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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «alla»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
a ogni scherno. ¶ Pure alla fin, volendo riparare ¶ un
2
1483
trovare, ¶ e collo scudo alla terra giù balza; ¶ donde
3
1483
la notte costui, presso alla mattina, ¶ come l'anime
4
1483
che tu vadi insino alla Corona ¶ per fare opera
5
1483
lor conforto, ¶ dicendo: - Abbiate alla terra riguardo ¶ e dirizzate
6
1483
E così si commette alla marina ¶ e l'armadura
7
1483
E giostre e feste alla piazza si fanno; ¶ e
8
1483
armar segretamente, ¶ dove piacessi alla dama piacente. ¶ Brunetta gli
9
1483
dama galluzza! ¶ e dice alla sorella per iscorno: ¶ - Truova
10
1483
provare; ¶ ognuno in terra alla fine è caduto. ¶ Il
11
1483
il che fu tanto alla bianca molesto ¶ ch'a
12
1483
potea sua morte perdonare; ¶ alla risposta soprastette alquanto. ¶ I
13
1483
intorno. ¶ Rinaldo a questa alla porta arrivava, ¶ e poi
14
1483
ver fatta certa, ¶ venne alla porta ed a tutti
15
1483
color quivi stanno! ¶ Venite alla reina, se vi piace
16
1483
lui lacrimando. ¶ Rappresentossi innanzi alla Corona. ¶ Questa reina è
17
1483
mi lasciar perir presso alla foce, ¶ poi che noi
18
1483
un colpo a Rinaldo alla testa. ¶ Rinaldo un salto
19
1483
abbi, s'io debbo alla fine perire. - ¶ Disse Rinaldo
20
1483
Andianne ove ti piace alla ventura. - ¶ In questo un
21
1483
a torto, ¶ ché Fuligatto alla fine si rizza. ¶ E
22
1483
stanno, ¶ pel gran deserto alla lor via ne vanno
23
1483
Disse il pagan: - Proviàgli alla battaglia. - ¶ Disse Rinaldo: - Suona
24
1483
e afflitta ¶ e ritornorno alla lor via diritta. ¶ Tutto
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1483
ma il letto allotta alla frasca fu fresca. ¶ Lasciàgli
26
1483
ne son conte, ¶ ritorneremo alla reina Antea ¶ che di
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1483
E scrisse a Bambillona alla reina ¶ ch'avea mutata
28
1483
parte ne fia presto alla marina, ¶ e centomila o
29
1483
Va' impìccati tu stesso alla giubbetta, ¶ ch'io non
30
1483
e le castella ¶ insino alla marina capitando, ¶ acciò che
31
1483
s'io gli piglio alla pania ¶ e tutto il
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1483
smania? ¶ Manda Ulivieri incontro alla reina ¶ a saper la
33
1483
tante ¶ quando e' venne alla guerra de' Romani: ¶ qui
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1483
piegossi ¶ e con fatica alla mano accostossi. ¶ Ulivier rise
35
1483
vorrà fare alto presso alla fiumana. ¶ E de' giganti
36
1483
san Dionigi ¶ vengono innanzi alla gente d'Antea. ¶ Orlando
37
1483
tutto il campo stordiva alla voce. ¶ Disse Malgigi: - Andate
38
1483
ma poi che pure alla fine Terigi ¶ questi giganti
39
1483
ed ognun fugge dinanzi alla morte, ¶ e corron verso
40
1483
in Francia la strenna ¶ alla tua gente c'hai
41
1483
uccise con la lancia alla campagna ¶ come dato era
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1483
e 'l zucchero trabocca alla caldaia, ¶ per discrezion, lettore
43
1483
la vendetta del padre alla memoria. ¶ Ma Falseron, ch
44
1483
dovea partire; ¶ e inginocchiossi alla magnificenzia ¶ di Carlo, e
45
1483
il groppone ¶ da rimanere alla pania o la ragna
46
1483
E cognosceva la spiga alla resta, ¶ ché Falserone ha
47
1483
ché Falserone ha veduto alla posta, ¶ e le sue
48
1483
E cavalcando ¶ avea sempre alla bocca o l'esca
49
1483
a poco a poco alla riva s'appressa, ¶ tanto
50
1483
gran pesce; ¶ era presso alla riva un granchiolino, ¶ e
51
1483
al fuoco; ¶ Orlando sta alla porta giù appoggiato, ¶ e
52
1483
signore, ¶ tutti saremo venuti alla corte, ¶ per fare il
53
1483
Ma se voi andate alla ventura drieto, ¶ io vo
54
1483
Aldighieri, ¶ e generommi, dice, alla marina. ¶ Del padre mio
55
1483
Rinaldo presto gli corse alla mente ¶ di dar la
56
1483
della bocca; ¶ allor Rinaldo alla testa raccocca ¶ e spiccò
57
1483
sapere. - ¶ Rinaldo un colpo alla zucca gli pose ¶ ch
58
1483
non Obysìn per certo alla favella, ¶ o Rugiadàn, che
59
1483
liberato, ¶ e' pose presto alla spada la mano ¶ e
60
1483
ammazzalla, ¶ e molti colpi alla donna menorno: ¶ ella rideva
61
1483
pur falla. ¶ Alcuna volta alla porta n'andorno: ¶ quivi
62
1483
suo caval rimonta. ¶ Cavalcono alla luna tanto e al
63
1483
Astolfo avea disposto. ¶ Rinaldo alla sua vita mai non
64
1483
a morte. ¶ Astolfo, capitando alla cittade ¶ dismonta a un
65
1483
al signor m'aspetti alla cittate, ¶ se meco vuol
66
1483
ostier ritornòe. ¶ Astolfo armato alla terra n'andòe. ¶ L
67
1483
non istà degli scotti alla fede; ¶ poi gliene increbbe
68
1483
questo? - ¶ Sùbito tutti vanno alla cittate; ¶ Astolfo nel palagio
69
1483
è Grifonetto. - ¶ Disse Rinaldo: - Alla barba mia, Gano, ¶ tu
70
1483
mai si vide sbigottito ¶ alla sua vita quanto a
71
1483
vanno giorno e notte alla stagliata, ¶ non creder sempre
72
1483
per boschi e selve, alla ricisa, a stracca, ¶ donde
73
1483
bella; ¶ attraversorno, ch'era alla man manca, ¶ e finalmente
74
1483
tanto che tutti appannorno alla ragna: ¶ feciono in sala
75
1483
le parole, ¶ e pure alla scodella aveva l'occhio
76
1483
ho posto. - ¶ Diceva Orlando: - Alla giostra io consento, ¶ ch
77
1483
se ne vien drento alla porta. ¶ E duolmi ch
78
1483
festa scese. ¶ Ritornossi Rinaldo alla cittate, ¶ ed ha drieto
79
1483
Costanzo morì a Bambillona; ¶ alla figliuola sua rimase il
80
1483
Antea volendo satisfare, ¶ condusselo alla mazza a questo inganno
81
1483
il tratto, ¶ che rimanessi alla lasca la lontra; ¶ ché
82
1483
de' tradimenti e 'nganni alla sua vita; ¶ ma per
83
1483
indosso dorma; ¶ un occhio alla padella, uno alla gatta
84
1483
occhio alla padella, uno alla gatta, ¶ ch'io so
85
1483
Ritornon con le spade alla battaglia: ¶ dunque costor non
86
1483
aspetta luogo e tempo alla vendetta, ¶ ché non si
87
1483
tolle: ¶ ognun che tocca, alla terra giù balza ¶ morto
88
1483
non sarai più lieto alla tua vita! ¶ Gherardo tramortì
89
1483
chiama Saliscaglia; ¶ di sopra alla città sta in un
90
1483
mill'anni d'essere alla pruova; ¶ e molti, che
91
1483
teco qualche paio. - ¶ Rinaldo alla città se ne va
92
1483
e ritornossi al padrone alla nave. ¶ E disse: - Come
93
1483
era Arcalida chiamata. ¶ Rinaldo alla città già tornato era
94
1483
Arcalida si fe' innanzi alla porta, ¶ e disse: - Dove
95
1483
Ricciardetto una ne punse alla groppa, ¶ che non portò
96
1483
alcun legno si rompe alla riva ¶ per tutti questi
97
1483
gola, Veglio, menti ¶ ch'alla battaglia vincessi colei, ¶ non
98
1483
quando alle gambe, quando alla barbuta; ¶ con l'altro
99
1483
del lor fratel contro alla sua famiglia: ¶ che mandin
100
1483
e come insieme furono alla stretta, ¶ tremò la terra
101
1483
sia: ¶ tocca questo anno alla figliuola mia. - ¶ E non
102
1483
pure orazion s'intende alla moresca: ¶ pregava Macon suo
103
1483
Orlando truova Don Bruno alla peccia, ¶ ma pur lo
104
1483
la sua aste appiccava alla treccia, ¶ ma per quel
105
1483
e naturale ¶ qual tolse alla città prima partisse; ¶ e
106
1483
fusta!». ¶ La lancia resse alla percussïone, ¶ perch'era dura
107
1483
che giunse un giorno alla cittade, ¶ e quella damigella
108
1483
e vede tanta gente alla pianura, ¶ sente stormenti, sentiva
109
1483
re Costanzo in mano. ¶ Alla prigion se n'andorno
110
1483
fedel compagno, ¶ sùbito pose alla spada la mano, ¶ e
111
1483
non segua; ¶ e dare alla giustizia essecuzione, ¶ intanto, di
112
1483
con molta gente andòe ¶ alla prigione, e' due baron
113
1483
che noi daren tosto alla ragna. - ¶ Queste parole van
114
1483
e Marïotto è innanzi alla giustizia; ¶ già fuor della
115
1483
terra; ¶ poi misse mano alla spada pesante, ¶ e colpo
116
1483
non si potea tenere: ¶ alla visiera si pose le
117
1483
con l'alie intorno alla sedia vicini? - ¶ Rispose Orlando
118
1483
ho commessi io solo alla mia vita; ¶ ed ho
119
1483
io ti dicessi mille alla ventura, ¶ di poche credo
120
1483
del paiuolo; ¶ poi corro alla cassetta de' danari; ¶ ma
121
1483
luglio; ¶ salvo che questo alla fine udirai: ¶ che tradimento
122
1483
un cappello a spicchi alla turchesca, ¶ salvo ch'egli
123
1483
casa a far fardello: ¶ alla cassetta de' danar ne
124
1483
apparìe, ¶ Morgante vede insino alla grattugia, ¶ e fra se
125
1483
E' ci è insino alla secchia: ¶ non dubitar, questa
126
1483
le trappole segrete: ¶ venne alla fonte e 'l corno
127
1483
ch'avea recato insino alla salina, ¶ e tazze ed
128
1483
opre sante. ¶ Partironsi costoro alla ventura: ¶ vanno per luoghi
129
1483
si chiama Belfior, presso alla riva ¶ del Nilo, e
130
1483
gran letizia; ¶ e sciolse alla fanciulla la catena, ¶ e
131
1483
una gran tazza piena ¶ alla fanciulla c'ha 'l
132
1483
e l'arbor sotto alla bestia tagliòe, ¶ che sbalordita
133
1483
mangia così verdemezzo, ¶ dicendo alla fanciulla: - Il mio appetito
134
1483
disse a Margutte: - Attendi alla cucina, ¶ che sia provisto
135
1483
e faceva ogni cosa alla moresca. ¶ La notte al
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1483
vestigi, ¶ tanto che possi alla mazza guidarlo. ¶ Ha fatto
137
1483
un tratto una scossa alla torre, ¶ che mai Sanson
138
1483
pose appunto la mira alla testa, ¶ e pure il
139
1483
destrier bianchi è portato ¶ alla sorella, ov'egli era
140
1483
vollongli la man porre alla spada. ¶ Gan si scostò
141
1483
accorse; ¶ e fu menato alla prigion di peso, ¶ perché
142
1483
salta in un punto alla nave per prua: ¶ caricon
143
1483
lor vaglia ¶ che debba alla tempesta essere schermo; ¶ ma
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1483
nell'acqua ed irsene alla riva, ¶ però che l
145
1483
creder ch'egli andassino alla fila: ¶ coprieno i monti
146
1483
Persia capitati ¶ e presso alla città tutti accampati. ¶ Rinaldo
147
1483
sùbito fuor ne venghi alla schermaglia. - ¶ E Ricciardetto andò
148
1483
trovarsi ¶ per questo mezzo alla sua salvazione. - ¶ E Chiarïella
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1483
s'ingegna ¶ non essere alla voce conosciuto, ¶ acciò ch
150
1483
veder fussi più degno ¶ alla città famosa Ettorre e
151
1483
giù fischiando: ¶ non ebbe alla sua vita un tal
152
1483
campana ¶ e con fatica alla percossa ha retto; ¶ ed
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1483
non fu' mai reputato alla mia vita, ¶ ma sempre
154
1483
messe avante. ¶ Orlando torna alla città pagana, ¶ e Chiarïella
155
1483
Or ritorniamo al campo alla pianura. ¶ Corante l'altro
156
1483
Ed accostossi alle mura alla terra, ¶ e mandò a
157
1483
della città col gigante alla mischia, ¶ ma tutti gli
158
1483
a dieci braccia accostarsi alla mazza; ¶ e bisognava, con
159
1483
popol meschino; ¶ sùbito Orlando alla prigion ritruova, ¶ e dice
160
1483
Copardo. ¶ Era il gigante alla porta aspettare; ¶ vide costoro
161
1483
Così, per non opporsi alla ragione, ¶ Copardo n'andò
162
1483
conte Orlando gli pose alla pancia, ¶ e 'l petto
163
1483
A mio parer, ritorna alla cittate ¶ e di' con
164
1483
poi se n'andò alla porta alla cittate: ¶ quivi
165
1483
n'andò alla porta alla cittate: ¶ quivi trovava insieme
166
1483
A sacco, a sacco! Alla morte, alla morte! ¶ E
167
1483
a sacco! Alla morte, alla morte! ¶ E muoia l
168
1483
ito. ¶ Un suo messaggio alla città mandava, ¶ e duolsi
169
1483
e vanno tutti incontro alla donzella, ¶ ed èvvi Lucïana
170
1483
Chiarïella. ¶ E giunti appresso alla gentil pagana, ¶ ognun la
171
1483
benché ciascun pur gridi alla Fortuna, ¶ salvi e mantenga
172
1483
non vegni. - ¶ Rinaldo disse alla donna famosa: ¶ - Perch'io
173
1483
ricordo; ¶ ma tu facesti alla fine tal chiosa ¶ che
174
1483
e molti altri stormenti alla moresca, ¶ lïuti e arpe
175
1483
Rinaldo, il tuo core? Alla dama. ¶ Pàrti che 'l
176
1483
già armato, ¶ ch'aspetta alla battaglia Antea nel letto
177
1483
che tu m'aspetti alla battaglia, ¶ e ciò ch
178
1483
come e' par ch'alla dama s'appresse, ¶ un
179
1483
fiera puntaglia, ¶ Orlando disse alla dama piacente: ¶ - Credo che
180
1483
tre dì promisson ritornare ¶ alla battaglia e far quel
181
1483
legato; ¶ e quando bene alla tua intenzione ¶ non rïusciva
182
1483
e dèttegli un rovescio alla francesca ¶ che lo tagliò
183
1483
lo tagliò pel mezzo alla turchesca. ¶ Morto costui, innanzi
184
1483
duolsi che nol vide alla partita: ¶ sento ch'egli
185
1483
sul campo l'aspetta ¶ alla battaglia armato, non in
186
1483
ben che lo manda alla mazza, ¶ e fra sé
187
1483
statti d'ogni cosa alla mia fede, ¶ se tu
188
1483
Io mi ritorno drento alla città, ¶ ché tempo non
189
1483
Soldan le sue benedizioni ¶ alla figliuola, e sono accomiatati
190
1483
è saldo, ¶ non vidi alla mia vita un tal
191
1483
a Rinaldo, che stava ¶ alla finestra e pel bosco
192
1483
qua? La morte? - ¶ Venne alla porta con molta tempesta
193
1483
in abandono. ¶ E stanno alla veletta per vedere ¶ qualunque
194
1483
falcone ¶ uscito del cappello, alla veletta. ¶ Ma per aver
195
1483
Furno i Romani ingrati alla ragione, ¶ onde seguiron poi
196
1483
e mille e mille alla sua vita, ¶ e tanti
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1483
tarda: ¶ con le ginocchia alla scala s'appicca, ¶ e
198
1483
avean condotto. ¶ Diceva Gano: - Alla barba l'arai! ¶ tira
199
1483
tratto gli occhi abbassava alla terra, ¶ ed Avin suo
200
1483
condotto avea col capresto alla gola ¶ il paladin di
201
1483
il brando. ¶ Rinaldo grida: - Alla morte, alla morte! - ¶ e
202
1483
Rinaldo grida: - Alla morte, alla morte! - ¶ e poi si
203
1483
ch'entrati sien drento alla porta. ¶ Ricciardetto era a
204
1483
che non gli dessi alla fine la morte, ¶ perch
205
1483
e 'ntanto ¶ feci priego alla Vergine Maria, ¶ al Padre
206
1483
ti bisogna. - ¶ Carlo diceva: - Alla fine io la lodo
207
1483
mese tempo a mandarlo alla morte; ¶ ma duolsi sol
208
1483
era corso già insino alla porta: ¶ vide Rinaldo, e
209
1483
A sacco, a fuoco, alla morte, a furore! - ¶ e
210
1483
Al fuoco! - gridare e - Alla morte! - ¶ e per paura
211
1483
che, poi che piace alla donna famosa, ¶ ognun si
212
1483
scorto ¶ che fatto fussi alla reina onore ¶ come se
213
1483
al paladino ¶ sùbito trasse alla testa col brando, ¶ e
214
1483
a bada, ¶ ed accostossi alla turba pagana: ¶ Terigi s
215
1483
braccio gli tagliò presso alla mano, ¶ tal che un
216
1483
pria non moro, ¶ ché alla città son certo ch
217
1483
che quell'alma vidi alla partita. - ¶ Diceva Orlando: - Al
218
1483
se n'andaro. ¶ Orlando alla sua camera n'è
219
1483
Orlando se n'andòe ¶ alla prigione, ed umilmente il
220
1483
cavalcato al sole ed alla luna: ¶ ora il tuo
221
1483
stupefatto. - ¶ E poi tornava alla prigion ridendo, ¶ e disse
222
1483
ntendi il caso appunto. - ¶ Alla sua vita tanto afflitto
223
1483
aste nello scudo. ¶ Rinaldo alla visiera pose a quello
224
1483
il messo - e giunti alla montagna, ¶ fumo assaliti da
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1483
s'innamora; ¶ e dèttegli alla fine un suo valletto
226
1483
gito, ¶ prese la bocca alla mascella dura, ¶ missegli un
227
1483
come Rinaldo fu drento alla porta; ¶ ma quel caval
228
1483
altra gente così sconsolata. ¶ Alla città s'appressa in
229
1483
un bel tratto. - ¶ Giunti alla terra, a un oste
230
1483
E poi che presso alla sedia s'accosta, ¶ disse
231
1483
potete intender certo, ¶ ch'alla giustizia dar dovessi loco
232
1483
che Rinaldo avea trovati: ¶ alla città venien sanza dimoro
233
1483
così incontro n'andarno alla dama, ¶ Rinaldo, come appariva
234
1483
suole, ¶ portava il nido alla casa del sole; ¶ ed
235
1483
l terzuolo ¶ che drieto alla pernice studia il volo
236
1483
l'oche han fatto alla fila bandiera, ¶ e come
237
1483
fiume, ¶ parea che fussi alla morte vicino, ¶ però cantassi
238
1483
l'uova sue drento alla buca ¶ della sua balia
239
1483
L'ultima parte toccava alla terra: ¶ quivi si vede
240
1483
arretra) ¶ Rinaldo qualche cosa alla donzella; ¶ ma non poté
241
1483
la soleva aver sempre alla mente; ¶ e la fanciulla
242
1483
ancora ¶ molte cose leggiadre alla moresca; ¶ e 'l messaggier
243
1483
fatta novella, ¶ non ebbe alla sua vita un tal
244
1483
onora; ¶ e fece accompagnarlo alla cittate. ¶ Era quel Lïonfante
245
1483
fu mai più dolente alla sua vita, ¶ e ragguardava
246
1483
discosto: ¶ - Prendi del campo; alla giostra vegnamo, ¶ ché dir
247
1483
San Dionigi il condusse alla porta, ¶ dove il Danese
248
1483
troppo sta la notte alla rugiada! ¶ Manda pel prete
249
1483
e la panziera: ¶ fino alla carne andò quel colpo
250
1483
poi portare. - ¶ Berlinghier mano alla sua spada caccia, ¶ e
251
1483
Mattafolle a Montalbano ¶ presso alla terra, ove era il
252
1483
che in dubio stava alla risposta attenta. ¶ E poi
253
1483
cavaliere: ¶ cavalli e scimitarre alla turchesca ¶ e scudi e
254
1483
e targe ed archi alla moresca. ¶ Meredïana aveva un
255
1483
gente ¶ che in Danismarche alla fine arrivorno. ¶ Quando Rinaldo
256
1483
Se tradimenti hai fatti alla tua vita ¶ già mille
257
1483
e insano, ¶ nulla rispose alla sua orazione; ¶ e 'l
258
1483
dolente; ¶ pur, così afflitto, alla sua gente è corso
259
1483
Magagna, ¶ e disse: - Presto alla porta n'andate, ¶ ché
260
1483
e tutti si ridussono alla porta. ¶ Faburro è giunto
261
1483
in sul destriere. ¶ Giunto alla porta con molto dolore
262
1483
imprese; ¶ e grande onore alla gente pagana ¶ facea far
263
1483
di Meredïana. ¶ Disse Ulivieri alla gentil donzella: ¶ - Che ti
264
1483
in un tratto; ¶ corse alla piazza con armate mani
265
1483
battaglio; ¶ ed Ulivieri innanzi alla sua dama ¶ dava gran
266
1483
fare un colpo degno alla mia vita - ¶ così pregò
267
1483
certo. ¶ Orlando in mezzo alla sua gente entrava ¶ ed
268
1483
l'agnusdei ¶ rivolto sempre alla sua dama bella, ¶ e
269
1483
non tenea la spada alla cintura, ¶ gli trasse d
270
1483
gli minaccia: ¶ - Fuggiàn dinanzi alla furia di Marte; ¶ e
271
1483
sur una riva appoggiato alla grotta, ¶ e d'acqua
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se davver m'invita alla battaglia, ¶ doman lo troverrò
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presto. ¶ In questo apparve alla riva un lïone, ¶ il
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fe' sacrificio o orazïone ¶ alla mia vita mai, ne
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la dài in preda alla gente nimica, ¶ piena di
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e molto caro appruovo; ¶ alla sua figlia ho fatto
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Rinaldo. ¶ Meredïana, ch'era alla presenzia, ¶ non poté far
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quella furia pazza ¶ corsi alla piazza, e parvemi dovuto
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Rinaldo non l'aveva alla cintura, ¶ ma in questo
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in mia corte. - ¶ Namo alla fine dètte il suo
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e molta baronia viene alla giostra; ¶ Grifone il primo
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sempre per antico ¶ dismontare alla casa di Gualtieri, ¶ ovver
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a traverso una banda ¶ alla sua sopravvesta e al
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questa. ¶ Una grillanda aveva alla testiera ¶ ed una in
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poteva, netto, ¶ gli pose alla visiera dell'elmetto. ¶ Gan
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se tu guardi bene ¶ alla tua vita, e pagherai
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tu farai il dovuto: ¶ alla sua vita mai fe
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congiurati sono ¶ di mettersi alla morte in abandono. ¶ E
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ricordo tu abbi avvertenzia ¶ alla tua vita, - e così
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torso, ¶ e per ventura alla gamba s'appicca ¶ e
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man pigliava ¶ e torna alla città colla sua gente
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e come e' giunse alla terra, ordinava ¶ di lasciar
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e come il giorno alla fanciulla bella ¶ toccava di
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e balli e feste alla moresca ¶ per onorar costor
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voluta salvare: ¶ dunque ritorna alla sua santa fede ¶ di
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per Colui che nacque alla capanna. ¶ Rinaldo e 'l
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corte; ¶ e come Manfredonio alla sua terra ¶ ha posto
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nol temerebbe: così di' alla dama. ¶ Vedi il lïon
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re Corbante fu villano ¶ alla risposta; e così si
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giunse ch'era morta: ¶ alla sua vita non fu
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dir questo, ¶ lo riconobbe alla favella presto; ¶ e disse
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da catena ¶ si potessi alla trappola pigliare; ¶ ch'io
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stava al bucolin quivi alla posta: ¶ trasse uno strale
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lïone. - ¶ Meredïana, ch'era alla finestra, ¶ fece chiamar sue
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tentato fu di farla alla franciosa; ¶ a Ulivieri in
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che ghiande; ¶ Ulivier pure alla donzella bada. ¶ Poi che
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assai s'eron vantati ¶ alla sua gente dar molto
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un fardello, ¶ e vòmegli alla cintola appiccare: ¶ lascia pur
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destrieri ¶ e fatto innanzi alla dama ogni pruova ¶ che
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gagliardo; ¶ ed Ulivier, perché alla dama piaccia, ¶ di Vegliantin
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possi ¶ questo lïon rimenar alla terra. ¶ La mia intenzion
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rispose il famoso marchese: ¶ - Alla domanda tua non vo
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che tu vedi alloggiati alla fiumana. - ¶ Disse la spia
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farti dispiacere: ¶ vengonvi insieme alla mazza guidando; ¶ quanto fia
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di venirmi a vedere ¶ alla città sicuramente», disse: ¶ «cose
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Io vo' con teco alla terra venire, ¶ che non
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par di qualche tradimento. - ¶ Alla città n'andorno finalmente
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poi mi dicesti: «Tórnati alla terra, ¶ ché con le
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sì ch'io ritorni alla mia istoria bella ¶ cogli
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pur dice il saracino». ¶ Alla sua vita mai fu
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ch'io il meni alla terra, ¶ e dè' saper
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disse: - Te non porterò alla terra: ¶ poi che se
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perché Orlando è ito alla cittade; ¶ e quel prigion
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con quel suo battaglio ¶ alla mia gente darà grande
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cagnesco; ¶ ma tanta gente alla fine v'è corso
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aveva ¶ ch'ognun discosto alla fine lanciava, ¶ e chi
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è sì forte ¶ ch'alla città ne fu tosto
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come Morgante era presso alla morte. ¶ Diceva Orlando: - Vedrai
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damigello. ¶ Corsono al campo alla turba pagana ¶ sì presto
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scudo giugnea ¶ e insino alla corazza lo passava, ¶ tanto
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inciampo: ¶ caduto son dirimpetto alla dama, ¶ donde ho perduto
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tòrmi cercando. - ¶ Morgante indrieto alla fine pur torna ¶ per
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fanno ¶ gli amanti presso alla dama, il visaggio, ¶ e
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tu v'eri presente. ¶ Alla mia vita non caddi
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poveretto. ¶ Che diren noi alla tua afflitta madre, ¶ o
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dopo a questo vennono alla cresima, ¶ tanto che infine
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Gan traditor lo condusse alla morte ¶ in Roncisvalle, un
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d'Angrante. ¶ Di sopra alla badia v'era un
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ch' a l'abate alla fine pur piacque. ¶ Entrato
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e come egli era alla badia arrivato. ¶ Disse l
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ignuda in mano; ¶ trasse alla testa, e Cortana tagliava
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l'avea finalmente. ¶ Venne alla porta ed ebbe così
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gli facea, ¶ e disse: - Alla badia ti vo' menare
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fiere ed agli uccelli. ¶ Alla badia insieme se ne
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appiè del monte. ¶ Giunto alla fonte, sente un gran
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molta tempesta, ¶ ed arrivorno alla fontana appunto, ¶ donde il
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da lor sopraggiunto. ¶ Morgante alla ventura a un saetta
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il terreno; ¶ e torna alla badia, ch'è pur
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luogo strano, ¶ e torna alla badia subitamente. ¶ Diceva Orlando
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1483
e cortese ¶ come conviensi alla gran gentilezza, ¶ ché so
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1483
gran nimico ¶ che fece alla badia già lunga guerra
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intento sempre e fisso ¶ alla tua stella e la
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1483
e spera ¶ di ritornarsi alla sua antica spera. - ¶ Morgante
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donna tanto signorile. ¶ Dintorno alla città sopra i confini
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Per lo deserto vanno alla ventura: ¶ l'uno era
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purgare. - ¶ Hanno cercato insino alla cucina: ¶ né cuoco né
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1483
usan trovare. ¶ Adunque ognuno alla mensa camina: ¶ comincian le
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e di sua impresa alla fine si pente; ¶ e
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1483
chiamava con un corno ¶ alla battaglia, per più beffe
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lo punse ¶ che Lïonetto alla porta raggiunse. ¶ Volgiti indrieto
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bandiera. ¶ Il caso presto alla dama fu porto, ¶ che
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a Manfredonio: - Io torno ¶ alla battaglia, perch'io odo
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suo fratello; ¶ Morgante sempre alla staffa seguia. ¶ Meredïana, come
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chioma sciolta, ¶ collo scudiere alla terra diè volta. ¶ Manfredon
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tornato, ¶ e inginocchiossi innanzi alla Corona ¶ dicendo: - Carlo, tu
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simulata cera. ¶ Ma risentito alla fine Chimento ¶ levossi e
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Mambrino. ¶ Così vanno costor alla ventura: ¶ usciron della Francia
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quanti usati a guerreggiare: ¶ alla badia ne vengon difilati
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1483
a guardare; ¶ e giunti alla badia, drento v'entraro
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Rinaldo in questo tempo alla badia ¶ con Ulivieri e
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a bertolotto. - ¶ Dicea Rinaldo: «Alla barba l'arai»; ¶ e
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e come il braccio alla greppia distese, ¶ Baiardo lo
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ponea. ¶ Rinaldo l'ebbe alla fine in dispetto, ¶ però
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perché tu dài martoro ¶ alla mia gente, che troppo
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perch'io son troppo alla ragione amico. - ¶ Disse il
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andava; ¶ e cadde arrovesciato alla verzura; ¶ l'anima nello
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1483
Ed avvïossi con esso alla briglia. ¶ Rinaldo disse: - Virgin
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d'un cervio trassi: ¶ alla sua capannetta andiamo un
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1483
tutti smontaron dell'arcione, ¶ alla capanna furono avvïati; ¶ vidono
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Disceson di quel monte alla pianura, ¶ e il lor
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la dama è nostra, ¶ alla città che 'l saracin
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figlia». ¶ Ulivier gli occhi alla donzella gira ¶ mentre Rinaldo
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da darla ¶ a divorare alla fera crudele, ¶ ma a
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gli fe' compagnia fino alla porta ¶ con molta gente
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poi che furon presso alla città, ¶ l'alta regina
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veramente ¶ che tornò Furio alla città degna alma, ¶ ché
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1483
del re Bianciardino ¶ presso alla corte di Marsilïone: ¶ il
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1483
pareva sanguigna. ¶ Era disopra alla fonte un carrubbio, ¶ l
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al giorno ¶ varie cose alla mente ebbe dintorno, ¶ e
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e dètte a tutti alla fine licenzia; ¶ ed accordârsi
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1483
invoco, ¶ e d'ardere alla morte un mio libretto
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1483
istava pure a vedere alla dura ¶ se far potessi
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voleva battezzare ¶ e redurre alla fede di Tommaso. ¶ Ma
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1483
insegna, ¶ e posto arebbe alla fine l'assedio ¶ dove
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1483
appunto il dì dinanzi alla battaglia, ¶ e molto aveva
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1483
non col pegno, ¶ perché alla vostra natura è nimica
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nozze maestri. ¶ Chi butta, alla lombarda, il pannisello, ¶ ed
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rivelate ¶ al Figliuol, quanto alla natura assunta: ¶ sì ch
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valde commendo. - ¶ Come Baiardo alla riva fu presso, ¶ parve
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1483
penne; ¶ e con fatica alla sella s'attenne. ¶ Rinaldo
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1483
potere al sole aggiugnere alla chioma; ¶ ma non potea
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Farferello, ¶ come e' giunse alla riva: - Io ti confesso
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il vero: ¶ lasciami andare alla faccenda mia, ¶ ch'io
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1483
agnello; ¶ e stava allato alla fonte a sedere, ¶ e
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1483
presto, ¶ ch'era presso alla fonte a men d
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come e' giunse sopra alla fiumana, ¶ disse: - Astarotte, poi
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per testimone, ¶ ché tutti alla battaglia sono andati ¶ in
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bella, ¶ però che allato alla reina è quella. ¶ Posonsi
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Rinaldo star non voleva alla musa, ¶ e del tagliere
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gli appiccò due baci alla franciosa, ¶ ed ogni volta
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sì che dormendo rimane alla pania, ¶ perché appoggiato a
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gridando s'indraca ¶ drieto alla volpe; se l'asino
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danna. ¶ Se voi sarete alla morte fedeli, ¶ ristoreravvi con
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1483
non lo vegga innanzi alla mia morte ¶ a punir
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e poi la lancia alla coscia si misse; ¶ e
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tante busne e corni alla moresca ¶ che rimbombava per
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far torte. ¶ Dunque vegnamo alla battaglia tosto, ¶ sì ch
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la penna. ¶ Orlando aveva alla sua gente detto: ¶ - Della
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discretamente, ¶ perché la lancia alla vista gli appicca; ¶ e
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era la corda rasente alla cocca. ¶ Avino intanto saltava
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ma pur la lancia alla fine si fiacca; ¶ ed
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1483
ingiuria; ¶ e nello scudo alla treccia gli colse ¶ e
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cada, ¶ ma perché, come alla terra fu giunto, ¶ dicon
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1483
che ne venga Rinaldo ¶ alla battaglia col suo Ricciardetto
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1483
non sapea formar parole ¶ alla risposta accommodate a quello
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campane: ¶ quivi stetton coloro alla veletta ¶ per ciuffar di
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manna; ¶ e perché Pietro alla porta è pur vecchio
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Fa' che tu sia alla bocca del corno ¶ la
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mòra. ¶ Gran festa Orlando alla fine facea, ¶ ritornato in
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non chieggio, ¶ ché innanzi alla mia morte io ti
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1483
n'avea, ¶ e Giuppitèr alla ròcca sua cresca ¶ a
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1483
pose Matteo ¶ la lancia alla visiera al re Fiorello
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1483
in testa ¶ e torna alla battaglia al modo usato
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1483
stretto, ¶ noi faren punto alla materia e nodo, ¶ che
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1483
fa pur dubitar drento alla mente; ¶ e vo con
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1483
avea veduto; ¶ ed Ulivieri alla fine ne leva, ¶ tal
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di Francia, ¶ di Sansonetto alla fine s'accorse, ¶ e
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che morto lo mandò alla buca. ¶ Poi riscontrò quel
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e' non l'arebbe alla fine difeso ¶ né per
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1483
rene; ¶ e non poteva alla fine rizzarsi, ¶ ché Durlindana
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baston ch'ognun fugge alla terza: ¶ per che i
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1483
quel giorno i corbacchini ¶ alla imbeccata, e trangugiava a
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1483
e posquacchera, ¶ come spesso alla vigna le romane; ¶ e
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1483
nel fianco sì che alla fine l'uccise. ¶ Ulivier
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1483
se non che presso alla morte vaneggio, ¶ tanto sangue
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1483
Ulivier già presso era alla morte; ¶ e poi che
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raccozza ¶ e scrive insino alla morte di Carlo, ¶ e
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1483
torna dal funereo lutto ¶ alla sua famigliuola a dar
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il campo s'inzuppa! ¶ Alla turchesca si facea la
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t'ho cognosciuta ora alla morte, ¶ di tutto il
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come a dir che alla mensa non s'invecchia
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sparecchia. ¶ E per tornare alla materia mia, ¶ o vero
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o comedìa ¶ convien che alla scrittura si rapporti ¶ o
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1483
ha detto, ¶ per reverenzia alla fine ognun tacque: ¶ ché
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prima il corpo compose alla spada, ¶ le braccia in
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Ma poi che Orlando alla terza risuona, ¶ perché e
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prudente: ¶ - Quel corno - disse alla fine - m'intruona ¶ l
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messo, ¶ venne, e rispose alla sua orazione; ¶ ed ogni
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detto, ¶ dove era Orlando alla fonte arriviamo ¶ e Turpino
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increscemi di me insino alla morte. ¶ dolce sposo mio
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famoso brando, ¶ non perdonare alla gente pagana, ¶ ché teco
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Hai tu veduto innanzi alla tempesta ¶ fuggir pastor con
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fuoco: ¶ or questo fece alla terra paura, ¶ tanto che
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cardo ¶ renduto il pelo alla sua giovinezza, ¶ perché tener
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alto scetro ¶ femina pare alla fine vil preda, ¶ che
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fiume corra, ¶ però che alla franciosa qui si sgozza
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che non si satisfaccia alla giustizia? ¶ Con Bianciardino e
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1483
poi ch'io sono alla fine punito, ¶ solo una
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un nespol ch'era alla fonte dintorno; ¶ e l
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1483
pur l'aiuto santo ¶ alla mia istoria nel seguente
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fa' ch'io paia alla morte un bianco cigno
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i marinai e sferzo, ¶ alla mia vela aggiugnerò alcun
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tanto che l'hanno alla fine squartato. ¶ Poi fe
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1483
San Dionigi ¶ ed accordossi alla fede cristiana; ¶ e tanto
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credessi di piacere ancora ¶ alla patria, a color che
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spesso il vero scambia alla menzogna; ¶ poi si risveglia
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e Marsia invidia abbia alla cetra nostra, ¶ mentre che
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monte; ¶ e come poi alla Stella Serpentino ¶ venne fuori
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il cammino, ¶ a Pampalona alla fine arrivando; ¶ e della
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Persia e lo Egitto ¶ alla fede di Cristo pervenisse
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ma perch'io sono alla vita obligato, ¶ non voglio
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obligato, ¶ non voglio anche alla morte esser ingrato. ¶ Pipino
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bisogna ¶ cose tanto propinque alla memoria, ¶ e come Unuldo
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stendardi, ¶ non si poteva alla fine cacciarlo, ¶ se non
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di Francia. ¶ E finalmente alla battaglia venne ¶ dove il
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fu contento, ¶ e satisfatto alla sua devozione, ¶ si dipartì
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sì che più volte, alla fede redutti, ¶ si ritornoron
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1483
del nostro imperatore; ¶ pure alla fine, battezzati tutti, ¶ ricognobbono
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legge, ¶ aggiunse nuova torma alla sua gregge. ¶ protettor del
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e Pampalona ¶ a redurre alla fede de' cristiani: ¶ il
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fu consecrato. ¶ E innanzi alla sua morte segni apparse
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terzo figliuolo, ¶ che succedette alla corona solo. ¶ Or, poi
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tranquillo, ¶ a me parrebbe alla istoria far torto ¶ s