al 111, dove si contiene una

buon Boccaccio nella venerazione al comune lor predecessore; prendiamo

dì in dì meno al signore. Erano nel medesimo

una volta nascosto sotto al desco un ragazzo, che

poi all'antico ambasciadore, al priore della potente Firenze

che sono in fronte al presente capitolo; e che

inteso o no contro al signore, doveva almeno lasciare

ripatrianti. Era costume antico, al dì festivo in Firenze

graziare alcuni condannati, offerendoli al Santo con una candela

lettere, diventa chiaro qui al chiaror de' pensieri. «Dalle

il trovare amici. Ma al contenuto di quella lettera

gloria, anzi con ignominia, al popolo fiorentino? Nè il

che durò fino entro al 1318. Ma trovandosi poi tradizione

gli occhi miei rifissi al volto ¶ Della mia donna

si chiama Catria, ¶ Dissotto al quale è consecrato un

poi continuando disse; quivi ¶ Al servigio di Dio mi

ai Camaldolesi.722 ¶ Poco dopo, al fine del Canto XXIV

che 'l poema sacro, ¶ Al quale ha posto mano

poco dopo il soggiorno al monistero di Fonte Avellana

d'Arezzo dal 13 settembre 1316 al 13 marzo del 1317, e poi

pure ivi rientrato dal 1311 al 1315, e non essendo l

che combina con quello al vicino monistero di Fonte

di Colmollaro, in riva al Saonda, dimorasse e poetasse

fosse maestro di greco al fanciullo Bosone; ed aggiungono

morto in agosto 1318, succedette al fine di quell'anno

di quell'anno, o al principio del 1319, Pagano pur

sua lettera in versi al Petrarca.733 E dicesi che

torreggiante su una rupe al di là dell'Isonzo

vostri mali. ¶ L'uno al pubblico segno i gigli

anima di Dante, appressantesi al fine di sua dimora

d'ascoltar, seguiti ¶ Dietro al mio legno che cantando

l collo ¶ Per tempo al pan degli angeli, del

Tolomaico: la terra giù al centro del mondo; intorno

com'aquila gli occhi al sole, e quindi sempre

quali tengono ogni forma al luogo suo. Belle, magnifiche

che poneva gli uomini al centro del mondo, creato

è universale il disinganno; al quale in gran parte

così, tutti gli inni al Sole, che non solo

San Domenico, quasi restituendo al primo la cortesia; non