Salvatore Di Giacomo, Nella vita, 1903

nelle viscere della collina, all'opposta sponda del fiume

e fitta, assorgeva rapidamente all'orizzonte: era come una

ponte. ¶ L'ora scoccò all'Arcivescovado. Letizia si volse

s'avviava, per ripararvi, all'androne del palazzo municipale

Letizia passò d'avanti all'«Arco Mazzocchi», una folla

sulla seggiola, parlando forte all'uscio socchiuso - Dice che

volte: ¶ - Evviva il furiere! ¶ All'improvviso le si piantò

un affare mio, fino all'Annunziata. Parla con mia

il marito, quasi calva all'occipite rigato di filze

gettò l'una addosso all'altra le due sciagurate

Marta che le parlava all'orecchio, pianissimo. ¶ Marta disse

n'era pieno fino all'ultime carrozze, e ora

le arcate della stazione, all'uscita sulla piazza. ¶ Era

gente, razza di bagasce!.. ¶ All'improvviso le piantò sulla

voi che farete? - chiesi all'ercole, che si grattava

Municipio nello stesso palazzo, all'ultimo piano! Macchè. Dopo

spense. Io la vidi: all'ercole forse sfuggì. Egli

Che volete fare? - dissi all'ercole, piano - Qui a

dentro quando un grido, all'improvviso, ruppe il profondo

tornò il buio impenetrabile. ¶ All'aria m'era entrato

andava a cascare addosso all'impiegato postale; che la

si dice, in carriera, all'anno emozionato in cui

m'ero addottorato medico, all'internato nello spedale degl

d'esso, che imponendo all'uomo - come nel caso

di un unico vestito all'anno. Un altro, dunque

Calvario d'una derelitta», all'espositore commosso delle privazioni

dove poterlo riabbracciare? Corsi all'ex monastero di Santa

quelle femmine: Brigadiere, portatela all'ospedale: l'hanno sfregiata

colpo scorrente dalla tempia all'angolo mascellare inferiore. Ferita

incarnato dava maggior rilievo all'orribile color giallastro della

sua bisogna e mormorò all'impiegato: ¶ - Guardi che bella

pallido, segnato dalla tempia all'angolo della bocca dalla

terra con la pancia all'aria, brancicava e annaspava

scranna, si chinò, quasi, all'orecchio della moglie e

è stato mio padre, all'aria che ha respirato

lo zelo, l'ossequenza all'orario, la diligenza ne

del cappello, scivolò accanto all'enorme e nero carrozzone

sala della distribuzione intorno all'ultimo bollettino del ministero

pace. Adesso ci fa all'amore da lontano, tutti

posta la sua cassetta all'ombra, a pochi passi

e grotteschi che offrono all'assaporante o meditante gastronomia

la Virginia - mi soffiò all'orecchio il donnone - Tipo

fece il donnone riconducendomi all'uscio di strada - È

era posta a lavorare all'uncinetto. Le mani pienotte

lino del suo poppante. All'opposto angolo, nell'ombra

cose! - disse la Sponzilli, all'improvviso - Tu non hai

senza sapere perchè. ¶ Suonò, all'improvviso, un alto grido

allungava il passo fino all'arco depresso ed oscuro

a un banco, rimpetto all'altarino. L'ultima, una

II. ¶ La suora addossata all'altare si fece il

Subitamente fu picchiato forte all'uscio della chiesa. Di

rinserrava: strette l'una all'altra, pallide, palpitanti, gli

e giù in grembo all'idiota ed ella, piegata

vi cercava un posto all'ombra - Ci raccomandano alla