Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

i cordami e gli alberi dei bastimenti ormeggiati, qualche

notte in vetta agli alberi, nei canti delle darsene

e spoglio come gli alberi geneologici delle famiglie. Molti

della prigione, stregato di alberi spogli, scandiva i rabbuffi

Nell’isola v’erano alberi che facevano la farina

disse che v’erano alberi che facevano frutti che

il fuoco, ed altri alberi, rivestiti di tali foglie

morte. ¶ Sul fresco degli alberi, il Cieco gli apparve

della Patagonia, con gli alberi incantati che davano pane

spalancata si vedevano gli alberi dell’orto fioriti di

ammainate, i bompressi, gli alberi di maestra e le

sotto i piedi, gli alberi scardazzavano il fumo. ¶ Delle

come foglie staccate dagli alberi nascosti nei parchi misteriosi

pioggia degli astri scuoteva alberi in fiore sopra un

gialle calde fiorivano su alberi spogli, triangoli, quadrati di

scioglieva un’acquerugiola lutulenta, alberi tropicali densi di fogliame

celesti. Uno scenario d’alberi bronzato dilungava lontano, le

di una scena d’alberi millenari fioriti di lucciole

si ridussero giocattoli. Gli alberi millenari eran ridotti ciuffi

Ratto traversò la città, alberi neri raddoppiati su l

il cielo, incappavano gli alberi. ¶ La città lastricata di

le avesse imbullettate agli alberi, finestre di case sui

liane serpeggiavano intorno agli alberi, e pervenute ai rami

Nelle vicinanze del Rancho alberi millenari di legno sanguigno

scimmie s’acquattavano negli alberi cavi, le rane tacevano

bramiti al fremito degli alberi; gli avvallamenti si appozzarono

scento della selva; gli alberi scosciati, turbinati dagli aquiloni

oceano che inghiottisse fantastici alberi di nave sommersa. Dopo

violacei sulla chioma degli alberi, grandi arcobaleni che sembrarono

d’occhio tutti gli alberi erano stati divelti, le

uomini della carovana abbattendo alberi e prunaie, pervenuti alla

vegetavano sulle ceppaie degli alberi che biaccavano le sponde

del forno bollente. Gli alberi della foresta fremettero sotto

vento impetuoso che schiantò alberi colossali di caraguata; dai

orizzonte faceva già guasto: alberi schiantati, tronchi piegati, fremito

morta vi erano colossali alberi che dal cielo con

cadevano sulle prode, gli alberi non potati ramificavano sulla

vento, brigantini a tre alberi coi pennoni i frocchi

appesa alle ceppate degli alberi. ¶ Morettina un ballo più

riflettore elettrico ribaltava gli alberi, nero inchiostro, sullo scheggione

fumacea schiantano barbe di alberi e scentano la paniccia

turchino meriggiavano sotto gli alberi e parevano risoffiare l

Silenzio, che anche gli alberi hanno gli orecchi. ¶ Il

pecore. ¶ Nel paese molti alberi erano schiantati. Sotto una

seduto sulla ceppa degli alberi schiantati e si alzava

l’erbe bruciate, gli alberi scamozzati, le ceppe squartate

felino. ¶ Ai calci degli alberi occhieggiavano sinistri gli scarti

sgravidava nuvole bianche. Gli alberi parevano inceneriti sulle vie