parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, 2015

concordanze di «alle»

nautoretestoannoconcordanza
1
2015
aiutava con i pantaloni alle caviglie. Li avevo visti
2
2015
mamma, servendo l’arrosto alle prugne, si lasciò sfuggire
3
2015
due capogiri. Uno dovuto alle traiettorie della Citroën, l
4
2015
Bach e rimedi omeopatici alle farmacie. Mamma teneva lezioni
5
2015
e io dovetti assistere alle due nature di mia
6
2015
vestito le era salito alle ginocchia e la parte
7
2015
stesi. Avvicinai il naso alle corde e sentii l
8
2015
L’Équipe”, e uno alle finestre della possibile classe
9
2015
al Colbert dalle nove alle dieci, tutto il primo
10
2015
quei giorni sottrasse sangue alle parti basse. Accantonai ogni
11
2015
sacco: – Perché non piaccio alle donne? ¶ Sorrise come si
12
2015
intrecciò le sue gambe alle mie. Era una veterana
13
2015
Azzurra e mi affidai alle cure di papà. Con
14
2015
mi convocò un pomeriggio alle gradinate del Sacré-Cœur
15
2015
lui indirizzò il saluto alle mie parti basse nascoste
16
2015
e avrei potuto partecipare alle nostre riunioni alla fine
17
2015
Mi concessi carezze impercettibili alle donne che mi lasciavano
18
2015
si ritrovò questo lucertolone alle spalle, il morso le
19
2015
toccai dalla schiena fino alle scapole e sui fianchi
20
2015
fece scivolare le mutande alle caviglie, le mise da
21
2015
punto che avrebbe portato alle mie future impudicizie: i
22
2015
preparai variazioni di omelette alle erbe aromatiche e miele
23
2015
di quelle materie. Rimasi alle sue spalle, lei fissava
24
2015
stramberie associando ogni ingrediente alle nostre sfumature caratteriali, da
25
2015
des Vosges. Toglievamo energie alle parole per darle ai
26
2015
gli occhi di dosso alle turiste. ¶ Era gelosa, voilà
27
2015
un morettino che veniva alle riunioni, dai laureandi, da
28
2015
in giro, aspettarono davanti alle toilette e quando furono
29
2015
i pantaloni di lui alle caviglie, chiusi gli occhi
30
2015
Mi aggrappai a loro. Alle chiacchierate al bar con
31
2015
sorseggiando China Martini, e alle passeggiate con il Crespi
32
2015
Lo straniero. Mi presentai alle nove spaccate in corso
33
2015
alla cassiera della Standa, alle donne che mi trasmettevano
34
2015
e io gli rimasi alle calcagna finché non arrivai
35
2015
Charro, buttava pane secco alle anatre del Naviglio. Come
36
2015
scrivania di Frida, insieme alle solite scartoffie, c’erano
37
2015
e lei. Aspettai fino alle undici, non venne mai
38
2015
Monsieur Marsell aveva riservato alle scampagnate fuori Parigi. Pensai
39
2015
di solitudine in base alle condizioni esistenziali (abbandoni, lutti
40
2015
applicare i suoi parametri alle mie variabili? Gli chiedevo
41
2015
bene. Sgarrupato, affettuoso, pronto alle scommesse. Passeggiammo insieme per
42
2015
accusato nella tappa precedente alle Azzorre. Aveva deciso di
43
2015
c’era stata solo alle gare scolastiche di nuoto
44
2015
sterno e salì fino alle gote, stordiva. Ricordo che
45
2015
rise di colpo davanti alle cataste di vestiti e
46
2015
fronte al collo, risalì alle orecchie e di nuovo
47
2015
azzurra che le arrivava alle caviglie. ¶ Ricordo quel pranzo
48
2015
a buttare pane secco alle anatre del canale. Non
49
2015
mia ospite sarebbe partito alle dieci dalla stazione Centrale
50
2015
consultazione. ¶ La fissai. ¶ – Addio alle armi, Fontamara, Il commesso
51
2015
per me, e una alle verdure per lei. Le
52
2015
mai non avevo risposto alle sue telefonate, erano due
53
2015
azzurra che le arrivava alle caviglie e la sua
54
2015
passato un fine settimana alle terme di Budapest con
55
2015
Si adattò come poteva alle mie esigenze erotiche: capì
56
2015
di chiusura dell’osteria. Alle undici. ¶ Arrivò all’appuntamento
57
2015
avvertii che sarei ripassato alle undici per quattro chiacchiere
58
2015
andava. ¶ – Do una mano alle matricole – disse e lo
59
2015
poteva essere disturbato fino alle sei. ¶ – Lo chiamo io
60
2015
tosta, non dovevo badare alle cocciutaggini e all’impertinenza
61
2015
Deux Magots quella sera alle dieci, adesso doveva tornare
62
2015
rue des Trois-Frères, alle nove. ¶ Si asciugò gli
63
2015
Allargai lo spettro ormonale alle donne mature, eredità di
64
2015
qualcuna con un matrimonio alle spalle, la maggior parte
65
2015
al volto simmetrico e alle proporzioni armoniose. Le brave
66
2015
brave ragazze si accalcavano alle vetrate dell’osteria, le
67
2015
misi radici. Mi alzavo alle dieci per andare a
68
2015
quaranta minuti. Sostavamo davanti alle vetrine, io la aspettavo
69
2015
scrissi: Aspetta la neve. Alle sette in punto lo
70
2015
a prendermi il mercoledì alle nove e mezzo, facevamo
71
2015
mani leggere. Si dedicarono alle spalle e alla base
72
2015
cui scriveva un romanzo, alle amanti, al controllo sui
73
2015
controllo sui suoi libri, alle cento matite temperate allo
74
2015
tutto. ¶ E la incontrammo. Alle otto in punto suonai
75
2015
e rispose con omissioni alle domande su come vivessi
76
2015
un dito, dai capelli alle caviglie, senza toccarla. Poi
77
2015
debolezza di mamma dovuta alle cure. Il dottor Lévy
78
2015
Naviglio. Si era affezionato alle anatre che risalivano con
79
2015
baffoni, diede un colpo alle ruote della carrozzella e
80
2015
con cui si attaccava alle tette. Nacque alle 11.34 del
81
2015
attaccava alle tette. Nacque alle 11.34 del mattino di una
82
2015
mamma confezionò una crostata alle mele cotogne preparata la
83
2015
una per me. ¶ Intorno alle dieci del mattino del
84
2015
mondo. ¶ Tornammo a Milano alle dieci di sera, Alessandro