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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Senza coda, 2005

concordanze di «all»

nautoretestoannoconcordanza
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chele potevano anche scattare all’improvviso, guardò attento gli
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la parete rugosa finché, all’improvviso, non si accorse
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Quasi senza respiro. ¶ Arrivarono all’ultima stanza, quella adiacente
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aquiloni volavano dappertutto e, all’improvviso, entrarono dentro l
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e scese giù fino all’erba. ¶ “L’ho presa
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insieme si accovacciarono davanti all’asse di legno. ¶ “Te
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da dietro. ¶ Pietro arrivò all’asse e la stese
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i pantaloni. ¶ Si avvicinò all’albero. Era proprio alto
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per il lungo pianto all’ombra del grande albero
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mettiamo sopra l’alcol. All’inizio brucia un poco
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dietro l’altro, fino all’inizio del bosco rado
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e quei mocassini che, all’improvviso, si mossero come
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blu che traboccava fino all’orlo. Gli sgocciolava dalle
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lo sforzo. ¶ Si avvicinò all’ombra con la ghiaia
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e le siepi solo all’ultimo. Vicino alla fontana
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nella stradina che conduceva all’uscita del giardino. ¶ Pietro
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alla Bianca e andò all’altra portiera. Fece scattare
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sarebbero state più immagini. All’improvviso scomparvero rocce, alberi
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le mani dal volante. ¶ All’inizio del garage la
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spalancò gli occhi così all’improvviso che gli fu
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gli arrivava nei polmoni. All’improvviso sentì freddo. ¶ Suo
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chiuse gli occhi gonfi. All’inizio il viso del
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vide sorridere. ¶ Scese assieme all’uomo. Poi chiuse la
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il tempo di arrivare all’enorme scacchiera di pulsanti
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di pulsanti grigi davanti all’entrata arrugginita e bassa
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Poi da un giorno all’altro aveva smesso di
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Toni Mennino aveva chiuso all’improvviso. ¶ Sentì addosso le
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era mai successo lì, all’ingresso. Il controllo andava
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regolari, una di fronte all’altra, contrassegnate ognuna da
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lunghezza. ¶ Camminarono. Corsero. Poi all’improvviso Pietro si voltò
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costrinse a guardarlo. ¶ Ripensò all’ultima volta che era
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facendolo sventagliare dalla prima all’ultima pagina. Un fruscio
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c’è?” chiese Luigi all’improvviso rialzandosi dall’erba
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poggiata a terra vicino all’armadio. Pietro era steso
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le forbici si allargarono all’improvviso, gli sfuggirono di
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sul mobile. Uno accanto all’altro. ¶ Per un attimo
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ruvida. Corse veloce fino all’angolo in alto a
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frusciare le banconote vicino all’orecchio. ¶ “Forse Augusto Mitiello
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si era sentito dire all’improvviso. E appena fuori
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si era spostato davanti all’ultima ruota rimasta. “E
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anche due. ¶ 15. ¶ I biscotti all’uvetta erano rimasti tutti
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suoi occhi andavano dappertutto: all’entrata della stalla e
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Poi si era bloccato all’improvviso, quando aveva notato
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per la discesa fino all’orto, in mezzo ai
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casa. Sua madre era all’entrata, lo accarezzò e
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silenzio, come sempre. Proprio all’ultima rampa di gradini
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Restarono uno a fianco all’altro. Pietro sbuffò: “A
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scarpe. Quando fu davanti all’armadio lo aprì e
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Passava da una parte all’altra del giardino, asciugandosi
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passi che aspettava. Così, all’improvviso, se lo trovò
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lì sotto finiva schiacciato all’istante. ¶ Pietro accese l
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la palla in mezzo all’area. Subito dopo, senza
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stanza. Lo seguì fino all’ultimo spigolo, poi aprì
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frusta. ¶ Si chinò. ¶ Poi, all’improvviso, arrivarono le mani
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lucertole erano dappertutto. Comparivano all’improvviso davanti ai suoi
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volavano da una parte all’altra, poi si dividevano
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Era il gennaio 2003, studiavo all’università e vivevo con
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bolletta chiusa, la scartavo all’ultimo momento, pagavo con
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Luca Briasco e soprattutto all’arte di Chiara Belliti
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fosse scritta. E devo all’editore Feltrinelli il suo