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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «alle»

nautoretestoannoconcordanza
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editore per aver concesso alle mie paginette una vita
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mio capriccio, e magari alle mie distrazioni: non per
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di mio figlio corre alle debolezze ed ai vizii
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da sarta, povera donna, alle mogli e figlie di
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del poeta si dà alle stesse flessioni. Soltanto, dall
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alla Camera del Lavoro, alle riunioni “di categoria”, nei
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suocero futuro, per invitare alle nostre nozze il sottoprefetto
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più di quel che alle loro feste io avessi
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il suo involontario ossequio alle istituzioni che ci reggono
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alla meglio questa famiglia alle sorti di quella corona
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segno della mia adesione alle idee politiche di Nestore
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le tue opinioni politiche alle quali sei rimasto fedele
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madre e sua madre alle sue amiche. Io volli
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faccenda: ¶ — Nei giorni antecedenti alle elezioni politiche, un delegato
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lavoro, di rinunciare sereni alle glorie della guerra, non
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a sè il portone. Alle sette e mezzo apparvero
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nome. Mia moglie che alle sei s’era addobbata
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vestito di velluto nero, alle sette, per consiglio di
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più proletariamente di lana. Alle otto meno un quarto
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queste faccende si parlerà alle dieci alla Camera del
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ben cotta, e crocchia. ¶ Alle frutta, l’onorevole prima
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mancava ancóra un quarto alle dieci e che alla
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esempio che ha dato alle classi borghesi scegliendosi la
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è scelta ed esponendosi alle più rabbiose rappresaglie, è
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inteso parlare? Intendo, parlare alle masse. Io l’ho
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il diretto di Roma alle 24 e minuti. Io l
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la costa che sale alle cave di pietra, tutta
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fasciati, balli pro mutilati alle gambe: uno chèque, insomma
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cascinale più ricco. Danni alle persone, dicevano, nessuno, salvo
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Biagio, come a dire alle spalle della nostra casa
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erano pochi per parare alle mani tese verso tutta
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vicoli fuori mano. E alle quattro in punto avevano
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tiranni sulle quattro pomeridiane, alle otto e alle nove
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pomeridiane, alle otto e alle nove di sera eran
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del Lavoro. Così quando alle 22 il sottoprefetto decifrò da
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nonostante l’ora legale, alle dieci il caldo è
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caldo è già fastidioso. Alle dieci, avvertiti dai primi
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munizioni troppo scarse rispetto alle necessità improvvise, il terreno
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spettacolo non deve dare, alle altre donne che peccano
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con la sua indifferenza alle loro private traversie mostra
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un ospedale, per assistere alle corse o alla rivista
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ella aveva dovuto concedere alle ricchezze della cantina del
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chi si sente superiore alle vicende storiche, e tiene
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era morto sul Piave, alle falde del Montello. In
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stazione. Già s’incollavano alle cantonate manifesti a gran
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come avviene quasi sempre alle donne quando scelgono questo
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un suo lettore che alle fidanzate dei morti in
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anche elevato lui fino alle braccia di donna Vincenza
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elettrici da tendere attraverso alle finestre così da far
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contento anche perchè, limitato alle cose le quali per
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questo iniquo paragone fino alle minuzie, fino alla frenesia
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dato quell’annuncio proprio alle frutta. ¶ Io adoro le
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diceva ligio, per abitudine, alle ingiunzioni del primo Comando
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quello mio. Ma, obbedendo alle necessità del loro partito
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corrono, un povero capufficio alle Ferrovie di Stato? Anarchico
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burocratico gittò uno sguardo alle carte, le lasciò sulla
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il numero sette. ¶ — Stasera alle sette. Se non ha
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di campanule avvolgeva fino alle rugginose lamiere che le
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Egli potè gridarmi soltanto: – Alle otto verrò a prendervi
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non si voltava più alle donne. Giungemmo e, poichè
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Lavoro. Abbiamo da lui alle undici la riunione dei
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gentilmente me la manda alle nove per questa escursione
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di Sua Eccellenza. ¶ Vennero alle nove e mezzo. L
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immaginavo, badando a dare alle cifre più incerte un
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dai pilastri di marmo alle fiammelle dei ceri, e
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Perdìo, mancano venti minuti alle undici e devo andare
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minuto alla gioja e alle ansie di quella famigliola
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e galloni d’oro alle maniche, gambali e scarpe
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ora quando Nestore riapparve. ¶ — Alle diciassette l’onorevole Pazzotti
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fatto si è che alle elezioni vinsero i rossi
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cemento lassù faceva presa. Alle otto fu disteso un
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folla sulla porta e alle finestre, tutti ridevano. E
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farsa. La difficoltà, davanti alle donne, di raccontare esattamente
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chi non aveva assistito alle vicende della mattina, ora
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Semplicissimo. Lui era scomparso alle sei appena aveva saputo
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pensarono di chiedere particolari alle città vicine, magari a
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pannocchie di granturco appese alle travi. Proprio il Re
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morsa delle froge, una alle corna; e un ragazzo
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fatta. Noi si riparte alle cinque per essere a
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per essere a Roma alle otto. ¶ Io narrai per
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a ridere anche lui alle spalle dei compagni e
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quando ti sei dato alle automobili? ¶ — Io? E me
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organizzazione. E si dà alle automobili. ¶ — Fa benissimo. Così
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anzi cointeressare gli operai alle industrie? Sì, il giorno
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donna racconsolata. Ma davanti alle nuove pene, fami, debiti
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Non venne fuori, ma alle revolverate scapparono via uomini