parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «alle»

nautoretestoannoconcordanza
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1934
a guardare. Irregolarità impreviste alle quali nessuno saprebbe suggerire
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1934
di nascondere la potenza. Alle ville ed ai castelli
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e civetta: si stringe alle proprie virtù mostrandosi paziente
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porta invece a Maiano, alle sue cave e alle
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1934
alle sue cave e alle sue ville magnifiche. Sovrasta
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altra e di fronte alle più sicure smentite o
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1934
dicendo che essi dicevano: alle quali tutti gli uccelli
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in sogno, seduta davanti alle scodelle fumanti, una patriarcale
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si legge in testa alle loro fatture, delle cucitrici
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1934
con la testa bassa alle due tavole sotto le
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1934
bianchi sparsi, più fitti alle tempie. Gli occhi neri
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1934
alla durezza della vita, alle sue lotte, cariche di
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quando un giorno annunciò alle sorelle di essersi fidanzata
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1934
dolore, aprì il cuore alle sorelle nelle quali, a
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Giselda chiedeva ancora asilo alle sorelle rientrando per sempre
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tirati sulla testa e alle tempie in quell’acconciatura
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soggezione. Non dispiacevano punto alle sorelle le capatine che
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propizie all’amore e alle sue interminabili intimità e
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davano uno sguardo fugace alle due donne che eseguivano
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1934
dire che donne sensibili alle mode femminili d’alto
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di scendere a lavorare alle tre, tanto che il
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passata o arrivata davanti alle padrone; se qualcheduno della
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ma anzi, concedono umanità alle creature che spogliate di
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si era commossa fino alle lacrime per ridere subito
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laccio delle calze o alle mutande e perdeva ogni
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1934
stropicciarle ai polsi e alle tempie, aceto e canfora
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dire una parola galante alle donne, accennare un bacio
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a traboccare. ¶ E siccome alle sorelle si univano donne
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e alternando in casa, alle faccende domestiche, il suo
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e che, pure adattandosi alle più svariate e inverosimili
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annunziò prima la gravidanza alle sorelle, quindi la nascita
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1934
annunziò il proprio fidanzamento alle sorelle e l’imminente
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1934
che bruciava le labbra alle due zitelle era di
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1934
allo scompiglio interiore dava alle loro facce un’impronta
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fiduciosi che nulla avviene alle nostre spalle. Le menti
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le invariabili parole salgono alle labbra da sé così
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come inseguite dal nemico alle spalle. Teresa si sedette
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1934
di scatto e svogliate alle labbra per allontanarla al
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rapporti che li legavano alle sorelle, tutti sentivano verso
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calore, agli assalti e alle effusioni di simpatia e
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Rimaneva olimpico senza mescolarsi alle ciance, alle proteste dell
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senza mescolarsi alle ciance, alle proteste dell’intero paese
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Piacque tanto il gesto alle donne che smisero di
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desse delle occhiate intelligenti alle quali la donna, incapace
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1934
le sorelle annuivano evasive alle sue proteste: “sì… già
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1934
e dava man forte alle padrone vere, non solo
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un mondo e mezzo alle donne, ripetendo la scena
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il passo, le indirizzò alle spalle certe boccacce che
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delle borgate bada poco alle forme, si sa, è
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per sé, volle raccontare alle padrone, e nei minimi
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1934
rivelare la nuova scoperta alle padrone. Trovato il momento
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1934
il mistero diveniva impenetrabile. Alle ore dei pasti, quasi
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1934
rispondendo senza apparente curiosità alle occhiate troppo espressive, fingendo
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1934
granata in cucina, gridando alle padrone che il tranvai
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quella cura domenicale intorno alle loro persone, era il
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con le amiche, stringendole alle braccia, chiamandole “figliole”, prima
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svolgerà il prodigio dinanzi alle folle attonite: “Ah! voi
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il tempo perduto, rimediare alle magagne» concluse severa: «mio
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di no tante volte alle zie? Tu hai tanto
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mescere, dopo aver detto alle amiche che le avrebbe
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sapevano far fronte anche alle biciclette non ancora bollate
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da una porta, affacciandosi alle finestre, e rincorrendo il
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opponendo la propria solidità alle furie e a tutti
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1934
tale ammaccatura era dovuta alle mani corte e tozze
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coetanei tendenti o aspiranti alle consuetudini della vita borghese
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figlioli di un impiegato alle gabelle, il figliolo di
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che le buone sorelle, alle quali il lavoro aveva
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un motorino da applicarsi alle barche, al quale lavoravano
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del circondario, in Arno, alle Cascine, in ogni specie
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mai si era sottratto alle precedenti esperienze prendendo la
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più gradevole pareva rispondere alle zie: “state a vedere
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di vederla rispondere. ¶ Se alle padrone piaceva un mondo
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ammirare: Niobe. ¶ Fosse rientrato alle due, era la sua
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la sua ora generalmente, alle tre, alle quattro come
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ora generalmente, alle tre, alle quattro come alle cinque
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tre, alle quattro come alle cinque, accadeva talvolta, Remo
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talvolta, Remo si levava alle nove, non più tardi
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1934
Cosicché, per quanto guardassero, alle poverette rimanevano sempre molte
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trovato il terreno avverso alle sue rimostranze: Niobe sarebbe
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di esempio alla rovescia alle vergini zie, e aveva
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entrare per usar violenza alle loro persone o per
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Allorquando diciottenne aveva chiesto alle zie, ma senza insistere
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denaro fosse venuto. Cosicché alle prime attese angosciose di
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1934
conoscere i suoi amici alle zie, con automobili o
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nelle loro polemiche. Davanti alle zie del loro amico
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le due di notte. Alle due questa gazzarra! È
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salotto da mangiare. Davanti alle mutandine che Remo teneva
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1934
suo gesto inginocchiandosi davanti alle mutande e volendole baciare
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colmo della felicità, pensando alle loro misure. ¶ Anche Teresa
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a dare il resoconto alle padrone che l’ascoltavano
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1934
desiderio di vivere sproporzionato alle risorse. Cosicché se tutti
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1934
per parlare, piaceva troppo alle sorelle di rimbeccarla, di
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sé per non esporsi alle sconfitte ed essere per
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della casa mentre accudiva alle faccende domestiche, o chiusa
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1934
cantare desse sulle corna alle sorelle, si sentivano scendere
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stomaco, più giù ancora, alle basi del torace; giacché
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sorprendervi un’offesa diretta alle loro persone, una puntata
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gelosie, e portano facilmente alle delusioni e alle sorprese
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facilmente alle delusioni e alle sorprese. Qui è il
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il tempo che dedicava alle donne era pesato con
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1934
e siccome avevano sempre alle mani delle macchine esauste
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rivolto a loro, non alle dame; o dall’interrompere
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potuto fare prima davanti alle donne; né era facile
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il famoso càmice, e alle quali rispondevano dispettose: “no
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1934
nuove e piccole varianti alle combinazioni giglio di cui
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cosa che tornasse gradita alle sorelle. Ora che la
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1934
affermazioni quasi avessero risposto alle litanie. ¶ «Carina, la rematrice
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questa o quella necessità, alle spese quotidiane; la cifra
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1934
di mente più che alle loro stesse possibilità. Chinarono
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credere tutto il contrario alle zie. ¶ «A titolo di
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1934
un po’ d’aria alle mie scimmie. Porto i
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1934
non muoveva un appunto alle loro acconciature, per vederle
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meditabonda e seria davanti alle vicende della vita. ¶ Finché
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a dare un contenuto alle voci sconnesse. ¶ «Chi fa
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fatto nel proprio interesse, alle ingiunzioni di Teresa sempre
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che non era sfuggito alle donne e garbato, invece
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salotto da pranzo davanti alle sorelle che le parlavano
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1934
la nobile risposta data alle zie, abbiamo soltanto potuto
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maledetta, non s’attacca alle mani, non ci sta
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sviluppo. Lasciar le sorelle alle prese col nipote e
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con lo spendere sproporzionato alle possibilità, bisogna finirla col
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in comune, ne addossava alle zie una parte della
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svenimenti e le lacrime alle quali era impermeabile. Si
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1934
fosse torto un capello alle sue padrone, e ora
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1934
circostanze il nipote concedeva alle zie un trattamento onorevole
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che le stava attaccata alle dita appena appena, come
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mezz’ora di tempo, alle cinque sarò qui a
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sarò qui a prendervi, alle cinque precise, badate bene
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non creare equivoci, malintesi: «alle cinque precise», egli sapeva
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l’aperitivo da Narciso alle Cascine, poi a cena
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cena a Fiesole, poi alle Follie Estive, ho già
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il funebre cammino avviandosi alle scale: andavano a rinchiudersi
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state liberate dalla prigione. ¶ «Alle cinque in punto» ripeté
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piedi fino in fondo alle scale, ma le padrone
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fino alla porta, fino alle scale, ma non aveva
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1934
stanza per non partecipare alle vicende della famiglia, e
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1934
al tramonto del sole alle Cascine o a Fiesole
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la macchina. «Da Narciso alle Cascine a prendere l
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e verso le dieci alle Follie Estive, ho già
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a voi.» ¶ «Da Narciso alle Cascine… a cena a
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cena a Fiesole… e alle Follie Estive», ripetevano le
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che cosa c’è alle Follie Estive?» ¶ «Che c
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affettuose, dei saluti gentili alle zie: “Sto bene, come
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di consolante da raccontare alle zie. Soprattutto durante il
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otto o dieci ragazzacci alle due di notte, svegliata
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capo dalle porte o alle finestre. Curiosità e impazienza
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sodisfatto, presentando la fidanzata alle zie. Qualsiasi genere di
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punto ne offerse una alle zie. ¶ «Eh! Che?» Teresa
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refrattario ai calcoli e alle cifre, e gli chèques
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le undici, e già alle nove incominciò ad affluire
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osava avventurare il piede. ¶ Alle dieci e mezza, da
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allo sghignazzare della folla, alle risate e alle esclamazioni
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folla, alle risate e alle esclamazioni; quindi con sguardi
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fotografi, in alto accanto alle loro macchine coperte di
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trovandosi sulle porte o alle finestre e per la
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e proprie esibizioni davanti alle facce attonite, e circondata
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dal canto suo, abituata alle irruenze del jazz, trovò
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a denti chiusi, anche alle zie che nascondevano un
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lungo la via, fino alle prime case della città
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sedie messe in circolo alle pareti. Remo aprì le
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con premura si avvicinò alle zie, si chinò al
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una parte all’altra alle svoltate, per quanto in
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ridiscese, frettolosamente, si avvicinò alle donne ancora nella medesima
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una giornata troppo superiore alle loro forze. Trascinavano la
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come per dare assetto alle cose o per cercare
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mobili e quelle mura alle quali si sentivano avvinte
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il muro innalzato davanti alle loro finestre, in quella
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funebre, preparava il terreno alle primizie: i pisellini teneri
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che possa far piacere alle famiglie, per questo decisi
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in viaggio, di mandare alle zie delle istantanee, e
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quelle di Niobe passavano alle loro per ritornare subito
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loro per ritornare subito alle altre dove il giovane
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se stessa in aiuto alle sorelle divenute povere e
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interiore: un moto superiore alle sue forze, alla sua
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scomposti sulla nuca e alle tempie. ¶ Ora guardavano le
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sussultare, senza neppure voltarsi alle tre donne, quasi non
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qui, reggano qui», gridava alle padrone «reggano qui, mi
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di naso riattaccandosi subito alle sbarre. La gente aumentava
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volte la catena intorno alle sbarre centrali v’introdusse
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mentre Carolina annuiva debolmente alle parole della donna per
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Niobe presentando la contadina alle sorelle, «eccola qui.» E
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gente, e adeguati insieme alle loro possibilità tanto diminuite
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che cucire una camicia alle loro antiche inquiline; e
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nella bambagia e attaccati alle sottane della mamma vengono
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appariva alto nel mezzo alle due sorelle. Ai lati