parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «alla»

nautoretestoannoconcordanza
1
1985
Quando cercava di dire alla padrona, un’ebrea russa
2
1985
sullo stradello che conduceva alla casa. La paura continuava
3
1985
nevicate. ¶ Una sera, tornando alla villa dopo un’assenza
4
1985
tutti sguinzagliati in giro, alla ricerca di cibo, che
5
1985
vecchio Haha» disse Marta alla ragazza. ¶ «E suo nipote
6
1985
e decise di salire alla villa, per controllare se
7
1985
dietro quattro cose raccolte alla rinfusa, nell’assillo di
8
1985
nel paese. Poi tornarono alla villa, e in un
9
1985
nella casa più vicina alla villa, a cercare la
10
1985
sistemato dentro una stanza. Alla villa se ne stava
11
1985
dare ordine e senso alla sua vita. Girava col
12
1985
raccolte e schive, dedicate alla musica e all’arte
13
1985
del diavolo. ¶ Marta, stando alla villa, non sapeva granché
14
1985
sentieri che giravano attorno alla villa. Le montagne erano
15
1985
nel bosco, finché arrivò alla fontana nascosta dai faggi
16
1985
avevano dato il nome alla regione. Si sentiva strana
17
1985
bastone.» ¶ Marta lo condusse alla villa. In certo modo
18
1985
garze e la fasciò alla meglio. Continuamente misurava la
19
1985
che bastevoli per disegnare alla buona la mappa del
20
1985
fratello. Non sapeva arrendersi alla verità e continuava a
21
1985
apprestava a non credere alla sua morte, finché non
22
1985
zingaro si andavano abituando alla sua presenza e cominciavano
23
1985
farò da adesso, fino alla fine, non sarà diretto
24
1985
minacciavano di continuarla fino alla rovina universale. Su questo
25
1985
di mezza Europa. ¶ Però alla villa ci stava volentieri
26
1985
pensiero che era arrivato alla casa a lui destinata
27
1985
la venuta di Ivos alla villa non aveva fatto
28
1985
che invece era trattenuto alla villa da una calamita
29
1985
del solito e Marta, alla larga, gli chiese cosa
30
1985
che li proteggeva tutti, alla villa, ed espandeva i
31
1985
d’ora in poi, alla villa tutto sarebbe stato
32
1985
arredi sacri, le icone, alla ricerca di una patria
33
1985
il villaggio, andava dicendo alla gente che i cosacchi
34
1985
jurte. Nei prati attorno alla stazione e sulle rive
35
1985
pascolo nei prati vicini alla stazione, e l’hanno
36
1985
a custodia di Anita, alla quale invece bisognava evitare
37
1985
con un carradore fino alla stazioncina. ¶ Ebbe la sorte
38
1985
più leggeri e adatti alla stagione. ¶ Marta interpretava la
39
1985
di incertezza. ¶ Marta arrivò alla villa a notte già
40
1985
Si consolavano per essere alla fine del loro viaggio
41
1985
e per essere arrivati alla terra promessa, che però
42
1985
piazza, poi li lavarono alla meglio e li strigliarono
43
1985
e a farli vedere alla gente, come a ribadire
44
1985
tutto ciò che serviva alla loro vita, per sistemarsi
45
1985
per l’avvenire. ¶ IV ¶ Alla villa ¶ Si diffusero per
46
1985
cosacchi si spinse fino alla villa di Marta, che
47
1985
non sembrava appartenere né alla cucina orientale né a
48
1985
Bianchi e i Rossi, alla quale lui aveva partecipato
49
1985
Capiva la tendenza cosacca alla vendetta, alla caccia, alla
50
1985
tendenza cosacca alla vendetta, alla caccia, alla guerra, alle
51
1985
alla vendetta, alla caccia, alla guerra, alle imboscate, alle
52
1985
imboscate, alle grandi migrazioni, alla vita selvatica. ¶ Nell’anima
53
1985
che da secoli appartenevano alla sua gente. Attorno a
54
1985
di mano e vicinissima alla vittoria, poi si fosse
55
1985
meno pesanti il soggiorno alla villa e il presidio
56
1985
combattendo quella guerra sino alla fine. Conservava nitida nella
57
1985
vissuto… ¶ Proprio per questo alla villa aveva accettato subito
58
1985
Perché?» ¶ «Santa pazienza. Perché alla villa c’è tutta
59
1985
cammelli e dromedari condotti alla fontana del paese per
60
1985
che saliva spesso anche alla villa per vedere Urvàn
61
1985
giorno il proprio cavallo alla fontana. Ciuffi di paglia
62
1985
esposti caffetani, camicie ricamate alla tartara, per le donne
63
1985
e le nuvole. Pensava alla famiglia distrutta di Urvàn
64
1985
famiglia distrutta di Urvàn, alla pallottola vagante che aveva
65
1985
il suo figlio maggiore, alla vana attesa della donna
66
1985
cuoio ornata d’argento. Alla cintura teneva un pugnale
67
1985
avevano potuto dare ascolto alla promessa dei tedeschi ingannatori
68
1985
ore di inutili corse alla ricerca di un paese
69
1985
notturno, e finalmente scomparve alla vista del soldato. A
70
1985
ripercuoteva lontanissimo, e suggeriva alla gente barricata nelle case
71
1985
un abitante sarebbe sfuggito alla vendetta. Ma le cose
72
1985
riusciva sempre ad arrivare alla botticella del vino, al
73
1985
mano al vino o alla grappa nessuno riusciva più
74
1985
voglie irresistibili di divertirsi alla cosacca, e cominciava a
75
1985
quell’errore aveva portato alla distruzione della sua famiglia
76
1985
della sua famiglia e alla sorte incertissima del suo
77
1985
legno, posta in mezzo alla tavola, e più quei
78
1985
erano le più attaccate alla terra e all’isba
79
1985
orgia, al saccheggio e alla rapina. Ma anche quelli
80
1985
stessa del Corano. Anche alla festa, durante i canti
81
1985
e portarlo a dormire alla villa. ¶ VII ¶ La bábuška
82
1985
confonderla con loro. Appoggiata alla fontana disse alla propria
83
1985
Appoggiata alla fontana disse alla propria vicina: ¶ «Guerra non
84
1985
Adesso che si trovava alla villa già da alcuni
85
1985
piccole botteghe, nella latteria, alla fontana, e scambiavano qualche
86
1985
loro. ¶ Dunaika infatti apparteneva alla setta dei “vecchi credenti
87
1985
le sue trecce lunghe, alla moda circassa, gli pareva
88
1985
in fondo era soggetto alla madre. Sentiva che lei
89
1985
pace e del ritorno alla sua terra, anche se
90
1985
e di bluse ricamati alla tartara, di cinture colorate
91
1985
piaceva vivere in mezzo alla gente. Solo ogni tanto
92
1985
al suo servizio, piegandosi alla tirannia scherzosa dei suoi
93
1985
manovra ovviamente non sfuggì alla ragazza. Lei faceva entrare
94
1985
lui lo spingeva fino alla casa di Alda. La
95
1985
neve, spuntava in fondo alla borgata col cavallo lanciato
96
1985
corsa. Com’era vicino alla sua finestra, smontava dall
97
1985
pochi passi, tenendosi afferrato alla criniera, e risaliva in
98
1985
ogni giovane cosacco imparava alla perfezione nella steppa, fosse
99
1985
quella volta si affacciò alla finestra, avvolta in uno
100
1985
cuginetto per mano fino alla casa di lei, e
101
1985
e gli occhi tagliati alla orientale. Guardava anche Ghirei
102
1985
la verità?» ¶ «Si capisce.» ¶ «Alla sagra di san Martino
103
1985
faceva pensare anche lui alla Russia dove, secondo la
104
1985
portato al caldo, vicino alla stufa di terracotta, per
105
1985
come per aggiungere consistenza alla loro figura di gente
106
1985
in quell’avventura fino alla fine. Era chiaro che
107
1985
del tutto particolari, perché alla guerra non ci credeva
108
1985
quel modo, ferme fino alla fine, in una sorta
109
1985
dalla possibilità di ritorno alla propria terra e che
110
1985
vero? Forse no. Forse alla fine della guerra tutti
111
1985
di guerra, e pensare alla salvezza e all’integrità
112
1985
venuta a galla. ¶ Arrivarono alla fine del bosco e
113
1985
Anche Gavrila si interessava alla figura del Salvadi, che
114
1985
presidio. L’uomo, tornando alla villa, di sera, desiderava
115
1985
distrutta, che si trovava alla testa del presidio di
116
1985
Una notte Urvàn tornò alla villa raffreddato e scuro
117
1985
come me. Io vivo alla giornata…» ¶ «Per voi è
118
1985
gesti e di galanterie alla cosacca. La chiamava “animella
119
1985
ciò che poteva somigliare alla cucina cosacca. Non trascurò
120
1985
a tenerle testa fino alla fine. ¶ Sotto Natale, quando
121
1985
verso il passato, ripensando alla domaine del suo esilio
122
1985
Rossi dicevano cose vicino alla verità, e che dai
123
1985
Non sarebbe mai tornato alla sua città nella steppa
124
1985
di non arrivare mai alla meta. La patria non
125
1985
nelle stalle. ¶ Ghirei scendeva alla fattoria vicino alla villa
126
1985
scendeva alla fattoria vicino alla villa per vedere cosa
127
1985
delle Terre Nere. Forse alla loro inquietudine contribuiva anche
128
1985
macchiarlo, e far dire alla gente che i cosacchi
129
1985
del ragazzo che tornando alla stanitša trovava l’isba
130
1985
perché amavano fare tutto alla grande, come fossero ancora
131
1985
perché degli eventi. Domandava alla vita soltanto di poter
132
1985
un presidio, vestiti tutti alla stessa maniera, col colbacco
133
1985
kinžál, che gli sbatteva alla cintura. ¶ Ogni tanto cacciavano
134
1985
e s’abbandonavano soltanto alla gioia della festa e
135
1985
gioia della festa e alla passione sfrenata per il
136
1985
che l’avevano condotto alla situazione presente, e, senza
137
1985
dalle case, a portarla alla caserma o in piazza
138
1985
piazza, perché prendesse parte alla festa. ¶ «No, per carità
139
1985
stata lavata e stirata alla perfezione da Dunaika, e
140
1985
quando si avvide che alla festa era venuta anche
141
1985
l’aveva invitata, e alla simpatia e all’invito
142
1985
cavallo, come fosse inchiodata alla finestra. ¶ «Vai a farti
143
1985
quelle che erano ammesse alla corte di Krassnov. Ma
144
1985
e poi no, fino alla fine, e a maltrattarlo
145
1985
lanciare il suo cavallo alla carica contro il nemico
146
1985
pieni di neve percorsi alla venuta. Non c’era
147
1985
degli Alleati dall’Olanda alla Svizzera. Cadevano Metz e
148
1985
congestionato. Apparteneva, come Dunaika, alla setta dei “vecchi credenti
149
1985
agitava in perpetuo. Avvertiva alla lontana che la partita
150
1985
erano liberi andavano sempre alla ricerca affannosa di qualcosa
151
1985
tartaro cominciò a girare alla sua ricerca, cupo e
152
1985
Saetta, a Bora e alla sua amante Sonia, di
153
1985
vuoto, di mortificazioni inferte alla loro atavica indole di
154
1985
come mummie. Di fronte alla casa di Alda, Ghirei
155
1985
ad armi pari ed alla luce del sole. ¶ Ma
156
1985
tedeschi, ma ciò ripugnava alla loro coscienza, per ragioni
157
1985
tensioni senza fine. Tornava alla sera stanco e preoccupato
158
1985
un poco, dava sostanza alla vivacità di Marta, che
159
1985
quando erano già destinati alla morte dalla natura. Quella
160
1985
bizzarri per sottrarre Urvàn alla stretta finale della guerra
161
1985
a portare quella notizia alla villa, mentre Urvàn, che
162
1985
Marta attribuì la voce alla grande confusione della guerra
163
1985
che, adesso che era alla fine, tendeva ancora ad
164
1985
Una notte bussarono violentemente alla porta, e non smisero
165
1985
e ai primi picchi alla porta era corsa a
166
1985
attesa, seduti sulle sedie alla rovescia, coi gomiti appoggiati
167
1985
Asia centrale, che andavano alla conquista della steppa, e
168
1985
casa. ¶ Finalmente uscirono, uno alla volta, silenziosi, scuri, senza
169
1985
e pareva che andasse alla ricerca di se stesso
170
1985
paese, pur così abituato alla frequenza della morte, si
171
1985
celebrava sempre più spesso, alla morte non era ancora
172
1985
rabbioso rancore, perché apparteneva alla razza degli invasori. Ognuno
173
1985
Non si sentiva più alla vigilia di fatti trionfanti
174
1985
insegnargli cose che appartenevano alla sua esperienza di anziano
175
1985
la pelle. Tieniti stretto alla terra, giovinotto.» ¶ «Non devo
176
1985
la fierezza di appartenere alla stirpe kazàk e il
177
1985
più sentiva di avvicinarsi alla popolazione della valle. Entrava
178
1985
gente cominciava ad abituarsi alla sua vicinanza. Prese a
179
1985
al suo grado e alla sua carriera, ed era
180
1985
perderlo e non sciuparlo. Alla tua età io avevo
181
1985
la testa, e andavano alla deriva e allo sbando
182
1985
abnegazione. Bisognava resistere fino alla vittoria. ¶ XIV ¶ La spia
183
1985
portare il loro popolo alla rovina. Pesava su di
184
1985
in balli e canti, alla villa e nelle altre
185
1985
cattivo sogno. S’infilarono alla meglio i valenki, si
186
1985
I cosacchi erano furiosi. Alla rabbia di essersi lasciati
187
1985
esangue, nelle ferite lavate alla meglio, nella loro strana
188
1985
più indifeso, abbandonato e alla mercé di chiunque di
189
1985
era una generazione condannata alla guerra. La maledizione sua
190
1985
le cortecce più tenere alla base dei giovani alberi
191
1985
disperazione, quasi un’abdicazione alla propria dignità di uomo
192
1985
agli stavoli del Salvadi alla ricerca di cibo. Il
193
1985
nelle costruzioni stavano correndo alla disperata verso il bosco
194
1985
guerriglieri, come sempre pronti alla fuga, avevano rinunciato al
195
1985
frusta. Ritornarono in paese alla chetichella, con gli animali
196
1985
la scoperta della spia alla sua astuzia e al
197
1985
grosse perdite. Se pensava alla spia, gli veniva addirittura
198
1985
ex maomettano, passato superficialmente alla chiesa ortodossa, sia perché
199
1985
lungo, mentre lei stava alla finestra e lui inseguiva
200
1985
detto di no fino alla fine dei tempi. ¶ Perché
201
1985
Burlak non pensava neanche alla lontana a fuggirla, la
202
1985
e si guardavano attorno, alla ricerca di una protezione
203
1985
suo luogo segreto, accanto alla fontana piena di muschi
204
1985
del Terek? Come sfuggire alla morsa che si stava
205
1985
capire ai vincitori che alla guerra avevano rinunciato nel
206
1985
che la guerra volgeva alla fine. Gli Alleati avevano
207
1985
speranza, che andavano avanti alla cieca e parlavano di
208
1985
linguaggio, e le riferiva alla situazione del kazàk, che
209
1985
avevano un grande riferimento alla situazione attuale, ed erano
210
1985
la sua donna, ma alla cosacca, secondo i modi
211
1985
era obbligato a ritornare alla villa, a una certa
212
1985
che le salivano irresistibili alla bocca, come la lava
213
1985
e spesso s’accompagnava alla madre di Alda. Allora
214
1985
e andava in giro alla cieca, con gli abiti
215
1985
con gli abiti indossati alla rovescia e gli occhi
216
1985
propria gentilezza, l’ossequio alla donna, i suoi antichi
217
1985
stancare la propria mente alla ricerca di una salvezza
218
1985
pratica, e andava subito alla ricerca dei modi e
219
1985
ambizioso e già pensasse alla carriera politica che avrebbe
220
1985
dai partigiani mentre andava alla ricerca di fieno per
221
1985
veniva dalla terra e alla terra era destinato a
222
1985
di forzato, di contrario alla natura, perché lui desiderava
223
1985
di universale, che tendeva alla pace e alla vita
224
1985
tendeva alla pace e alla vita, anche se lì
225
1985
cavallo, si erano dati alla diserzione, rifugiandosi tra i
226
1985
stessa sensazione di essere alla soglia di fatti definitivi
227
1985
grappa e li seguì alla villa. In tutta la
228
1985
personale che lo portasse alla salvezza o alla rovina
229
1985
portasse alla salvezza o alla rovina. Ormai sulla nave
230
1985
risorse d’intelletto, sempre alla mercé degli altri, ma
231
1985
Ciò che era avvenuto alla villa pareva lo autorizzasse
232
1985
restava più che poteva alla villa e la lasciava
233
1985
forte ripugnanza ad andare alla caserma e in paese
234
1985
che non aveva resistito alla tentazione di scendere di
235
1985
sfiorare l’argomento almeno alla lontana. Non sapeva con
236
1985
ve lo accompagnò. Bussò alla porta. Nessuno rispose, e
237
1985
continuava a trafficare attorno alla porta, che non riusciva
238
1985
stanza in stanza, brancolando alla cieca nel buio quasi
239
1985
luce lunare. Bussava invano alla porta di ogni stanza
240
1985
partenza precipitosa. ¶ Urvàn arrivò alla porta della camera da
241
1985
e non avevano bava alla bocca o spie qualsiasi
242
1985
addio a Gavrila e alla sua donna, che avevano
243
1985
carico di masserizie raccolte alla svelta, tirandosi dietro la
244
1985
essi portavano un’asse alla volta, prendendola da un
245
1985
corda era ancora legata alla trave intatta di un
246
1985
misteriosa aveva nascosto ostinatamente alla loro vista. Fino adesso
247
1985
Ormai si era giunti alla resa dei conti. Che
248
1985
di lei, ad Haha, alla signora Esther che ora
249
1985
L’avevano fatto eseguendo alla perfezione gli ordini di
250
1985
svegliare qualcuno. ¶ Uno solo alla villa si accorse che
251
1985
di una lepre. Venne alla finestra a vedere, dopo
252
1985
ciò che poteva servire alla sopravvivenza di uomini e
253
1985
e della vedova, affidati alla pietà dei paesani. Ma
254
1985
la febbre andava aumentando. ¶ Alla confluenza con la valle
255
1985
che parevano aver partecipato alla guerra accanto ai cosacchi
256
1985
continuasse, e la fedeltà alla parola data fosse una
257
1985
era rimasta con Luca alla villa? Perché non si
258
1985
convinto di essere arrivato alla fine della sua avventura
259
1985
sempre scorto in controluce alla fine della sua vita
260
1985
lui avesse resistito fino alla fine, forse gli altri
261
1985
pareva di combattere fino alla fine soltanto per una
262
1985
argento e le porse alla donna. ¶ «Anche un funerale
263
1985
frenate, rotolando e precipitando alla fine nei burroni maledetti
264
1985
urli degli altri, afferrato alla carretta della donna. Gli
265
1985
morto di broncopolmonite, e alla cui morte Dunaika non
266
1985
dove avrebbero potuto mandarli, alla fine di quella quarantena
267
1985
inglesi? Perché un po’ alla volta li stavano privando
268
1985
luogo in cui sopravvivere. Alla fine di maggio Alexander
269
1985
si tirarono un colpo alla testa. Ogni giorno nelle
270
1985
materiale. ¶ Qualcuno, magari proprio alla vigilia della consegna ai
271
1985
visse i primi giorni alla macchia, nutrendosi di bacche
272
1985
nascosti sentieri, e ritornò alla casa di Marta. Fu
273
1985
canzoni, e lo affidasse alla memoria del popolo, che
274
1985
il suo passato. ¶ Tutti alla villa immaginavano che qualcosa
275
1985
tepore domestico e tranquillo. ¶ Alla villa Ghirei ogni tanto
276
1985
sera saliva quasi sempre alla villa, e anzi non
277
1985
ma Ghirei non rinunziò alla sua indagine. Anita, interrogata
278
1985
era modo di sottrarsi alla condanna. Due donne robuste
279
1985
tenevano le ragazze inchiodate alla sedia dell’esecuzione, e
280
1985
consegnati ai russi e alla sorte che avevano avuto
281
1985
occhiata al vecchio Haha, alla sua faccia stupita e
282
1985
di torrente, un prato alla periferia delle città, dove
283
1985
ai discorsi di Gavrila. Alla fine entrò nel territorio
284
1985
di desiderare di ritornare alla sua stanitša lungo il
285
1985
montagna, in un canalone, alla fine dell’estate, dopo
286
1985
rimandava. ¶ Un giorno sentì alla radio che esso, in
287
1985
aveva trovato Ivos ferito alla gamba, era capitato uno
288
1985
Un giorno Anita tornò alla villa tutta sconvolta, e
289
1985
l’antico mulino. Bussò alla porta, ma non venne
290
1985
barbone potevano anche servire alla vita, e cose cui
291
1985
oltre, e bisognava tornare alla villa. Alimentò ancora il
292
1985
intiepidito. Poi si arrese alla necessità di tornare. ¶ Tutta
293
1985
trovare riposo. ¶ Una sera, alla fine del secondo giorno
294
1985
che si era giunti alla maturazione di qualcosa che
295
1985
aveva trovato Ivos ferito alla gamba. Ma quel tempo
296
1985
tornare al più presto alla vita normale. Poi Vento