Marco Missiroli, Senza coda, 2005

bianco ormai buio. Pensò alla lucertola che era diventata

fu aprirla un po’ alla volta. ¶ Siccome le chele

bagnata. Se la portò alla bocca, ingoiò ma i

angolo possibile. Si mischiava alla saliva pesante e acida

pancia, è salito fino alla bocca e non stava

il corridoio lo portò alla sua stanza. Lì appoggiò

Scese le scale fino alla fontana di pietra davanti

orto e insieme tornarono alla piccola casa. ¶ L’odore

Gli stava solo attaccato alla schiena, quasi a spingerlo

e dalla schiena fino alla fronte e poi scoppiava

si fermò in fondo alla stanza, accanto al comodino

si portò le mani alla fronte, sentì che scottava

gelida del rubinetto. Andò alla madia accanto alla finestra

Andò alla madia accanto alla finestra, aprì lo sportello

di terriccio di fianco alla sedia. Ascoltò Nino masticare

e se la portò alla bocca. Lo stomaco divenne

e la geometria. Poi, alla fine, Pietro avrebbe sbirciato

Ogni tanto lo sguardo alla finestra, dove il sole

respiro nella pancia, davanti alla porta chiusa dello studio

bosco rado che portava alla piccola casa, la luce

per la cena. Era alla fine del bosco rado

Si portò la mano alla fronte per fermare la

sull’unico piede saldo alla corteccia. Cercò un posto

sangue colava lento fino alla mano. ¶ “Pietro!” La voce

camicia bianca. Una mano alla bocca, l’altra nascosta

pompava impazzito. Girò attorno alla fontana, gli occhi in

bene. Avrebbe aspettato davanti alla porta di Nino per

Si voltò e andò alla porta, uscì sbattendola. ¶ Nino

stesi. Suonò il clacson alla domestica e la fece

fece spaventare. Passò davanti alla stalla evitando il pozzo

solo all’ultimo. Vicino alla fontana rallentò. Ci girò

serio, appoggiò un braccio alla portiera e l’altro

a bocca aperta davanti alla Bianca, alla sua carrozzeria

aperta davanti alla Bianca, alla sua carrozzeria lucente, alle

sapevo.” Nino girò intorno alla Bianca e andò all

mano e urlò: “Attenzione alla curva!”. Poi inclinò il

sul sedile. ¶ “Ora andiamo alla velocità della luce! Tieniti

lisciandosi la barba fino alla punta del mento: “Luigi

sulla gola. Arrivò davanti alla Bianca, di fronte a

urlo da combattimento e alla sua forza di capo

destra fino in fondo alla via. Conosceva a memoria

avvolgendogli il cappuccio attorno alla testa, “così non ti

pagliaccio che si fermavano alla caviglia e che lasciavano

e le tolse soltanto alla fine del tunnel, quando

attaccò con la schiena alla parete. Si alzò in

arrivato in fondo, davanti alla porta di ferro sverniciata

Guai a voi se… Alla fine tu Luigi richiudi

pochi gradini per arrivare alla strada. Era una viuzza

arrivati fino in mezzo alla corsia. Branchi di cani

ultimi metri, e davanti alla piccola ringhiera fece leva

di polvere si attaccava alla gola e alle narici

come macigni. Un passo alla volta, solo un passo

volta, solo un passo alla volta. Le scarpe salivano

sotto il tavolo, vicino alla fila di bottiglie vuote

tavole di pietra. Vicino alla finestra era appesa una

casa mi metto davanti alla televisione e basta. Giusto

appoggiate contro il muro, alla valigia afflosciata in un

sedia di prima, accanto alla sua. Si accese un

in piedi e andò alla finestra. Là, si fermò

grandi scale di fronte alla fontana perché erano stati

serio nel quadro appeso alla parete di fronte. ¶ Luigi

mentre accostava l’indice alla bocca chiusa. Spiò nella

la Madonna azzurra appesa alla parete aveva un vestito

avvicinò ancora l’indice alla bocca e gli appoggiò

guance avvampargli. ¶ Un piede alla volta. Luigi avanti, lui

Strisciò le dita fino alla cartellina di pelle verde

dispiace,” disse. ¶ Luigi andò alla porta tirandosi dietro Pietro

ragazza la domenica veniva alla spiaggia e la guardavano

Poi alzò gli occhi alla Madonna azzurra appesa al

portato le mani unite alla nuca. ¶ “Tutte… tutte le

Lo scoprì in mezzo alla scrivania. ¶ “L’ha fatta

ne portò un pezzo alla bocca, tenendo la mano

segnato con un cerchio alla pagina 27. Parlava d’amore

colpì il pavimento mischiandosi alla polvere. Quando ci passò

l’angolo, si schiacciarono alla parete per non toccare

bucato”. ¶ Tornarono indietro, fino alla cantina D4. Entrarono e

carta è troppo spessa. Alla luce non si vede

non si vede,” disse. ¶ “Alla luce?” chiese Pietro. ¶ “Sì

luce?” chiese Pietro. ¶ “Sì, alla luce. Quando si mette

cassapanca. Avvicinò il coltello alla carta, nel punto dove

passato a prendere Nino alla piccola casa. Insieme erano

visto avvicinare il secchio alla ruota sporca. “Mi fai

paura… si teneva stretta alla mia spalla e urlava

in piedi e andò alla televisione, girò una manopola

e aveva camminato fino alla canzone che sua madre

battevano sulla ghiaia accanto alla fontana e sull’erba

e mentre si avvicinava alla piccola casa, i suoi

aveva notato che tutto, alla piccola casa, era diverso

giro della casa. Andò alla porta dietro, alla finestra

Andò alla porta dietro, alla finestra della camera da

anche le tenaglie, appoggiate alla sedia color pistacchio. C

mano sulla pancia. ¶ Tornò alla fontana e salì le

di Luigi rimase davanti alla porta della cucina a

hai visto Augusto Mitiello alla televisione?”. ¶ “Sì, era morto

nuovo nome. ¶ Si bloccò alla fine del sentiero. Al

a guardare in fondo alla via. E subito sussurrò

voltò mai. Restò incantato alla barba bianca che quasi

sue mani bianche appoggiate alla balaustra: Carmine lo stava

studio, con il cioccolatino alla menta ancora in bocca

il film dei cowboy alla televisione e che aveva

di guardarlo tutto, fino alla fine. ¶ Questa sera volevo

era con me davanti alla signorina perché così vedeva

detto stasera la signorina alla televisione. ¶ I due nomi

passarsela dalla fronte fino alla nuca, dalla nuca fino

nuca, dalla nuca fino alla fronte. Lisciava e schiacciava

lasciando che si avvicinasse alla carta rigida. ¶ Luigi si

Luigi schiacciò il petto alla sua spalla. ¶ Pietro sollevò

cuore e giù fino alla punta dei piedi. Non

ragno era salito fino alla finestrella in alto e

alto e stava tornando alla sua tela, una matassa

avrebbero dovuto essere appese alla porta di ferro e

scale che lo riportavano alla luce, rivide davanti agli

Pensava a quei nomi, alla piccola casa ancora chiusa

sulla gradinata di fronte alla fontana. Quando lo sentì

suo viso restò inchiodato alla fotografia di un gatto

gatto bianco in fondo alla pagina. Ma fu come

ritornare con lo sguardo alla macchina per tagliare il

della televisione. Lo sguardo alla graniglia scura che macchiava

rintocchi. E fu davanti alla porta chiusa dello studio

aveva visto quella sera alla televisione stavano tornando vive

voi, vengo anch’io alla televisione,” disse sua madre

sempre con gli occhi alla margherita ricamata sulla tovaglia

due colpi di pistola alla nuca ¶ Nino è sotto

bianco si muoveva fino alla sua testa, si apriva

Le molle cigolarono solo alla fine e lei non

l’armadio in fondo alla stanza. Lo seguì fino

accompagnasse. ¶ Pietro rallentò davanti alla camera dei suoi genitori

Suo padre arrivava fino alla fine del letto, le

baffi, camminava tutt’intorno alla cornice e aveva gli

solo gesto la inchiodò alla parete e la tagliò

corridoio e si fermò alla parete senza quadri appesi

ovunque. Passava dallo stomaco alla gola e si appiccicava

vide sua madre accanto alla tenda di veli che

aiutava a rialzarsi. ¶ Davanti alla sala della televisione sua

i tuoi bei voti alla scuola nuova!”. E ha