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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «allor»

nautoretestoannoconcordanza
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corte uom d’importanza allor divenne. ¶ Poscia il Calif
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castità ¶ vecchio e malato allor stavasi in letto; ¶ e
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calma rendere. ¶ Disse Zelmira allor: «Dunque in lamenti ¶ vanamente
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del serraglio; ¶ e infatti allor non si saria potuto
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convenner, ritrovaron Zigri. ¶ Ciascuno allor montò sul suo ronzino
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pezzo di fegato rimasto. ¶ Allor Tommaso arrestò alquanto il
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sventolar bandiere. ¶ Disse Zelmira allor: «Che mai vuol dire
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di Ponente. ¶ Piegar credette allor sotto il mogollo ¶ giogo
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ritorno. ¶ Al campo giunse allor di Batucano ¶ in qualità
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udienza ammesso. ¶ Con aria allor di dignità ripiena ¶ come
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figliuol maggiore, ¶ infin d’allor ne destinò l’onore
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vario bisbiglio ¶ si sparse allor, che saria lungo a
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in berettin da letto. ¶ Allor s’incurva a lui
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persona era un colosso, ¶ allor camparve innanzi a Turachina
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Sappi che ogn’anno» allor Siven ripiglia ¶ «Di questa
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quei tramonte; ¶ e tosto allor, più non badando a
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un ghigno. ¶ Siveno scosse allor Tommaso, e «Presto, ¶ fatti
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veggio io ben» Tommaso allor dicea ¶ «Oggetti di dispendio
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A cui Siven rispose: «Allor che sorse ¶ questa gran
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uopo lor primiero, ¶ e allor gli scarpellini e i
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bifolco e contadin fu allor costretto, ¶ a forza di
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stabilito ¶ che il cadavere allor battuto fosse ¶ finché il
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È quegli un santo» allor Siven gli disse ¶ «È
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e del Corano». ¶ Tommaso allor: «Deh, più distintamente ¶ sopra
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cavalier, gli offiziali. ¶ Tommaso allor chiedea: «Le vicendevoli ¶ che
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a fronte avea. ¶ Siveno allor: «Vedi colei? Cuslucco ¶ contro
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cuna. ¶ Catuna il fatto allor tenne nascosto, ¶ ma poi
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istesso. ¶ Toto a Tommaso allor fece un sogghigno ¶ e
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tu dei ¶ ed essa allor ti bacerà la gota
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starsene immota, ¶ prenditi tutta allor la libertà: ¶ insiem non
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chi la scerse. ¶ Fuggendo allor la società profana, ¶ a
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dicean: «Oh, che birbone!». ¶ Allor – chi ’l crederia? – la
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tenne: ¶ lo scaltrito berton allor dispoto ¶ dell’Impero e
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Si sparse in corte allor la novità ¶ e incominciò
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costui?» ¶ Ma Toto stesso allor, Toto s’incarica ¶ di
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Con lusinghe e minacce allor forzati ¶ fur dal duce
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nessuno. ¶ Con Tommaso Catuna allor comparse ¶ con Tottila e
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Amor la reggia. ¶ Alzano allor gli spettator gli evviva
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balli. ¶ In spettacol primiero allor s’offerse ¶ la galante
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in Francia e Italia allor molto all’usanza. ¶ Plauso
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canestrin di rose. ¶ Tommaso allor suonò la campanella ¶ ed
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la scena. ¶ «Questo» Toto allor disse «In lor s
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la gente sventurata» ¶ Imbruschissi allor Toto e «Odimi» disse
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aver indosso». ¶ Dolce sorrise allor Toleicona, ¶ cui piacque cotal
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e le matrone ¶ tutte allor se gli affollano d
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e la figura ¶ contemplavano allor del cavaliero ¶ e del
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indi rimosse. ¶ «Signor» Siveno allor gli disse «Io venni
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lunghe a dismisura ¶ escono allor dalli tartarei abissi ¶ mostri
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quei ch’ei volle; ¶ allor gli erranti avventurier mendichi
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apparir dopo la pioggia. ¶ Allor gli aurei cordoni e
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d’onor si stampa; ¶ allor le gentilizie armi mogolle
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con latte e burro allor ciascuno ¶ sorbì la diuretica
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divisa in dua. ¶ Siveno allor: «Intenzion la mia ¶ non
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seguente. ¶ Ma di partir allor non fu possibile, ¶ poiché
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e peste e fame allor di Gengiscano ¶ all’Impero
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illusion s’accorge; ¶ ed allor fu che cominciaro i
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Egli un bel manifesto allor compose ¶ con sua fine
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verso la sera ¶ e allor Cutsai sortia da desinare
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e a pancia piena ¶ allor sen giva a ritrovar
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occupato è molto». ¶ Credi allor ch’egli immerso abbia
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O fu a Tommaso allor il fatto ignoto ¶ o
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più alte imprese. ¶ Catuna allor si diè gran pena
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o niente. ¶ Furo arrestati allor novantasei ¶ cassieri e segretari
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ed util classe. ¶ Molti allor, per sottrarlo agli esattori
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marzial nobile ardire ¶ Tommaso allor si presentò a Catuna
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non bada. ¶ Dal fianco allor si dispiccò del zio
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stese. ¶ Corser le schiere allor: l’una sostenne ¶ l
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Turcano al duce Apua. ¶ Allor costui sel fe’ condurre
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le tribù mogolle ¶ infin allor che Gengiscan dal fondo
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note al mondo; ¶ e allor la gloria attribuir si
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le piacque ¶ le navi allor che si lanciaro all
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flotta s’incammina. ¶ Festoso allor marinaresco grido ¶ alzar tre
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Gepani. ¶ A un tratto allor scese dai monti armata
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e i danni. ¶ Catuna allor, per soffocare i semi
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Disse il buon frate allor:«S’io non avessi
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imbarrazzo immenso; ¶ e quegli allor, senz’altro priego o
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di culto. ¶ Il volgo allor superstizioso, insano ¶ presevi parte
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Tonchino ¶ nata era per allor dissensione ¶ a cagion d
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tribunal di Marte. ¶ Catuna allor per qualsisia pretesto ¶ entrar
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da Tiribara ancor lontano. ¶ Allor Cutsai ristabilissi alquanto ¶ nell
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Re santo infin d’allor prefisse ¶ di mandar a
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cappuccio. ¶ Rispose il Papa allor ch’ei ben vorria
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per grave affar che allor non fu ben noto
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imperioso affetto ¶ fin d’allor soggettolla ad ogni ardito
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Toto – or sì superbo, allor sì umile – ¶ che di
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e s’usa; ¶ e allor... Ma non entriam su
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essa. ¶ Con tutta quanta allor la compagnia, ¶ Catuna, con
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rendono. ¶ Sieguono i ratti allor, le visioni; ¶ le profezie
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di Fo si manifesti. ¶ Allor beato è ben colui
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interpretarli esperti, ¶ benché anche allor supplir vi dee la
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Di Fo la grazia allor, come celeste ¶ razzo, dal
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s’accosta. ¶ Ella diceagli allor: «Che te ne pare
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in arabo eccellente, ¶ linguaggio allor per l’Asia in
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e i cortigiani suoi ¶ allor che sul naviglio iva
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sostien serica zona; ¶ ampio allor sino al piè cade
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maturo il putto, ¶ onde allor Iesucai la sua compagna
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e Iesucai, che appunto allor le spoglie ¶ fra i
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lauro; ¶ e un culto allor i settator di Foe
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greco. ¶ D’ogni incommodo allor libera e sciolta, ¶ intanto
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ne soffre il corpo allor, s’inferma e langue
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Sultano, ¶ che fin d’allor nelle occorrenze sue ¶ apprese
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l’antico ¶ politico sistema allor cangiarsi ¶ ed il Mogol
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tuo vantaggio» ¶ il carnefice allor gli rispondea; ¶ e ponendogli
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sulla scena. ¶ Con scoppi allor di rumorosa laude ¶ al
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reali. ¶ Forz’è che allor, dopo la lunga assenza
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rozza toga involto, ¶ deposta allor la maestà reale, ¶ lo
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in Mogollia tragitto ¶ infin allor, per qualche occulta idea
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e se il periglio allor che gli sovrasta ¶ talun
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morio». ¶ «Spiacemi inver» riprese allor Tommaso ¶ «Di Sberleffe la
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Veder in ampia arena allor mi sembra ¶ dar spettacol
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compiacenza in essa ¶ nascesse allor che il vide a
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e degli imperi. ¶ Voce allor corse, o falsa fosse
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pensier suoi. ¶ «Signor» Bibrac allor disse a Orenzebbe ¶ «Colei
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volgea le spalle. ¶ Bibrac allor: «S’hai di saper
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dei beni loro?» ¶ Bibrac allor la lente all’occhio
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ambasciatore ¶ al neofito figlio allor premesso ¶ il solito apostolico
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per avvocato. ¶ Oh, come allor della grazia divina ¶ i
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il figlio di Tulai ¶ allor tutta narrò quell’avventura
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In piè levossi e allor se le fe’ avanti
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beltà celeste». ¶ Applaude tutta allor la comitiva ¶ e l
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convito. ¶ A Catuna Orenzebbe allor l’appoggio ¶ porse del
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avea di forza. ¶ Catuna allor, che conoscea di Toto
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parentela unire. ¶ Ma benché allor conchiuso e stabilito ¶ fosse
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fu il Can Tommaso allor nomato, ¶ ovver facean la
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Caiucco, che a Catuna allor sen giva, ¶ come a
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Preside ringrazia. ¶ E d’allor seco visse in compagnia
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me per conseguenza ¶ e allor non fui più ben
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iracondo, ¶ come accadea sovente, allor gli venne, ¶ che in
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solito lo tenne. ¶ Iuca allor aiutollo a uscir dal
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poi cotanto male». ¶ Tommaso allor: «Poiché da te sol
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partito, ¶ l’avaro mercatante allor vi venne ¶ e dal
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vincitor contezza rese; ¶ e allor Gengis mandovvi Abulaferno ¶ il
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sdegno. ¶ Ma la misera allor suo destin reo ¶ differì
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In mezzo ai Grandi allor, sopra il balcone ¶ del
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mondo isole regge. ¶ Era allor la stagion mite e
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rocca ascosa ¶ non fosse allor, ma come poscia ho
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tartana ¶ in un’isola allor fosse condotto ¶ seicento miglia
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Balzò di letto impetuosamente ¶ allor la miserabil prigioniera, ¶ corse
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Batù, ¶ che di Zelmira allor gli fe’ il presente
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lagrime a ruscelli. ¶ Tommaso allor la consolava e intanto
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del tempo scorso. ¶ Tommaso allor tirò dalla sua tasca
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in grazia; ¶ e Mengo allor, per compiacer la bella
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Gli occupa i sensi allor mortal languore ¶ e cade
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l’assunto. ¶ Carpin, seduto allor sul faldistorio, ¶ si fe
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opra ha compita, ¶ e allor che di Cublai venne