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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «allora»

nautoretestoannoconcordanza
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dolore. ¶ «Fatemela vedere» disse allora a Ciccillo. «Mi ha
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Vincenzo volle gli occhiali. Allora dal bianco delle coperte
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avventore un vicino bottegaio allora essa infiora il numero
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dagli spigoli arrotondati. Viveva allora la Elvira e Cicalio
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come dice il chiromante. ¶ «Allora io vado» dice Nannina
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Egli non poteva mentire allora, quando vide il Re
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parola ben pronunciata; e allora i Gennarini e i
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sfizio. Hai detto bene.» ¶ “Allora perché li comperi?” pensò
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panni dell’adolescente. ¶ «E allora perché non ti lasciano
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con altri sistemi. E allora perché sto qui? dite
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disertato i vicoli. ¶ «E allora, senti a me» continuò
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negli occhi di tutti. Allora Nannina capì per la
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mestiere, sta’ tranquilla… E allora queste unghie devi vedere
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con gli americani. Fu allora che Nannina riconobbe la
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e fatti visitare.» ¶ «E allora entra» disse il chiromante
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scrivania. ¶ Una voce emerse allora nell’udito di Nannina
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conosco, vai avanti.» ¶ «E allora vi volevo dire che
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crollare sotto l’ipnosi: allora il mago si sporse
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il collo. ¶ Il chiromante allora sorrise soddisfatto. Si tolse
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una coperta americana. ¶ «E allora?» aveva chiesto Elvira mescendo
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mescendo il caffè. ¶ «E allora da voi dipende» aveva
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ma senza cedere; e allora la bile gli scoppierà
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quante cose potete fare, allora, quando addormentate le persone
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mai niente, lo sai?» ¶ «Allora vuol dire che quello
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Filomena non vinceva; e allora consegnando i biglietti al
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un altro uomo. E allora, fuori questo conto.» ¶ «Signor
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lungo e carezzante. ¶ «E allora non me lo vuoi
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io, è luogotenente? E allora fa le parti del
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occhi, Elví.» ¶ «Lasciafaddio. E allora siete come noi?» ¶ «Noi
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peggio del pezzente. E allora è meglio che muore
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domandi l’idea mia allora per forza ti devo
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capire qualche cosa, almeno.» ¶ «Allora puoi parlare? Dov’è
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cominciò a gridare: ¶ «Ma allora è vero. Allora è
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Ma allora è vero. Allora è vero.» ¶ «Che cosa
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si disse Nannina, “e allora perché corro?” Perché la
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a quel modo? Perché allora mi diceva: «Fatti valere
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ridere nel grembo, sedendosi. ¶ Allora anche lo straniero rise
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occhi fissi nel grembo; allora, come se le avesse
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una sporta di finocchi. Allora il sergente con due
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capiva alfine una parola. Allora si fece coraggio, s
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l’americano non capiva. Allora lei, facendo l’atto
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come se li aprisse allora per la prima volta
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divenne più cauto: ¶ «E allora» disse «si può sapere
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coi seni dondoloni. ¶ «E allora?» chiese Ciccillo. ¶ «Dopo» disse
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neppure la testa. ¶ «E allora, tu, saresti anche tu
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diversi milioni…!» ¶ «Ma voi, allora, siete ricco?» ¶ «E si
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non comunisti alla Torretta. Allora ti farò vedere io
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Ciccillo con degnazione. ¶ «E allora, Nanniné, levati il bolerino
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Niente, d’accordo.» ¶ «E allora perché fai tante domande
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Arrassosia! E che è allora?» ¶ «È meglio che non
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be’, avete ragione voi, allora!» s’affrettò a dire
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tenace nel suo silenzio. Allora Mastrovincenzo si decise: ¶ «Michè
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mi si avventa addosso. Allora non ci ho visto
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ed esce l’imbottitura. Allora il vero signore, che
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a quella crescita disordinata. Allora tentò di volgere in
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Uh, hai voglia!» ¶ «E allora mi potete capire… Vorrei
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hai fatta? L’alfabeto allora lo sai. E leggi
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Uno torna come prima, allora?» ¶ «Anche più scemo di
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un poco… comunista? E allora non mi spiego una
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sapere una cosa» disse allora Mastro Vincenzo. ¶ «Che cosa
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la fai da te.» ¶ «Allora, in segreto, senza dire
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libero del tutto? Meglio allora non esserlo affatto. Almeno
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ognuno sembra dire: e allora tanto vale non pensarci
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via un boccone; e allora ne cedeva una metà
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e a spandere… E allora vi farò vedere io
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di casa sua”; e allora la caduta della Cafettèra
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li avete visti? E allora come si fa a
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lagrime, un mare…» ¶ «E allora è buon segno, che
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cosa?» ¶ «Questo sogno, be’ allora, che cosa?» ¶ La Cafettèra
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fiorenti non le rimanevano allora che due strane pieghe
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dilettante che esagerava tutto. Allora, mortificato, stringendosi nelle spalle
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bene in Europa. E allora anche loro hanno schifato
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di quelle pezze alleate.» ¶ «Allora un etto giusto mi
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ripetuto: «Qua dentro qua.» ¶ «Allora a te non ti
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miseria e onore…» ¶ «E allora fatti aiutare da me
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lo aveva trattenuto. Aveva allora ripreso frettolosamente il suo
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se le sceglie? E allora perché preferirebbe le roselle
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né rose né fiori. Allora, tale e quale ad
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verbo di Cristo; però allora, appresso a quel fraticello
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ai nemici e convertirli. Allora si prendeva un seno
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potenza per vedere? E allora mandatemi appresso l’occhio
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passaggio pietre e macigni. Allora, non volendo fare uno
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l’ho fatta!» gridò allora Nannina, fuggendo dalla casa
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parlare proprio. Si vede allora che non è destino
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aveva idea al peccato. Allora s’impietosì di quella
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a sapere tutto… E allora, Nanninè, donn’Elvira in
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come una cosa sinistra. Allora intervenne Parenti: ¶ «Uh Gesù
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scoprire tanti comunisti – così allora sbrigativamente si definivano tutti
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ebbero alla parola “Famiglia”; allora tutti corsero con la
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si gridò da basso. ¶ Allora la Cafettèra si affacciò
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la Cafettèra? E perché allora tutto le è andato
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lui cantava. ¶ «Michè!» gridò allora Pascalotto scorgendo il fratello
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ambigua la Pizzicatella. ¶ «E allora, dove? Non è questa
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contemporaneamente si riscosse. ¶ «E allora se non può» calcò
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porta della Cafettèra. ¶ «Ma allora voi dite che uno
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si muove, per forza allora ci dobbiamo muovere noi
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trasse un sospiro. «Ma allora s’ha d’avverti
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Mazza e panelle!» gridò allora la Cafettèra rivolta al
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se l’era inghiottita. Allora Ciccillo si ricordò della
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per me» chiese. ¶ Solamente allora Ciccillo e donn’Elvira
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che fa la Cafettèra… Allora, Nannì, andiamo? Sei pronta
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lo guardava senza espressione. Allora si riprese e subito
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che cosa ci avrà allora?» ¶ Michele si strinse nelle
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Michè, hai sentito?» chiese allora Mastro Vincenzo disponendosi a
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altra?» ¶ «Michè, ma tu allora non hai capito niente
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e di fuori.» ¶ «E allora sarà vera, che ne
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ne posso sapere? ¶ «E allora spiegami come ha fatto
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neppure con uno? E allora che è: una benedizione
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non lo sai?» ¶ Ciccillo allora stolidamente si era deciso
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E la ragazza» aveva allora incalzato il dottore, «deve
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Piscitiello a Ischia!» ¶ «E allora ho il dovere di
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tutto lei? Si vede allora che si sente forte
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dell’occhio del mondo. Allora zi’ prete le fa
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pure sposare…”. “Come,” dice allora la peccatrice “voi siete
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comare e addirittura sposarvi?” Allora zi’ prete si affacciò
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la certezza della guarigione. ¶ «Allora girati dall’altra parte
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può fare senza sospetto. ¶ Allora Nannina s’affrettava a
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aveva per anni celate. Allora Ciccillo s’accorse di
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alla luce vera e allora guarda tutto quello che
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bianco della coperta. ¶ Ciccillo allora con una tazza di
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affanno altrimenti. Fin d’allora Ciccillo con il suo
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di Dio.» ¶ La Cafettèra allora chiamò Nannina e volle
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gli zigomi di gesso. Allora Nannina gli tolse la
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si chinò a baciarla. Allora lei, accarezzandolo – ora gli
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ha più rispetto…» ¶ «E allora, finita questa funzione, vengo
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piegò il capo avvilito. Allora Cicalio per saggiare ancora
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si vedeva poco. Parenti allora allungò una mano al
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girò la lampada forte. Allora don Giosuè fece un
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aggiustare la cosa. E allora la Pizzicatella che ci
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essere anche la mia, allora?» dice lei, celiando. ¶ «Come
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passo. Ciccillo lo raggiunge: ¶ «Allora?» dice. ¶ «Come dicevo, è
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bene a Michele? E allora parla.» ¶ «Niente. Questo mi
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Nannina» fa il ragazzo. ¶ «Allora Michele gli aveva mandato
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voglia di seguirlo; e allora rassegnato Mastro Vincenzo riprende
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Ma fatemi il piacere!» ¶ «Allora anch’io vi so
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una piallata, così. ¶ Morti allora volete dire? Parlate chiaro
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piantata sul selciato deserto. ¶ «Allora mi vieni a tenere
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un’immagine di annegato. ¶ «Allora m’avvio… Mi posso
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ad agitarla sul selciato: ¶ «Allora, va be’, restiamo cosi
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Michele.» ¶ «Sì. Michele, infatti…» ¶ «Allora già m’immagino che