Ada Negri, Il dono, 1936

della giornata; e meglio all'alba, quando ¶ mute sono

Quando mi troverò dinanzi all'ombra ¶ di morte (può

spirito e carne, ¶ fratello. ¶ All'un de' polsi tu

mani giunte ¶ sul petto, all'un de' polsi avrò

l'amaranto delle cinerarie ¶ all'avvampare dei geràni: il

doppia siepe, mentre salgo all'alto ¶ chiosco che mira

onde ¶ d'olezzo unite all'onda delle preci. ¶ Qui

che soggetta ti avrebbe all'uomo, e resa ¶ capace

e nessun ti riconosce ¶ all'infuori di me: mentre

addensa ¶ la nebbia incontro all'imminente notte ¶ e fa

come oggi che porti ¶ all'anulare un infrangibil cerchio

Italia: dalla grande Incoronata ¶ all'Umile che d'erba

di scure mammole ¶ fiorite all'ombra: in quel tenace

sul nostro capo. ¶ Vampe all'orizzonte ¶ fumigavano su dalla

estrema, ¶ chiuso il pensiero all'ultima speranza. ¶ E t

ben vorrei, sorella, ¶ dire all'eco invisibile il tuo

dell'ardore ¶ pur declinando all'avanzar dell'ombre. ¶ Non

dal sommo ¶ dei ponti all'imo delle fondamenta ¶ squillan