Ludovico Ariosto, Orlando furioso, 1532

ch'insieme ¶ fe' dietro all'altro ben fuggir la

fronte, ¶ ch'uno scudo all'arcione avea attaccato; ¶ e

ma men lontana è all'Isola Perduta ¶ (detta così

troppo esser grata, ¶ ch'all'aer li fa uscir

onesto ¶ ragionamento dan cibo all'orecchia, ¶ mentre, per ricreare

s'apparecchia. ¶ La donna all'oste domandò se questo

avea ugual la gelosia all'amore. ¶ 84 ¶ Qui la tenea

condusse in quella. ¶ Bradamante, all'entrar, con gli occhi

ma non Bradamante, ¶ pure all'usanza addolorata e mesta

riman come la lasca all'esca. ¶ 15 ¶ Ecco in Italia

scorta ¶ l'avea condotta all'infelice impresa, ¶ giaccia per

era serbato a nascere all'etade ¶ che più il

Così disse; e tornò all'istoria dove ¶ di Carlo

gli voglia: ¶ 39 ¶ e fa, all'incontro, a lui Bologna

ch'assimiglia ¶ di virtù all'avo, e non di

Bicocca cara ¶ fa parere all'Elvezio e più al

la notte il campo all'arme grida, ¶ che si

Pur chiude alquanto appresso all'alba i lumi, ¶ e

vero? ¶ Tu vedrai prima all'erta andare i fiumi

parea che fosse ¶ simile all'altro il cominciato giorno

disio. ¶ Da l'uno all'altro capo de la

roggia, ¶ tanto che sono all'altissimo monte ¶ ove il

quel suon non oda. ¶ 128 ¶ All'infernal caliginosa buca ¶ ch

e fiere arpie ¶ ch'all'accecata Italia e d

molti dì sia stato all'acqua e al sole

s'arresta, ¶ e dice all'ombra: - Se Dio tronchi

al guadagno dato, ¶ e all'avarizia, d'ogni vizio

prieghi suoi non fanno. ¶ All'ultimo s'adira, e

il colle un tempio. ¶ 16 ¶ All'Immortalitade il luogo è

di costui l'arme all'alta sepoltura, ¶ e fattone

le fa compagnia fin all'ostello ¶ ove abita Ruggiero

ne seguì, lo serbo all'altro canto. ¶ Canto 36 ¶ 1 ¶ Convien

da templi, come piacque ¶ all'alta cortesia che con

e fe' che molti all'arme dier di piglio

là gridar si sente all'arme, ¶ come usati eran

cui sospira. ¶ 31 ¶ Lo riconosce all'aquila d'argento ¶ c

ogni parlar seco era. ¶ 53 ¶ All'ultimo Ruggier la spada

Ruggiero alla possanza e all'arte. ¶ Una furia infernal

vi prometto dire, ¶ s'all'altro canto mi verrete

così facundia, più ch'all'altre, a quella ¶ di

e dà tal forza all'alte sue parole, ¶ ch

in arnese; ¶ che fin all'ombilico ha lor le

di pietà ribella, ¶ oltre all'ingiuria di scorciarle i

castel più dritta: ¶ Bradamante all'incontro lei conforta ¶ che

Ruggier era ¶ maraviglia ebbe all'alloggiar la sera. ¶ 37 ¶ Fêro

chiamolla, e le disse all'orecchia, ¶ sì che non

causata; ¶ e l'altra all'altro di sua man

corre a far legna ¶ all'arbore che 'l vento

andar dietro né avanti. ¶ All'uno e all'altro

avanti. ¶ All'uno e all'altro piace il compromesso

dove muggir non cessa all'ombra e al sole

e ciò che contra all'uno e all'altro

contra all'uno e all'altro disse. ¶ 117 ¶ Di cocenti

e voltò gli occhi all'oste e alla famiglia

viso men turbato, ¶ domandò all'oste e agli altri

ora ¶ viene il marito all'ultima licenza. ¶ Montò a

porta, al suo dispetto, ¶ all'ingrata moglier, gli fu

così lo punse, ¶ ch'all'albergo non fu, che

che lo fe' soggiornar all'Arbia e all'Arno

soggiornar all'Arbia e all'Arno: ¶ e se di

e ch'era stato all'aria del bel viso

tutta la torma, ¶ viene all'uscio e lo spinge

in viso l'uno all'altro dire ¶ quel che

biasma l'altre oltre all'onesto; ¶ ma se gli

quando gli sia oportuno, ¶ all'altrui donna, e darle

dormir, dispensa. ¶ Quindi parte all'uscir del nuovo raggio

dar fa i remi all'acqua da la sponda

sa che vuol venire all'atto bieco, ¶ ove i

non ne sospetti, ¶ cosa all'incontro vi darò, che

disse, e lieta porse ¶ all'incauto pagano il collo

superna sede, ¶ e lascia all'altre esempio di tua

esempio di tua fede. ¶ 28 ¶ All'atto incomparabile e stupendo

mole ¶ che fe' Adriano all'onda tiberina. ¶ Presso al

narrar cantando, ¶ e ch'all'istoria mi parrà oportuna

è sempre andato nudo all'ombra e al sole

sole: ¶ se fosse nato all'aprica Siene, ¶ o dove

nel fiume, e surge all'altra riva. ¶ Ecco un

da diletto, ¶ che solazzando all'aura matutina, ¶ gìa per

e con un mazzafrusto all'acqua spinge. ¶ 12 ¶ Forza è

l'un guerrier, chi all'altro, come è usanza

allora allora; ¶ sì ch'all'assalto fu poca dimora

ai venti, o scogli all'onde furo. ¶ 49 ¶ I tronchi

L'un colpo appresso all'altro si raddoppia: ¶ le

su le staffe, et all'elmetto ¶ segnolli; e si

esser lor, si vengono all'incontro. ¶ Rinaldo e gli

de l'orizzon fin all'estreme sponde; ¶ né riposato

o rancore, ¶ ma tratto all'arme avea disio d

che prima che giungessero all'ostello, ¶ venuto a caso

ch'errava sciolto ¶ intorno all'arme, fu dal pagan

giunta ¶ la ritrovata guardia all'improviso ¶ lasciò Rinaldo sì

parve lento; ¶ che dentro all'alte sbarre entrò d

tutta Francia invano. ¶ Quivi all'insegne che portar solia

uccida, ¶ e che vittima all'ombre tu sia offerto

fallo, ¶ che sia condotto all'ultimo ribrezzo, ¶ o, per

par che tardi, oltr'all'usato, troppo. ¶ Più lungo

divini, ¶ al bianco petto, all'aurei crespi crini. ¶ 18 ¶ - Dunque

Fortuna; ¶ ch'all'erbe, all'ombre, all'antro, al

all'erbe, all'ombre, all'antro, al rio, alle

d'un povero fante. ¶ All'ultimo l'istoria si

dolore e la vita all'ore estreme. ¶ 127 ¶ Questi ch

sdegno, al grave odio, all'ardente ira, ¶ cade sul

male è penetrato infin all'osso. ¶ 4 ¶ Signor, ne l

disio, ¶ l'altro ricorre all'arme e si difende

non in fretta; ¶ ch'all'uno e all'altro

ch'all'uno e all'altro esser turbato dolse

che dietro era venuto all'orma ¶ del paladin, né

sella; ¶ che non farà all'esercito ritorno, ¶ se non

armò già il capo all'africano Almonte. ¶ Il destrier

ritornarlo, ¶ da un mare all'altro si mise, fin

core ¶ fendere in mezzo all'agghiacciato petto. ¶ Zerbin pien

alle fresche ombre e all'onde cristalline; ¶ et al

agli oltraggi, al grido, all'ire, ¶ al trar de

lumiere. ¶ Come ogni forza all'African sia tolta, ¶ le

e doppio il colpo all'inimico porge. ¶ 104 ¶ Rodomonte a

messaggio i cavallieri, ¶ oltre all'insegne, oltre alle sopraveste

spada stringe ¶ (ch'avea all'altro castel rotta la

donna inamorata. ¶ Questo rimedio all'alta piaga è tardo

non par la donna all'altre donne bella, ¶ né

a cervie cervia, né all'agnelle agnella. ¶ 36 ¶ In terra

poi dormendo in ripa all'acque, ¶ la bella cacciatrice

Francia, ¶ e piacquer molto all'appetito mio ¶ i suoi

di trombe ¶ furon principio all'amoroso assalto, ¶ ma baci

né dicea cosa nuova ¶ all'un de' dui, che

valor vostro; ¶ ma quando all'altrui spese dimostrarme ¶ lo

rapportato v'ha fama all'orecchie, ¶ come, allor che

sol tenean l'occhio all'altro di Maganza. ¶ Il

una donzella: ¶ fu conosciuta all'auree crespe chiome ¶ et

il disegno ¶ di chi all'incontro avrà occupato il

in mezzo alla verdura, ¶ all'erbe e ai fiori

l'un non farebbe all'altro cosa strana, ¶ né

ora triegua. - ¶ 98 ¶ Mentre Ruggiero all'African domanda ¶ o Frontino

a questa guisa ¶ parrebbe all'uno e all'altro

parrebbe all'uno e all'altro troppo fallo. ¶ Di

Fortuna, per toccarti fin all'osso, ¶ ti tolle a

alla fresca alba e all'ardente ora estiva; ¶ e

il qual fece Eva ¶ all'interdetto pome alzar la

ch'eran fatti compagni all'uscir fuore ¶ de la

né, per dar loco all'altre, volea quella ¶ un

Marfisa e Mandricardo. ¶ Indi all'arbitrio de l'instabil

e fin di presso all'atlantee colonne: ¶ tra quai

suon non mi viene all'orecchia ¶ (rispose alzando il

non segua peggio, ¶ mentre all'altro disordine io proveggio

che mal conveniente ¶ era all'altezza di sua maestade

Parigi e turbidossi Senna ¶ all'alta voce, a quello

mezza figura, ¶ qual dinanzi all'imagini divine, ¶ posto d

offese. ¶ Giunta la notte, all'inclita guerriera ¶ fu primo

o dividere, ¶ o farla all'uno o all'altro

farla all'uno o all'altro luminario, ¶ ad ogni

posto cura; ¶ e qualunque all'istorie abbia avvertenza, ¶ ne

tornarsi; ¶ e più tosto all'arbitrio de' severi ¶ padri

Vendetta eresse; ¶ e dato all'un de' dieci il

e l'uno appresso all'altro in piazza uccise

e solo, ¶ dove ebbe all'ardir suo sì buon

né di mille uno all'altra prova passa. ¶ 61 ¶ Pur

Dio, mai giovar poco ¶ all'uom che privo sia

che dispiaccia, ¶ sia fatto all'arme e a miglior

poi s'inciampi come all'altro arrivi, ¶ avrà lui

suoi compagni, andava ¶ Guidone all'altra porta per uscire

raccolse, ¶ diè i remi all'acqua et ogni vela

scorsa dai colli insino all'onde; ¶ fatto avea vòte

sembianza ¶ l'ebbe Marfisa all'abito e all'arnese

Marfisa all'abito e all'arnese; ¶ e perciò non

quel sentiero ¶ si videro all'incontro un cavalliero. ¶ 110 ¶ Il

strega. ¶ 143 ¶ Lasciò la lingua all'ultimo in riposo ¶ Zerbin

forò da l'uno all'altro lato, ¶ e riversar

Ma né sì saldo all'impeto marino ¶ l'Acrocerauno

infermo l'altro, et all'usanza amico: ¶ sì ch

Torna poi nel castello all'aer bruno, ¶ né mai

che cercando giovar, fece all'amico ¶ quel di che

poi, se non consente ¶ all'amoroso suo lungo desire

Di quel ch'avvenne, all'altro canto io parlo

Un ventolin che leggiermente all'orza ¶ ferendo, avea adescato

avea adescato il legno all'onda, ¶ a poco a

aitarsi, si fu ricordato: ¶ all'indice ricorse, e vide

Rabicano, ¶ se non ch'all'uscir venne al duca

girato da l'India all'Inghilterra ¶ tutto avea il

la briglia ¶ lasciò attaccata all'arbore quel giorno ¶ che

quel giorno e sin all'apparire ¶ de l'altro

vi venìa); ¶ e trovaro all'uscir de la foresta

sono. ¶ 56 ¶ Poi non conviene all'importanzia nostra ¶ che ne

vede che gli sia all'incontro; ¶ che tutti eran

molti guerrier si missero all'inchiesta ¶ e di parte

lor di Pinabel giunto all'occaso: ¶ che Pinabello è

sol già il mondo all'aer fosco. ¶ 6 ¶ Né sappiendo

andò, che si trovò all'uscita ¶ del bosco, ove

che fornita ¶ la briglia all'ippogrifo avea a grande

cciò, l'uno era all'altro infesto ¶ per l

suole ¶ dopo gran pioggia all'apparir del sole. ¶ 68 ¶ E

la faccia. ¶ Orlando attento all'amoroso affetto, ¶ senza che

avrai veduto in faccia, ¶ all'altro desiderio ancora attendi

il conte altri sentieri, ¶ all'arbor tolse, e a

meni o Fortuna; ¶ ch'all'erbe, all'ombre, all

l'avea messo. ¶ 98 ¶ Sansonetto all'incontro al duca diede

e pur l'arbitrio all'appetito cede: ¶ perfida sia

noto il Saracino atroce ¶ all'arme istrane, alla scagliosa

gli vede, ¶ dal capo all'anche un altro fender

condotto. ¶ 29 ¶ Dio vòlse che all'entrar che Rodomonte ¶ fe

di Marra, ¶ che ritrovarsi all'alta impresa gode, ¶ ai

bassa plebe, ¶ et esaltò all'imperio Massimino; ¶ e nascer

il fa veder ch'all'antro arrivi; ¶ che tre

e ritornar le pecore all'albergo ¶ il fier pastor

d'orrore ¶ vide appressare all'uscio de la cava

grasso opimo ¶ che ritroviamo all'intestina intorno, ¶ e de

attendiamo infin che steso all'ombra ¶ d'un bosco

che quando dianzi avea all'uscir del chiuso ¶ vedutala

quivi aspetta fin ch'all'ombra nera ¶ il mostro

nobilissima testura ¶ le sopraveste all'arme aggiunse, e tante

sella in fretta: ¶ adosso all'altro si riversa il

Fuor de la terra all'ultimo condutto ¶ fu da

gli fan più ch'all'incude l'ago: ¶ sì

la Senna corre ¶ sotto all'isola, e va fuor

miglior consiglio, ¶ si gittò all'acqua, e uscì di

e i cari figli all'ultimo comprende ¶ essergli tolti

fuoco, ¶ tutte le genti all'ordine ristrinse. ¶ Lascionne parte

tutto il passa sin all'altra banda; ¶ et ai

Martano infesto, ¶ l'uno all'altro additandolo, lo scuopre

dir sol d'Orrigille) ¶ all'uno e all'altro

Orrigille) ¶ all'uno e all'altro vuol che si

prodi guerrier le parvero all'aspetto; ¶ ch'erano ambeduo

ebbon ricetto: ¶ e sin all'ora che dal sonno

cinse, ¶ e la mazza all'arcion del destrier messe

piena. ¶ 136 ¶ L'isola sacra all'amorosa dea ¶ diede lor

giovani e vecchie, infino all'ultime ore. ¶ 140 ¶ Quivi odono

la nave ¶ le vele all'orza, et allargossi in

mesto: ¶ volta la poppa all'onde, e il mar

Quattro altri uccide appresso all'indovino, ¶ che non han

avea Carlo, e aggiunto all'arme i gigli, ¶ perché

a destra, e Lerì all'altra mano. ¶ 186 ¶ Rifulse lo

nimica voce che minaccia: ¶ all'ultimo ode il suo

aspettò, posto lo strale all'arco. ¶ 20 ¶ Quando Angelica vide

Fêrsi le nozze sotto all'umil tetto ¶ le più

lui satollo. ¶ 35 ¶ Se stava all'ombra o se del

dar le ricche merci all'avide onde. ¶ Altri attende

gli altri alla spola, all'aco, al fuso, ¶ al

fuso, ¶ al pettine et all'aspo sono intenti, ¶ con

trito e soave, ¶ portò all'incontro la donzella in

Inferno ¶ cotto, e temprato all'acque fu d'Averno

di lor sangue insin all'elsa tinse. ¶ All'uno

insin all'elsa tinse. ¶ All'uno il capo, all

All'uno il capo, all'altro il braccio tolse

intende. ¶ Da un amo all'altro l'àncora è

di chieder pace ¶ prima all'offeso dio, che peggio

giorno), ¶ che la portaro all'isola d'Ebuda. ¶ Riconosce

sorte ¶ l'avesse fatta all'isola venire ¶ di là

dolor ne gìa; ¶ quando all'entrar d'un bosco

fosse stato Orlando pare ¶ all'Eleusina dea, come in

Mentre pensa così, sente all'orecchia ¶ una voce venir

fellon, né gli risponde, ¶ all'alta preda, al gran

una stanza, che presso all'uscita, ¶ d'orzo e

dietro alle vermiglie gote, ¶ all'auree chiome et a

che dentro alla mandra, all'aer cupo, ¶ il numer

accompagnato ¶ di gente valorosa all'acqua e all'armi

valorosa all'acqua e all'armi, ¶ smontò ad un

andâr tutti gli arnesi. ¶ All'eterna Bontade, all'infinito

arnesi. ¶ All'eterna Bontade, all'infinito ¶ Amor, rendendo grazie

scoprir sua voglia rea ¶ all'altro finalmente si consiglia

rio disegno. ¶ Grande ira all'uno e all'altro

ira all'uno e all'altro il core accese

chi fosse: ¶ 43 ¶ e torno all'altra, che si raccomanda

parte ¶ che giace presso all'incantata stanza, ¶ verrà l

pur non dar fede all'occhio tuo, che losco

terreno. ¶ 70 ¶ Qual lo stagno all'argento, il rame all

all'argento, il rame all'oro, ¶ il campestre papavere

rimase, ¶ che si condusse all'incantate case. ¶ 79 ¶ De le

al lupo, al corvo, all'aquila griffagna; ¶ e ben

vuol ch'in campagna all'ordine si veggia; ¶ perché

gli diletta, ¶ essendo presso all'ora ch'a riposo

che fosse dipoi fatto all'oscuro ¶ tra Doralice e

Venuto ad Agramante era all'orecchio, ¶ che già l

al gran bisogno e all'alto suo splendore. ¶ Non

Michele. ¶ - Va (gli disse) all'esercito cristiano ¶ che dianzi

e da villaggi, ¶ ch'all'ombra di duo monti

mano. ¶ 95 ¶ Se gli accosta all'orecchio, e pianamente ¶ l

muro. ¶ 121 ¶ Non sì tosto all'asciutto è Rodomonte, ¶ che

facciano difesa ¶ dal basso all'alto, e mostrino valore

dal fondo cupo insino all'orlo quasi), ¶ e senza

dei battuti legni, ¶ altri all'acquisto del paese eletti

né al sol né all'anno apre il sentiero

valle; ¶ ove ebbe spesso, all'aer chiaro e al

l danno fia. ¶ 48 ¶ Metto all'incontro la morte d

l'aria vola ¶ dietro all'Aurora, all'apparir del

vola ¶ dietro all'Aurora, all'apparir del sole, ¶ e

le piramidi famoso: ¶ vede all'incontro il Cairo populoso

già sparito il giorno, ¶ all'isole ancor alto di

che 'l sol nuovo all'orizzonte saglia. ¶ 75 ¶ Astolfo, che

Grifone et Aquilante, ¶ et all'insegne e più al

e senza guardia stanno. ¶ 78 ¶ All'abondante e sontuosa mensa

gli occhi, e dimostrò all'occaso, ¶ per manifesti segni

qual d'un arbore all'ombra e qual d

Or presso ai fonti, all'ombre de' poggietti, ¶ leggon

e tra pedoni, ¶ mercé all'annel che fuor d

giocondo. ¶ 44 ¶ L'avea mandato all'isola d'Alcina, ¶ perché

invisibile ognor gli era all'orecchia. ¶ Così fingendo, del

porta. ¶ 80 ¶ Assaltò li guardiani all'improviso, ¶ e si cacciò

malaccorta; ¶ e fece dar all'arme immantinente, ¶ e intorno

Stassi cheto ogni augello all'ombra molle: ¶ sol la

Guasconi lava, ¶ tenendo appresso all'onde il suo destriero

consigliar di queste cose ¶ all'oracol, che lor così

una donzella ¶ che fosse all'altra di bellezza pare

La vela, in cima all'arbore rimessa, ¶ rendé la

rimessa, ¶ rendé la nave all'isola funesta, ¶ dove chiuser

fuore altra donzella, ¶ perdonaro all'angelica beltade. ¶ Al mostro

io venir più tosto all'arme? ¶ lasciar più tosto

Guascogna ancora ¶ rivide sin all'ultimo borghetto; ¶ e cercò

in Olanda. ¶ 26 ¶ Io ch'all'amante mio di quella

con simil colpo ire all'occaso; ¶ che mentre andava

venti e i remi all'acque, ¶ e tutti ci

affretta; che di gire ¶ all'isola del mostro avea

avea desire. ¶ 59 ¶ Or volta all'una, or volta all

all'una, or volta all'altra banda ¶ per gli

darglila in mano; ¶ 63 ¶ et all'incontro vuol che 'l

suo intento ¶ alla fraude, all'inganno, al tradimento. ¶ 64 ¶ Gli

schiena, ¶ l'una vicina all'altra, esser percosse; ¶ né

sia da un capo all'altro, esser rimosse. ¶ La

altro pur s'accorge ¶ all'abito e al parlar

te disegnò il mondo, ¶ all'inferno, onde uscisti, ti

de' quai le novelle ¶ all'altro canto vi farò

vi farò sentire, ¶ s'all'altro canto mi verrete

care, ¶ ch'essere accorto all'altrui spese impare. ¶ 7 ¶ Guardatevi

il capo e sparge all'aria il crine; ¶ e

trito e bianco. ¶ Mancava all'arme ch'avea indosso

dispiacevol compagnia; ¶ trovò ch'all'ombra d'una torre

stupore e riverenza ¶ induce all'alma, ove si scuopre

uom sin in mezzo all'anima si vede; ¶ vede

l'ale: ¶ ogni sera all'albergo se ne gìa

quella il gran capitano all'aria spande, ¶ e quella

gl'Inglesi. Or volgeti all'Esperia, ¶ dove si veggion

sasso. ¶ 93 ¶ Al nudo sasso, all'Isola del pianto; ¶ che

sì l'ale inaffi all'ippogrifo, ¶ che brami invano

punto, ponta i piè all'arena ¶ e sbalza in

grave e mala aggiunta all'altro danno ¶ vedersi anco

valle, ¶ dove per mezzo all'alte selve ombrose ¶ vide

in fretta ¶ brama trovarsi all'isola d'Ebuda, ¶ dove

o d'ir girando all'orza. ¶ 30 ¶ Fu volontà di

udire un pianto; ¶ sì all'orecchie gli vien debole

posto gli occhi appresso all'onde al basso, ¶ vede

quel bel volto ¶ ch'all'amorose reti il tenea

son quell'io), ¶ dietro all'altr'arme tu mi

a lasciarmi con effetto. - ¶ 29 ¶ All'apparir che fece all

All'apparir che fece all'improvviso ¶ de l'acqua

tocca, ¶ esser si crede all'empia fera in bocca

altra gente, ¶ per darla all'un de' duo che

ne serva, ¶ poi torni all'uso suo dura e

si mostra; ¶ e dice all'apparir: - Pace sia teco

scontro tremar dal basso all'alto ¶ l'erbose valli

spelunca affumicata, dove ¶ battea all'incude i folgori di

Or a poppa, or all'orza hann'il crudele

d'un cavallier, ch'all'ombra d'un boschetto

il bel loco, ¶ temprato all'onda et allo stigio

e quando tutte sono all'aria sparse, ¶ velocissime mostra

spaziose rote, ¶ e quando all'uno accenna, all'altro

quando all'uno accenna, all'altro mena: ¶ all'uno

accenna, all'altro mena: ¶ all'uno e all'altro

mena: ¶ all'uno e all'altro sì gli occhi

che costei fu ch'all'erba lo distese. ¶ 63 ¶ A

vole ¶ tanto ch'arrivi all'alto mio concetto? ¶ Molto

Lasciàn costui, che mentre all'altrui vita ¶ ordisce inganno

foco ¶ rendea gran lume all'uno e all'altro

lume all'uno e all'altro loco. ¶ 8 ¶ Di devota

e crocca, ¶ ch'era all'incontro, onde una donna

carmi ¶ e segni impressi all'osservate stelle ¶ (come più

così detto, ¶ et agio all'opre de la maga

e l'Apenin fin all'Isauro, ¶ e di grandezza

Romagna, ¶ d'aver dato all'esercito di Francia ¶ la

ch'io dia licenzia all'ombre, e ch'io

rapaci e ladre. ¶ Ecco all'orecchie un gran rumor

come si vede ch'all'astuto gatto ¶ scherzar col

por si venne. ¶ 25 ¶ Lascia all'arcion lo scudo, che

da l'Indo sono all'Atlantee colonne; ¶ 62 ¶ e una

d'amor, che pare ¶ all'ignorante vulgo un grave

quel ch'io vo' all'altro canto differire. ¶ Canto

rai, ¶ qui men ch'all'altre region s'appressa

piacer con lei, ¶ ch'all'amoroso ardor par che

la stola, ¶ e fece all'aureo crin danno e

gagliardo; ¶ poi si ferma all'incontro ove il re

beltade. ¶ Io la salute all'innocenzia porto; ¶ porto il

e ai cavallieri e all'altre turbe tante ¶ Rinaldo

e molle, ¶ e capitò all'ostel d'un eremita

dopo gran discorsi, ¶ pensò all'accusa del fratello opporsi

monte ¶ volgea la faccia all'aure fresche et alme

mi salse. ¶ La balena, all'ufficio diligente, ¶ nuotando se

usata via, ¶ signor, venuto all'isola fatale, ¶ acciò ch

il viso, ¶ quel ch'all'arcione avea lasciato Atlante

vero o falso ch'all'occhio risponda, ¶ non è

or non satisfece: ¶ ma all'onor, chi gli manca

foce, ¶ dal bianco Scita all'Etiope adusto ¶ riverir fai

Viviano e Ricciardetto, ¶ ch'all'occision de' Maganzesi rei

parte, ¶ parte ne veggo all'altrui spese et odo

che 'l suo re all'altro re tributo dia

fede, ¶ lieto si mette all'onorata impresa. ¶ Ruggier non

taglio avea di fare all'arme oltraggio; ¶ combatter senza

al giorno terminato, e all'ora ¶ ch'era prefissa

re Agramante. ¶ 82 ¶ Giunto Carlo all'altar che statuito ¶ i

quindi, e poi vanno all'altare ¶ che riccamente avean

sì presso l'una all'altra fêro, ¶ che testimonie

crebbe; ¶ e un dar all'arme ne seguì sì

errore. ¶ 61 ¶ Poi che fu all'esser primo ritornato ¶ Orlando

oscura ¶ sopra suoi campi all'ultimo non scocche; ¶ si

guerrier al mar come all'asciutto: ¶ e quel si

sozzopra, e l'uno all'altro adosso. ¶ 25 ¶ Per ciò

cedesse. ¶ 43 ¶ Il re Agramante all'oriente avea ¶ volta la

l'altro s'abbracciò all'asciutto; ¶ ch'erano amici

ma che egli andasse all'infedel paese ¶ d'Egitto

che l'avea tratto all'isola deserta: ¶ ma non

o forza il porti all'altra riva. ¶ Già v

quivi a guardar fin all'estrema torre. - ¶ 42 ¶ Così parlava

l mondo poter trarre all'inferno. ¶ 44 ¶ Ch'io vinca

che seguon l'una all'altra presso, ¶ di che

scoglio uscì Ruggiero, ¶ come all'alta Bontà divina piacque

piccola chiesa che risponde ¶ all'oriente, assai commoda e

un bosco scende sin all'onde, ¶ di lauri e

senza affanno ¶ era venuta all'ottantesimo anno. ¶ 59 ¶ Dentro la

vede salire, esser vorria all'asciutto. ¶ Sobrin lo scudo

e a Brandimarte e all'altro spera ¶ far parer

si pone in mezzo all'una e all'altra

mezzo all'una e all'altra pugna, ¶ perché in

spaccio, ¶ sì ch'espedito all'altra vita vada; ¶ o

re Agramante ¶ vide condotto all'ultimo periglio: ¶ che ne

era duo dita ¶ intorno all'elmo, e fu tagliato

tolto, ¶ come di piè all'astor sparvier mal vivo

trunco. ¶ Corse lo spirto all'acque, onde tirollo ¶ Caron

smarrì nel viso; ¶ e all'arrivar del cavallier d

manco, ¶ di sangue sin all'elsa tutto asperso. ¶ Mostrò

né l'avea tratto all'amorosa rete ¶ sì la

non molto ¶ sarebbe grave all'animoso amante; ¶ né pur

vede il mostro ch'all'offese ¶ se gli apparecchia

loco, ¶ e la mazza all'arcion, che getta foco

aria nera ¶ fuggisse inanzi all'altra aurora bella, ¶ venir

et onestà preporre ¶ debbe all'antiqua la sua patria

e da l'austrine all'iperboree case, ¶ via più

hanno sì il mondo all'età prisca adorno; ¶ di

parea. ¶ E in modo all'arti liberali attese, ¶ che

il re de' fiumi, all'isoletta ¶ ch'alla cittade

poi fu l'uno all'altro caro. - ¶ 144 ¶ Così disse

diviso ¶ vide il capo all'amico, ebbe occhi molli

fatto io: ¶ sol tu all'acquisto, io non son

in quei giorni intenzione ¶ all'imperator greco Costantino, ¶ che

si ritornaro. ¶ I remi all'acqua, e dier le

provisto ai luoghi principali, ¶ all'ippogrifo suo fe' spiegar

morso. ¶ Ne le maremme all'ultimo ritenne ¶ de la

lo sproni; ¶ e ch'all'impeto fier più non

che i guerrier furo all'asciutto, ¶ certificato avean Carlo

padre ingiusto. ¶ Elena bella all'amator di Troia ¶ non

scaglia ne levasse, ¶ quando all'imagin vostra lo ritrasse

al vecchio Amon corre all'orecchia. ¶ 72 ¶ Li quali parimente

il vanto. ¶ 90 ¶ Ben comprende all'insegne e sopravesti, ¶ all

all'insegne e sopravesti, ¶ all'arme luminose e ricche

lo può odiar, perch'all'amor più tira ¶ l

valor, che quella offesa all'ira. ¶ 93 ¶ Ma se Leon

fe' sonar raccolta; ¶ et all'imperatore un messo ratto

la miseria estrema. ¶ 2 ¶ Così all'incontro, quanto più depresso

l sol il raggio ¶ all'austro inchina, e lascia

quel si volta. ¶ Pur all'opinion più tosto corre

e vinta. ¶ 34 ¶ Son simile all'avar c'ha il

vana paura; ¶ e come all'apparir del suo splendore

ma non sì tosto all'orizzonte arriva, ¶ che 'l

superna Bontà fa ch'all'orecchia ¶ del cortese figliuol

colui ¶ che si serba all'estrema d'ogni pena

grata steso ¶ lo trova, all'acqua un palmo e

che la notte sotto ¶ all'alte mura fu fatto

primo lampo ¶ ch'apparve all'orizzonte, entrò nel campo

borea cede, ¶ né più all'irato mar lo scoglio

Ettòr Vulcano diede, ¶ ceda all'odio e al furor

al buono elmetto, ¶ quando all'osbergo fa gittar scintille

e singulti, ¶ si trova all'apparir del nuovo sole

tutta quella notte ¶ ch'all'infelice giorno venne appresso

coppia da l'Indo all'estrema onda maura. ¶ Ecco

preghi ¶ le sue parole all'ostinato Amone, ¶ che non

ferri bassi. ¶ Le lancie all'incontrar parver di gielo

che lo potea stordire all'altra botta. ¶ Ma Ruggier

al manco ¶ ginocchio e all'altro attraversògli e spinse