Fulvio Tomizza, L'ereditiera veneziana, 1989

dei filosofi, non desse alle stampe la prima traduzione

povera Paolina da dare alle stampe “per suo privato

non avrebbe aggiunto granché alle precedenti onoranze, bensì rischiava

ozio altero dando fondo alle sostanze lasciate in mano

ferroviaria. ¶ Agli uni e alle altre, che abbandonavano la

Paderno. ¶ Giuseppe venne affidato alle cure di un medico

d’ingegno e portato alle cose pratiche, mentre il

umiliato e riconoscente fino alle lacrime, ma fermo a

l’ultima maldicenza tessuta alle sue spalle. Siccome questa

forse avrebbe fatto raggiungere alle rivali il loro scopo

di estendere la responsabilità alle due sorelle minori, pena

dei Rubbi finite interamente alle tre ragazze da maritare

il costume si conformasse alle sue molteplici mansioni. Tutto

Ca’ Pesaro alla Pescheria, alle cui spalle era disseminata

dunque repubblicano. Al Magistero alle Acque andavano versate le

denaro depositato nella zecca alle pentole, e assegnarli alle

alle pentole, e assegnarli alle tre eredi. ¶ Venendo poi

prima provveduto a darlo alle sorelle, lo stuolo ripiegò

un assalto come concordato alle deboli resistenze dell’ereditiera

e sì belle”. ¶ Spianata alle tre Rubbi la via

tre Rubbi la via alle nozze, il discorso si

che la signora augurava alle sorelle ma non ardiva

appurare se, col ricorso alle due lettere anonime e

connettere. Paolina insistette e, alle offerte di assoluta sudditanza

sprezzi, e da questi alle minacce, e ai timori

con le mogli ed alle minacce; e che però

ufficio, per dare gravità alle loro scuse. ¶ La rappacificazione

casa a terzi, replicava alle loro premure con garbo

in ore non riservate alle visite. Nel suo fitto

nautica ora estese anche alle maestranze dell’Arsenale veneziano

lei avrebbe prestato ascolto alle ragioni del cuore scegliendosi

recava in casa Miani alle prime luci del giorno

Ottavio cercarono posto vicino alle vetrate per porsi in

età e in barba alle tristezze passate e alle

alle tristezze passate e alle convenzioni presenti, i loro

assai più conveniente toccata alle sorelle: voleva dunque che

gli piace meno. Quanto alle contraddizioni, parimenti se le

quelli che miravano esclusivamente alle sue grazie. Tre furono

motivi per scandalizzarsi quando alle visite delle proprie sorelle

Paolina gli si mise alle calcagna per domandargli che

casa lasciando la consorte alle cure dell’abate napoletano

nervi logori per resistere alle provocazioni indirette della sorella

minacce o in lacrime, alle quali l’alto funzionario

infelice donna ritrovò respiro. Alle torture dei medici si

termine e non contravvenire alle leggi dell’amicizia e

e il sesso attribuito alle piante da Linneo. In

più resistere.” ¶ Spiace contravvenire alle buone regole del racconto

e la conseguente ascesa alle cariche pubbliche restavano loro

villeggiatura della sua infanzia, alle spalle di Bertocchi. Aveva

dalla vista estesa fino alle spiagge friulane, progettò di

del tutto nuova rispetto alle ville disseminate nell’“orizzonte

introducevano agli orti e alle campagne in cui vennero

sorda la Signoria veneta alle petizioni dell’imprenditore per

allevamento di galline padovane. Alle pendici del colle un

appresso tutti; fu ammessa alle prime conversazioni, alle tavole

ammessa alle prime conversazioni, alle tavole, e si fece

con loro. La conducono alle Orsoline, dove stette per

questa sua risoluzione, coerente alle mie istanze, dovessi prender

soltanto con la voce, alle umiliazioni patite? ¶ Il Presidente

per aderire di fatto alle teorie repressive del “crudele

tale domestica investitura. Lasciato alle cure di una donna

pur continuando ad averlo alle proprie dipendenze, il Presidente

lo impegnava a provvedere alle famiglie dei figli, agevolandone

brusco salto dalle venti alle settemila lire annue gli

e tornando a rabbuiarsi alle loro offensive riuscite, erano