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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «alla»

nautoretestoannoconcordanza
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vedrai. Ecco: per rispondere alla tua domanda, è così
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anche un piantone davanti alla porta… che brutta storia
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diede un’occhiata distratta alla bimba, poi fece di
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Domani faccio tutto». ¶ Davanti alla porta della camera, l
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per la notte. Addossato alla parete opposta, un piccolo
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e il bagno. Davanti alla finestra, che era protetta
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e poi a Milano, alla Rai. Starò via qualche
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lui, voltando le spalle alla porta e a un
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Perrini fece un cenno alla donna che aveva accolto
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una cosa? Se va alla Rai di Milano chieda
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si portò una mano alla fronte. «Sa una cosa
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da uomo, capelli raccolti alla nuca con un fermaglio
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lunga catena d’oro alla quale era appeso un
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e una lodevole abitudine alla concentrazione. ¶ «Che cosa vuol
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bottiglietta dell’acqua minerale alla bocca. Poi si asciugò
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fatto le ossa. Insomma, alla fine era più popolare
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prese con una costoletta alla milanese e lei con
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anni in collegio, sino alla maturità». ¶ «Accidenti, io l
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battuto. Un tavolo accostato alla parete, due quadri scuri
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sorriso, e di fronte alla porta d’entrata un
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sorvolò. Sulla destra, rispetto alla finestra, una porta in
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la testa. Altri tendoni alla finestra, un letto con
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interno. Si soffermò davanti alla portafinestra del salone, la
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Se lei sarà condannata, alla nipote. Non certo a
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pallide, si era affacciata alla porta a vetri e
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oltre il tavolo, nascosto alla vista. Da un armadietto
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sventolando le mani davanti alla faccia, era sudata. «Figuriamoci
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di proprietà del barone, alla figlia, credo». ¶ «Ecco, vede
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bene, ma di fronte alla gente manteniamo le distanze
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vent’anni? Sono andata alla Rinascente. Sono tornata a
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no, magari avrei telefonato alla polizia, che ci pensassero
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un sorriso si avviò alla porta che l’usciere
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carichi di scatoloni. Accostati alla parete più stretta c
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se n’è stato alla larga per oltre vent
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obblighi, compreso l’inchino alla principessa, e quanto avrebbe
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diabete. Era vecchia. Funerali alla grande, gente venuta da
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promesso prima tra tutti alla figlia di Gilla, Carolina
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vuole dare il nome alla bambina, ma al battesimo
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tv perché doveva pensare alla bimba, alla casa, anche
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doveva pensare alla bimba, alla casa, anche se avevano
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casa, molto grande, vicino alla Rai. Quindi Gilla trasporta
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Natale portavo un giocattolo alla bimba, che quando comincia
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avrebbe potuto pensare anche alla madre di sua figlia
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Mi poteva dar fuoco alla casa, allagarmela, lasciare aperta
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ha detto il portinaio alla polizia. ¶ Il resto lo
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Savina Zorzi lo riaccompagna alla porta. Ora sembra più
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lei?» chiese Gilardi rivolto alla signora con il fiocco
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comprese essere più disponibile alla conversazione. ¶ «Sì, qui la
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a un tavolino accanto alla vetrata e prese un
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Questa è la domanda alla quale io devo cercare
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filet en boîte preparato alla fiamma con molto rispetto
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o lì intorno, che alla morte della madre ha
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madre è stata viva. Alla sua morte, quando hanno
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che aspettavamo un figlio. Alla felicità di mio marito
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agitando la mano davanti alla fronte. «Ma mio marito
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ritornò in camera, appese alla maniglia esterna della porta
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fa dare un’occhiata alla fabbrica e alla famiglia
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occhiata alla fabbrica e alla famiglia di John Scotti
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quel punto, sentì bussare alla porta. ¶ Strano, pensò: aveva
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Strano, pensò: aveva appeso alla maniglia il cartellino per
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valigia in camera e alla reception chiese una piantina
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Se vuole mangiare bene alla toscana e non bada
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Sori. È un ambiente alla buona ma c’è
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un altro tavolo accanto alla finestra. ¶ «Possiamo berci un
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che si era affacciato alla porta ordinò caffè e
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Certo non avrebbe partecipato alla loro eredità, perché mia
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sguardo ai jeans rimboccati, alla camicia azzurra leggermente aperta
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apparecchiando un tavolo davanti alla finestra. ¶ «Che le va
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e Olga fece cenno alla donna di cambiare i
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questo. Qui dal pane alla frutta, dai formaggi ai
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sua figliola zitella, votata alla campagna come una suora
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carnosa. Con prudenza arrivò alla scollatura, all’attaccatura del
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nello spiazzo verde davanti alla casa, avevano sistemato due
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il mio saggio natalizio alla nonna, zio Nuccio si
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quella telefonata. «Siamo davanti alla Chiesa di San Francesco
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di incontrarla. ¶ Arrivò davanti alla Chiesa di San Francesco
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si portò la mano alla testa e puntò l
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e puntò l’indice alla tempia. «Uccisa» disse. ¶ «Ma
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scuola privata è passata alla scuola pubblica, l’hanno
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Ciao, e bada tu alla tua mamma». ¶ «Certo, certo
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il sentiero che portava alla villa principale. ¶ Scale e
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invisibili. ¶ Due piccoli colpi alla porta. «Sì?» ¶ «Le tue
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vedere che tengono più alla terra e ai contadini
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la mano, sventolandola davanti alla fronte. «Capito mi hai
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Scusate, io devo andare alla stalla a dare un
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a dare un’occhiata alla Piccina.» ¶ «E come ci
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ho fatto vedere anche alla Olga. Lei è stato
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essere sempre rimasta estranea alla sua vita. ¶ Che cosa
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mio capitano…» ¶ Arrivarono davanti alla casa del barone che
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uno da solo accanto alla vetrata, qualcuno in piedi
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un tavolino libero vicino alla porta. ¶ Mentre stava sedendosi
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È quello laggiù, davanti alla vetrata. Tavolo fisso, whisky
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bianca di schiuma. Resistette alla tentazione di pulirsi con
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lì, vede?, di fianco alla porta. Da lì si
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Saprebbe riconoscerla?» chiese Gilardi alla ragazza. ¶ «Chi, quella del
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dato un serio contributo alla giustizia». ¶ «Visto? Intanto io
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non sarebbe potuta sfuggire alla polizia, ormai che si
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donna. ¶ «Sì, naturalmente». Pagò alla cassa e tornò verso
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smorfia. «Credo di più alla custode che mi ha
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rosso, che stava davanti alla tenda dai toni scuri
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ai jeans di Olga, alla T-shirt di cotone
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sotto la giacca blu, alla pesante borsa a tracolla
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e liberare le stanze alla signora?» ¶ «Sì, sì, ormai
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Il baciamano che piaceva alla signora. Persino il doppio
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ricominciando a piovere. Avvicinandosi alla reception, chiese all’impiegato
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E tu dove vai?» ¶ «Alla scrivania, devo lavorare». ¶ Le
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per ricacciare in fondo alla gola il nodo che
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tirassegno. Dallo zucchero filato alla fettina di noce di
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soffice, che si offriva alla sua bocca e alle
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colazione, passando dal caffè alla spremuta, dalla marmellata al
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al formaggino, dal miele alla brioche… Quando finalmente si
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procuratore: vediamo se consentiranno alla cugina di trasferire la
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una domanda?» chiese Gilardi alla ragazza. ¶ «A me?» Lo
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di averla vista davanti alla casa del barone, quel
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bicchiere di spremuta davanti alla bocca. Ma non aveva
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che…» ¶ «Ciao, vattene, va’…» ¶ Alla reception Gilardi pagò il
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la zia Noemi. ¶ «Andiamo alla Fattoria Guiccioli per rendere
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il naso. «Un gelato alla crema e cioccolato, no
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in collegio, poi insieme alla madre che però intanto
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un colpo per sbaglio, alla tempia. Come aveva visto
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fare in un film… alla tempia. Così è morta
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tutti questi anni?» ¶ «Toccava alla figlia? Era in televisione
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Si portò la mano alla bocca e gliela baciò
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tu». ¶ Alzò gli occhi alla casa e sulla porta
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capelli legati in cima alla testa con una stringa
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era portata le mani alla faccia e ora scuoteva
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Quando Paola si affacciò alla porta, Gilardi constatò con
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sedette a capotavola, Olga alla sua destra e dopo
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di lei Max Gilardi. Alla sinistra del vecchio, Paola
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sembra giusto che veniate alla tenuta che è anche
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era migliorata, la terapia alla quale la stavano sottoponendo
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tra parenti e accanto alla figlia. ¶ «Grazie, professore. Gilla
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Il professore accennò anche alla figlia, come se fosse
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sulla stessa poltrona, davanti alla stessa finestra, come se
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davanti a lei, abbracciandola alla vita. «Mamma, mammina… sono
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per pensarci». Si rivolse alla bimba che era rimasta
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bar, aveva preso parte alla conversazione con la Bianca
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il bicchiere per brindare alla sua vita da uomo
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piace…’ ¶ Si era rassegnato alla posta elettronica e ai
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consentito di studiare sino alla maturità. Altre lettere di
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signora mi ha accompagnato alla stazione. Mi ha chiesto
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l’obbligo degli occhiali alla guida, li semina dappertutto
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fai tanti auguri anche alla sposa». ¶ Trentadue ¶ «Dove mi
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Entrarono trafelati in hotel. Alla reception Gilardi spiegò la
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quinto piano era arrivato alla cintura. ¶ Sulla maniglia esterna
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io, che allora soffiavo alla toscana più di ora
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un foulard legato intorno alla testa e sulla fronte
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fare due domande ancora alla Resnati e a… Bianca
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ragione Ricky a tenerselo alla larga, presto sarà persino
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non avrebbero dovuto rivolgersi alla polizia, quelli dovevano essere
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della città, verso Corsico. Alla guida c’era Gloria
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agenzia, da noi». ¶ «Non alla polizia?» ¶ «Nient’affatto. Gliel
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con la mano davanti alla bocca e gli occhi
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si sedette di fianco alla scrivania e le fece
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affare mio. Tuttavia, riguardo alla signorina Scotti avrei bisogno
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conto si stava esprimendo alla maniera di Gilardi, come
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di porre alcune domande alla signorina Scotti». ¶ Amanda intanto
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malumore’ pensò Laura avviandosi alla porta. Si sentì sollevata
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Stava facendo del male alla sua vita. Amava furiosamente
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Trentotto ¶ La cappella, situata alla periferia bassa di Napoli
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la porta di fronte alla sua. Era sposato, il
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durante la notte, sino alla prima Messa delle sei
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suo padre era davanti alla televisione. ¶ «Programmi che non
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appoggiò con le spalle alla parete. «Il ragazzo oggi
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e una mascherina davanti alla bocca che gli copriva
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scacchiera con alcuni pezzi alla rinfusa. «Sto imparando…» ¶ «Gli
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compero. Quando riparto dico alla cameriera di gettare tutto
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boutique dell’aeroporto prese alla rinfusa quello di cui
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perfetto… sì». Un nodo alla gola, lei che non
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scelta». ¶ Si fermarono davanti alla porta di casa, prima
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Con il mento accennò alla porta. «E con lei
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aveva preparato la pasta alla genovese, fatta apposta per
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farti trovare la pasta alla genovese e il pane
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Vedi amore mio, siamo alla pari, non ti consentirò
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di dare scacco matto alla regina…» ¶ Gilardi corrugò la
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scegliere». ¶ «Per me questa alla menta, è buonissima. Anche
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che mi ama e alla quale non rinuncerò mai
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un foulard stretto intorno alla testa che le lasciava
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busto, una vecchia operazione alla spina dorsale…» ¶ «Quando?» ¶ «Quando
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lei. Ed era sola. ¶ Alla reception, arrivando, Gilardi aveva
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ho già provveduto io alla mia camera, sarebbe inopportuno
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perché mettiamo in mezzo alla strada centinaia di dipendenti
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alcune piante verdi davanti alla finestra mascherata da una
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nostro lavoro». E sorrise alla ragazza. «Dica…» ¶ «Mi farà
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si portava il bicchiere alla bocca e si bagnava
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Invece somiglia, di certo, alla figlia, Gilla, e a
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è sua, fa capire alla figlia che c’è
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soltanto lei». ¶ «Lasciamolo decidere alla polizia. Quello che a
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interessa è la risposta alla mia domanda, gliela ripeto
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la ributta in mezzo alla strada, che ha fatto
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cui, ragazzino, si preparava alla Prima Comunione. Lo accompagnava
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cuore di ragazzino pronto alla Prima Comunione. Scritte per
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pettegolezzi. Allora ho pensato alla portafinestra del salone. Le
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terra. Io sono corsa alla portafinestra e ho abbassato
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appoggiato in terra, accanto alla sedia. «Posso andare?» ¶ «Certo
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fornisce un vero alibi alla ragazza, vi ricordate che
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sfogliatelle e altri dolci alla crema. «Fatti stanotte per
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delle pareti, di fronte alla porta. ¶ «Ciao». ¶ «Ma avanti
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insomma…» Alzò gli occhi alla porta. «Mia madre chiede
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in terra. Quando arrivò alla scatola si mise a
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lavorare?» ¶ «Mamma, guarda…» disse alla madre che intanto era
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L’uomo, tanto simile alla moglie da sembrare suo
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lei». Uno sguardo preoccupato alla figlia, un sorriso. «Ma
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natura come la spiaggia alla Scala dei Turchi, scolpita
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dato finalmente una risposta alla mia vita». ¶ «Accidenti, ma
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che adorava perché somigliava alla sua mamma. ¶ «Zia Olga
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hanno giocato, siamo stati alla fiera… io ho persino
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andate a letto, ubbidite alla mamma». ¶ «Un bacio, pa
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e l’aveva abbracciata alla vita. «Mammina… È venuto
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Max si mise davanti alla finestra per guardarla bene
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giocare con le emozioni, alla sua età. Domattina lo
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mani, prima di portarla alla tempia e di premere
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pistola e di puntarla alla tempia per morire zia
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niente? ¶ Puntai la pistola alla tempia. Il freddo della
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pugni, cercando di dare alla mia voce un tono
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con le spalle appoggiate alla spalliera, nella stessa posizione
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Come facevo a cercarti? Alla Scotti mi avevano detto
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mi hai mai cercata? Alla Rai sapevano il mio
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quella era una domanda alla quale non avrei saputo
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E gli altri?» Alludeva alla famiglia di mamma. ¶ «Zia
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sorella non c’entra. Alla mia proposta, se ne
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da terra, faticosamente, aggrappandomi alla poltrona di nonna Angelica
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infermiera si precipitò accanto alla poltrona. «Sì… ogni tanto
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si portò una mano alla fronte. «Forse, aspettate… Mi
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bene a tutti. E alla mia mamma. Io lo
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Devo convertire questa smorfiosa alla mia città del cuore
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Costretta da una forza alla quale non ha potuto
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uccidere suo padre». ¶ «Telefonerai alla Scotti?» ¶ «Per dirle che
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mezzo al caos e alla folla. ¶ Trik-trak-trik