Edoardo Nesi, Storia della mia gente, 2010

un paese acciambellato intorno alla sua chiesa, all’inizio

canzone che viene intonata alla fine del film da

da Harvard – dove grazie alla mia irresolutezza e a

computer ad Alvaro – seduto alla sua scrivania, con la

canzone ed eccomi seduto alla mia scrivania ingombra di

l’avevamo. ¶ Questa storia. ¶ Alla fine della Seconda Guerra

aveva nove anni, assistette alla scena con la mano

tanto aveva fatto che alla fine aveva convinto Dieter

voluto. Si fece cremare alla zitta, Dieter, e le

cui tutti sembravano muoversi alla frenetica velocità degli omini

ai miei occhi e alla mia mente – capisco finalmente

evitato a me e alla mia famiglia una decadenza

dentro fino in fondo, alla ditta che porta il

sono voluti anni ma alla fine ho capito che

Sto prendendo l’aperitivo alla Capannina con Angelica, la

perfetta per farsi male alla svelta, il martini, e

infine ricchezza, magari ricollegandosi alla certezza universalmente condivisa che

e mi chiedo se alla fine il martini mi

barcollare. Perché odio barcollare. ¶ Alla fine della sua vita

di più la schiena alla piccola industria, alla fine

schiena alla piccola industria, alla fine di ogni suo

leggendario Tacabanda, si diressero alla casa in cui viveva

senza più dare importanza alla qualità del tessuto, all

all’affidabilità del servizio, alla puntualità delle consegne, al

nome dell’azienda e alla sua storia. Sembravano diventati

imprenditoria tessile italiana, quando alla fisiologica concorrenza, alla sana

quando alla fisiologica concorrenza, alla sana lotta per il

sta andando a fuoco, alla fine decidete di dar

dar retta all’autorità, alla voce di uno sconosciuto

Lays; la Joan Didion alla quale non ho potuto

e molto, molto simile alla magia; la Joan Didion

magia; la Joan Didion alla quale ho scritto che

mai capitato di leggere. ¶ Alla mia e-mail Joan

a Seattle e poi alla base militare di Schofield

marmo – la prima dedicata alla sua fidanzata e la

Didion, perché un versiliese alla fine torna sempre a

Gately muoia o no, alla fine del romanzo, e

e affida il foglietto alla nostra comune amica carissima

Sono state scattate nel 2007, alla Sala Buzzati del “Corriere

totalmente fuori tema rispetto alla teoria dei giochi di

poteva dare una risposta alla mia domanda, e avviò

gli bastava rispondermi così. ¶ Alla conclusione del suo intervento

Edoardo, sono certo che alla fine, in qualche modo

questo romanzo mi accompagnasse alla fine della mia carriera

di vendere l’azienda alla fine degli anni ottanta

a fare il vino alla Selva, la sua tenuta

del mondo, e portare alla Selva le persone che

è ormai affidato solo alla memoria, mostro implacabile e

perfetto, spesso più vicino alla telepatia che alla telefonia

vicino alla telepatia che alla telefonia. ¶ Così, quando rintraccio

essa diventava un insulto alla persona, ed era facilissimo

e d’intensità insieme alla canzone e che però

Sono arrivato a Narnali, alla fine del mio viaggio

mio viaggio. Sono davanti alla nostra tessitura. ¶ Mentre ascoltavo

Ros son passato davanti alla casa della mamma di

a fare l’assistente alla regia in un suo

elettrica, le spese legate alla produzione, la manutenzione delle

siano bellissimi. Basterebbe portarli alla Biennale di Venezia così

raggio di sole sfuggito alla coltre di nuvole color

lo vide di sicuro, alla televisione, in un bungalow

che oscillano penzoloni, attaccati alla bell’e meglio a

posto di lavoro davanti alla cucitrice, e fuma con

crisi forse irreversibile dovuta alla libera circolazione mondiale dei

tutti quei cenci buttati alla rinfusa sul letto o

all’interprete di domandare alla ragazza che cos’è

profonda giustizia che sta alla base delle idee che

Sempre. ¶ Ti chiedi se, alla fine, non sia proprio

Italia la polizia bussi alla porta e stia ad

possibilità non era toccata. ¶ Alla pensione gli mancano poco

prova risentimento a crescere alla fine di un’era

più risentimento a invecchiare alla fine di un’era

Non era un disgraziato. ¶ Alla quinta camminata mattutina, però

città: di conoscere ormai alla perfezione le vetrine dei

insalata nel bar accanto alla banca, e a cena

velenoso che lo colpisce alla mascella e gliela rompe

ogni logica i sussidi alla loro agricoltura e ai

fanno scudo coi corpi alla loro potentissima industria chimica

ad aprir bocca, umiliati alla sola menzione di quel

mercato interno e dunque, alla bisogna, come poi si

al cazzotto, dall’ostruzionismo alla carezza, e non ci

la nostra vita. ¶ Smarriti ¶ Alla fine del film Il

bella, un fervente appello alla giustizia naturale che, secondo

canali satellitari più periferici alla ricerca di documentari cruenti

riuscito a staccarmene sino alla fine. Ho fatto le

dalla maggioranza all’opposizione, alla diocesi, tutti avevano invitato

a collocare in mezzo alla piazza decine e decine

imbarazzato, si cede subito alla nostalgia e si avvia

quella fantastica multa miliardaria alla Microsoft, e mi piacerebbe

nonno, e io tessevo alla tu’ ditta, – mi dice

sembra necessario rispondere sinceramente alla sua domanda schietta, ma

e fortunati, cresciuti davanti alla televisione, che avrebbero vissuto

continuare a camminare insieme alla mia gente. Non so