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Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562

concordanze di «alla»

nautoretestoannoconcordanza
1
1562
a quelli ch'erano alla presenza, che io era
2
1562
come perdonanza mi chiese alla presenza di quelli, che
3
1562
mi s'appresentano innanzi alla giornata, di tutti allui
4
1562
cavallo, me ne venni alla volta di Fiorenze; dove
5
1562
quelle mie dorure che alla giornata loro vendevano. Quel
6
1562
avevo fatte al Re; alla qual cosa volentieri, e
7
1562
scrivere umilmente, quelli uomini alla franciosa arebbono detto che
8
1562
A queste parole era alla presenza Gianpagolo e Domenico
9
1562
in una stanza vicina alla nostra, corse a quel
10
1562
per la salute mia. Alla quale io risposi che
11
1562
di buon'ora, consegnato alla mia sorella gioie e
12
1562
e me ne andai alla volta di Vinezia, e
13
1562
a Ferrara, io scrissi alla Eccellenzia del Duca che
14
1562
possetti, me ne tornai alla volta di Fiorenze, e
15
1562
cosa, volendo accrescer gloria alla sua città e al
16
1562
necessitato a metter mano alla borsa mia, volendo che
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1562
lavorassi ancora di giorno; alla qual cosa non volsi
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1562
portatolo un giorno finito alla Duchessa, lei stessa mi
19
1562
per lei di oreficerie: alla quale io più volte
20
1562
Firenze, quando io arrivai alla piazza di San Domenico
21
1562
questo poco del servizio alla signora Duchessa: e subito
22
1562
E subito lo portai alla Duchessa: la quale con
23
1562
agli altri che erano alla presenzia nostra, che facevano
24
1562
avvedutomi che io ero alla presenza d'un sì
25
1562
festa di Santa Luscia, alla quale eravamo presso a
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1562
pur si vede qui alla presenza di Vostra Eccellenzia
27
1562
tutti quei che erano alla presenza facevano il simile
28
1562
al mio Perseo, cioè alla detta forma, di mattoni
29
1562
loro, io mi volsi alla mia fornace, la quale
30
1562
dissi che dessino fuoco alla detta fornace. E mettendo
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1562
io sono con voi alla presenza dell'opera mia
32
1562
in sul migliaccio dentro alla fornace, il quale, cone
33
1562
si fussi creata quivi alla presenza nostra; per la
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1562
gloriavo; e messomi mano alla mia borsa, tutti pagai
35
1562
spalle, io trovai che alla fine della detta testa
36
1562
meraviglia, e lo contava alla Duchessa, sì come io
37
1562
l meglio a tornare alla sua patria, la quale
38
1562
attendevo a dar fine alla mia opera, e la
39
1562
illustrissima, disse il paggio alla Duchessa: - Il Duca ragiona
40
1562
reverenzia seppi, mi scopersi alla Duchessa, e dissi: - Signora
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1562
comperarle, sì per piacere alla Duchessa, e sì per
42
1562
fu dato la porta alla Croce; e a Giovanbatista
43
1562
se n'andò intorno alla sua città; e quando
44
1562
cominciai. ¶ LXXXVI. ¶ Egli era alla guardia della porta al
45
1562
ogniuno le sue robe alla città. E perché le
46
1562
vede nelle camere convicino alla gran sala del Palazzo
47
1562
e quando io nonnero alla presenza, eglino facevano dua
48
1562
è venuto troppo affastidio -. Alla quale io benignamente rispondevo
49
1562
venturieri, che volentieri assassinano alla strada; e se bene
50
1562
insinché m'ebbe condutto alla Corte: or mi bravava
51
1562
per dodici candelieri intorno alla sua tavola: e voleva
52
1562
e mi domandava se alla mia magione era qualcosa
53
1562
Quando il Re comparse alla porta del mio castello
54
1562
a chiamare. V'era alla presenza il cardinal di
55
1562
ancora il Re era alla siconda vivanda: accostatomi a
56
1562
di Ferrara, che era alla presenza mi guardò in
57
1562
a presso gl'investi' alla vita; e perché io
58
1562
seguente subito detti principio alla gran saliera, e con
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1562
della mia. Domandorno pure alla franciosa con gran letizia
60
1562
che io avevo fatto alla porta, sanza dimandarmi di
61
1562
sua nutrice, e mòstrogli alla ditta il bel vaso
62
1562
che voi vedete, digiuno, alla porta di madama di
63
1562
di palla da giucare alla corda, del quale io
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1562
cosa molto disonesta, comparsi alla gran sala di Parigi
65
1562
quale adirato diceva villania alla ditta guardia. E io
66
1562
dall'ira, messi mano alla spada, resolutomi per ammazzargli
67
1562
lasciare carcerare vivo. Giunto alla presenza dei giudici cherminali
68
1562
non la metteva prigione alla presenza mia, che io
69
1562
tempo messo la mana alla spada, gli posi la
70
1562
la punta d'essa alla gola, non gli avendo
71
1562
la punta della spada alla gola, e alquanto un
72
1562
mi volsi allei e alla madre. Parlando in franzese
73
1562
risa, e poi dicevo alla Ruberta che andassi a
74
1562
questa ditta Caterina venne alla porta mia, e con
75
1562
la saliera in mezzo alla tavola; e fummo i
76
1562
io mi ricordo. Consegnai alla detta fanciulla tanti dinari
77
1562
Giove era quasi che alla sua fine, il vaso
78
1562
suo grandissimo esercito veniva alla volta di Parigi. Veduto
79
1562
il medesimo -. Io, essendo alla presenza, senti' ogni cosa
80
1562
in una amorosa tempera, alla quale lui era molto
81
1562
e entrò in esso alla presenza mia parlando meco
82
1562
ponessi il Giove, essendo alla presenza Madama di Tampes
83
1562
moto che si dava alla ditta figura, per essere
84
1562
messo un velo addosso alla ditta figura, per coprire
85
1562
quella testa molto vicino alla sua fine, e per
86
1562
uomini che erano quivi alla presenza, tremavono di paura
87
1562
che egli aveva promesso alla sua Madama di Tampes
88
1562
non aveva vedute. Quanto alla saliera, mi parve, se
89
1562
la detti finita. Quanto alla porta, mi parve che
90
1562
particulari di tal parole alla presenza di Madama di
91
1562
questa volta molto virtuosamente, alla franciosa, lui lo dimostrò
92
1562
partissi. Madama, che era alla presenza, stava molto ingrognata
93
1562
di Ferrara, che era alla presenza, e lo pregai
94
1562
cosa. Io gli portavo alla badia del Cardinale di
95
1562
povere meschine verginelle e alla madre loro, mia sorella
96
1562
la via per andare alla Mirandola e io quella
97
1562
oro - e messi mano alla mia borsa, dove io
98
1562
Palazzo. Questo servitore corse alla camera del Cardinale, e
99
1562
s'abbatté a esservi alla presenza il signor Pierluigi
100
1562
giorno, affacciandosi il Cardinale alla finestra, per essere la
101
1562
e di conto. ¶ CXIII. ¶ Alla presenza di queste parole
102
1562
Papa, certissimo mi dava alla morte. Il Cardinale, quando
103
1562
tutto quel giorno sino alla notte, dalla cucina del
104
1562
e mi serviva mirabilmente alla caccia dello stioppo, e
105
1562
uomo da bene disse alla guardia che serrassi la
106
1562
Duchessa, che era lì alla presenza, torcendo il viso
107
1562
e gittandosi ginocchioni - era alla presenza parecchi Cardinali - questa
108
1562
il Papa per essere alla presenza di quei Cardinali
109
1562
all'ora del desinare; alla quale ora ogni uomo
110
1562
male, ancora la feci alla speranza del mio gran
111
1562
lume che mi veniva alla prigione, la quale era
112
1562
giunto che io fui, alla presenza di esse di
113
1562
io m'ero risentito alla punta del giorno, innanzi
114
1562
scaglioni che erano quivi alla mia man ritta, e
115
1562
vedevo in esso sole, alla mana ritta, una figura
116
1562
più che lui poteva alla sua salute. Sentendo il
117
1562
io mi feci fuora, alla buca della mia prigione
118
1562
mandava la mia vivanda, alla quale piacevolmente il sopra
119
1562
s'i' volevo bene alla vita mia, e che
120
1562
questo taccio; e torno alla prigione, ¶ dove il cervel
121
1562
un che dicessi come alla Piscina: ¶ - Piglia i tua
122
1562
d'esso in mezzo alla sua Corte, ¶ qual occhio
123
1562
Roma, me ne andai alla volta di Tagliacozze, pensando
124
1562
il dirlo: partimmi per alla volta di Roma, e
125
1562
graziata; e in mano alla ditta avevo posto un
126
1562
mia opera di cera: alla quale con molto romore
127
1562
qualche poco guadagno, che alla posta di Siena le
128
1562
rimandai la detta cavalla alla posta, che stava fuori
129
1562
poco di feria. Giugnemmo alla ditta porta a Camollìa
130
1562
gentiluomo vecchio, sanese, vestito alla civile, il qual tornava
131
1562
Dio, e davano biasimo alla città di Siena. Quei
132
1562
mestiero avergli, si tengono alla bisaccia? Tutti e' mali
133
1562
perché sicuro s'andava alla morte. In questo scontrai
134
1562
poi ce ne andammo alla volta di Ferrara, e
135
1562
di partirsi sanza me alla volta di Francia; e
136
1562
che lo condusse vicino alla morte. In questo mezzo
137
1562
volte mi faceva cenare alla sua tavola. In ispazio
138
1562
da me, che ero alla presenza, perché non mi
139
1562
carretta e l'avviammo alla volta di Parigi: così
140
1562
e boccale, e giunto alla presenza sua, gli baciai
141
1562
che noi andavamo drieto alla Corte, puossi dire tribulando
142
1562
cardinal di Ferrara era alla presenza, perché quasi di
143
1562
quella, non possono aggiungere alla millesima parte del gran
144
1562
affatto, me n'andavo alla volta del Sepulcro. Pensando
145
1562
per la via forte alla 'npazzata, diceva: - Quest'è
146
1562
noia. ¶ XC. ¶ Avendo atteso alla mia bottega, e seguitavo
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1562
momento, perché mi attendevo alla restaurazione della sanità, e
148
1562
per fare un presente alla Imperatrice, e che allo
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1562
l'oro, messi mano alla ditta opera, e sollecitandola
150
1562
la ditta opera vicina alla fine, comparse lo Imperatore
151
1562
che tocca a me, alla sua giunta subito egli
152
1562
gli facessi un anello alla misura del dito di
153
1562
d'accordo; e giunti alla presenza dello Imperadore, entrò
154
1562
ogni modo. ¶ XCII. ¶ Tornato alla bottega mia, messi mano
155
1562
il Papa mi lodava alla presenza di quei suoi
156
1562
in ordine per andare alla volta di Francia; e
157
1562
ha rimenato Ascanio qui alla bottega mia, io l
158
1562
poco fa, di andarmene alla volta di Francia, sì
159
1562
Ascanio, trovandosi ancora lui alla presenza di questo ragionamento
160
1562
portava la barba corta alla veniziana, mi dette di
161
1562
dimandavo licenzia per andarmene alla volta di Francia, il
162
1562
tre cavalli per andarmene alla volta di Francia; e
163
1562
rasciugammo, ci riposammo, sodisfacemmo alla fame, e con certe
164
1562
Io, che ero drieto alla guida a punto, fermato
165
1562
che quando noi giugnemmo alla Palissa, una banda di
166
1562
tempo, che s'attende alla guerra e non a
167
1562
pittore, che era quivi alla presenza. Questo si domandava
168
1562
in assetto per andare alla volta di Lione, disse
169
1562
che se ne andava alla volta di Granopoli, e
170
1562
volta di Granopoli, e alla sua badia in Lione
171
1562
Così ce ne ritornammo alla volta di Roma in
172
1562
che non potette mancare alla sua franciosa natura, mi
173
1562
mi mostrerebbe una croce, alla quale io piagnerei. Allui
174
1562
potermi partir la mattina alla volta di Santa Maria
175
1562
presi licenzia, e andatomene alla mia osteria, trovai apparecchiato
176
1562
opere erano molto vicine alla fine, e tuttavia me
177
1562
il tesauriere de' risparmi. Alla presenza di questo ragionamento
178
1562
venne ben fatta rispetto alla avarizia di papa Pagolo
179
1562
tenessi per amor suo. Alla presenza di queste cose
180
1562
castello. Appresso ho fatto alla santa Chiesa tanti ornamenti
181
1562
esser io in prigione. Alla qual cosa io rispondevo
182
1562
alcune volte a vedere alla mia stanza, e vedutomi
183
1562
mi venivano a visitare alla prigione. Accadde un giorno
184
1562
ragionar seco. Mi teneva alla tavola sua a mangiare
185
1562
fatica; pure di poi alla fine mi riuscì. Cavato
186
1562
io non arò rispetto alla vita mia, perché io
187
1562
smozzicare il legno; pure alla fine io apersi, e
188
1562
diliberato e che andavo alla volta sua con armata
189
1562
la qual cosa giunto alla porta, io la trovai
190
1562
luogo dove io caddi alla porta dove io entrai
191
1562
Quando io fui arrivato alla bocca della strada che
192
1562
il cammino per andarmene alla volta di San Piero
193
1562
di quivi e andarmene alla volta di Napoli, per
194
1562
ce ne andavamo cantando alla volta di Monte Casini
195
1562
insieme ce ne andammo alla volta di Napoli. Arrivati
196
1562
il quale ci invitò alla sua osteria, e ci
197
1562
e se noi andavamo alla sua osteria, che ci
198
1562
che ci arebbe voluti alla sua osteria. Il perché
199
1562
tre giorni, che accanto alla mia osteria è tornato
200
1562
che io voglio venire alla tua osteria a ogni
201
1562
di Napoli, e scavalcammo alla sua osteria, e mi
202
1562
ventidua ore in sino alla seguente mattina con tanto
203
1562
Sua Signoria reverendissima. Letto alla mia Angelica la lettera
204
1562
ne la menassi meco. Alla quale io dissi, che
205
1562
verrò ancora io -. Dissi alla vecchia ribalda, che trenta
206
1562
io gli avevo offerti. Alla quale io piacevolmente mi
207
1562
costume di Napoli, trovatomi alla Selciata, con grande astuzia
208
1562
cosa m'inpediva assai alla fine della mia medaglia
209
1562
era in Belvedere. Giunto alla presenza di Sua Santità
210
1562
a udire; e perché alla presenzia era molti Signori
211
1562
il Papa si vantò alla presenza di tutti di
212
1562
io dovessi metter mano, alla qual cosa subito considerai
213
1562
se io mettevo mano alla spada, ne sarebbe seguito
214
1562
compagni volson metter mano alla quistione; ai quali io
215
1562
lui stia sicurissimo -. Era alla presenza un grande amico
216
1562
hanno da essere ubrigati alla legge: or maggiormente lui
217
1562
io non le facessi. Alla qual cosa il Papa
218
1562
questa fanciulletta, per compiacere alla sua moglie, aveva pregato
219
1562
proposito, ma faceva intendere alla moglie che farebbe le
220
1562
mandato per me. Tornatomi alla mia bottega, il detto
221
1562
volse essere il primo alla scala, pochi scaglioni in
222
1562
avere quella diavoleria. Giunto alla barca, il barcheruolo mi
223
1562
così ce ne andammo alla volta di Vinezia. Quando
224
1562
appresso ce ne ritornammo alla volta di Firenze; ed
225
1562
cinquanta scudi. E tornato alla barca con certi pezzuoli
226
1562
esse a ogni modo. Alla qual cosa io dissi
227
1562
uomo in quel viaggio. Alla quale cosa lui guardatosi
228
1562
ringraziai; e vedutomi dare alla cerca con gli occhi
229
1562
voleva mandare a donare alla sua moglie, che per
230
1562
quello che mi bisognava alla sua medaglia di cera
231
1562
io non volsi scavalcare alla bottega mia; e mandai
232
1562
servitori fanciulletti, e sotto alla casa mia ci era
233
1562
condotto; di poi corsi alla finestra di drieto, che
234
1562
allora, ch'era quivi alla presenza, diceva; - Il poverino
235
1562
che me lo appoggiassi alla bocca e che se
236
1562
io ce ne andammo alla volta di Firenze; e
237
1562
Roma il fidelissimo Filice alla cura delle faccende di
238
1562
noi eramo insieme presso alla Magliana, e di già
239
1562
a cavallo, venivamo sollecitamente alla volta di Roma. Arrivati
240
1562
a Banchi e vicino alla casa nostra, io avevo
241
1562
la porta, si fece alla finestra una certa gobba
242
1562
io l'avevo fradicia. Alla qual gobba io dissi
243
1562
No, col tuo malanno -. Alla qual io dissi forte
244
1562
e' non fussi stato alla presenza il mio fratello
245
1562
fratello e dando aiuto alla svenuta, presto si riebbe
246
1562
figliuolino, si dette ordine alla cena; e in quelle
247
1562
la guerra papa Clemente alla città di Firenze, e
248
1562
Firenze, e quella preparatasi alla difesa, fatto la città
249
1562
giovani che eran quivi alla presenza, volevano pur sapere
250
1562
molta riputazione: erasi intermesso alla cura de' dua regni
251
1562
coloro spaventati e goffi alla presenza, si volse a
252
1562
avevo mai fatte. Essendo alla presenza un certo misser
253
1562
opera e grandissimo male alla ditta figliuola, dissi al
254
1562
per che, trovatosi quivi alla presenza certi bravissimi giovani
255
1562
quattro bravi giovani accostatisi alla corte del bargello, i
256
1562
il seguito. ¶ L. ¶ Tornando alla ditta lapida, certi maravigliosi
257
1562
prima che ora, che alla morte non è rimedio
258
1562
mia: ancora mi compiaceva alla giovinezza mia del diletto
259
1562
lavoranti, e molto discosto alla bottega, legata con un
260
1562
in viso fiso, e alla presenza era quel Francesco
261
1562
di far monete false? - Alla qual cosa io risposi
262
1562
io sono giunto dinanzi alla porta del bargello, il
263
1562
latrando si getta dentro alla porta del bargello addosso
264
1562
impiccato in Banchi dinanzi alla porta della zecca; il
265
1562
modo che, pensando prima alla salute della vita mia
266
1562
furori dell'acqua, ritornai alla mia bottega, e fini
267
1562
LVII. ¶ Il Papa andato alla volta di Bologna lasciò
268
1562
e giunto allui, pose alla mia opera nome una
269
1562
qualche compassione -. Era quivi alla presenza un gran gentiluomo
270
1562
ed eraci questo gentiluomo alla presenza. Subito che io
271
1562
invenzione che mai facessi alla vita mia. In capo
272
1562
domandava Tobbia. Essendo giudicato alla forca e al fuoco
273
1562
il vanto. Ma perché alla presenza di questa disputa
274
1562
a ogni modo. Era alla presenza di queste parole
275
1562
me la guasti -. Era alla presenza, quando io dicevo
276
1562
di ridere, per essere alla presenza alcuni Signori e
277
1562
e io m'attendevo alla mia bottega e mie
278
1562
facevo in casa; e alla mia bottega tenevo un
279
1562
di Roma e andossene alla volta di Napoli; e
280
1562
dell'arte della negromanzia; alla qual cosa io dissi
281
1562
quale attendeva ancora lui alla negromanzia. Andaticene al Culiseo
282
1562
diavoli. ¶ LXV. ¶ Rivedendoci poi alla giornata, il negromante mi
283
1562
vicino al luogo detto alla Badia di Farfa; ma
284
1562
mie ore da casa alla mia bottega; perché avevo
285
1562
affusolato se ne andava alla mia bottega, forse per
286
1562
Governatore, che era quivi alla presenza, che mi pigliassi
287
1562
a' fatti mia, considerato alla potenzia de' mia nimici
288
1562
per andarmi con Dio. Alla qual cosa, il detto
289
1562
vedere. Quelli che erano alla presenza gli dettono a
290
1562
che mai io vedessi alla vita mia; e per
291
1562
tanto. Menatomi alcune volte alla vigna sua, e per
292
1562
mi serva e che alla giornata ancora innell'altra
293
1562
quali lo condusse presso alla morte; e subito mi
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veduto di aver sadisfatto alla onesta voglia del mio
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resistere quella gentil molla alla sua villana forza, in
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accennando di mettere mano alla spada con una mana
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sempre dicendogli il medesimo. Alla fine disperatosi della impresa
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tanto che pur giugnemmo alla presenza di questo pretaccio
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grandemente a risa. Era alla presenza il cardinale Cibo
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modo che lo scoppietto alla fin del giuoco mi
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bene il più giovane alla valitudine del corpo. Noi
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isdegno, perché veduto che alla prima parola io la
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a pressare di appresentarsi alla virtuosa compagnia ciascuno con
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una piacevolezza per acrescere alla lietitudine maggiore risa. Così
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a quelle donne, massimo alla mia, che impossibile saria
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piene di stupore. Apresso alla musica, un certo Aurelio
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di quelle bestie donne alla mia figura, alla quali
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donne alla mia figura, alla quali noi avevamo posto
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si sentiva dar noia alla donna del corpo. Subito
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non m'è venuto alla mente ancora occasione di
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ferri, molti bellissimi fogliami alla turchesca, e pulitissimamente commessi
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giovane, presto si ridusse alla sanità. In mentre che
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quella già ditta Pantassilea, alla qual cena io avevo
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era dato in tutto alla scelleratezza e aveva dato
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la finestra tanto appresso alla tavola, che sollevatomi alquanto
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subito levatisi, tutti vennono alla volta mia, pregandomi che
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noi cenavamo era vicina alla porta di Castello, che
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in Prati. Così andando alla volta di Prati, non
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così me ne venni alla ditta casa, la quali
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il braccio al collo alla ditta Pantassilea, dicendo: - Io
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in su la bocca alla ditta Pantassilea. Caduti tutti
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e a Luigi e alla puttana e a quelli
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io subito mi ritornai alla mia bottega, non potendo
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spinse l'esercito suo alla volta di Roma. Per
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e usciti là drieto alla chiesa di Santo Agnolo
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uomo era più inclinato alla medicina che al piffero
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ch'era quivi vicina alla bocca di detto cannone
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l'arebbe mandata atterra. Alla qual cosa il detto
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io volsi dua falconetti alla scala che montava su
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in servizio della Chiesa. Alla qual cosa il Papa
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dette artiglierie, volavano già alla impazzata facendo alle dette
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avvertito di dar fuoco alla mia artiglieria innanzi che
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ammazzare in ogni modo; alla qual cosa il Papa
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insieme con trecento compagni alla volta di Perugia; e
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mio fratello, tanto valorosissimo alla guerra, e che io
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pur poi mi condussi alla ditta Mantova; innella quale
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Così innel dar principio alla città, parendo a Iulio
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di Fiorenze pose nome alla ditta città; e ancora
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Po, Lione è fluente alla Sonna, Parigi è fluente
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Sonna, Parigi è fluente alla Senna; però hanno nomi
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abbia acquistato qualche onore alla casa mia, li quali
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dato qualche onorato prencipio alla casa mia, che se
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cominciò a dare opera alla musica, e insieme con
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io dare le spese alla mia moglie, e sattisfarla
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musici del palazzo innanzi alla Signoria, e sonavo al
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divino in lui, sotto alla ditta arme, subito che
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quali ha dato principio alla casa sua, se da
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stetti a sonare insino alla età de' quindici anni
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ferito, seguiva più oltre. Alla presenza era moltissime persone
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altri venne mio padre alla casa di questo Piero
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andò a trovare, e alla presenza del suo padre
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quattrini, me ne andai alla volta di una porta
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la sera mi menò alla casa sua, dove lui
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mio buon padre subito alla lettera rispose dicendo così
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amore veniva a vedermi alla mia cameruccia, che lui
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io non sonai mai. Alla fine de l'anno
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sua mirabili gesti e alla sua sonora voce, con
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de' Medici, e uno alla sala del Papa. In
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mai a questo segno alla metà; la sua virtù
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aggiunse mai da poi alla forza di quei primi
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mentre andavamo, ci trovammo alla porta a San Piero
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grembiuli indietro, e quasi alla mutola ce ne andammo
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Giunto che io fui alla porta, piatoso del mio
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porfido che è dinanzi alla porta della Retonda. Oltra
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occorse che, essendo appoggiato alla bottega di uno di
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in mantello e cappuccio alla civile; ancora perché li
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a misura di carboni: alla qual cosa il buon
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obrigo questo Anniballe aveva alla casa mia, m'accrebbe
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uscito del Palazzo, corsi alla mia bottega, dove trovatovi
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saio, il colletto insino alla camicia a banda a
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la scala: e giunto alla strada, trovai tutto il
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Io me ne andai alla volta di santa Maria
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Landi, che era quivi alla presenza, non cessava di
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me ne andai insino alla piazza di San Gallo
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di Michelagnolo, e quando alla casa di Agostino Chigi
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ero scultore o pittore: alla cui donna io dissi
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che molto volentieri, e alla presenza di lei ne
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madonna Porzia detta, essendo alla presenza quella gentildonna romana
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lui, tal pruova, perché alla fine di tale opere
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portai l'opera mia alla ditta gentildonna madonna Porzia
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che lei poteva fare. Alla cui io dissi, che
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diavol se ne ride? - Alla quale io dissi: - E
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fargli cotal grazia. Tornatomi alla mia bottega, Lucagnolo aveva
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giorno, madonna Porzia mandato alla mia bottega un suo
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una tanta smisurata voglia alla Duchessa che la mi
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Palazzo. ¶ LXXXIX. ¶ Torna'mi alla Loggia, dove io di
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per un mezzo giorno, alla mia Piazza, per vedere
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coselline, che si appartengono alla fine dell'opera, sdegnosamente
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che io avevo fatta alla mia partita di Francia
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dal prencipio al mezzo, alla fine, sempre tutto quello
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molte dell'altre, trovandovisi alla presenza quel manigoldo di
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porta, e così, dentro alla finestra mezzo ascoso, sentiva
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disse le medesime parole alla presenzia di messer Alamanno
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innoro il mese, insino alla detta somma, e così
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ora, che siamo vicini alla fine dell'anno 1566. Ancora
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meglio, quando io dissi alla Duchessa, che io non
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che se lui attendessi alla scultura, sì come ei
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sì come ei fa alla pittura, lui sì bene
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meglio a lasciarmi giudicare alla Duchessa, perché io sarei
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le venivano troppo inferiore alla vista, e che le
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dire; e disse che alla presenza sua io mai
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non torrete l'animo alla virtuosa Scuola, e vedrete
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dipoi tutti si scuoprano alla Scuola, e Vostra Eccellenzia
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quello che io lavoravo: alla quale io dissi: - Signora
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non volsi dar più alla chiesa di Santa Maria
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pregorno. Subito mi volsi alla chiesa della Nunziata, e
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sua Pietà, e chiese alla Duchessa che gli facessi
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stanza, gittato gli occhi alla mia opera, ei mostrò
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ser Pierfrancesco Bertoldi, notaio alla Mercatanzia; e la prima
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e subito lasciarlo vedere alla Piazza solo per mia
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subito trovai ser Filippo alla porta di Vicchio, il
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mi fece carezze smisurate; alla quale io donai un
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era lo Sbietta. Appressandosi alla sera, noi cenammo tutti
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a' fatti vostri, che alla fine voi conoscerete chi
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per essere così buona alla bocca. E mi andavo
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ogni modo andavo allavorare alla ditta Loggia il mio
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di saper buon grado alla fortuna di quel tanto
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in mio gran favore, alla presenza di molti Signori
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podere non mi fruttava alla metà di quello che
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un tanto brutto torto alla santa ragione. Avendo detto
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e' si fussi indugiato alla mattina, quello inganno che
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detto al Duca e alla Duchessa; di sorte che
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gentili uomini che erano alla presenza. Ora quando io